A Konoha
durante la notte, in una casa normale, in particolare in una stanza al
secondo
piano, una bambina dai capelli rosa e gli occhi verdi era seduta a
gambe
incrociate sul suo piccolo letto, accanto a lei c’era un
ragazzo biondo con i
capelli corti biondi egli occhi azzurri.
Il
ragazzo disse << e così la piccola Dea,
salvò in mondo diventando aria,
piaciuta la favola ? >>.
<<
Si, molto fratellone >> rispose la bambina.
<<
Adesso a nanna >> le disse il fratello rimboccandole le
coperte.
<<
Buona notte Ryan >>.
<<
Buona notte Sakura >>.
Ryan,
uscì dalla stanza spegnendo la luce, guardò per
un attimo la piccola e sorrise,
si avviò verso la sua stanza, decise di coricarsi subito era
davvero stanco.
Molto
più tardi, sentì delle urla mostruose, subito si
affacciò alla finestra e vide
Konoha in fiamme, subito scese in cucina e vide i suoi genitori morti
per terra,
però prima di corrergli incontro, si accorse che
c’era qualcun altro nella
stanza, Orochimaru, “maledetto” pensò
“devo fare scappare Sakura”.
Piano,
piano, salì in camera della sorella e la svegliò
senza farla spaventare,
<< Sakura >> la chiamò
<< dobbiamo andare >>.
<<
Dove ? >> chiese la bambina assonnata.
<<
In un bel posto >>.
<<
E mamma e papà ? >> chiese.
<<
Loro ci raggiungeranno dopo >>.
Così,
fratello e sorella uscirono dalla finestra, corsero senza farsi vedere
dagli scagnozzi
di Orochimaru, fino a che alcuni non si accorsero di loro, e alcuni
urlarono
<< guardate, quei due scappano >>.
<<
Maledizione! >> esclamò Ryan, per sua
sfortuna, cercando di proteggere la
sorella, venne ferito gravemente e urlò <<
scappa Sakura, non voltarti le
spalle >>.
Sakura
iniziò a correre, molti la inseguirono, almeno cento
shuriken le avevano
lanciato, ma solo venti l’avevano colpita, corse senza sosta
nel bosco,
piangendo.
Tre
giorni dopo vagava ancora per le strade, era mal ridotta il sangue
delle
ferite, quando sembrava cessare ricominciava a scorrere a causa delle
ferite
brutali che non erano state curate, stava camminando, era stanca, aveva
fame e
sete.
Fino
a che non vide un uomo e una donna, con dei mantelli neri a nuvole
rosse, le
rimase a guardarli, alla donna dai capelli celesti cadde una specie di
diamante,
senza accorgersene i due continuarono a camminare.
Ad
un tratto la donna urlò << Pein, non trovo
più il diamante >>.
<<
Konan, come non lo trovi più? Sai bene che lì
c’era intrappolato un mostro
>> sbraitò Pein.
<<
Lo so >> rispose Konan cercandolo.
Sakura,
era una bambina molto ingenua e dolce, così decise di
restituire l’oggetto
perduto, si avvicinò ai due e disse << signora
ha perso questo >>.
I
due si girarono sbalorditi, Pein prese il gioiello dalle mani della
bambina e
disse all’orecchio a Konan << deve essere
un’orfana, guarda com’è conciata
>>.
<<
Pein, la portiamo con noi ? >> domandò Konan.
<<
Me è una bambina, e poi da quando sei così
sentimentale >>.
<<
Mi fa pena tutto qui, la potrei crescere come figlia mia
>>.
Pein
spalanco gli occhi e disse << ne sei sicura ? >>.
<<
Si >> rispose Konan.
<<
Bene, piccola ti va di venire con noi ? >>.
<<
Ma sei sola al mondo ? >> chiese Konan.
<<
La mia mamma e il mio papà sono morti, e penso anche il mio
fratellone >>
rispose la bambina piangendo.
<<
Hai sentito Pein ? >>.
<<
Si, allora vuoi venire con noi ? >>.
La
bambina ci pensò un attimo e annuì,
<< come ti chiami ? >> le
domando Pein.
<<
Sakura >>.
<<
Bene >> detto questo Pein la prese in braccio e si
avviarono verso il
covo.
Angolino
di MewSakura:
Vi
dico solo una cosa, recensite, ciao.