Capitolo unico.

Certo che una storia d’amore vista da fuori è
tutta un’altra storia 
da fuori è più facile
Dare anche buoni consigli
come a quei due là
che hanno ancora qualcosa da dirsi ma
che fatica parlarsi

- No, non riesco a capire Ron! - sbottò Hermione.

- Hermione, amore, non ci posso fare niente!! Senti, il mio capo mi ha regalato questi biglietti, e ho promesso che ci avrei portato Lavanda! - provò a spiegarle lui.

- Certo, è logico portare una tua collega e non la tua fidanzata, non è vero?! - ribattè lei furente: per l'ennesima volta, quella stronza si era intromessa tra di loro, scombinando piani già fatti da mesi.

Stupida oca.

- Tesoro, è la figlia del mio capo.. io devo.. cioè, lei.. e poi noi.. - balbettò Ron, cercando di trovare una scappatoia.

E vorresti dirgli di non camminare sulle parole
con quei lunghi giri inutili
più di testa che di cuore

Ma Hermione sapeva il vero motivo per cui Ron non poteva portarci lei a quella maledettissima partita di Quidditch.. era perchè, al suo ragazzo, Lavanda piaceva. Lo sapevano tutti ormai, compreso il suo migliore amico e collega, Harry Potter, che glielo ripeteva da almeno due mesi. E lo sapeva anche Ron.

E vorresti dargli tu quel raggio di sole
a far crescere il coraggio, delle proprie paure
e la voglia di lottare

Da troppo tempo, ormai, i due non si capivano più: e da troppo tempo, Ron aveva smesso di lottare per il loro amore. Hermione ci aveva provato, ci aveva provato davvero, in ogni modo che conosceva: aveva cercato di essere amorevole, paziente, disponibile, dolce, passionale, consenziente.. ma non era servito a nulla. Avrebbe voluto dare al suo fidanzato quel qualcosa in più per cui lui si era innamorato, e che ora sembrava essere scomparso.

Certo che una storia d’amore vista da fuori è
tutta un’altra storia 
C'è lui o lei che chissà perché
non si lascia amare
Solito problema di tutti
come quei due là
Che si vede lontano un miglio che
il gioco per loro potrebbe anche essere meglio meglio

- Ron.. è finita. - mormorò lei con un filo di voce.

- Cosa.. cos'hai detto Hermione? - chiese lui incredulo.

- Ho detto che è finita. - ripetè lei, risoluta - Sappiamo entrambi che vuoi un'altra, ormai l'hanno capito tutti: perchè continuare a prenderci in giro, allora? Meglio essere sinceri. Ho provato a rimettere le cose a posto, ho cercato di farti innamorare nuovamente di me.. ma non ci sono riuscita. E, francamente, anche il mio sentimento si è logorato a causa delle continue delusioni, delle discussioni, delle scuse impacciate.. perciò è finita, Ron. Davvero. -

Detto questo, Hermione prese la porta, ed uscì. Sapeva dove andare, sapeva a chi poteva rivolgersi.

E vorresti dirgli di non camminare sulle parole
con quei lunghi lunghi giri inutili
ma fermarsi ad ascoltare 

- E' finita Harry.. ci siamo lasciati. L'ho lasciato. -

- Hermione.. - disse lui, incerto: era quello che aveva sempre sperato, fin da quando aveva capito di essere innamorato di lei.. ma ora.. non sapeva come comportarsi.

- Sto bene, davvero.. - lo tranquillizzò lei, con un sorriso tremulo. Quando era andata a casa di Harry aveva provato un sollievo profondo nel trovarlo lì da solo, per lei, nel rifugiarsi tra le sue braccia e nel respirare il suo dolcissimo odore.. perchè?

E vorresti dirgli di non calpestare le aiuole
come crescerà il coraggio
delle loro paure
e la voglia di volare 

- Hermione.. ascoltami.. devo dirti una cosa importante. - disse lui, alzandole il mento con la mano e facendo incrociare i loro sguardi.

Aveva paura: paura di imbarazzarla, paura di un suo rifiuto, paura di rovinare la loro amicizia, così faticosamente costruita. Ma doveva, doveva dirglielo. Non sarebbe più riuscito a guardarsi allo specchio, se non l'avesse fatto.

- Mi dispiace che tra voi sia finita.. ma solo perchè tu stai male. In realtà.. in realtà io ne sono felice. Perchè.. perchè.. ti amo. E vorrei che tu.. che tu prendessi in considerazione l'idea che.. magari noi.. noi potremmo.. -

E ma credimi, credimi oh credimi credimi
non servirebbe a niente le tue parole, i consigli
tutti i tuoi discorsi
E guardali,
e guardali si allontanano,
si allontanano
ed ecco che si perdono

- Harry.. - lo fermò lei sconvolta. Cosa le stava dicendo? Possibile che lui provasse veramente qualcosa.. qualcosa per lei? Hermione si morse il labbro, conscia dello sconvolgimento che le parole di lui la avevano provocato: ma soprattutto, conscia del fatto che lei.. era felice.. per ciò che le aveva detto. Lei.. lo era davvero. Era felice.

- Hermione, io ti amo. Ti amo da così tanto tempo che nemmeno mi ricordo quando ho iniziato a provare questo sentimento per te.. so solo che lo provo, e che tu sei l'unica in grado di scaldarmi il cuore. -

La ragazza scosse la testa: non poteva, non dopo essersi appena lasciata con Ron.. perchè Harry le aveva detto quelle cose? Non avrebbe dovuto, non avrebbe assolutamente dovuto.

- Mi dispiace Harry, ma io.. non posso ricambiarti. Perdonami. -

Non si cercano più 
Non si cercano più 

- Hermione no, non te ne andare.. - le disse lui, quasi supplichevole.

Lei scosse la testa, ricacciando indietro le lacrime che, prepotenti, cercavano di uscire.

- E' meglio così Harry.. mi dispiace. - sussurrò, abbassando la maniglia della porta d'ingresso ed uscendo dalla casa dell'amico, senza voltarsi mai indietro.

Certo che una storia d’amore vista da fuori è
tutta un’altra storia
Peccato solamente che..

- Harry.. -

- Hermione.. ciao.. come stai? -

Lei lo fissò, imbarazzata: - Io.. bene, ti ringrazio.. e tu? -

Lui alzò le spalle: - Me la cavo.. non sapevo fossi tornata da Parigi.. - le disse poi.

Hermione sorrise appena: - Sono rientrata ieri sera.. ti avrei chiamato.. - si scusò.

Harry annuì: - Certo, ne sono sicuro.. quanto tempo è passato.. 2 anni, vero? -

- Esatto. - confermò lei passandosi una mano tra i capelli.

Si fissarono imbarazzati, senza sapere cosa dirsi, con tante domande da fare ma senza il coraggio di prendere la parola.

- Tu.. - dissero all'unisono, arrossendo subito dopo dall'imbarazzo.

- Prima tu. - disse Hermione.

- Tu.. sei bellissima.. davvero. - le disse lui, guardandola negli occhi.

Lei arrossì di nuovo, abbassando lo sguardo: - Non dovresti dirmi certe cose, Harry.. la tua ragazza potrebbe.. -

- Non c'è nessuna ragazza. - la interruppe subito lui, incatenando i loro sguardi in un contatto profondo - Non c'è stato nessuna. Dopo che te ne sei andata.. -

Hermione si sentì fremere sotto quello sguardo, mentre quelle parole le si erano insinuate dentro, nel cuore.

- Harry.. -

Lui si avvicinò a lei: - I miei sentimenti sono esattamente gli stessi di due anni fa, Hermione. - le disse con determinazione - Ti amavo, e ti amo tutt'ora. Ora sta a te. -

Lei chiuse gli occhi, assaporando nuovamente l'odore del suo profumo.

Io ci sono dentro
Io ci sono dentro

Aveva passato quei due anni cercando di non pensare a lui, ma invano: lo amava, lo amava da quando stava con Ron, probabilmente da molto tempo prima. Quando lui le aveva confessato i suoi sentimenti, lei aveva avuto paura perchè non si sentiva pronta, e perchè era troppo presto. Ma ora, era arrivato il momento di voltare pagina, e scrivere un nuovo capitolo della sua vita.. con lui.

- Mi piacerebbe.. approfondire questo discorso.. se ti va. - gli rispose timida, abozzando un sorriso.

Io ci sono dentro dentro 
Io ci sono dentro….

Lui la prese dolcemente per mano: - Vieni.. ti invito a cena. - le sussurrò ad un orecchio, avviandosi verso casa mano nella mano con la donna della sua vita.

Un'altra piiiiccola one-shottina per voi!! Questa volta la coppia principale è Harry/Hermione, spiacente Ron.. ti andrà meglio la prossima volta!! ^^ La canzone è "Storia d'amore vista da fuori", di Roberta Bonanno e Pasqualino Maione, un grazie a questi due bravissimi cantanti che mi hanno permesso, con le loro voci e parole, di creare questa fiction!! ^^

Allora, che ne pensate?? Fatemi sapere, ci tengo!! ^^

Bacioni!! ^^

Kiara