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Autore: Becky_B    24/10/2013    1 recensioni
Becky Brown è una semplice diciannovenne romana di origini inglesi che dopo aver preso il diploma decide di andare per un anno da sua nonna in Inghilterra ma incontrerà delle persone che cambieranno per sempre la sua vita, anche se lei non ne ha la minima idea.
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Monto sulla sua schiena e lui cammina molto velocemente, ho il petto appoggiato contro di lui e ho le braccia intorno al suo collo, sento il suo respiro affannato dallo sforzo e molto probabilmente lui sentirà il mio cuore battere, non può non sentirlo, batte così forte che anche se non fossi attaccata a lui lo sentirebbe comunque.
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"Non avrei mai pensato che venendo qui avrei provato delle cose del genere, mi hai sconvolto la vita, completamente"
"Anche tu! Non voglio andarmene"
"Allora non farlo!"
"Lo sai che non posso, è il mio lavoro devo andare"
"Ti prego non lo fare, resta con me, non ti voglio lasciare"
"Allora non lo fare, vieni con me!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! :D
Volevo solo dirvi che andando avanti con la storia i capitoli diventano più lunghi e argomentati, questa è solo un introduzione. 
Buona lettura. Becky B. :) 






“Becky muoviti che facciamo tardi!” mentre cerco di mettermi le scarpe con una mano e con l’altra infilarmi la maglietta mia madre mi urla dietro perché sono in un ritardo perenne erano le 9.50 e alle 10.00 sarebbero usciti i quadri a scuola, avevo promesso alla mia migliore amica Chiara che sarei stata lì in orario anche se tutte e due sapevamo benissimo che non sarebbe mai successo. Mi sbrigo ad uscire di casa, i capelli e il trucco li avrei sistemati in macchina.
 Cerco di farmi una coda nel migliore dei modi anche se molto difficile visto che avevo avuto la brillante idea di tagliare i miei ricci capelli rossi fin sopra le spalle, metto un bel po’ di mascara e del rossetto rosso, visto che ho la carnagione chiara con qualche lentiggine e gli occhi azzurri mi sta bene. Erano le 10.10 e noi eravamo bloccate nel perenne traffico di Roma questa volta Chiara mi avrebbe uccisa sul serio, alle 10.30 arrivo a scuola con Chiara che mi aspetta all’entrata con aria arrabbiata le vado incontro dicendole “Scusa, scusa c’era un traffico pazzesco non è colpa mia sono uscita di casa puntualissima, vero mamma?” le chiedo sperando che mi regga il gioco, ma lei non rispondere e alza gli occhi al cielo facendo intendere che la colpa è la mia “ Lo sai che tua madre non mi mentirebbe mai, lei mi adora!” Controbatte Diana salutando mia madre "Ciao Sylvie!" "Ciao Chiara!" Le risponde sorridendo. "Vogliamo vederli o no questi quadri?" Dico e mi avvio verso l'entrata del scuola cerco la mia classe VB liceo classico, la trovo e inizio a scorrere i cognomi fino alla B Brown Backy, "Ammessa con 85" urlo e subito dopo Chiara cerca il suo cognome Lombardi, "Ammessa con 90" urla anche lei, rivolgo un grandissimo sorriso a mia madre dicendole "Visto che sono passata andrò in Inghilterra?" "Certo!" Mi risponde.
Le butto le braccia al collo abbracciandola ero felicissima il mio sogno si stava avverando sarei andata a vivere per un anno Inghilterra da mia nonna, la madre di mia madre. Lei era nata a Doncaster fino ai suoi vent'anni poi ha conosciuto mio padre quando è venuta a Roma per una vacanza, si sono innamorati e lei è rimasta qui ma io ho sempre voluto vivere in Inghilterra sapevo che lì sarei stata felice era il mio sogno e adesso stava diventando realtà. Non ci potevo credere. Abbraccio anche Chiara e inizio a piangere l'unica cosa brutta sarà non poter vedere lei, mia sorella e la mia famiglia per tanto tempo. 
Chiara è una persona molto importante nella mia vita mi ha aiutata nei momenti difficili quando pensavo che non ce l'avrei fatta lei era lì, c'è sempre stata fin quando eravamo piccole non siamo state mai lontane per più di un mese e un anno mi sembrava fosse un tempo interminabile "Non piangere!" mi dice "C'è Skype, il telefono, la posta, non ti preoccupare non ti libererai di me tanto facilmente  non ci sei riuscita in 16 anni e non ci riuscirai neanche adesso." La abbraccio ancora più forte e anche lei fa lo stesso. 
Torniamo a casa Chiara viene con noi, appena arrivate vado da mia sorella Amanda le dico che sono stata promossa e che non mi avrà tra le scatole per un anno, all'inizio è felice per la mia promozione ma subito dopo s'incupisce, siamo molto legate le voglio un bene dell'anima lei è la mia piccolina ha 16 anni ed è la mia vita non vorrei mai che le accadesse niente, voglio solo il suo bene. L'abbraccio mentre mia madre entra in camera con una busta e mi dice "E' il biglietto, partirai tra cinque giorni!"
  
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