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Autore: federicafederica    26/10/2013    1 recensioni
la casa rappresenta il tempio della famiglia, in essa si custodiscono in eterno le anime di chi ci ha vissuto ma in un tempo dedito al consumismo si distrugge l'antico per dare vita al moderno perdendo così ogni ricordo e ogni traccia di ciò che rappresentava
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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sei ancora là tra il ponte e il centro ma non sei più tu, la vecchia casa che ricordo con il giardino pieno di fiori incolti e le finestre chiuse.
La vecchia fontana e la cuccia del cane mi parlavano della vita vissuta, di quando eri abitata , di quando voci e passi umani si ascoltavano provenire dal tuo cancello, c' erano le rose e le margherite c'erano le gocce di rugiada al mattino sulle foglie e la pioggia batteva alle finestre .
C' era la vita di ogni giorno
e ogni giorno la vita scorreva ...fino a finire e poi restava il silenzio quello che ho conosciuto guardando dentro il cancello miliardi di volte inseguendo il volo di una farfalla o un pensiero.potevo sentire le voci di chi ci ha vissuto, potevo avvertire il vagare delle anime che ti hanno abitato.
Poi l' uomo distrugge per costruire e sei caduta giù impotente di fronte allo scempio e oggi sei ancora qua trasformata in un condominio per qualcuno sei bella e sei dimora di sposi novelli ma sei per me un anonima casa e dalle grandi finestre si intravedono mobili come bomboniere dai colori d' argento buoni per una stagione, tutto senza personalità se non quella che accomuna parte delle nuove famiglie e delle persone, si cerca l'idea della perfezione, del moderno del nuovo e si trascurano le sfumature, i particolari e tutto dura il tempo che dura e tutto si perde come alla scadenza di un contratto e vedrai altra vita e ancora dell altra scorrere tra le tue stanze attratte dal idea del bello ... del nuovo.
Senza averti mai guardata prima per capire che eri perfetta così come eri, con le finestre di legno, il tetto rosso e i sassi e i fiori incolti e che la bellezza delle cose sta in quel ponte che unisce il passato al presente dove ogni cosa parla di altre storie e lascia libera interpretazione alla fantasia.
Foto: sei ancora là tra il ponte e il centro ma non sei più tu, la vecchia casa che ricordo con il giardino pieno di fiori incolti e le finestre chiuse.
La vecchia fontana e la cuccia del cane mi parlavano della vita vissuta, di quando eri abitata , di quando voci e passi umani si ascoltavano provenire dal tuo cancello, c' erano le rose e le margherite c'erano le gocce di rugiada al mattino sulle foglie e la pioggia batteva alle finestre .
C' era la vita di ogni giorno
e ogni giorno la vita scorreva ...fino a finire e poi restava il silenzio quello che ho conosciuto guardando dentro il cancello miliardi di volte inseguendo il volo di una farfalla o un pensiero.potevo sentire le voci di chi ci ha vissuto, potevo avvertire il vagare delle anime che ti hanno abitato.
Poi l' uomo distrugge per costruire e sei caduta giù impotente di fronte allo scempio e oggi sei ancora qua trasformata in un condominio per qualcuno sei bella e sei dimora di sposi novelli ma sei per me un anonima casa e dalle grandi finestre si intravedono mobili come bomboniere dai colori d' argento buoni per una stagione, tutto senza personalità se non quella che accomuna parte delle nuove famiglie e delle persone, si cerca l'idea della perfezione, del moderno del nuovo e si trascurano le sfumature, i particolari e tutto dura il tempo che dura e tutto si perde come alla scadenza di un contratto e vedrai altra vita e ancora dell altra scorrere tra le tue stanze attratte dal idea del bello ... del nuovo.
Senza averti mai guardata prima per capire che eri perfetta così come eri, con le finestre di legno, il tetto rosso e i sassi e i fiori incolti e che la bellezza delle cose sta in quel ponte che unisce il passato al presente dove ogni cosa parla di altre storie e lascia libera interpretazione alla fantasia.
   
 
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