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Autore: SaraRocker    24/10/2013    0 recensioni
storiella -rigorosamente- Spuffy
Ambientata alla fine della seconda stagione. Buffy e Spike si sono alleati per sconfiggere Angelus, ma seppure i due riescono a salvare il mondo, Angel non riacquista la sua anima e Spike non riesce a riottenere la sua Drusilla.
I due alleati sono quindi costretti ad evadere per la loro sopravvivenza, legati da un patto di sangue fatto poco prima della battaglia.
-Estrattp cap.9-
-Drusilla si portò a sedere contro la testiera del letto, gli occhi imperlati di lacrime "Odori di lei... Sei impregnato di lei... Dentro, fino alle viscere." sibilò indicandolo. La mano tremante.
"Stai delirando"
"No, William... Lei ti entrata dentro più profondamente di quanto abbia mai fatto io..." gli rispose poi, troncando immediatamente ogni suo pensiero e sgombrandogli istantaneamente il cervello.
"Sin da quando l'hai vista la prima volta... Lei ti ha ossessionato" proseguì Drusilla, non potendo nascondere un profondo dispiacere nella sua voce "Dicevi di odiarla, perchè avevi paura di ammettere di amarl-" "Stai dicendo idiozie!" la interruppe improvvisamente, gridandole contro con disprezzo, in bilico di fronte ad un precipizio spaventosamente profondo.-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Promise
 
-Il Viaggio






Maledì brevemente William, prima di tornare Spike.


Erano in viaggio da più di un'ora ed il sole si ergeva ormai alto nel cielo, preoccupando non poco il -relativamente- giovane vampiro alla guida.
Doveva ringraziare la sua lungimiranza -apparsa chissà quando- per avergli imposto di verniciare i finestrini di nero, così da potere viaggiare anche durante le ore diurne. Aveva lasciato qualche piccola trapelanza di luminosità, quel tanto che bastava perchè non facesse alcun incidente.
Aveva pilotato quella vecchia macchina come fosse stato nel bel mezzo di una corsa automobilistica, completamente scosso dal susseguirsi sin troppo veloce e marcato degli eventi: Angel era vivo, Drusilla era con lui, ma in compenso la sua non-vita poteva proseguire in un mondo che non era sull'orlo di terminare per colpa delle manie di conquista di un folle di troppo.
Sospirò infastidito rendendosi conto di avere saltato la parte più importante del tutto, quel risvolto che non aveva nemmeno calcolato nelle sue precedenti riflessioni: la cacciatrice era nella sua auto.

L'aveva adagiata con ben poca grazia sui sedili posteriori, cosparsi di bottiglie di vodka e whiskey, facendo in modo che rimanesse sdraiata, così da evitarle ulteri aggravamenti alla sua emoraggia. Non aveva nemmeno controllato la gravità della ferita infertale dal suo amato, tanto era concentrato sulla propria evasione.
Non si era posto alcun problema riguardo la vita della ragazza, fino a qualche minuto addietro. Aveva sentito parlare con costanza delle incredibili capacità curative che possedevano le cacciatrici, ed aveva perciò dedotto che quella ferita che riportava si sarebbe a breve stabilizzata, eppure, guardando il finestrino retrovisore, l'aveva sempre notata contorcersi dal dolore in uno stato privo di sensi.
Si morse la lingua, incerto sul da farsi mentre, spinto da un moto di completa confusione, accostava al ciglio della strada. 
Era certo che fosse abbastanza distante, ed infondo, essendo pieno giorno, non poteva essere seguito. Poteva concedersi un minuto di pausa.
Fermò l'auto per poi spegnere il motore. Si voltò maledicendosi costantemente, non osando nemmeno provare a darsi delle spiegazioni per ciò che stava per fare e, scavalcando il sedile del conducente, si portò nel retro della macchina. Lei era sdraiata, ed occupava perciò buona parte del posto posteriore, il vampiro fu quindi costretto ad accostarsi alla sua testa, ad una vicinanza che non potè evitare di ritenere troppo intima.
Grugnì, per poi alzarle il volto e farlo appoggiare alle sue gambe, così da esserle più vicino, per poi afferrare una delle tante bottiglie che sotto ai suoi piedi tintinnavano continuamente. Si chinò così da raggiungerle meglio, ed immediatamente l'odore del sangue di lei lo impregnò completamente. Dovette serrare la mascella con quanta più forza potesse per evitare di azzannarla.
Riportò il busto dritto non appena ebbe afferrato una bottiglia. La osservò rammaricandosi della propria scelta: reggeva tra le mani un Jack Daniels dalle rispettabilissime origini, e non poteva credere al modo in cui lo avrebbe sprecato.
Lo stappò con aggressività, per poi portarsi il collo di essa alla bocca, prendendone un grosso sorso. Avvertì immediatamente il tipico bruciore alla gola e realizzò che quel misero sorso di whiskey era una delle poche cose soddisfacienti della giornata.  Si chinò poi sulla ragazza cercando di trattenere il respiro, ora annebbiato sia dal suo sangue che dall'alcol, per poi iniziare ad inclinare letamente la bottiglia verso la sua ferita.
"Questo farà male cacciatrice..." mormorò poi rovesciando il drink sul sangue rappreso della ragazza, che in risposta iniziò ad agitarsi convulsamente. 
Poteva capirla: una dose tanto concentrata di alcol su una simile ferita procurava un bruciore devastante, eppure se voleva -e si chiedeva costantemente la ragione- salvarla, doveva per lo meno disinfettare la ferita.

Lei urlò, segno che si era ripresa, e non appena vide il vampiro tanto vicino a lei fece per alzarsi, ma una fitta all'altezza dello stomaco glielo impedì. Si lasciò dunque sdraiata sulle gambe di lui, mentre Spike la continuava a torturare con qualcosa che la faceva contorcere persino nelle viscere.
Smise di gridare, mordendosi il labbro inferiore completamente presa dal dolore che avvertiva. Lanciò uno sguardo di completo odio al biondo, che in risposta non potè evitare di sorridere: in quello stato non poteva terrorizzarlo nemmeno la cacciatrice.
Non appena ebbe concluso il proprio lavoro di depurazione della ferita, si portò nuovamente la bottiglia alle labbra, bevendone un lungo sorso -a suo parere- decisamente meritato.
Non appena si staccò dal Jack Daniels sorrise "Bensvegliata, riccioli d'oro."
Lei assotigliò gli occhi, rendendoli due piccole, seppur minacciose, fessure. Non ricordava nulla dal momento in cui Angel l'aveva ferita e lei aveva perso i sensi. Non riusciva a capire cosa potesse essere accaduto, ma soprattutto come faceva a trovarsi nell'auto di Spike.
"So cosa stai pensando... E io posso dirti sì, ti ho salvato la vita!" fece ironico il biondo tornando a bere il whiskey, decisamente più calmo di prima.
"Dimmi che è successo, Spike. E smettila di scherzare... Cosa mi hai fatto?"
A quella domanda, il vampiro non potè evitare di scoppiare in una fragorosa risata che invase l'intero abitacolo.
"Che hai da ridere ora?" intervenne a breve Buffy, profondamente seccata da quel comportamento.
"E me lo chiedi? Io non ho fatto proprio nulla... Il tuo ragazzo, Angel. Lui ti ha ridotta in questo stato, cacciatrice. Io ti ho solo salvato" spiegò lentamente Spike in risposta, avvertendo un moto di totale orgoglio prenderlo.
Lei lo osserò titubante, non capendo perchè dicesse tali cose oppure -se la versione del biondo era corretta- perchè l'avesse tratta in salvo. Gli domandò silenziosamente di sapere di più, e lui non si negò ai suoi occhi chiari.
"Sia Angel che Drusilla sono a Sunnydale... Sani e salvi..." spiegò il vampiro estraendo una sigaretta dalla tasca dei jeans "Più o meno" aggiunse infine con un sorriso divertito mentre ripensava a quando aveva colpito il proprio sire dritto al cuore, lasciandolo accasciato a terra nella propria dignità perduta.
"E perchè io sono qui? Con te..." incalzò Buffy cercando nuovamente di sistemarsi ed allontanarsi da lui, malriuscendoci a causa del dolore.
Spike aspirò un lungo tiro dalla propria sigaretta -appena accesa- per poi rispondere leggermente tentennante: come poteva risponderle sinceramente? Lei non credeva nemmeno lui fosse in grado di amare, figurarsi di provare ciò che la sua parte umana prova! Aveva semplicemente avvertito William parlargli, e per una volta, anche se incerto, aveva deciso di ascoltarlo. Oltretutto -cosa completamente realizzata da Spike- Buffy era la sua preda, e non avrebbe mai permetto ad Angel di ottenerla. Sarebbe stato il biondo a sentenziare la sua fine in un duello alla pari.
"Perchè abbiamo fatto un patto..." disse dunque sfoderando solo una parte di verità; una parte tanto piccola da apparire invisibile ad occhio nudo.
Spike era realmente legato a quel patto fatto con lei, eppure al medesimo istante, sapeva anche che non era tutto lì. L'aveva guardata e si era detto che sarebbe morta per mano di Angel, e non gli era piaciuto. 
Era lui quello destinato ad ucciderla, e non il suo sire, sempre e costantemente indaffarato nell'ostacolarlo. E poi era certo che non potesse esserci sentenza più ardua che essere uccisi da colui o colei che si ama.

"Non sono interessata ad assurdi patti stipulati con te!" aveva gridato lei, quasi asputandogli in faccia, avvicinandosi al suo viso pericolosamente, come di fosse dimenticata un istante a chi era di fronte.
"Ah davvero, ragazzina? Quello che a Sunnydale ha cercato di ucciderti non è forse il tuo amato?" incalzò Spike incastrandola astutamente nei suoi occhi, facendole capire che con lui non sarebbe stata in grado di mentire nemmeno se avesse voluto.
"Io lo ammetto. Amo Drusilla e fino a che non sarà nuovamente con me non avrò pace, ma tu... Tu stai negando di amare Angel? Sarebbe qualcosa di così spregevole che faticherei a guardarti.."
A quelle parole, Buffy non rispose, ferita sul vivo.
"Non sto dicendo che ti ucciderò, ma solo che fino a che il nostro patto non sarà risolto noi rimarremo alleati. Io rivoglio Drusilla ed  in cambio ti aiuterò in qualsiasi modo tu voglia fermare Angel." concluse infine il vampiro, lasciando ben chiara un'allusione sul proprio sire: non aveva specificato le sue intenzioni nell'ucciderlo siccome effettivamente non ne aveva. Avrebbe anche accettato che Buffy gli volesse ridonare l'anima. Era certo che dicendo quello, lei sarebbe ceduta.
Ma la cacciatrice lo sorprese infinitamente.
"Voglio ucciderlo" sancì dunque con gli occhi lucidi, guardando il ragazzo di fronte a lei con fermezza e decisione, tanto da farlo quasi sussultare.
"Willow aveva detto che avrebbe tentato di ridonargli l'anima, ma se è andata come è andata, significa che non ce l'ha fatta. Ergo, Angel morirà." spiegò la ragazza lentamente cercando di mostrarsi meno sofferta che potesse nonostante il biondo riuscisse a notare ben chiaramente quell'afflizione nel suo viso.
"E pensi che riuscirai ad ucciderlo?" domandò infine Spike con una sincerità degna di un bambino. Improvvisamente era senza alcuna intenzione celata, completamente ingenuo e confuso.
"Devo riuscirci. E' il mio dovere. Sono la cacciatrice, e come tale devo fermarlo. Lui non è come..." si morse la lingua poco prima di proseguire "Come te. Non so perchè, ma tu riesci a controllarti anche così. Sono abbastanza convinta che se Spike è questo..." disse lentamente indicandolo "William è una persona perfetta. Intendo dire che da uomo dovevi essere una brava persona, Spike. Sicuramente ora non lo sei" scherzò lei accennando un sorriso, riferendosi al fatto che quel ragazzo, in quanto demone era tanto controllato, William doveva esserlo anche di più in quanto ad umanità. Anche lui sorrise.
"Angel ed Angelus invece... Sono così diversi. Angel è incredibile e dolcissimo... Ma so che quando era in vita non lo era decisamente. Sperperava denaro ed andava a donne... L'anima lo ha mutato profondamente. Il riottenimento di essa. Angelus invece... Angelus non ha controllo. E' affamato di potere. Vuole avere il mondo. Vuole nutrirsi del mondo. Non sa fermarsi, non sa pensare, non sa cosa sia la redenzione, non capisce quando sia il momento di dire 'basta'. Per questo devo ucciderlo. Per questo ho potuto dirti che non ti avrei ucciso. Io sono la cacciatrice di vampiri e come tale, devo assolutamente fermarlo."
Spike sospirò leggermente, capendo come quella ragazza dovesse sentirsi: non aveva scelta. Capì il peso che essa portava e non potè evitare di sentirsene schiacciato. Lui poteva scegliere, potendo decidere di restare per sempre con Drusilla, mentre lei doveva semplicemente ucciderlo, senza alcuna possibilità di scelta. Capì il motivo per cui il desiderio di morire albergava in ogni cacciatrice e comprese che anche lei lo aveva studiato come lui aveva fatto.

Aveva notato i suoi comportamenti, ragionando silenziosamente su ogni possibile controversia e conseguenza. Lo aveva, per lo meno, cercato di capire, ed immediatamente una domanda gli sorse spontanea. Una domanda che lo faceva sentire frustrato, ma che non osò porre nemmeno in quel momento di completa sincerità che sperava solo non si sarebbe più ripetuto.

Avvertendo quel silenzio farsi sempre più intenso, Buffy decise di reagire. Si sollevò leggermente, avvertendo il dolore -anche se non scomparso- decisamente più flebile. Si  portò a sedere così da allontanarsi dal vampiro, il tutto non aprendo però bocca.
Fu infatti lui ad interrompere il silenzio "Quindi accetti questo accordo?"
Lei rimase in silenzio ad osservare le due bottiglie che sotto i suoi piedi erano ormai vecchie e stantie, per poi annuire prima di guardarlo colma d'ira e nervosismo nei suoi confronti.
Si rendeva perfettamente conto di avere parlato a sproposito, dicendogli ciò che pensava di Angel e di lui, ma al medesimo istante era anche certa non ci fosse bisogno di menzogne tra loro, convinta che prima o poi, uno dei due, sarebbe stato destinato a morire per mano dell'altro.




"Dove stiamo andando?" domandò lei dopo una buona mezz'ora di viaggio.

Erano ripartiti: Spike nuovamente alla guida e Buffy seduta sul sedile affianco, testimoniando di sentirsi molto meglio, ed effettivamente così era. Ciò che maggiormente le doleva in quel momento era il pensiero -il semplice pensiero- che ad averle procurato quella mortale ferita fosse stato Angel, l'uomo che aveva amato e che non riusciva a smettere di amare con tutta se stessa.

Spike si voltò un istante verso di lei, per poi tornare in un paio di secondi a concentrarsi sulla strada.
"A Los Angeles." rispose poi con calma sfoderando un sorriso di completa strafottenza tipico di lui. Si divertiva a vedere la cacciatrice tanto spaesata e confusa, inutile negarlo. Amava vederla così preoccupata, ma al medesimo istante cocciuta nel mantenere la propria fermezza. Eppure, nonostante lei stesse così, doveva solo che abbandonarsi al fatto che, per una volta, al comando c'era lui.
"Los Angeles? Stai scherzando, spero!" lo riprese lei non appena udì la risposta. Se erano fuggitivi non capiva perchè racersi ad LA. Era una città completamente prevedibile, ed era certo che in breve sia Angelus che Drusilla sarebbero giunti per vendetta.
"Assolutamente no, pet" fece veloce il biondo imboccando una strada secondaria poco affollata "Ci sono buone ragioni per dirigersi a Los Angeles."
"E cioè? Se posso sapere..." domandò ironicamente lei non nascondendo un profondo nervosismo per l'appellativo affibiatole da lui. La chiamava costantemente in modi sin troppo intimi. Il tutto nonostante la odiasse.
"Vuoi la lista?" la schernì lui prontamente, dimostrandosi palesemente sorpreso da quell'ignoranza da parte della cacciatrice, cosa che non fece altro che farla infuriare maggiormente. Lo fulminò brevemente con lo sguardo, quel tanto per fargli capire che non era il momento di scherzare.
"Ok... Ok... Calmati." sorrise Spike in risposta, prima di prendere un profondo -ed inutile- respiro prima di parlare nuovamente "Innanzitutto sei debole. Ed ora non tirare in ballo qualche stronzata del tipo 'sono la cacciatrice e i miei poteri di guarigione blah blah blah' perchè ti ci vorrà comunque tempo..." esordì acutendo la propria voce nel momento in cui finse di imitarla, risultando solo che arrogante.
"Due: non credo che se ci dirigessimo a Portland i tuoi amici riuscirebbero tanto facilmente a trovarti." pronunciando quella frase le lanciò un occhiata colma di fierezza per il brillante ragionamento.
"Tre... E correggimi se sbaglio, ma Los Angeles è un luogo che tu conosci e si da al caso che lo conosco anche io.." concluse soffermando qualche secondo il proprio sguardo su di lei, che già dimostrava l'espressione di qualcuno completamente colto sul vivo, pronto ad incalzare nuovamente "...Sbaglio?"
La raggazza serro i pugni con forza, imponendosi di rimanere calma, ripetendosi che se lo avesse compito, avrebbero con ogni probabilità rischiato un incidente stradale. Si limitò dunque a rispondere "No, non sbagli"
"Appunto, riccioli d'oro"
Udendo nuovamente uno dei tipici nomignoli utilizzati dal vampiro, non potè rimanere in silenzio "Si può sapere perchè lo fai?" domandò dunque spazientita.
"Fare cosa?" chiese lui corrucciando lo sguardo, non capendo realmente.
"Ti ostini a darmi assurdi nomignoli... Prima cacciatrice, e quello andava bene, ma poi riccioli d'oro, poi pet... Non ti sembra qualcosa che dovresti dire a Drusilla? Non ti sembra troppo-" "Intimo?" la interruppe lui immediatamente, rubandole le parole di bocca.
Lui sorrise sghembo rendendosi conto di avere indovinato ed annuì un paio di volte prima di tornare a parlare "Cosa c'è di più intimo della morte? Del sangue..."
"Sei disgustoso Spike..." si limitò a dire lei, pur tentennando qualche secondo in precedenza, cosa che il vampiro notò molto bene.

Sorrise strafottente asssottigliando il proprio sguardo, mentre all'orizzonte gli appariva chiaro un cartello stradale con su scritto 'Los Angeles'
"Beh... Sono Spike. Sono sempre stato... Cattivo"





 
Angolo dell'autrice che evidentemente non è proprio sta gran scrittrice ahaha

Non so che dire... Io direi che questo capitolo non mi piace (non so perchè, ma poi per me è raro che mi soddisfi uno dei miei capitoli ahaha quindi siamo nella norma), ma spero che a voi invece almeno un minimo inimo inimo inimissimo sia piaciuto!
Che dire? Buffy è molto diffidente nei confronti del vampiro, il che è comprendibile, eppure alla fine si allea con lui.
Spike riesce a capire quanto Buffy sia in realtà afflitta a causa del proprio dovere di cacciatrice e dimentica per un istante il nemico che ha d'innanzi... E... Vanno a Los Angeles! Beh, ovviamente Spike ha anche qualche secondo fine, ma lo svelerò nel prossimo capitolo ;)
  
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