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Autore: __Orange    25/10/2013    2 recensioni
-Su su, papy. Sai cosa dicevano i professori del miliardario Richard Branson, quello della Virgin Group, ai suoi genitori, quando era alle elementari?-
-No, Meg, non lo so. -
Io ripresi a parlare, sorridendo come un’imbecille, con gli occhi rivolti verso l’orizzonte -Dicevano: signori, vostro figlio da grande, o andrà in prigione, o diventerà un miliardario. -
Lui alzo, gli occhi al cielo, le mani in preghiera.
-Prepareremo i turni degli orari di visita, allora.-
Grazie della fiducia.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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14.CARLOS E MIGUEL..ITA
 

-Sai una cosa Liam?-
-Io so tante cose, Megan.-
Alzai gli occhi al cielo. E che palle!
-Però ci sono tante cose che non so! Tipo il perché siamo nascosti dietro una panchina!-
-Liam, non ti è chiaro?-
-Veramente no.-
-Stiamo catalogando le formiche, Liam!-
-…cosa?-
-…-
-…-
-Liam ma ci arrivi cavolo? Ci stiamo nascondendo da Harry, ecco cosa!-
-Ma Megan porca minchia!- Liam si mise una mano sulla bocca, esterrefatto.
Deglutii –Liam.-
-Cosa?-
-Hai detto..-
-Cosa?-
-Cosa cosa? Hai detto quella cosa!-
-Quella cosa cosa, io non dico cosa, non ho detto nessuna cosa!-
-Che cosa?-
-La cosa..sai.-
-La merda rosa che in bocca tua riposa?-
-Ma ora di che cosa stiamo parlando?-
-Di una cosa rosa? O della cosa..cosa?-
-..Megan?-
-Cosa?-
Scoppiai a ridere. Liam che dice porca minchia e io che rido come un’idiota.
Dove andremo a finire?
-Dai, finiscila. E’ che mi fai dire perfino cose brutte, per fortuna mia madre non mi ha sentito.-
Altro sbuffo.
-E’ che mi mette ansia stare qua. Insomma, dai, siamo dietro una panchina! Qui ci pisciano i cani!-
-Qui non ci pisciano i cani..-
-Megan, qui ci pisciano i cani.-
-..-
-…-
-….e va bene, qui ci pisciano i cani. Ma non centra, non posso farmi vedere, tra casa mia e casa sua dobbiamo passare per la stessa strada e non voglio rischiare di incrociarlo!-
-Ma cosa cambia! Dovevi comunque incontrarlo fino a mezzora fa, e, tra parentesi, è mezzora che siamo nascosti qui, e lui doveva incontrare te, perché non vi incontrate insieme, questa votla, magari, e parlate?-
-Non capsici, è ovvio. Lui voleva venire da me a uccidermi con un martello pneumatico dritto nel cervello!-
-Non voleva fare..-
-IO lo so, Liam! IO lo so.-
Liam guardò a terra, sconfitto.
-Ma poi mi chiedo ancora..-
E ricomincia.
-..perchè sono ancora qui con  te. Avrei da studiare a casa!-
-Perché sono la tua amichetta del cuore?-
-E chi l’ha deciso?-
-Perché mi vuoi un bene infinito?-
-E questo quando l’avrei detto?-
A mali estremi..
-Perché se no dirò a tutti quello che ahi fatto nello spogliatoio dei giocatori di baseball lo scorso semestre.-
Liam alzò gli occhi, preoccupato –Tu non oserai..-
-Lo sai che sono capace di peggio.-
-Ma..ma..- cominciò a farfugliare –E’ stato un incidente e tu lo sai! I miei vestiti..e poi..-
-Io non so nulla, Liam. Ora, cos’ hai da dire?-
Lui sbuffò –Sei la mia amichetta del cuore e ti voglio un bene infinito.-
-Meglio così.-
 
-Megan.-
-Sì, Liam?-
-E’ passata mezzora.-
-Sì, esatto.-
-E..e noi siamo..ancora qui?-
-Evidentemente sì, Liammuccio.-
-..e..e mi chiedevo..-
-Oddio Liam. Ho capito, ho capito, vai! Lo so che sono una rompi cazzo! Lo so!-
-Non ho detto che sei una rompi cazzo..è solo che..-
-Che cosa?-
-..che mi scappa la pipì! Megan, dai, lo sai che ho la vescica timida e devo fare pipì ogni ora.-
Ma perché a me? No, mi chiedo, potevate mica darmi un dinosauro? Sarebbe stato meno ingombrante di questo qui.
Sospirai –Falla lì dietro, avanti.-
-..cosa?-
-Come cosa?-
-Avanti o dietro? Non capisco.-
PERCHE? Ripeto: PERCHE’?
-Vai lì dietro, e falla lì, dai!-
 
-Liam. Oh, Liam?-
-Mh?-
-Svegliati, si è fatto buio. Andiamo a casa.-
-Ancora cinque minuti, mamma.-
-Liam, brutto coglione non sono tua madre, sono Megan. Alza le chiappe.-
Liam si alzò, sbadigliando –che ore sono?-
-L’ora di ieri a quest’ora più mezzora meno trenta minuti. Chissene frega, Liam. Andiamo a casa.-
-Va bene mamy.-
Ci incamminammo verso la fine del parcheggio, Liam barcollante. Oddio, sembrava uno di quei bambini dell’asilo che per riposare bene devono dormire novecento ore a notte. Una cosa così.
Ci separammo all’uscita, andando nelle direzioni opposte.
Certo che è un attimo da psicopatici restare due ore dietro un cespuglio. Con Liam che dorme.
Certo che è un minchione. Dormire sopra la pipì dei cani, non è molto intelligente.
Nel mio flusso di pensieri mi ritrovai quasi davanti casa mia, quando, svoltato l’angolo, vidi sul primo gradino di casa mia, Harry, che se ne stava seduto a giocare con il cellulare.
OH. MERDA.
Merda merda. Ero in mezzo alla strada, con una faccia più allucinata di Britney Spears quando si è guardata senza capelli. Inchiodata, pietrificata al centro del marciapiede.
Ok. Ok che faccio?
Mi butto per terra?
Mi avvicino a casa mia e faccio finta di non vederlo, scavalcandolo come lo zerbino con scritto “Welcome”? Magari mi ci pulisco anche i piedi.
Optai per tuffarmi dietro una scalinata, a pochi metri da casa, un secondo prima che Harry si girasse a guardare la strada, sospirando.
Certamente era venuto per uccidermi. Per versarmi addosso le mie parole da stronza.
In fondo, che aveva detto la sorella? Che mi aveva maledetta in cinquecento modi diversi nell’ultima settimana. Oddio, la mia fine era compiuta. Ero in trappola ormai. Forse sarei potuta sgattaiolare..
-Ehi, tu! Che ci fai qui sotto casa mia?-
Oh no. Era il mio vicino, un vecchio pazzo che andava in giro con un bastone di ferro e si credeva uno sciamano.
-Signor Prims, le giuro che è una questione..-
-cosa? Tu non dici  a me che sono un coglione!-
-Ma chi le ha detto che è un coglione! E, la prego, abbassi la voce..-
-Signorina, non si permetta di dirmi queste cose! Sono un signore anziano e merito rispetto!-
-Ma infatti io le sto chiedendo un favore enorme..-
-Deforme a chi, maleducata? Lo dirò a suo padre, signorina..-
No, non lo dire, no, non lo urlare..
-Signorina… oddio come si chiama lei? Non è quella che sta sulla sessantesima?-
Anche smemorato.
-Sì, sì esatto. Ora, se non le dispiace, le spiego tutto..allora..in quella casa c’è un ragazzo..-
-Dov’è che c’è un cazzo?-
-E che cazzo Signor Prims! Mi ascolti! Non c’è un cazzo, c’è un ra-gazzo!-
-Dove?-
-Lì. Signor Prims, davanti a quella casa!-
Lui si sporse per vedere. –Non è vero, non c’è nessun ragazzo con un cazzo lì davanti.-
Oh, Gesù.
-Questo perché lei è cieco come una talpa, Signor Prims!-
-Non dica adesso che c’è una calca, perché non è vero!-
-Allora, signor Prims, lì c’è un ragazzo. Io non lo voglio vedere assolutamente!-
Ero disperata, sinceramente. E stavo urlando un po’ troppo forte
-E perché?-
-Perché mi chiede! Perché sono una cretina! Dico, ma ha visto che faccia da maniaco? E’ lì davanti e vuole uccidermi! Chiami la polizia Signor Prism!-
Ero andata, partita. Il cervello era partito per le Hawaii. Addio cervello, divertiti!
-Magari è venuto per scusarsi..-
-Macchè scusarsi! Quella che deve scusarsi qui sono io! L’ho trattato come un rifiuto nucleare tossico, pensi che volevo addirittura usarlo come zerbino! Sono una cretina, oddio, il cuore mi batte come un martello pneumatico!-
-Io le sono simpatico?-
-Mi hai chiesto davvero scusa, Megan Avery?-
Alzai il viso dalle mani in cui l’avevo nascosto, con una faccia sconvolta.
Oddio, ti prego, non può essere vero.
Davanti a me (ovviamente Dio le mi preghiere le ascolta molto. Grazie. Veramente.) c’era Harry che ridacchiava, le braccia incrociate e il sopracciglio alzato, mentre il Signor Prism era ancora sopra la rampa di scale, che agitava il bastone per aria.
-Non mi prendere per il culo, signorinella! Ho una certa età, minchiona!-
Ehi, minchiona a chi?
-Io non ho chiesto scusa a nessuno!- dissi, rivolta a Harry Facciadacazzo che faceva dei passi avanti erso di me. Ma da quanto minchia di tempo era lì?
-No, non l’hai fatto.-
-Non provare a...che cosa..eh?-
La droga fa male, non te l’hanno insegnato negli spot pubblicitari dove tutti si danno la mano e fanno i girotondi?
Lui rise, facendosi più vicino –Non l’hai fatto. Perché devo farlo io.-
-Cosa?-
-Come cosa?-
-La cosa! Quella cosa che devi fare!-
-..la cosa?-
-Quella cosa rosa che in bocca tua riposa!-
Cervello torna dalla villeggiatura, sento la tua mancanza!
AAA cercasi cervello quasi integro, avvistato l’ultima volta partire con delle valige diretto all’aeroporto..
-Megan..-
-..che..cosa? La cosa ros..- si stava facendo sempre più vicino. Oddio non uccidermi ora, non ora, ho ancora molto da vivere, devo ancora sposarmi con Johnny Depp, tradirlo con Bradley Cooper e..
-Stai zitta, cretina.-
 
Ok. Io non mi chiamo Megan.
E quello che mi sta baciando non si chiama Harry.
Siamo Carlos e..e Miguel. No ma Miguel è un nome da uomo. Facciamo Miguelita. Olé.
Insomma, non posso essere così cogliona, veramente, da star baciando Harry Styles sulle punte dei piedi, arrossendo come una cretina e mettendo una mano sui suoi capelli.
Nel senso, Megan non lo farebbe mai.
Lo farebbe Miguelita. Miguelita è una cogliona, mica Megan!
Nel senso, ora esce uno con le nacchere e comincia a ballare il flamenco e io..
-Megan.-
Carlos interruppe il mio flusso di pensieri -Olé!-
Harry scoppiò a ridere. –Olé cosa?-
-Niente. Pensavo alla..alla Spagna.-
-Cioè, tu pensi alla Spagna mentre ti sto baciando?-
-Styles, non fare la lagna. In Spagna non se lagna.-
Che cazzo sto dicendo?
-Comunque- fermai Harry sul nascere di una nuova risata e un “sei impazzita” –io pensavo di parlare con il Signor Prism. Voglio dire, è scorretto prendere la parte di un vecchietto mezzo sordo e anche rompi cazzo!-
-Rompicazzo a chi, cogliona?-
Oddio, ma era ancora lì? Cos’era anche, un guardone?
-Ah, ma questo l’hai capito, vecchio rimbambito eh?-
Harry scoppiò a ridere e mi trascinò via prima che il mio simpatico vicino potesse lanciarmi dietro il girello.
-Ma tu hai capito quel maniaco? Cos’è, voleva..-
Harry mi bloccò con un bacio, che mi fece spalancare gli occhi.
Si staccò –Sei fantastica, Meg.-
-Che?- ero proprio rincoglionita. Facoltà psicofisiche a spasso, mi raccomando.
Harry mi sorrise. –Ero venuto a dirti una cosa, oggi.-
-Anche io. Ma tu non c’eri, cretino!- gli diedi un pugno sul braccio.
-Ahia! Ma neanche tu c’eri!-
-Perché ero da te!-
-Ma anche io ero da te!-
-..beh io ero da te..prima di te.-
Ok, il mio ragionamento non stava in piedi.
Harry sembrava perso –Ok, a parte i tuoi deliri. Oggi ero venuto ad te per dirti una cosa.-
-L’hai già detto, hai l’Alzheimer?-
-Megan, tappati la bocca, Cristo!- urlò, con tono risoluto.
Oh, ma chi ti credi di essere? Pazzo maniaco!
Lui sorrise alla mia bocca aperta. –Almeno ti ho zittito. Dicevo. Megan.-
-Presente, capitano.- Per caso pretendeva mi mettessi sull’attenti?
-Son venuto qui, stasera per dirti che..- prese un sospiro. Oddio adesso urla -..che mi manchi. Mi manca non parlare con te, litigare, prenderci in giro, discutere su Harry  Potter, vederti ubriaca, ridere, ricevere i tuoi insulti, sfiorarti la mano e vedere che tu sei presa dalle tue troppe cose da fare, guardarti leggere un libro mentre tu non mi vedi, farmi mettere in punizione per darti fastidio..Meg. Mi manchi tu e..e lo so che non è proprio il posto esatto per dirtelo, sì, siamo di fianco alla stazione degli autobus e dei tipi ci stanno guardando per venderci della droga, ma..ma mi dispiace tanto. E te lo giuro, te lo giuro su Harry Potter e la Camera dei Segreti, quel giorno, scesi dall’autobus ti stavo cercando per salutarti, per chiederti di uscire con me il giorno dopo e po..-
Mi buttai di slancio su di lui, circondandolo con un abbraccio e stritolandolo quasi, cogliendolo alla sprovvista.
-Che cazzo fai?-
-Mi dispiace così tanto, Harry, te lo giuro, io sono una pazza sclerotica del cazzo, avevo paura che non te ne fregasse un cazzo e pensavo che, vaffancazzo, mi avessi mollato là come una cazzo di pazza e, cazzo..-
-La finisci di dire cazzo?-
-No cazzo!- urlai, risultando ancora più pazza.
Harry rise, circondandomi le spalle con le sue braccia forti e attirandomi al suo petto, dove sentivo al sua risata farsi ancora più rimbombante.
-Allora ti ho convinto..-
-Oh, andiamo, hai detto “te lo giuro su Harry Potter e la Camera dei Segreti”! Se l’avessi giurato su Dio non ci avrei creduto!-
Insomma, si, sa, Carlos e Miguelita non sono tipi molto normali.
Ma Megan e Harry lo sono anche meno di loro.

 
 
 

 
Ciao! Ehm. Ok, sì, lo so, il ritardo.
scusate scusate scusateeeee :(
Sono una merda a scrivere dichiarazioni quindi..eccola qua.
Non uccidetemi. Non ora, aspettate che finisca la storia, almeno :)

Sono in un ritardo stratosferico, vorrei scrivere scuse ma la mia vita è un casino totale quindi..quindi eccomi. Beh, spero vi sia piaciuto e, vi prego datemi una recensione piccola piccola perché vedo i lettori aumentare sempre di più (vi amo follemente) a dismisura ma niente recensioni :(
 
Ecco, se vi va e se vi piace Ed Sheeran passate alla mia nuova FF
Loving him was..Orange.
Non è così minchiona come questa, ma è un po’ così.
Bell’aggettivo, sono brava con queste cose. Comunque ormai vorrete uccidermi per quante cito Ed Sheeran negli spazi autrice..eh.. vi voglio bene :)
 
Un beso <3 Anna
  
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