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Autore: Light Clary    26/10/2013    1 recensioni
Twilight è una ragazza che conosce solo due parole: STUDIO e IMPEGNO.
La sua unica ragione di vita? Studiare all'accademia più famosa del suo regno ed essere laureata in ogni materia. Ma quando il suo sogno sembra realizzarsi, conoscerà una parola al di fuori dello STUDIO e dello IMPEGNO: ovvero la parola AMICIZIA.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cap 18
Quel giorno quando le ragazze si ritrovano nell’aula magna, rimangono esterrefatte da come l’abbiano preparata in poco tempo.
Le telecamere sono quasi da tutte le parti, sul palco sono state messe sei casse e dieci computer sono sistemati sull’unica scrivania.
“Bene. Ecco qui le mie piccole celebrità” dice il signor Evly quando tutti i partecipanti sono arrivati “allora. Questa cosa che state per fare è semplicissima. Se siete in gruppo o solisti, vi presentate e inventate qualcosa da dire” detto questo distribuisce ai trentasei ragazzini sul palco, 36 microfoni esatti.
“Allora sei pronto Ned?” chiede la preside al primo ragazzo che doveva parlare.
“S-s-sì” risponde lui tremante.
“Bene. Allora sorridi” ordina Zach “luci spente. Fatemi un primo piano e … azione” un uomo preme un pulsante sulla telecamera mentre un altro tiene alto un microfono e il direttore del concorso inizia a parlare “Salve. Siamo riuniti tutti qui, oggi, per conoscere i partecipanti del – Dream – di quest’anno” si fa da parte e il ragazzo di nome Ned parla:
“Ciao a tutti. Mi chiamo Ned, ho quattordici anni e parteciperò al concorso come solista. Suonerò il pianoforte e magari canterò in inglese qualche motivetto allegro”
Si passa alla seconda ragazza.
“Ciao mi chiamo Cindy ho tredici anni. Ho deciso di partecipare a questo concorso come cantante solista e ho già scelto il gruppo che canterò”
Si fa avanti, con duetti, trii, quartetti e finalmente si arriva alle ragazze.
Dopo essersi presentate, parla Twilight per tutte: “Noi siamo le Equestria Girls. Abbiamo deciso … di cantare a questo concorso, una canzone inventata da noi se questo è possibile”
Trixie, che era accanto a loro, inizia a parlare: “Ciao a tutti sono Trixie. Basta con le foto vi prego. Ho deciso di partecipare al fantastico concorso Dream perché so di essere bella, talentuosa e supernova. So che alcuni di voi penseranno che i miei rivali non siano troppo bravi nel canto, ballo e teatro ma una cosa è certa. Non verrete certo delusi da me” fa l’occhiolino.
“Ora tocca a voi votare il vostro artista preferito” conclude Zach rivolto alla telecamera “non perdetevi lo show che avrà inizio fra non molto. Il conto alla rovescia inizierà questo weekend. Non perdetevi il grande concorso Dream. Dove i sogni si realizzano” prima di chiudere però, prende la preside Celestia per un braccio e la trascina davanti alla telecamera “prima di chiudere, vorrei presentarvi la donna che ha dato inizio a questo evento. La bellissima preside Celestia. Direttrice dell’Equestria Accademy”
“Salve” dice lei imbarazzata “è un grande onore avervi con noi”
“E per noi lo è altrettanto” ride il signor Evly “nessuno può farsi scappare un occasione del genere. Quindi ricordate gente: seguite sempre il vostro cuore e partecipate anche voi al concorso Dream” schiocca le dita dietro la schiena e un uomo che si occupava della regia, alza un cartello. I partecipanti leggono la scritta e urlano “DOVE I SOGNI SI REALIZZANO”
Poi la telecamera si spegne e vengono mandati nelle proprie stanze.
“Che scema del cazzo che ci siamo trovate ad avere come rivale” commenta Rainbow, su Trixie “sono poche le possibilità che noi vinceremo ma spero con tutto il cuore che non sia lei a vincere”
“Ragazze, dobbiamo iniziare a lavorare da oggi alla canzone” ricorda Pinkie.
“Allora, facciamo così” ipotizza Fluttershy “ognuna di noi ne scrive una e poi le confrontiamo per vedere chi è d’accordo e chi no”
“Giusto” esclama Applejack “io mi occuperò della musica. Ditemi il motivetto che vi siete inventate e io lo suonerò”
“Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare” dice Twilight.
Ognuno si avvia nella propria stanza.
“Ciao Pinkie” la saluta un ragazzo che le è passato – casualmente- davanti.
“Ciao” ricambia lei sorridendo “tu sei Francis non è così?”
Lui divenne rosso come un peperone: “Sì”
“Beh, piacere di averti salutato” lo saluta e saltella fino all’ascensore.
Francis rimane un po’ deluso da quelle quattro parole che gli aveva detto.
Il pomeriggio seguente, si ritrovano tutte in giardino, sotto un albero, a leggere le loro composizioni. Erano dei motivetti brevi.
“Inizio io” dice Fluttershy “il tema è: la gentilezza”
E inizia a cantare. Era una canzone molto bella con le parole dolcissime ma le ragazze pensano che non è questo il tema principale che vogliono.
“Il mio tema è: la risata”
Anche la canzone di Pinkie è molto carina, ma troppo chiassosa.
Non andava bene neanche il tema di Rainbow Dash sulla lealtà.
Quello di Rarity sulla generosità.
O quello di Applejack sull’onestà.
“Io ho pensato di ispirarmi al tema della magia” dice infine Twilight.
“Come?” chiede Rarity “Che centra la magia?”
Twilight canta.
Le parole riguardano la speranza nel credere nelle cose impossibili.
“Carina” commenta Applejack “ma non credo che la parola magia sia di moda alle medie. Insomma … non dirmi che tu credi nella magia”
“Non riguarda la magia” dice Twilight “ma la speranza di crederci. Di credere in cose alle quali nessuno crede”
“Non credo di capire” afferma Fluttershy.
“Ad ogni modo neanche la speranza secondo me è un buon argomento” dice Rainbow, accordata da tutte.
“Beh, allora rimettiamoci a lavoro e ci ritroviamo qui fra un giorno o due” propone Pinkie.
“D’accordo” concordano le altre, alzandosi e andandosene.
Twilight sta tornando nella sua stanza quando viene raggiunta da Flash.
“Ciao” la saluta.
“Ciao” ricambia lei.
“Ho saputo perché ti hanno espulso dal club e sono molto dispiaciuto”
“Non temere. Non era niente di speciale e poi ho qualche speranza di ritornarci”
“Lo spero tanto”
Lei ride ma dentro di sé sente una grossa domanda: “Perché ci teneva tanto quel ragazzo a riaverla nel club?”
“Ci vediamo devo andare” si inventa una scusa e sparisce dietro la porta della sua camera.
Flash la osserva e ritorna in camera sua ripetendosi: “Sono uno stronzo” anche se stavolta non aveva fatto niente che potesse far credere alla ragazza che lui fosse uno strambo.
Almeno così credeva.
 
  
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