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Autore: callmemavy    24/10/2013    2 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano!

Un saluto speciale ai nuovi followers Fred Halliwell, KonanKohai e ChrisAndreini :-D


CAPITOLO 33 – Cosa definisce un mostro – parte 2

-Rituale di evocazione hai detto?- Chiese Dracula con aria confusa, -Non dovremo fare un esorcismo?-

Victoria fece un cenno con la mano per chiamare il vampiro vicino a lei. Lui per un attimo rimase titubante, ma poi si avvicinò, con un piede allontanò il pugnale dalla cacciatrice e solo a quel punto si abbassò al suo livello.

La cacciatrice iniziò a bisbigliare al vampiro il suo piano con un tono abbastanza basso da non poter essere sentito da Jonathan, che gli rendeva il lavoro ancora più facile continuando ad agitarsi.

-Ho esorcizzato abbastanza persone possedute nell'arco della mia vita, questo rituale è lungo e stancante sia per chi deve essere liberato che per gli esorcisti, inoltre lo spirito demoniaco ha tutto il tempo per mutilare sia l'anima che il corpo prima di venire distrutto. Hai ragione nel dire che pochi sopravvivono... ma visto che abbiamo un campione di sangue originale di quel demonio...- Victoria venne interrotta dall'occhiataccia che Drac le sparò quando lei aveva chiamato sua figlia "demonio", ma poi riprese, -Se noi facciamo un rituale di evocazione per chiamare quello spirito esso non riuscirà a teletrasportare anche il corpo a cui non si è ancora legato ed a quel punto lo possiamo esorcizzare senza che possa nuocere al ragazzo.-

-È un'idea ridicola...- Drac tagliò corto sprezzantemente, poi domandò con curiosità fintamente disinteressata, -Quante volte ha funzionato?-

-Cinque volte su sette... sette su sette per i posseduti.-

Ci fu un attimo di silenzio.

-E cosa è successo due volte?- Domandò il conte, insicuro sul voler veramente ascoltare la risposta.

-Una volta lo spirito che abbiamo liberato è riuscito ad arrivare al "tributo" e l'altra volta era più potente di quanto i miei compagni immaginassero ed ha massacrato tutti prima di venire distrutto, si salvò solo la ex-posseduta... io.-

-Tributo? Già, a meno che tu non abbia sancito un patto con lo spirito da evocare non lo puoi obbligare a raggiungerti, temo di sapere cosa offrivi per essere sicura che non rifiutassero...- Commentò Drac con tono serio.

Victoria abbassò lo sguardo prima di rispondere:

-Giovani ragazze vergini.-

Dracula si alzò, aveva le mani fra i capelli per la rabbia e l'incredulità per la crudeltà umana.

-Almeno erano consapevoli dei rischi?- Iniziò a brontolare, poi si voltò di nuovo verso di lei, -Oppure le rapivate ed ascoltavate le loro grida di terrore quando uno spettro cercava di divorarle vive?!- Il tono del vampiro salì fino ad urlare, sembrava non avere timore di essere sentito da Jonathan.

Victoria si chiuse ancora di più in se stessa, lasciò ferma solo la gamba ferita. Rimase in silenzio mentre il vampiro la fissava rabbiosamente sperando in una risposta negativa, sperando di trovare un briciolo di umanità nel cuore degli umani stessi, umanità che il silenzio confermò essere morta.

-Voi umani mi disgustate, è una fortuna che la vostra vita sia breve e senza magia.- Commentò, poi prese il libro.

-Rituale di evocazione senza patto di sangue.- Ordinò gentilmente rivolgendosi all'antico libro sulla cui copertina si aprirono lentamente due occhi assonnati ed infine iniziò a sfogliarsi da solo fino a raggiungere la pagina desiderata.

Dracula si schiarì la voce ed iniziò a leggere:

-Vediamo se è questo... ingredienti... procedimento... note, bene, vediamo un po'... rituale efficace per evocare oggetti, spiriti e creature magiche, di qualsiasi tipo e dimensione. 1)Attenzione: per evitare spiacevoli inconvenienti controllare che attorno all'altare ci sia spazio a sufficienza per contenere l'invocato...-

-Drac... qui c'è gente che muore dissanguata, ti dai una mossa?- Victoria interruppe il vampiro, la sua voce era talmente stanca che le ultime parole erano a malapena udibili.

-Non mi interrompere ragazzina, altrimenti perdo il filo!- Rispose arrabbiato, poi continuò a leggere, -2)Attenzione: se si prova ad invocare uno spirito non saldamente legato ad un corpo e/o ad un oggetto lo spirito sopracitato potrebbe separarsi danneggiando e/o distruggendo ciò che lo ospitava. Eccolo, è questo! Ma la parte "danneggiando e/o distruggendo ciò che lo ospitava" non mi piace molto...-

-Alla buon'ora!- Commentò Victoria deridendo il vampiro che si voltò e le lanciò un'occhiataccia prima di risponderle con tono saccente:

-Vorrei vedere te nelle mie condizioni...-

-Io avrei già finito visto che lo so fare a memoria.- Rispose Victoria continuando a sbeffeggiare il conte, il quale sentendosi ferito nell'orgoglio contrattaccò facendo l'imitazione della cacciatrice rispondendo con una voce stridula ed acuta tipica delle donne petulanti tipo Eunice, assolutamente non in linea con il tono mascolino di Victoria:

-Ciao a tutti, mi chiamo Victoria e sono una bambina tanto brava, conosco tutte le pozioni a memoria visto che sono la discendente del più grande professore di occulto e faccio sempre i compiti a casa blah, blah blah!-

Victoria ridacchiò per la crisi di pazzia del vampiro, prima di lanciare una nuova frecciatina:

-Lo hai detto di nuovo...-

-Cosa?- Domandò il vampiro tornato ad uno stato mentale apparentemente normale.

-Blah, blah blah!- Rispose la ragazza tirando fuori la lingua ed imitando il movimento di artigli con una mano; lei continuava a scherzare, ma non aveva nemmeno la forza per tenere gli occhi aperti.

-Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhhhhh!- Mugugnò Dracula irato, agitando le braccia sopra la testa come uno di quei pupazzi gonfiabili che salutano come scemi, poi ricordandosi del ridotto tempo a disposizione tornò in posizione per preparare la pozione.

-Adesso smettila di farmi perdere tempo con le tue idiozie e lasciami concentrare.- Brontolò il vampiro, poi continuò:

-Ingredienti: polvere di ali di falena blu,- Disse mentre prendeva il macinino per spezie e lo teneva sopra al calice; poi iniziò a macinare e da esso uscì una polvere blu scuro.

Intanto il mezzo vampiro iniziò ad agitarsi, tanto da liberarsi dalle bende che gli tappavano la bocca.

-No... tu non lo farai... non ti posso permettere di esorcizzarmi!- Urlò Jonathan minaccioso, ma si vedeva che cercava solo di mascherare la sua paura.

-Ed invece sì che lo farò...- Rispose Dracula sorridendo compiaciuto, poi continuò con le sue faccende.

-Farina di mica,- E macinò nuovamente, ma questa volta uscì una polvere bianca brillante, poi prese l'oliera.

-No, tu non lo farai.- Ripeté il ragazzo, stavolta sicuro di sé.

-Dracula, temo che stavolta il ragazzo dica sul serio...- Disse Victoria con voce scherzosa.

Incuriosito Drac ruotò lo sguardo verso di lei, notò che aveva in volto un sorriso sarcastico e dopo averlo guardato un attimo alzò leggermente una mano per indicare qualcosa di fronte a lei. Il vampiro si voltò in direzione di ciò che la ragazza indicava e la sua espressione tranquilla crollò in un attimo.

Jonathan era seduto sul lettino, stava curvo in avanti tenendo i gomiti appoggiati alle gambe ed il mento sui pugni.

Tutte le grosse cinghie ricoperte di rune anti-incantesimo erano aperte.

I suoi malefici occhi rossi socchiusi erano fissi sulla ragazza ferita.

Per un attimo nessuno si mosse...

Un attimo in cui l'aria era talmente tesa che non sarebbe bastato un coltello per tagliarla...

Un attimo di calma prima dell'inevitabile tempesta...

Jonathan alzò leggermente la testa per permettere alle mani di gesticolare leggermente mentre iniziava a parlare:

-Immagino che nessuno di voi era a conoscenza delle mie doti di illusionista con le funi quando ero umano? Generalmente per divincolarmi distruggevo tutto ciò che avevo in un raggio di dieci metri, ma me la cavavo bene...-

Drac e Victoria si batterono un palmo sulla faccia sconfortati.

-Ci pensi tu, vero?- Propose il vampiro rivolgendosi alla ragazza, che spalancò gli occhi terrorizzata:

-Ma gli unici due neuroni del tuo cervello hanno appena fatto un frontale?!-

-Sei o non sei il più grande cacciatore del mondo?- Sminuì Dracula.

-Ma stai dicendo sul serio?- Chiese alzando un sopracciglio, - Sono ferita, disarmata e non ho nemmeno la forza di alzarmi, che dovrei fare?!- Gridò istericamente, -E poi se mi morde col cazzo che lo riporti umano!- Continuò con voce ancora più stridula, simile a quella di Eunice.

La ragazza dalla folta chioma rossa per un attimo sperò nell'aiuto del vampiro, ma capì presto che se la sarebbe dovuta cavare da sola.

-Adesso si che sono fottuta...- Sospirò abbassando la testa, sconsolata.

-Modera il linguaggio, non intendo accettare queste rozzezze nel mio hotel.- La rimproverò Drac, -Comunque inventati qualcosa mentre io finisco i preparativi. Per adesso prendi questo.-

Detto ciò le lanciò il barattolo vuoto che lei prese al volo e tornò al lavoro.

-E con questa che ci fa...-

Ma Victoria venne interrotta bruscamente da Jonathan che le stava piombando addosso. Fortunatamente i riflessi da cacciatrice le permisero di sferrare un calcio non molto forte, ma ben mirato al volto, contro cui il ragazzo impattò con tutta la velocità del suo slancio, tanto da buttarlo al tappeto.

Purtroppo la sete del mezzo vampiro gli impediva di sentire stanchezza e dolore, così in poco tempo si rialzò e saltò addosso a Victoria che questa volta era troppo sfinita per contrattaccare, ma riuscì a prendere Jonathan per il collo con una mano bloccandolo prima che riuscisse a morderla.

-Dai, che non te la stai cavando tanto male.- Esclamò Drac, senza neppure dare uno sguardo alla ragazza in difficoltà che rispose sarcasticamente:

-Dici?-

Ma Dracula sembrava non ascoltarla, infatti era intento a continuare la preparazione della pozione, incurante del rumore e dei ruggiti del ragazzo.

-Latte di basilisco.- Ordinò il conte con voce tranquilla poi dall'ampolla che teneva in mano versò un liquido bianco con dei riflessi perlacei gialli e verdi.

Victoria notò la scena, ma non si poté distrarre a lungo perché il ragazzo, più forte di lei grazie ai nuovi poteri, le si stava avvicinando pericolosamente.

*Possibile che...* Pensò, poi con la mano libera prese il barattolo, lo stappò e lo schiacciò contro il volto di Jonathan urlando:

-Aconito!-

Il barattolo si riempì di fiori violacei secchi ed in un attimo Jonathan saltò via e si allontanò di qualche metro tossendo fortemente, tanto da inginocchiarsi a terra.

Victoria si rialzò scivolando sulla parete per aiutarsi, poi guardò il mezzo vampiro che respirava a fatica e fece un sorriso soddisfatto, infine si voltò verso Dracula per vantarsi, ma lo trovò accasciato per terra agonizzante.

-Metti subito via quella roba!- Cercò di urlare il vampiro, ma la sua voce era strozzata, -Coff, coff, coff... è peggiore persino dell'aglio!-

Ma victoria appoggiò il barattolo sul pavimento e zoppicò rapidamente a prendere l'oliera dalle mani del conte.

-Sangue di unicorno!-

-Nooo! Coff, coff, coff... Il sangue di unicorno è raro e prezioso, ne ho pochissimo!-

Victoria lo guardò un attimo, poi si versò il liquido argenteo sulla ferita, che venne assorbito dalla pelle come l'acqua dalla terra arida, guarendola e ridandole persino le forze.

-Incredibile!- Esclamò euforica, -Molto meglio dell'essenza di dittamo che uso di solito!-

Poi tornò con lo sguardo su Drac e notò che la sua pelle pallida stava diventando di un colore violaceo non troppo sano...

-Forse dovrei far sparire questi fiori...-

Detto ciò ritappò il barattolo, da cui svanì il contenuto, e lo appoggiò accanto al calice, infine si stiracchiò per sgranchirsi i muscoli in attesa della prossima battaglia.

-Hai sprecato il mio preziosissimo sangue di unicorno... questa me la pagherai cara...- Disse il vampiro con voce stremata mentre si rialzava.

-Nah... tanto che te ne fai? L'energia di una creatura sacra come quella di un unicorno fa bruciare lo spirito dei mostri demoniaci!-

Poi la ragazza si voltò per controllare come stesse Jonathan, si stava rialzando, perciò si incamminò verso il lettino e prese l'asta porta flebo con cui colpì il ragazzo alla nuca bloccandogli la testa al pavimento incastrata fra le gambe delle ruotine.

-Dracula, sbrigati, non so per quanto lo potrò trattenere!-

-Oh, già... miele di stella alpina!- Ed inclinò l'ampolla, ma da essa non uscì nulla.

-Dracula, perché non hai chiamato quell'ingrediente dal barattolo? Come fa il miele ad uscire da quel lungo beccuccio stretto?- Consigliò Victoria, ma il conte alterato dalla fatica per sbattere l'oliera nella speranza di far uscire qualcosa le rispose malamente:

-Fatti gli affari tuoi!-

Ma alla fine la perseveranza lo premiò con un sottile filo di miele che versò nel calice.

Infine raccolse il barattolo ed ordinò:

-Petali di rosa nera... speriamo di averne abbastanza in magazzino...-

Lo aprì, prese una manciata di petali neri essiccati, li lasciò cadere nel calice e subito ritirò indietro il braccio avvolgendosi nel mantello.

Ci fu un piccolo botto ed un luminoso e denso fumo scarlatto riempì la stanza.

Jonathan approfittò dell'attimo di distrazione per spingere l'asta porta flebo contro Victoria che venne colpita al ventre e cadde a terra. Il ragazzo la prese per un braccio e provò a morderlo, ma lei lo colpì con un poderoso montante al mento con cui gli spezzò un canino e lo obbligò ad indietreggiare, ma non passò molto prima che si riprendesse e provasse un nuovo attacco.


Avrei voluto pubblicare la seconda e la terza parte assieme, ma all'improvviso la mia fidanzata è riuscita ad ottenere un giorno di permesso (che prima le era stato negato) per giovedì 31 ottobre per andare al Lucca comics, perciò nei prossimi giorni sarò occupato a finire il cosplay di Drac (che avevo lasciato incompleto).

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Ricordatevi di recensire!

Alla prossima :-)

  
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