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Autore: Painting_Flowers    25/10/2013    3 recensioni
[Alex Gaskarth/Taylor Jardine]
Dall'ottavo capitolo:
- A volte ci penso. È buffo, abbiamo cominciato a odiarci e guarda dove ci ha portato tutto questo: siamo stesi sul prato di una casa sconosciuta coperti di...è gelatina? – disse Alex, assaggiando la sostanza zuccherina verde sul suo mento e Taylor rise.
- È tutta colpa di Jordan. Prima o poi lo soffocherò con il cuscino mentre dorme. – replicò lei con un sorriso dolce. Il cielo li sovrastava con le prime stelle che comparivano tra le sfumature blu scuro. Anche se credevano che sarebbe stato meglio tornare da quel gruppo di scalmanati, preferivano rimanere lì: non sapevano che in realtà era esattamente quello che i loro amici speravano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2

- Allora mettiamo le cose in chiaro: tu non piaci a me e io non piaccio a te. Finiamo questa cazzata e nessuno si farà male. –
 
Alex si era seduto sulla sedia davanti al banco di Taylor, per poi stravaccarsi comodamente dopo aver “messo le cose in chiaro”. Taylor lo guardò scandalizzata per qualche secondo, pensando solo “Perché? Oh, ma perché deve capitare a me? Sono sempre stata una brava ragazza, non fumo, non mi drogo e forse mi sono fatta il piercing di nascosto, ma per il resto sono brava, no? Anche se sono agnostica e non so a chi mi sto rivolgendo.”
 
Si schiarì la gola e decise di porre fine a tutte le possibili discussioni. La parte peggiore era iniziare a prendersi sul serio.
- Dobbiamo organizzarci. Questo pomeriggio vieni tu a casa mia o io a casa tua?– disse Taylor, cercando di controllarsi.
 
Un sorriso bastardo affiorò sulle labbra del ragazzo, che la guardò come se il divertimento dovesse ancora cominciare.
- Lo so che hai gli ormoni in movimento ogni volta che mi avvicino, ma potresti trattenerti? Siamo in pubblico, Jardine, suvvia. -
 
Mantenere la calma. Era il primo obiettivo da aggiungere alla lista delle cose da fare. Urlare in quella classe sovraffollata non sarebbe stata una buona idea.
- La prossima lezione di spagnolo è dopodomani. Abbiamo l’orario incasinato, se non te lo ricordi. – replicò lei con un sorriso sforzato.
 
- Speravo in qualcosa di più divertente, ma se vuoi proprio fare la brava scolaretta, fai pure. –
commentò Alex, osservando svogliatamente un punto vuoto sul muro oltre la ragazza.
 
- Mi stai forse dicendo che il grande Alexander Gaskarth avrebbe voluto finire in camera con la sottoscritta per combinare delle porcate? – replicò Taylor senza pensare.
Oh. No, se non l’avesse detto sarebbe stato meglio. La parte della sarcastica pungente avrebbe retto per poco e presto il lato silenzioso e balbuziente avrebbe prevalso. Decisamente era stata una pessima idea.
 
- Non ho detto questo! Tu non sai stare al gioco! – si difese lui, mentre Taylor notava che la voce dell’altro era diventata stranamente acuta, raggiungendo il ridicolo. Anche la prof se n’era accorta.
 
- Voi due, in seconda fila! Che state combinando? Lavorate! – abbaiò un mastino formato donna dalle origini messicane.
 
- Forse dovresti stare un po’ zitta, signorina. La tua vocetta si sente nel raggio di due chilometri. – commentò Taylor.
Finalmente aveva il coltello dalla parte del manico. Alex non ridacchiava più, nascosto in gran parte da quei capelli che avevano bisogno di una spuntata drastica. Taylor si sentiva finalmente soddisfatta di se stessa.
 
- Voglio dirti come la penso, allora. Parliamo tra ragazze. – cominciò Alex, ripresosi dalla batosta inflitta e cercando di controbattere.
 
- A scuola potrai anche essere la ragazza che vuole essere lasciata in pace da tutti, ma secondo me nascondi qualcosa. Allora, Taylor, qual è il tuo segreto? –
Metterla in difficoltà aveva qualcosa di interessante. La sfumatura rosata che l’altra assumeva quando era costretta a rispondere ad un commento spiacevole era curiosa. L’avrebbe osservata per tutto il giorno.
 
…Di colpo, Alex si rese conto di ciò che aveva appena pensato e si corresse. La Jardine era la persona più noiosa che avesse mai incontrato. Aveva “caso perso” scritto sulla fronte, nulla da aggiungere.
 
- Di certo non vengo a raccontarlo a te. – replicò Taylor in tono tagliente.
Odiava quel genere di domande. Si sentiva come se la gente la stesse osservando con una lente d’ingrandimento, pronta a cogliere ogni difetto e a riderne sopra.
 
- Sono un ottimo confidente. Anzi, un’ottima confidente. Non hai detto circa due minuti fa che sono la signorina Gaskarth? –
A quel punto lasciò il tono ironico per assumere una posa da ragazzina pettegola, con la mano molle e la bocca a cuore.
Taylor non riuscì a trattenere una risata: vedere quel ragazzo fingersi una donna era uno spettacolo imperdibile.
 
- Tra ragazze si condividono i segreti. Non fate i pigiama-party e leggete le riviste di moda? – domandò Alex, appena l’altra si riprese dalla risata che era stata prontamente bloccata, nella speranza di non essere richiamati una seconda volta dalla professoressa.
 
- Sei rimasto indietro: succede alle medie, adesso tutti vanno in discoteca per ubriacarsi fino a vomitare e per ballare come un branco di zombie senza cervello. – rispose la ragazza, dimenticando per un momento il suo profondo odio verso l'altro.
- Ma gli zombie non hanno il cervello, giusto? Insomma...è il loro cibo preferito, perciò non ce l’hanno. –
Taylor lo guardò a metà tra il divertito e lo sconcertato. Avrebbe voluto che qualcuno riavvolgesse il nastro, solo per capire come erano arrivati a parlare di zombie ridendo come due amici, quando appena dieci minuti prima si guardavano in cagnesco.
 
- Ehi, è vero! Non hai mai visto un film sugli zombie? – si giustificò il ragazzo, credendo che lo sguardo si riferisse al suo ultimo commento.
Lei stava per controbattere, quando l’allarme antincendio suonò. In pochi minuti l’aula si svuotò, con la gente che correva all’esterno.
 
- Mike, cosa diavolo sta succedendo? – chiese Taylor.
Nel cortile, Taylor aveva finalmente trovato una faccia amica in mezzo a quel trambusto, ma ancora non sapeva spiegarsi il motivo di quell’uscita improvvisa, nonostante girassero la voci più assurde.
Qualcuno diceva che c’era stato un corto circuito e si era acceso l’allarme, altri che affermavano che dei teppisti avessero appiccato fuoco nella palestra, altri ancora erano sicuri che avessero lasciato acceso un bruciatore nel laboratorio di scienze.
 
- Due tizi hanno azionato l’allarme per saltare un’interrogazione.- rispose Mike.
- E come fai a sapere che non sia una balla come quelle che raccontano in giro? – domandò ancora Taylor, con le mani nelle tasche del suo giubbotto.
- Perché sono due miei compagni di classe. – replicò l'altro alzando gli occhi al cielo.
La faccia di Mike, un ragazzo occhialuto ritenuto bruttino dalla popolazione femminile, si corrucciò in un cipiglio critico, osservando i due colpevoli che ridevano.
 
- Robert e Jordan. Che idioti. – sbuffò, mentre Taylor li osservava sorridendo. Dopotutto quei due l’avevano salvata da un’ora con un idiota del loro stesso stampo.
 
- Almeno ci hanno fatto perdere un po’ di tempo. Questa scuola sta diventando soffocante, non riesco neanche a riposarmi un momento. - commentò lei, spostando lo sguardo dai quei due al suo amico.
- Poi ci sono anche gli assalti di alcuni ragazzi allupati, vero? – aggiunse Mike con sguardo eloquente.
 
- Parli di Gaskarth? Come fai a saperlo? – domandò stupita Taylor.
- Le voci girano in fretta e comunque...- ma si bloccò.
 
- Rian, amico mio! Devo ringraziare te?- urlò Alex, tanto da far voltare tutti i ragazzi vicini.
- è stato facile! Bastava dire di andare in bagno e andare vicino alla vicepresidenza, vero, Jordan? –
E Rian, basso e di corporatura robusta, batté il cinque ad un biondo allampanato.
 
- Ma lui non si chiama Robert? – chiese Taylor, indicando l’amico di Alex.
- Rian è il suo secondo nome. Odia il primo. – spiegò Mike. “Strano" pensò la ragazza “non ha mai avuto dei buoni rapporti con quelli della sua classe, come lo saprà?”
 
Nel frattempo l’amico mezzo biondo che Taylor aveva visto nel corridoio all’inizio della giornata si era unito al gruppo e parlava con gli altri, voltandosi spesso per cercare lo sguardo di una ragazza mora.
 
- Allora, Barakat, come va? Chi hai puntato stavolta? – domandò Rian con una sonora pacca nella spalla, mandando quasi al tappeto il ragazzo gracile.
 
- Ti rispondo io! Stavolta è la Jardine. Gli ho detto che è una sfigata, ma non mi vuole ascoltare. – disse Alex, mettendo un braccio attorno alla spalla di Jack.
 
- No, ti sbagli: adesso voglio farmi Nancy Aline. – annunciò fiero quest'ultimo, salutando la ragazza che sbatteva spesso le ciglia nella sua direzione, conosciuta grazie al progetto di spagnolo.
- Credevo ci volessi provare tu con Taylor. –
 
- Io e quella? Ma dico, ci hai visti? Ci hanno spediti in presidenza, non ci sopportiamo! – ribatté acidamente Alex.
Come faceva la gente ad essere tanto cieca? In nessuna vita, mondo o universo parallelo che sia, lui e Taylor Jardine si sarebbero messi insieme.
 
- Non sembrava così quando “Il Mastino” vi ha richiamati. Provaci, secondo me avresti la strada tutta in discesa. – consigliò Jack, non capendo perché Alex fosse tanto restio a buttarsi.
 
- Mai. Sul serio, non sto scherzando. Non accadrà mai. – affermò l’altro, alzando la testa per salutare tutti, mentre indietreggiava verso l’interno della scuola.
 
Appena si fu allontanato, Jack si avvicinò agli altri due, cercando la loro attenzione.
- Ragazzi, vi va di combinare un po’ di casini? – propose lui con gli occhi che brillavano.
 





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So che non mi faccio vedere da troppo tempo, ma ho avuto tanto da fare!!
Chiarimenti: ovviamente Nancy Aline è un personaggio totalmente inventato, quindi neo-fan degli All time low, non affrettatevi a cercarla! Ricordiamoci che Jack è un casanova dentro ad un maglietta BONER è.é
Jordan è il chitarrista ritmico degli We Are The In Crowd, oltre chei l cantante insieme a Taylor, mentre Mike è il bassista della stessa band. Finora la storia è mooooooolto scialla, ma vedrò di migliorarmi u.u non voglio annoiare il mio caloroso pubblico! *rumore di grilli in sottofondo*
Ah! E non voglio dimenticarmi di ringraziare le splendde persone che hanno recensito!
Grazie a: _redsky_, Fraraphernelia e Molly182!
(PS:Fraraphernelia, sei anche admin di quella stupenda pagina di facebook chiamata Sempiternal?)
A presto! (o al prima possibile!)
  
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