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Autore: Julia_Phantomhive    24/10/2013    3 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
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Lo Scambio Culturale
15. Principessa

 

Erano passate settimane dal giorno della festa e le vacanze estive si stavano avvicinando, il legame tra Giulia e Kyouya si era allentato, la mora pensava che uno di quei giorni avrebbe veramente mandato qualcuno a rapirla, perciò Valentina le faceva da bodyguard 24 ore su 24. Non era un fastidio per lei, ma si preoccupava comunque per l'amica che invece non faceva passi avanti con i due Guardiani. Vale era ancora confusa ed essendo occupata con lei, i due non si erano mai permessi di invitarla per una piccola uscita o una partita, Giulia si sentiva davvero colpevole.
<< Domani prenditi una giornata di riposo. Dedicati a te stessa. Sai che lo vedo che quei due non vedono l'ora di starti vicino? Lo scorbutico - Gokudera - farà pure l'indifferente, ma forse la sua natura è attratta da... chi appartiene al Firmamento, perciò non si avvicina per non litigare con me e crearti problemi! Mentre lo scemo - Yamamoto - vuole invitarti a giocare, ma sa che riceverebbe un rifiuto perché vuoi proteggere me! >> spiegava ormai presa da una forma di panico << Vale, ti sono grata, è vero sono debole, ma stiamo parlando del ragazzo che mi piace, quindi potrebbe farmi piacere se mi viene incontro, beh parlando di Kyouya è un po' pericoloso, ma se non ci provo non potrò mai saperlo. >>
Valentina la guardava sbigottita, successivamente comprensiva. << L'ho promesso ai tuoi genitori di proteggerti, e poi anche Gokudera e Yamamoto mi hanno avvertita. Hibari è un ragazzo pericoloso, se ti succedesse qualcosa, non me lo perdonerei mai. >>
<< I miei ti hanno detto di proteggermi? >>
<< Sanno della tua incoscienza. Comunque, d'accordo, domani è sabato e faremo mezza giornata, quindi ne approfitto per giocare un po' con Yamamoto. Mi sta piacendo davvero il baseball! >>
Giulia sorrideva sprizzante. << Hai scelto Yamamoto, allora? >>
<< Non so dirti, ho anche invitato Gokudera. >>
<< Ha accettato di venire? >>
<< Ha detto che verrà come spettatore. >> sospirava << Ma lo costringerò almeno per una battuta. >>
<< Meglio di niente >> conveniva Giulia facendo spalluccie << Ah, ti ringrazio sempre per il tuo aiuto! Sei la migliore amica migliore del mondo! Qualsiasi cosa succede domani, stai calma come sempre e credo che andrà tutto bene! Non sei così sfigata come pensi, Vale. >>
La castana la guardava sospettosa. << Che cos'hai in mente? >>
<< Niente! Ora però, vorrei andare in bagno! A dopo! >>
Mentre si allontanava dalla sua amica, Valentina urlava "Aspetta!" ma era troppo tardi e Giulia svoltava l'angolo per imboccare il corridoio a destra, incontrando improvvisamente Kusakabe e altri seguaci di Hibari.
<< Heiloz-san! >>
<< Kusakabe-san! >> esclamò sorpresa Giulia << Huh? >>
I seguaci la fissavano ammaliati e poi con tono fedele urlavano: << Hime-sama! Hibari-san la sta cercando! >>
L'espressione di Giulia era pietrificata. "C-c-c-che cosa sta succedendo qua?!?"
<< WHAT?! Kusakabe-san perché 'sti tizi mi hanno chiamato Principessa? Cos'ha raccontato Kyouya?! >>
Il vicecapo del comitato disciplinare spiegava che Hibari aveva chiesto di cercarla per la scuola e i suoi sottoposti incuriositi di sapere chi fosse la ragazza che avrebbe voluto vedere, impiegando addirittura tutto il comitato disciplinare, chiesero nome, descrizione e personalità a Kusakabe, e lui aveva parlato di Giulia come colei che ha catturato il cuore del loro capo. Kusakabe si scusava: << Mi sono lasciato andare un po', mi spiace Heiloz-san. >>
<< E quindi ora mi credono la loro Principessa? Ma siamo impazziti?! Oh santo...! >>
<< Comunque Kyouya-san la sta cercando. Ne sa il motivo? >>
La mora alzava lo sguardo esasperato e come se dicesse "Non mettere il dito nella piaga" lo minacciava con sguardo truce, Kusakabe stava sudando freddo mentre gli altri la osservavano stupiti di come fosse brava a imitare Hibari; poi la ragazza sospirava, ormai arresa al suo destino e rispondeva: << Sì, vuole farlo. Mi ha incastrato. >>
<< Per "vuole farlo" intende...? >>
<< Sì. >>
<< Da quanto tempo...? >>
<< Credo un mese. Ma non di più. >>
Sempre più incredulo, il vicecapo la elogiava: << ... siete incredibile, Heiloz-san! >>
Mentre veniva scortata dall'intero comitato disciplinare e nei corridoi iniziavano a crearsi voci di ogni tipo, Giulia guardava scettica Kusakabe, non ci poteva credere: amare il capo del comitato disciplinare l'ha portata a esser considerata come una principessa. Sotto sotto, non le dispiaceva.
"Hime-sama..." rifletteva la mora "Bah. Vediamo come andrà a finire."

Arrivati davanti alla porta del salottino, i sottoposti auguravano a Giulia con tono forte e diligente: << Hime-sama! Faccia attenzione e si goda il soggiorno! Buona giornata! >>
Si erano inchinati con il busto, come quando facevano con Hibari e la ragazza puntando l'indice, chiedeva a Kusakabe: << Loro sanno perché io sono qui? >>
<< Non credo, Heiloz-san. Kyouya-san non informa mai gli altri -a parte me- dei suoi affari personali e per una volta che sono stati coinvolti, si sentono onorati, qualsiasi essa sia la ragione. Perdonateli. >>
"Beata innocenza!" Sconsolata rispondeva: << Non ce ne bisogno, Kusakabe-san. Rialzate il capo e grazie. >> poi con tono autoritario << Non fate entrare Nessuno. NESSUNO. Rimanete qui, che poi mi dovete fare il favore di riaccompagnarmi: non ho un buon senso dell'orientamento. >>
<< Sicuro >> rispondeva il vicecapo, mentre gli altri, pensando che fosse un ordine, urlavano: << Sì, Hime-sama! >>
Sbuffava e con una mano bussava la porta. << Con permesso! >>

Il salottino era silezioso e buio, tutte le luci erano spente e le finistre coperte dalle tende oscuranti. Giulia fece molta fatica a non inciampare mentre si avvicinava al divano. "Non c'è nessuno...?" Piano piano si guardava intorno per non far nessun rumore e quando abbassava lo sguardo, aveva visto Hibari dormire sdraiato sul morbido mobile. I suoi occhi si stavano abituando al buio e così riusciva a scorgere i dettagli del ragazzo che amava. "Anche quando dorme, sembra come se ti volesse ammazzare... Oh Kyouya, chissà quanto lavori ogni giorno... Per te non sarà altro che un allenamento per battaglie serie, come quelle che hai affrontato qualche mese fa, quelle del futuro e anche quelle precedenti. Ti sei mai riposato veramente?" Stava per accarazzargli la guancia, quando si fermò ricordando le sue parole "-Chi mi sveglia, lo azzannerò alla gola e io ho il sonno leggero.- E' così che avevi detto, vero?" Per una volta, tacque il suo lato masochista e se ne andava. "Riposa mio capo del comitato disciplinare."
Chiuse la porta con grande delicatezza e quando notò l'alta e imponente figura di Kusakabe che aspettava, si portò un dito sulle labbra ed emise un piccolo: << Sssh... >> e gli fece cenno di riaccompagnarla in classe.
Arrivarono anche gli altri che esclamavano un "Hime-sama!" e lei gesticolando diceva di non fare troppo rumore, ma ormai quel che era fatto era fatto e dal salottino, Hibari aveva sbattuto la porta. "Oh oh... è caduto dalla parte sbagliata del divano. Uff... io li avevo avvertiti." Il Guardiano della Nuvola era di cattivo umore e aveva già tirato fuori i tonfa, però poi notando Giulia, abbassava le sue armi e con una mano prendeva per un braccio la ragazza:
<< Mi chiedevo davvero chi fosse questa "Hime-sama" che urlano tanto i miei sottoposti. Preda, vedo che sei in forma oggi, quindi non vedo il motivo per il quale non potresti compiere la tua parte dello scambio. >>
Era impressionata, come il resto del comitato, e strattonandolo chiedeva:
<< Non ho capito, se ti disturbo mi azzanni alla gola, ma se ti svegliono loro no? >>
Convinto e chiaro rispondeva: << No. Azzanno alla gola chiunque disturba il mio sonno, ma in questo caso, tu hai la precedenza, in quanto devi soddisfarmi. Io ho dato e ora ricevo. >>
<< Lo scambio equivalente. Sì, lo conosco il concetto. >>
<< Bene. >>
<< Ma prima! >> alzando una mano per appellarsi << Devo cercare due persone e tu devi fare il giro di ronda, mi sbaglio? >> Lo guardava beffarda e lui non contrabatteva.
La preda aveva ragione.

Nota d'Autrice
Hello MinnaH! :3
Ringrazio sempre tutti i lettori, coloro che seguono la mia fic e anche i recensitori più frequenti: Yami-chan e Pika_Pi95! E anche la mia ispiratrice e cooperatrice Valentina!
Bene, piccola traduzione al volo: Hime -> Principessa
Ovvio da quante volte è apparsa la parola era sottinteso, ma credo che farò quasi sempre questo piccolo dizionario delle parole in giapponese che appaiono nel capitolo.
Alla prossima,
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

  
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