Nelle giornate a seguire,osservavo Louis. Ogni sua mossa,ogni suo sguardo. Capitava spesso che ci incrociassimo,e gli lanciavo occhiate piene di rancore. Volevo fargli capire che mi dispiaceva,che ci tenevo ancora. E che non avevo mai smesso di farlo.
Ma ogni mio tentativo era vano. Lui non capiva..o meglio,io non gli davo modo di farlo. Gli sguardi non erano sufficienti,e io ero troppo codarda per chiedergli scusa.
Eravamo tornati alla vita di sempre. Lui con il suo amico Liam con cui non avevo mai avuto un bel rapporto,ed io con Zayn,Niall e le mie amiche. Non lo biasimavo affatto,però. Dopo tutto ciò che gli avevo detto,ignorarmi era la cosa più normale del mondo. Se fossi stata in lui,io stessa non avrei agito diversamente.
-Secondo me dovresti parlargli..-  Lexie mi strinse la mano,mentre eravamo entrambe nella mia stanza.
-No,Lex. Non posso,e non voglio. Credimi,sto benissimo così,ho voi e tutto ciò mi basta.-
Scosse la testa,facendo ondeggiare i suoi capelli perfetti. Mi accorsi che stava per ribattere,ma non lo fece.
-Passerai a salutarlo? Manca poco,sai..- Lasciò la frase in sospeso,quasi a non volerla continuare.
Ma io sapevo benissimo come la frase si concludeva.
-Si,andrò a salutarlo. Ci vado domani.-
Lei annuì,e alzandosi mi abbracciò.
-Ti voglio bene,Kelsey.-
Passai una mano fra i suoi boccoli scuri.
-Anche io,Lexie.-

-Travis,ho bisogno di una mano. -
Lui si girò verso di me,smettendo di leggere il giornale aperto sulla pagina dello sport.
-Certo..cosa ti serve?- Mi chiese con gentilezza.
-Ho bisogno che tu mi porti in un posto,con la tua macchina. -
Alzò un sopracciglio.
-E’ una proprietà privata ed è abbastanza distante da qui,ma so come arrivarci e so anche come entrare.-
Piegò la testa,incitandomi a continuare.
-E’ la proprietà dei Tomlinson,e ho bisogno di andarci. Devo fare una cosa.-

-Eccoci,gira a sinistra e siamo arrivati.- Travis compì la manovra e io scesi dalla macchina.
-Passami a prendere fra un’ora,va bene?- Lui annuì,con una strana espressione. Non seppi riconoscere se era ansia,dolore..comunque dopo un ‘Ti voglio bene’ sussurrato sfrecciò e io rimasi sola.
Entrai e mi persi subito fra gli alberi,quel profumo così bello di legno fresco. Trovai immediatamente ciò che cercavo. Il nostro albero,quello con la nostra scritta. Era durata,ancora,nonostante il tempo. La accarezzai,e solo allora notai che sotto,Louis aveva aggiunto un ‘Per sempre’.
Sorrisi. Forse stavo cominciando ad apprezzare di più i ricordi,e a smettere di rimpiangere quelli che forse non avrei mai avuto.
-Kelsey?-
Mi girai subito,sentendomi chiamare. Spalancai gli occhi e dischiusi la bocca. Ero stata colta in fragrante.
-Cosa ci fai qui?- Nella sua voce non c’era più nessun segno di amarezza.
-Io..scusami,non pensavo che ci fosse qualcun altro,qui..-
Louis scosse la testa.
-Non fa niente.-
Annuì,spostandomi i capelli rossi.
-Sarei passata a salutarti,domani. Il mio volo è fra due giorni.- Spiegai lentamente.  Un sorriso tirato si aprì sul suo volto.
-Non sapevo che partissi davvero,alla fine.-
-Si,in fin dei conti è un ottimo college. Potrei passare qui dalla mia famiglia nei weekend. Tutto sommato,passata la rabbia iniziale,non mi dispiacerà andarci.- Scrollai le spalle. Mi sarebbero mancati i miei amici,mio fratello,mia madre..e Louis. Ma dovevo andare avanti,insomma.
Lo sentì sospirare.
-Kelsey io..-
Lo stoppai.
-Lo so che non sei stato tu,Louis. Ho scoperto la verità poco dopo. Mia cugina,Simon. Mi dispiace…-
L’azzurro dei suoi occhi si fece più profondo mentre mi scrutava.
-Sono contento per te. D’altronde,come potrei non esserlo?-
Sorrisi.
-Ti va una passeggiata fra amici,qui dentro?-
Lui annuì e ricambiò il mio sorriso.
-Certo.-
Camminavamo vicini,ma non troppo. Volevamo evitare contatti occasionali.
-Non ti ho mai chiesto cosa farai tu..-
Lo guardai.
-Io non andrò da nessuna parte,e non frequenterò nessuna università. Almeno non quest’anno. Non ci ho ancora pensato bene,ecco.-
Mi lasciai scappare una risata. Era rimasto il solito,dopo tutto.
Ma poi,perché mi aspettavo di notarlo cambiato?
-Perché ridi?-
-Non lo so. Perché chissà per quale assurdo motivo pensavo di vederti cambiato. Tutto mi sembra così diverso.-
-Magari sei tu che non sei più la stessa.-
Lo guardai,sorpresa. E mi accorsi che era vero. Quanto ero cambiata? Per quante volte avevo creduto che gli altri fossero stati soggetti a cambiamenti? Ma soprattutto,perché solo Louis era riuscito a farmelo capire? Magari non l’aveva fatto nemmeno di proposito. Ma del resto,Louis era così.
-Perché sei venuta qui?- 
In effetti,quella era la domanda più logica. Ma non me l’aveva ancora posta.
-Volevo vedere questo posto prima di partire. Non so se riuscirò a ritornarci. E lo sai,mi era piaciuto moltissimo.-
-E’ un posto calmo. Nessuno ci viene più,tranne me. Ed è un peccato,perché è davvero bellissimo.-
Pensandoci bene,di particolare,quel posto non aveva granché. Una fitta distesa di alberi e prato,tanto prato,contornato da cespugli. Ma era tutto l’insieme,che dava un senso di..tranquillità. Non seppi se era la parola giusta,ma era l’unica ch mi veniva in mente.
Ci guardammo,e sembrava che ci stessimo dicendo tutto senza dire una parola. Il mio cuore si stava silenziosamente scusando col suo,ma lui parve non accorgersene.
Squillò il mio cellulare,ponendo fine ai miei pensieri e al nostro momento.
Risposi velocemente.
-Pronto?-
-Sono qui fuori,quando vuoi esci.- Tirai un sospiro.
-Arrivo,Travis.-
Chiusi la chiamata e mi voltai verso Louis.
-Devo andare..-
Lui annuì.
-Mi ha fatto piacere vederti. Spero ti troverai bene..-
Sorrisi,fra un mesto di riconoscenza e tristezza.
-Anche a me ha fatto piacere vederti. Ci vedremo senz’altro,magari passo a fare un saluto quando torno nei weekend..-
-Certo.-
Abbassai lo sguardo.
-Si,beh..ok. Ciao,Louis.-
Lo salutai con un debole cenno della mano e lui fece lo stesso,ricambiando fievolmente.
Camminai a passo svelto verso l’uscita,quindi la macchina di mio fratello. E mi lasciai alle spalle quel posto,e tutto ciò che lo riguardava. Compresi i ricordi,e la nostra scritta. Quelli li avrei sempre portati nel cuore,perché nonostante tutto,erano momenti che avevo amato trascorrere insieme ad una persona speciale.
Louis mi aveva fatto conoscere il lato negativo e quello positivo dello stare con una persona.
La mancanza.
Il problema del tempo,è che poi alla fine si esaurisce sempre. Spesso,però,qusto accade troppo in fretta,lasciandoci con l’amaro in bocca.
Con ancora quei pensieri in testa,tornai a casa,dove mi accasciai sul letto,e mi addormentai prontamente.
Il giorno dopo preparai la valigia.
La mia partenza,e il mio arrivederci a Beaufort si stavano avvicinando.
E si stava avvicinando anche il mio arrivederci a Louis.




SOOOOOOOOOOO.
Mi dispiace tantissimo di non aver aggiornato prima,scusatemi davvero. Ho avuto la febbre. T.T
Allora,questo è il penultimo capitolo,che,come al solito,spero vi piaccia.
Ringrazio tutte quelle che hanno recensito e che recensiranno,e quelle che hanno messo la sotira fra le preferite/seguite/ricordate. Grazie davvero.
Spero vi sia piaciuto.<3
Bacioni,
Roo.:)) <3