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Autore: Leoneruggente    27/10/2013    3 recensioni
"Sfrecci veloce tra gli alberi, agile come un cervo. E come un cervo non sei altro che una preda."
Piccola storia sull' affascinante leggenda della caccia selvaggia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wild Hunt


Corri, il respiro affannato e gli occhi sbarrati, attenti a ogni dettaglio, pronti a schivare ogni ostacolo.
Sfrecci veloce tra gli alberi, agile come un cervo. E come un cervo non sei altro che una preda.
Puoi sentirli i corni della caccia, gli ululati dei cani, le urla selvagge dei cacciatori.
Scappi, cercando di evitare un destino che sai essere peggiore della morte.
E dire che avevi quasi smesso di credere alle vecchie storie.
Storie di terra e sangue, di notte e paura.
Storie antiche come le grandi foreste del nord, cantate attorno a migliaia di fuochi, tutti uguali, tutti diversi, tutti riparo da ciò che vive nell’ oscurità .
Quella stessa oscurità che sta venendo a prenderti, sciocco viaggiatore che ora corri sotto la  luna in una gara senza speranza.
Non si sfugge ai neri segugi.
Li senti avvicinarsi, veloci e letali come una bufera invernale, vogliosi di sangue.
Provi ad accelerare, a strappare qualche altro secondo di vita, ma invano.
Il primo cane ti balza addosso, un lampo nero e rosso di pura ferocia.
Rotoli insieme a lui sul terreno umido, tentando di liberarti ma  una fitta tremenda al polpaccio impedisce ogni pensiero, facendoti urlare di dolore.
Puoi sentire i denti del cane squarciarti i muscoli, arrivando fino all’osso. Altri morsi si susseguono velocemente, straziandoti le carni e spezzandoti le articolazioni.
Tenti di reagire ma non puoi, troppo è il dolore, troppa la forza di quegli esseri mostruosi.
In breve tempo sei inerme, braccia e gambe spezzate.
Ma non saranno i cani a ucciderti. Sai che questo è un onore che spetta solo a Lui.
Il signore della caccia, Il Dio Cornuto.
Lo vedi, sorprendentemente lucido nel tuo dolore, sul suo cavallo nerissimo.
Alto e fiero più di quanto ogni uomo possa mai essere, il torso nudo e muscoloso che riluce sotto la luna e sulla testa le sue corna immense, degno trofeo del più grande dei cacciatori.
 Si avvicina lentamente, con la lancia in pugno.
A malapena cosciente lo vedi alzare la lancia, mentre pronuncia la tua condanna eterna “Buona preda,sarai cacciatore. Ti libero dal tuo corpo mortale e ti vincolo a me, per la grande caccia”.
Nessuna pace per te, nessun aldilà in cui riposare. Solo la caccia eterna.E quando la lancia ti trafigge il cuore sai che il tuo tormento è solo all’inizio.

 
Note del' autore: Spero che questa piccola flashfiction sulla caccia selvaggia (la mia prima originale) vi sia piaciuta e via abbia fatto emozionare. Se è così ( ma anche se non vi è piaciuta affatto) lasciatemi una piccola recensioone. Mi farete felice. 
A presto!


 
  
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