Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Eenie Meenie    25/10/2013    1 recensioni
Ottobre
Los Angeles
Una serata
Una tavola calda tipica americana
Un panino e una coca-cola
Una ragazza di nome Aurora
Un ragazzo di nome Justin
Due ragazzi destinati a incontrarsi anche dopo il primo incontro.
Se vi va, passate (:
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate sempre per gli errori, ditemi cosa ne pensate se vi va.
Grazie.


VIERZEHN-


Stavo studiando ancora, erano le 18:00 ed avevo detto a Justin di venire verso le 19:30 cosi' avremmo cenato da me :3....maledetta trigonometria pensai.
Finalmente alle 18:30 fini' quello studio infernale e andai subito a farmi una doccia, una doccia rilassante e calda calda che mi fece dimenticare di tutti i problemi anche se non li avevo, ero felice: avevo l'amore, a scuola andavo bene, avevo una famiglia, avevo amici cosa mai poteva mancarmi? Nulla.
Dopo essere tornata in camera mi vesti leggera: un leggins nero, un maglioncino fin sotto al sedere, delle babucce di minnie ** e poi i capelli li raccolsi in una comoda coda. Erano le 19:15 e tra poco doveva arrivare, o mamma sento il cuore uscirmi fuori dal petto tanto che sono felice, finalmente stiamo insieme e si, sono una scema patenta a poter credere di riuscire a stare meglio senza di lui.
N.a: Auroraaaaaaa-senti' chiamarmi, non poteva essere Justin mi avrebbe mandato un messaggio quando stava venendo. Scesi in salotto e la vidi ancora ai fornelli mentre nonno prendeva le carte da gioco ahahaha si prospetta una serata stravagante.
I: Dimmi-dissi andando verso di lei.
N.a: Justin allora mangia con noi stasera?
I: Si nonna, te lo dissi anche prima.
N.a: Volevo esserne sicura tesoro-mi misi a sedere con il nonno sul divano fin quando bussarono alla porta, mi alzai, mi sistemai ed andai ad aprire, era Justin...hfjsdhgfjsgdkj
Ju: Ciao dolcezza-mi diede un bacio sulla guancia.
I: Ciao Bieber-sorrisi, mamma come cazzo era bello..stava in tuta e con le supra, direi molto eccitante ahahahah.
I: Se ti dicono qualcosa tu dici di no e saliamo sopra ok?-dissi io puntandogli il dito contro sapendo cosa sarebbe successo a momenti.
Ju: Mmmm okkey-andammo nel salotto e nonna e nonno erano in posa come due soldatini ad aspettarci, Justin sembrava turbato o preoccupato non lo so, so solo che mi stringeva la mano e io stringevo la sua...
Ju: Salve signori Watson-saluto' timidamente lui.
N.o: Ohhhn no ragazzo chiamami Mike o nonno Mike come vuoi-disse nonno sorridendo.
N.a: E a me chiamami Luisa-com'erano dolci verso il mio ragazzo, minchia fa strando dire il mio ragazzo...davvero strano.
N.a: Justin vuoi qualcosa? Biscotti? Acqua? Qualsiasi cosa-propose lei.
Ju: No grazie, non mangio mai prima di cena senno' mi si chiude lo stomaco.
N.o: Figliolo dopo facciamo una partitina a carte va bene?-disse nonno prendendo in mano le carte.
Ju: Si si okkey.
I: Bene noi andiamo sopra, ciao-presi la mano di Justin e iniziammo a salire le scale per poi entrare in camera mia.
Ju: Ospitali i tuoi nonni-disse lui sedendosi sul mio letto.
I: Davvero mooolto ospitali direi ahahah-mi sedetti anche io sul letto insieme a lui.
Ju: A proposito di ospitalita' io e te non dovevamo recuperare il tempo perduto?-si avvicino' a me, sorrise e poi mi bacio'...
I: Come sei frettoloso...hahahaha ti sono mancata parecchio vedo-dissi staccandomi da lui.
Ju: Tantissimo direi-questa volta gli presi io la testa fra le mani e lo baciai, mi tirai indietro stendendomi praticamente sul letto, lui di lato a me e continuavamo a baciarci e a baciarci non staccandoci mai, lui mi massaggiava la gamba mentre io posizionavo le mani ovunque su di lui: schiena, petto, collo, capelli jhdfjasgdfajhgdj i brividi a non finire.
Ju: Sei molto sexy con questo leggins-disse sussurandomi all'orecchio, sorrisi timidamente.
I: Tu non sei il contrario, sei dannatamente eccitante con la tuta Justin Bieber-ok, la timidezza era andata a farsi fottere ma non riesci a non pensarlo e a non dirlo quando hai davanti un ragazzo come lui, Justin sorrise a fior di labbra e mise le sue mani sotto la mia maglia, al punto cruciale ci sentimmo chiamare da nonna..."PORCA MERDA" pensai, si dovrebbe dare un premio Nobel a loro, sanno rovinare ogni momento perfetto nel punto piu' bello, Justin si alzo' da me e mi alzai anche io aggiustandomi la maglia..
I: Sanno rovinare tutto-dissi sbuffando e rimettendomi le babucce di minnie.
Ju: Dai non ti preoccupare, dopo recuperiamo-sorrise maliziosamente si avvicino' a me e mi bacio'...io ero sulle punte e lui mi teneva stretta con le braccia intorno alla mia schiena.
Scendemmo giu' in sala da pranzo mano nella mano e appena arrivammo vidi nonno seduto a capotavola e nonna che portava i piatti...
I: Justin siedeti al posto di Ambra, vicino a me-gli lascai la mano e lui si ando' a sedere mettendosi a parlare con nonno io, invece andai ad aiutare nonna...
I: Ti aiuto-presi forchette, coltelli e cucchiai e andai a metterli in tavolo, prima a nonno, poi a Justin, poi a me e per ultimo a nonna, in ordine di come stavamo seduti...
N.o: Aiuti la nonna solo per far vedere al tuo fidanzato che sei una donna di casa-disse nonno ridendo facendo ridere anche Justin.
I: Ma io sono una donna di casa-feci la linguaccia e andai a prendere i bicchieri mentre nonna aveva portato la cena in tavola...mmmm che buon odore. Poco dopo aver portato i bicchieri in tavola mi sedetti accanto a Justin che mi diede la mano, nonna divise la cena e iniziammo a mangiare. Nonno chiedeva di tutto a Justin, del Canada, degli studi, di che lavoro voleva fare dopo la scuola mentre la nonna ammirava tutto come stavo facendo anche io, ero felice che loro andassero daccordo con Justin cosa che con Chuck non succedeva e avevano anche ragione, lo ammetto.
Dopo aver finito di mangiare nonna porto' in tavola la crostata di cioccolato che aveva fatto, il mio dolce preferito **
Ju: Mi farete ingrassare in questo modo-disse lui toccandosi la pancia.
N.a: Devi metterti in forza ragazzo mio, sei troppo magro-disse lei sorridendo e dandogli un pezzo di dolce.
I: Ma a me piace cosi' com'e'-dissi abbracciandolo e loro si misero a ridere.
N.a: Tu invece di metterti a mangiare dovresti metterti a dieta nipote mia-mi guardai e non notai di essere ingrassata o altro.
I: Non sono ingrassata nonna-dissi io con la faccia triste.
N.a: Stavo scherzando infatti-ah ora si mette anche a scherzare? I nervi -.-
N.o: Bhe Justin che ne dici allora di fare questa partita a carte?-Justin fece "si" con la testa e andarono a sedersi sul divano giocando sopra al tavolina che c'era al centro del salotto..io andai a sedermi sulla poltrona accanto a loro e li ammirai giocare.
I: Nonno una partita e basta ok?.
N.o: Si si non ti preoccupare-Ecco..da quel "sisi non ti preoccupare" e' passata mezz'ora, il nonno perdeva sempre e chiedeva la rivincita a Justin e lui non saprebbe dirgli di no e cosi' lo accontenta sempre, ma adesso mi stavano salendo i nervi e guardai nonna con disperazione...
N.a: Mike basta giocare dai fai andare i ragazzi sopra-il nonno le sventolo' la mano davanti come per dire "non metterti in mezzo lasciami in pace"..gli lasciai finire la partita e dopo questa mi alzai in piedi...
I: Nonno dai basta, Justin vieni-dissi io cominciando a camminare.
Ju: No aspetta fammi giocare-mi girai e lo guardai sorpresa O.o
I: Scusa cosa hai detto?-chiesi mettendomi davanti a lui, mi guardo' con aria da cane bastonato e io me ne sali' in camera mia, un bambino, ecco cos'era ahahahahahah. Mi sdraiai a letto con le gambe piegate e iniziai a giocare con i pollici mentre ammazzavo il tempo..sentivo goccioline picchiettare sulla finestra e andai a vedere: era pioggia ** io adoro la pioggia ma odio i fulmini ahahahahaahah...cercai di chiudere la finestra ma si era bloccata e l'acqua cominciava ad entrare cosi' con forza cercai di chiuderla ma ancora una volta non ci riusci' cosi' iniziai ad imprecare con parolacce...
Ju: Lascia faccio io-senti' Justin arrivare dietro di me, mi spostai e con velocita' riusci' a chiuderla....la finestra mi odiava, per forza.
I: Grazie ora puoi tornare giu'-dissi buttandomi di nuovo a letto girandomi verso il muro, lo senti stendersi accanto a me e girarmi di forza dalla sua parte...
Ju: Dai scusa ma lo sai a tuo nonno non si puo' dir di no e cosi' mi sono lasciato prendere-fece una faccia cucciolosa e appoggiai la testa sopra il suo petto.
I: Perdonato tranquillo-iniziai con il dito a fare cerchi immaginari sul suo petto sopra alla stoffa della sua maglia.
Ju: Non mi hai mai fatto vedere la tua stanza.
I: Cosa ci sta da vedere? E' solo questa-mi misi a ridere.
Ju: Bho okkey, comunque sembra molto da te...niente rosa, niente colori chiari ma colori scuri tranne per il giallo...hai colorato la parete per i Lakers?-avevo le pareti viola e gialle.
I: Si ma comunque hai ragione non hai visto tutto, ti manca la cabina armadio dai vieni-mi alzai e scavalcandolo mi misi in piedi, lui si alzo' e lo accompagnai nella cabina, apri' la porta e lui rimase sorpreso, entrai dentro seguita da lui
I: A destra ci sono i jeans, a sinistra le maglie, felpe ecc..poi venendo piu' avanti a destra trovi i cappelli e a sinistra i giubbini..-lui continuava a guardare sorpreso sopratutto i cappelli che avevo, non erano solo NY, ma anche LA, Vans e altre marche basta che erano con la visiera e tutto andava bene.
Ju: Tu sei favolosa haahhaah ma le scarpe?-chiese sorpreso.
I: Eccole-apri' due ante davanti a lui e ci stavano tutte le mie scarpe: vans, blazer, adidas, air force, converse, superga ecc...
Ju: Wooooooooow potresti quasi superarmi ahahah ma perche' quel posto al centro e' vuoto?-te ne sei dimenticata di qualcuna?-si mise a ridere.
I: No quel posto e' vuoto per metterci le mie future Supra-lui mi guardo' e sorrise.
Ju: E perche' non le compri?
I: In questi negozi qui non mi piacciono sono solo colarate, io le voglio nere a collo alto e fin quando non ci sono non le voglio-detto questo chiusi le ante e uscimmo dalla cabina armadio. 
Ju: Bhe domani cosa fai?-chiese andandosi a sedere nuovamente sul mio letto.
I: Non lo so tu cosa vuoi fare?-andai davanti a lui e poggiai le mani sulle sue spalle.
Ju: A dire il vero volevo portarti un posto e poi ti portavo a mangiare fuori che ne dici?-che cosa dolce e carina che aveva pensato per me.
I: Si va bene-mi sedetti in braccio a lui.
Ju: Ti passo a prendere verso le 10:00 ok?-mi se la mano sopra la mia gamba.
I: Si va benissimo-mi avvicino' la faccia alla sua e mi bacio', cominciammo uno di quei baci che si tramutano in un vortice di tutte emozioni fantastiche. Non credo che avrei fatto a meno di tutto questo, lui adesso per me era importante e non volevo lasciarlo mai mai. Ci staccammo da quel bacio e lui guardo' l'orologio...
Ju: Sono le 11 devo tornare a casa-mi alzai da lui.
I: Va bien
Ju: Tanto ci vediamo domani-sorrise e mi prese la mano.
I: Giusto allora alle 10:00?!?!-chiesi di conferma.
Ju: Si-mi diede un bacio a stampo.
I: Dai ti accompagno alla porta-uscimmo dalla mia stanza e scendemmo le scale fino ad arrivare al salotto..
N.o: Te ne vai giovanotto?-chiese nonno alzandosi dal divano.
Ju: Si ormai si e' fatto tardi e devo tornare a casa-disse lui gentilmente.
N.a: Torna presto a farci visita.
Ju: Sicuramente e grazie per la cena era fantastica-la nonna gli sorrise e poi io e Justin andammo vicino alla porta.
I: Grazie di essere venuto stasera-dissi sorridendo.
Ju: Grazie a te-mi diede un altro bacio e poi se ne ando'. Tornai in camera mia, andai in bagno a cambiarmi e poi tornai a letto, mi misi sotto le coperte e iniziai a fare il riassunto della giornata bhe come primo sono corsa all'aeroporto, poi sono stata a casa sua e poi lui e' venuto da me, direi che e' stata una giornata bellissima.
Chissa' dove mi portera' domani, sono davvero curiosa. Buonanotte mondo.

To be continued...

 
  
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