Anche oggi sono
stata ispirata da alcune Doujinshi e fan Art. Perdonate il ritardo, ma sto
vivendo in un’altra casa dove non c’è internet ç_ç
Cosa fare?
Dal diario di Sakura.
Perché Sasu non mi
ha ancora chiamata?????
A Naruto.
Non
poteva credere ai propri occhi.
Itachi
non aveva mai mandato lettere alle sue precedenti conquiste. Era una novità.
Gli balenò in mente il pensiero che magari volesse lasciarlo.
Ne
godette intimamente. Era tipico suo mollare la gente attraverso lettere o
messaggi o telefonate.
Che
fare?
Fortunatamente
non era sigillata, quindi facendo attenzione a non stropicciarla avrebbe potuto
leggerla in tranquillità. Meglio farlo subito, però.
Si mise
la lettera sotto la maglietta e disse che andava in bagno urgentemente.
Kiba
annuì, senza aver notato cambiamenti di sorta nei suoi lineamenti.
Sasuke
entrò nel bagno, chiuse a chiave la porta e si sedette sull’asse del gabinetto,
prendendo febbrilmente a leggere.
Naruto.
Oggi durante la spiegazione di
Campi Elettromagnetici non riuscivo a seguire una parola di quel che diceva il
nostro stimato docente.
Guardavo fuori dalla finestra il
cielo, troppo, troppo azzurro, e il sole maledettamente giallo e abbagliante. E
pensavo a te. Ai tuoi occhi di cielo e ai tuoi capelli di sole.
Sasori dice che mi sto
rincoglionendo.
Deidara sospira che l’Amore è
un’esplosione.
Kisame non nasconde una certa
invidia per te. Naruto.
Maledetto me, quando ti ho
proposto di aiutarti a far ingelosire Sasuke! Maledetto me, perché non capivo
che il mio vero intento era starti vicino.
Sono proprio uno stupido.
E non riesco nemmeno a
riconoscermi, a scrivere queste parole smielate.
La verità è che non me la sento
più, Naruto.
E allora concludiamo la faccenda
una volta per tutte.
Se provi davvero qualcosa per me,
lasciamo perdere Sasuke.
Se sono solo un oggetto di
gelosia, temo di non poter più resistere, a stare in tua compagnia senza poter
veramente averti per me.
Domani verrò a trovarti… spero di
avere risposta certa. Potrei sparire dalla tua vita con un solo tuo gesto.
Sasuke
non sapeva che pensare.
Da una
parte si sentiva preso in giro, e provava rabbia e disprezzo. Dall’altra giubilanza. Quindi era tutto in funzione sua?
Naruto
voleva solo farlo ingelosire?
C’era un
solo modo per scoprirlo.
-
Itachi, ci sei?
- …
-
Itachi!
- …
Deidara
guardò Sasori, arrendendosi.
Sasori
dette all’Uchiha un ceffone dietro la testa per avere la sua attenzione.
- Ahi!
Ma sei scemo?
Il
rosso, indispettito, nemmeno rispose. Deidara sorrideva, pungolandolo con la
penna.
- Stiamo
qui da mezz’ora per iniziare a fare le tesi… e tu non hai nemmeno scritto una
parola, e per giunta hai preso le dispense sbagliate. Stiamo pensando a qualche
biondino?
Itachi
quasi arrossì.
- non
dire cazzate.
Sasori
gli tolse di mano il blocco per gli appunti.
- e
questo cos’è?
Fece
trionfante, indicando uno schizzo distratto, fatto a penna, che raffigurava un
ragazzino con l’aria da volpacchiotto.
- Un
disegno?- mormorò l’Uchiha.
- Questo
è Naruto, Lucìa.- rispose Deidara con uno strilletto.
-
Deidara, frequentiamo la stessa facoltà da anni… non hai ancora imparato il mio
cognome?
-
Naruto?
- Uh?
Ormai
Naruto, a forza di perdere a strip poker, era rimasto con solo i boxer. Sasuke
non potè impedirsi di deglutire, arrossendo.
“è così
maledettamente…”
- Che
c’è, Sasuke?- interruppe i suoi pensieri Naruto, accigliandosi.
“…
insopportabile…”
- Puoi
venire un momento?
- In
bagno? Ma non ne ho voglia!
“…
stupido…”
- E dai!
- Uffa,
va bene…- acconsentì il biondino, rimettendosi i pantaloni nel dissenso
generale.
“…
bello.”
Naruto
entrò con Sasuke, che chiuse di nuovo la porta.
-
Questa… è per te, da parte di mio fratello.
Naruto
sbiancò. Non sapeva niente del contenuto, ma era probabile che fosse qualcosa
che il minore degli Uchiha non avrebbe dovuto leggere.
- Tu… tu
leggi la corrispondenza privata?
- Sì, se
riguarda anche me.
Il
biondino impallidì ancora di più.
- Ma non
potevi sapere che…
- Oh,
avanti, le sgridate a dopo. Leggi, adesso. So che non vedi l’ora.- fece acido.
Naruto
si arrese e cominciò a leggere.
Naruto.
Oggi durante la spiegazione di
Campi Elettromagnetici non riuscivo a seguire una parola di quel che diceva il
nostro stimato docente.
“Campi
elettromagnetici??” Pensò basito Naruto, senza capirci nulla.
Guardavo fuori dalla finestra il
cielo, troppo, troppo azzurro, e il sole maledettamente giallo e abbagliante. E
pensavo a te. Ai tuoi occhi di cielo e ai tuoi capelli di sole.
Naruto
arrossì come un peperone, evitando di guardare in faccia Sasuke, che da parte
sua sbuffò scocciato.
Sasori dice che mi sto
rincoglionendo.
Deidara sospira che l’Amore è
un’esplosione.
“E
questo che c’entra?”
Kisame non nasconde una certa
invidia per te. Naruto.
Se sono solo un oggetto di
gelosia, temo di non poter più resistere, a stare in tua compagnia senza poter
veramente averti per me. […]
Impallidì.
Sasuke sapeva tutto, adesso…
Domani verrò a trovarti… spero di
avere risposta certa. Potrei sparire dalla tua vita con un solo tuo gesto.
Finì la
lettura, terribilmente confuso, e imbarazzato, e visibilmente in ansia.
E
adesso?
Avrebbe
dovuto prevederlo, no? Itachi più di una volta gli aveva fatto capire che per
lui provava affetto sincero, ma data la sua fama di farfallone, aveva chiuso
gli occhi per non vedere… o magari perché non voleva illudersi? Quello era il
punto.
E Sasuke
aveva letto quella lettera, nonostante fosse esplicitamente indirizzata a lui,
Naruto Uzumaki, che il giorno gli aveva dato un ceffone, praticamente
intimandogli di stare lontano dalla sua vita.
Beh,
risolviamo i problemi per gradi.
Alzò di
scatto la testa per rimproverarlo, ma appena i loro occhi si fissarono, Sasuke
lo precedette e lo spinse contro la parete del bagno color crema, sogghignando,
sicuro di se’ come non lo era mai stato.
- potevi
dirmelo, Naruto, che provavi attrazione per me- gli sussurrò all’orecchio,
sghignazzando, prima di cercare le sue labbra.
Il
biondo da una parte era irritato dall’atteggiamento dell’Uchiha, dall’altra
confuso e… beh, Sasuke non baciava male.
Decise
di cogliere l’occasione e si lasciò baciare senza opporre resistenza. Quella
doveva essere una prova.
Sasuke
sgranò gli occhi quando sentì arrendersi Naruto. Continuò a baciarlo,
insoddisfatto. Inspirò col naso, forte, spingendo la sua testa verso di se’,
aprendogli le labbra per avere accesso alla sua lingua.
Ma
Naruto non reagiva.
Si
staccò bruscamente.
- Per te…
io non sono nulla, vero?- fece, quasi tremando.
Perché
non sentiva in lui i brividi che invece la vicinanza di Naruto gli provocava? Come
poteva essere così impassibile quando si baciavano?
Corse
via dal bagno.
Naruto
rimase appoggiato al muro…
…e non
sapeva cosa fare.
-
Itachi?
- Mmmh,
sì?
- Sono
io.
- E ti
sembra questa l’ora di chiamare, scemo?
-
Dobbiamo parlare, Itachi. Domani mattina. So tutto.
- Quando
vuoi.