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Autore: gateship    25/10/2013    1 recensioni
Sam si sente improvvisamente male durante una missione. Quello che Jack giudicava un malore passeggero è in realtà una grave malattia legata al naquadah... Riusciranno O'Neill e l'SG1 a salvarla? AU.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Un guasto?! Come la nave di Thor ha avuto un guasto? Le navi asgard non hanno mai avuto un guasto!” urlò O'Neill.

“È a causa della battaglia contro i replicatori che stavano affrontando. Cercaranno di ripararlo, ma non faranno mai in tempo.” George abbassò il capo.

“E le altre navi, Generale Hammond?” chiese con voce preoccupata il Jaffa.

“Sono ancora impegnate nella battaglia Teal'c.”

“E quindi? Cosa? La lasciamo al suo destino e le teniamo compagnia mentre muore lentamente e dolorosamente?”

Si guardò nella stanza cercando di una risposta, ma l'unica cosa che vide furono le facce sconvolte degli amici.

“Possiamo fare qualcosa Dottoressa Fraiser?”

“No Generale, ho provato di tutto, ma niente.”

Il silenzio più assoluto si impadronì dei presenti.

“Glielo diciamo?” Chiese Jack con un filo di voce. “Che sta per morire?”

“Certo. Perchè no?”

“Siamo i suoi amici. Dovremmo proteggerla. Se non possiamo fare altro, non facciamola soffrire ancora. Diciamole che gli Asgard stanno arrivando come previsto.”

“Jack, lei deve sapere la verità!”

“Andiamo Danny! Se tu fossi al suo posto, vorresti sapere che stai morendo e che le uniche persone di cui ti fidi, i tuoi amici più cari, non possono fare niente? Io no di certo.”

“Il colonnello ha ragione Daniel, io non vorrei.” Sussurò Janet.

“Lei non vorrebbe Jack.”

“Lei non è qui ora.”

“Non è questo il punto: non ci perdonerà mai di non averglielo detto!”

“Non ce lo potrà perdonare perchè sarà morta Daniel!” scattò O'Neill.

“...Bene. Okay, facciamolo per Sam allora.” Daniel cedette e si accasciò sulla sedia.

 

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“Signore...” sussurò Sam vedendo entrare O'Neill.

Un sorriso tirato, non sarebbe stata sveglia ancora a lungo.

“Puoi chiamarmi Jack, lo sai Carter.”

“Lo so.”

Si sedette accanto a lei e le accarezzò la mano, scompigliandole con l'altra i capelli biondi.

“So che gli Asgard non arriveranno.” Disse di punto in bianco guardandolo negli occhi.

“Certo che arriveranno.” Come tutti non voleva mentirle, ma se questo avesse potuto farla stare meglio...

“Ho sentito Janet che ne parlava con un'infermiera.”

“Ah” Maledizione Doc!

“Non le dare la colpa. Pensava che stessi dormendo.” Sospirò “Che ne dici se parliamo?”

“Devi riposarti Sam.”

“Direi che arrivati a questo punto si può dire che riposerò da morta.”

“... Sam...”

“Jack sto morendo.”

“...Che ti serve?”

“Che ascolti. Ti amo. Dannazione, ti amo più di qualunque altra cosa nell'universo! Sai, non chiedo a tutti di... JACK!” Impallidì di colpo e si portò una mano al petto. Prima che qualcuno dei due potesse fare qualcosa il 'bip bip' che indicava il battito cardiaco di Sam impazzì.

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"Sam? Sam? Sam mi senti?"

“Janet?”

“Ehi! Come stai? Hai avuto un arresto cardiaco. Pensavamo di averti perso...”

“Non ti preoccupare. Sto bene, relativamente parlando.”

“... Capisco. Ora vado. Ah... il Colonnello, Daniel e Teal'c stanno arrivando. ”

“No aspetta.” Sam chiuse gli occhi cercando disperatamente di rimanere cosciente, il dolore era immenso. “Portami carta e penna.”

“Non so se sia il caso...”

“Zitta Janet! Ti prego non ho più tanto tempo. Riesco a malapena a rimanere lucida. Per favore.”

“...Vado.”

Pochi secondi dopo un archeologo con gli occhi rossi e iniettati di sangue, un jaffa preoccupato e un militare tetro come non mai, varcarono la soglia.

“Ehi ragazzi.” sussurò non avendo la forza di parlare più forte.

“Ehi Sam.”

“Sam.”

“Maggiore Carter, Samantha.”

Le si avvicinarono e Jack, infischiandose dei ranghi, le prese la mano. Stettero in silenzio fino a quando Janet non tornò, cercando di trovare le parole, parole che in realtà non c'erano.

“Tieni. Non sforzarti troppo okay? Chiamami se senti qualcosa che non va, va bene?” Dopo un cenno affermativo di Sam, sussurrò un 'vi lascio soli' e si diresse verso il suo ufficio.

Scrisse qualcosa sul blocchetto che l'amica le avea lasciato e lo girò verso i compagni. 'Grazie di essere qui ragazzi' l'inchiostro lasciato dalla penna era leggerissimo, appena visibile. Daniel sorrise a nome di tutti.

Sam prese il foglio e ricominciò a scrivere.

Un quarto d'ora dopo lasciò cadere la penna sfinita e appoggiò la testa sul cuscino. Porse il foglio a Jack e quando lui fece per iniziare a leggerlo Carter gli sussurrò: “Non adesso.” Lui annuì, iniziando a capire quello che probabilmente aveva scritto. Piegò il foglio e lo ripose in tasca.

La testa le fece ancora più male e Sam capì che le rimaneva poco tempo e che, probabilmente, non si sarebbe più svegliata.

“Ricordati, lo hai promesso.” disse, prima che il buio la inghiottisse nuovamente.

 

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“Jack? Dovresti riposarti un po' sai? Resteremo io e Teal'c qui. Hai bisogno di dormire.” disse Danny entrando in infermeria.

“Devo stare qui con lei, Daniel.” Jack lo guardò con gli occhi arrossati.

“Jack...”

“Potrebbe succedere da un momento all'altro. Devo essere con lei quando accadrà. Devo aiutarla.”

Improvvisamente si udì di nuovo il bipbip critico dei macchinari. Pochi secondi dopo Janet e il suo team erano già all'opera per cercare di rianimare Sam, ma le letture confermarono quello Fraiser aveva già detto: non c'era più niente da fare.






La fine? Comunque, che ne pensate?

  
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