Hello lover

Firenze, Liceo Scientifico, 11 Settembre 2013

Prof. Lombardi «Buongiorno ragazzi! Spero che vi siate riposati quest’estate perché adesso bisogna tirarsi su le maniche e finire in bellezza! Non vi mentirò, l’ultimo anno sarà tosto ma è l’ultimo sforzo e dovete veramente impegnarvi anche perché... - bussano alla porta - Avanti!»
entra il preside Cini con un nuovo studente. La classe si alza in piedi.
«Scusi professoressa Lombardi se la disturbo ma devo presentare a lei e alla classe un nuovo studente. Si chiama Sam Moore, vieni da Forks, Washington, America»
Irene si gira lentamente verso la porta e lo vede, Sam, il cuore smette di battere per un secondo, il mondo si ferma, si sente svenire, non sa cosa fare, cosa dire, come reagire. Fortunatamente è Sam a fare il primo passo, lei non ne sarebbe stata in grado
Sam «Ciao!»
Le fa l’occhiolino e sorride divertito nel vedere la sua reazione. Tutta la classe si gira a guardarli.
Prof. Lombardi «Vi conoscete?»
Sam «Sì, è la mia ragazza»
Irene diventa rossa, non sa che dire, non sa cosa rispondere. La sua ragazza, ha proprio detto la sua ragazza! Ancora non riesce a crederci.
Sam continua a guardarla e a sorridere. È passato troppo tempo dall’ultima volta che l’ha vista. Vorrebbe correre verso di lei, baciarla, stringerla a sé, non separarsene mai più.
Prof. Lombardi «Wow! Bè, benvenuto Sam! È un piacere averti con noi. Dopo ci racconterai di te ma adesso credo che voi due abbiate bisogno di un momento per salutarvi e parlarvi. Andate pure fuori e rientrare quando avete fatto.»
La professoressa ammicca a Irene che ricambia con un sorriso di ringraziamento e si dirige fuori dalla classe cercando di non correre, non vede l’ora di riabbracciarlo. Mentre si alza le sue amiche la guardano, vogliono sapere che succede, non sanno niente di Sam, fidanzati o chissà cos’altro è stato loro nascosto, ma lei si limita a sussurrare Dopo vi dirò tutto. Sta per riabbracciare Sam, il suo Sam!
Preside Cini «Vedo che il mio lavoro qui è finito. Moore ti lascio in buone mani, se hai bisogno di qualcosa vieni pure nel mio ufficio. Arrivederci professoressa, arrivederci ragazzi!»
«Arrivederci»
Fuori dalla classe
Irene «Cosa ci fai qui? Io, io non capisco…»
Sam «Ehi, non piangere. Sono qui, sono venuto per te, non riuscivo a starti lontano e mi sono detto perché non trasferirmi in Italia! Io ti amo, non sono ancora pronto a lasciarti»
Non riesce a trattenere le lacrime, gli accarezza il viso, lo abbraccia, sorride, il suo cuore batte all’impazzata, non riesce a contenere la gioia, è tutto troppo bello per essere vero.
Irene «Oh Sam! Ma questo non va bene, noi non possiamo, non...»
Sam «Shh, lo so, so che questo non potrà durare per sempre ma non voglio rinunciarci troppo presto. Se mi vuoi rimarrò con te ancora un anno, se non mi vuoi più me ne andrò oggi stesso.»
Irene «Certo che ti voglio! Non sono pronta a lasciarti andare! Ma come hai fatto con la scuola? Dove sei andato a vivere? Da quanto progetti questa pazzia?»
Sam sorride, non è cambiata affatto, lo ama ancora, lo sente, sente un’energia incredibile attorno a loro e lo legge nei suoi occhi.
Sam «Ho fatto tutto in un paio di settimane. Ho trovato un appartamento vicino casa tua, mi sono comprato una macchina, un SUV, come piace a te, e mi sono iscritto a scuola tre giorni fa.»
Irene «Non ci credo! Non so se sei incredibile o incredibilmente pazzo! Mollare tutto per venire qui, per me, spero ne varrà la pena»
L’insicurezza inizia a prendere il sopravvento. Non riesce a credere a quello che Sam ha fatto per lei, a quello che riuscirebbe a fare, non crede di meritarselo.
Sam «Io farei di tutto per te»
I due giovani innamorati si guardano intensamente e finalmente si baciano.
Il bacio è carico di una passione sconfinata che credevano non potesse essere più riaccesa. Le loro anime si sono riunite, i cuori hanno riiniziato a battere l’uno per l’altro, le sofferenza e il dolore della separazione sono stati spazzati via dall’amore, non se lo sarebbero mai aspettato ma è successo, si sono ritrovati e non hanno intenzione di lasciarsi mai più.

Monte Elicona, Sede Muse, 2 Aprile 1995

Clio «È nata»
Erato «Irene, la prossima prescelta è nata in primavera. Sembra promettere bene. Quando compirà diciotto anni le daremo i poteri e la affideremo ad Alessandro che l’allenerà e la preparerà per le sfide che dovrà affrontare»
Urania «Penso che dovremmo darle anche Pegaso»
Erato «No, non lo faremo»
Talia prende per mano Erato e la porta ad una sorgente dove si sta abbeverando Pegaso
Talia «Guardalo, ha bisogno di qualcuno con cui stare, non gli abbiamo permesso di avvicinarsi a nessuno dei prescelti da troppi secoli e Irene sarebbe la ragazza perfetta»
Erato «Ti sei forse dimenticata cosa è successo l’ultima volta?»
Euterpe «Erato, sei la solita brontolona. Lo sai meglio di noi che Irene ha un animo gentile e pieno d’amore, lasciala almeno conoscere Pegaso, cosa potrà mai accadere»
Nonostante Euterpe la prenda in giro, Erato sa che ha ragione e acconsente
Erato «Così sia! Ma all’inizio li faremo solo incontrare, in base a come entrambi reagiranno decideremo cosa fare»
Le altre muse si guardano tra di loro con aria complice e ridacchiano felici, contente della risposta ricevuta.
Polimnia «È nata una figlia delle muse, dobbiamo festeggiare!»
Tersicore inizia a ballare intorno alle sorelle e a Pegaso, Melpomene e Calliope intonano un canto accompagniate da Euterpe e il suo aulos. La musica e l’allegria si diffondono in tutta la valle portate da Eolo, dio del vento.

Firenze, Appartamento di Sam, 11 Settembre 2013

Irene «Questo sarebbe un appartamento? Ma è immenso! Penso che tu abbia bisogno di rileggerti la definizioni di appartamento e di reggia, ti regalerò un dizionario.»
Sam «Sai, ho i miei standard. Volevo stare comodo e poi guarda, c’è anche una terrazza con una vista magnifica su Firenze. Devi assolutamente rimanere qui fino a sera così possiamo goderci lo spettacolo.»
Irene «Certo, glielo spieghi te ai miei che voglio rimanere tutto il giorno chiusa in casa con un ragazzo con il quale ho passato tutta l’estate insieme e che mi definisce come la sua ragazza.»
Sam «Sì che glielo spiego io, così avrò anche l’occasione di conoscerli»
Irene sbianca, non vuole assolutamente presentare Sam ai suoi genitori, è troppo presto
Irene «Ma sei matto? Non li conoscerai mai, almeno non prima di qualche mese»
Sam si diverte a stuzzicarla, non riesce a non ridere
Irene « È inutile che ridi, non accadrà, fattene una ragione»
Sam «Mi piace quando ti arrabbi. Inizia a prepararti psicologicamente all’incontro che farò con la tua famiglia. Prima voglio conoscere i tuoi genitori poi tuo fratello e infine nonni e zii»
Irene «Ti è sempre piaciuto sognare, ma adesso stai volando troppo in alto»
Il telefono di Sam squilla, è Alice che lo chiama su Facetime
Sam «Alice! Arrivi al momento giusto. Stavamo giusto parlando di...»
Irene «Oh mio dio! Dammi subito il telefono! Alice! Non ci credo! Come stai?»
Irene non si era ancora fermata a riflettere su cosa comportava il ritorno di Sam, oltre a lui avrebbe rivisto i Cullen e la sua migliore amica Renesmee.
Alice «Bene, che bello rivederti e rivedervi insieme! Ti passo una persona che vuole salutarti!»
Renesmee «Ireneeee! Non puoi capire quanto mi sei mancata! Ti prometto che ti verrò a trovare, ci sentiremo sempre per telefono, Facetime, Skype, qualunque cosa tu voglia! Ti devo raccontare un sacco di cose... Menomale che tu e Sam vi siete rimessi insieme, adesso potrò parlare con te tutte le volte che vorrò!»
Irene aveva conosciuto i Cullen nell’estate appena conclusa, era andata in America per aiutarli, e, una volta tornata in Italia, avevano deciso di troncare i rapporti per il bene di tutti ma il ritorno di Sam aveva stravolto tutto.
Trascorsero un pomeriggio bellissimo, Irene salutò i Cullen, Jacob, Seth, Lea e insieme parlarono dell’estate passata insieme e delle mille avventure vissute.