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Autore: Fantachan    27/10/2013    2 recensioni
Tre amici, uniti più che mai e felici. Ma si sa, il destino è imprevedibile e crudele.
Basta un solo anello slacciato e la catena della vita si spezza. Ma bisogna aggiustarla e andare avanti.
Infondo, dopo un temporale in sole ricomincia sempre a brillare..
< Mi fiondo tra le sue braccia e mi stringo forte a lui. Sfrego il volto nella sua felpa mentre lui mi accarezza i capelli. Quella strana sensazione non è andata via, anzi..
Ora mi sembra di sentire quasi un vuoto dentro, come se mancasse qualcosa.>
Lievi accenni SasuSaku
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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‘Cause I don’t alive if you go out
10 Ottobre 2013
Il sole brilla alto nel cielo.
 Nonostante sia ottobre, le nuvole hanno lasciato libero il cielo permettendo a qualche raggio caldo di raggiungere la terra.
Un leggero venticello mi scompiglia i capelli e, istintivamente, mi stringo nel mio giubbotto rosso.
Continuo a camminare e mi fermo soltanto dopo  essere arrivata a destinazione.
Mi piego sulle ginocchia e poggio sulla lastra fredda i fiori che ho portato con me.
Prendo il vasetto con ciò che rimane del mazzo rinsecchito e, dopo aver cambiato l’acqua, ci infilo dentro i nuovi fiori.
Poi prendo una spugna e la passo sopra la lapide per pulirla e, come sempre, mi perdo a fissare la foto del ragazzo che sta poggiata sulla lastra.
Sono passati già cinque anni da allora, da quel maledetto giorno.
E la sua assenza si sente ogni giorno di più.
Colta da un’improvvisa stanchezza, mi siedo sul marmo e guardo il cielo mentre i ricordi iniziano a farsi largo nella mia mente.
 
31 Luglio 2008
I caldi raggi del sole estivo filtrano dalla finestra, arrivando a poggiarsi sul mio viso.
Infastidita  mi rigiro fra le lenzuola rosa e, molto lentamente, apro gli occhi che si fissano subito sulla finestra semiaperta.
È una bellissima giornata, mi dico. Una giornata perfetta per uscire.
Ancora assonnata mi alzo dal letto, dirigendomi verso il bagno per fare una doccia.
Entrata nella stanza mi guardo allo specchio, stringendomi nell’accappatoio rosso.
Da quanto tempo non lo facevo?
Da una decina di giorni, forse.
Eppure sembra passato tanto tempo!
Rimango incredula, osservando i miei lineamenti.
I capelli, solitamente di un acceso rosa confetto, sono arruffati e sbiaditi. Gli occhi, quegli occhi colore degli smeraldi, non sono più lucenti come delle pietre preziose, ma sono spenti. Il volto, una volta niveo e perfetto come quello di una bambola, ora è pallido e solcato da delle profonde occhiaie che incorniciano gli occhi.
Decisa a non lasciarmi andare, caccio indietro le lacrime e mi libero dell’accappatoio, infilandomi nella doccia e aprendo il getto dell’acqua.
Mi insapono col bagnoschiuma ai frutti di bosco e massaggio i capelli ricoperti di schiuma al profumo di fragola.
Lentamente mi lascio inebriare dal profumo del sapone che riporta a galla tutti i pensieri e i ricordi che ho cercato di reprimere.
Le lacrime cominciano a rigarmi le guance e, con rassegnazione, mi lascio scivolare fino a sentire sotto di me il piatto doccia.
Tristemente, mi stringo le gambe fra le braccia, cercando il calore di un abbraccio che ora nessuno può darmi.
Sono sola, completamente sola.
Sasuke, il ragazzo che amo è andato via, lasciandomi per placare quel desiderio di vendetta che lo ha allontanato da me e da Naruto, il nostro migliore amico.
Tutto è cominciato circa due settimane fa, il 12 luglio.
Eravamo riuniti al solito bar, c’eravamo proprio tutti! Persino Shikamaru si era aggiunto a noi, lui che non ha mai voglia di fare niente!
E quel maledetto giorno che ha avuto tutto inizio!
Mentre parlavamo il cellulare di Sasuke aveva preso a squillare.
Lui, sbuffando, mi aveva fatto alzare dalle sue gambe mentre rispondeva.
-Si niisan?- chiese al suo interlocutore; ovvero Itachi, suo fratello.
Si era allontanando parlando a quel telefono e, quando dopo un quarto d’ora lui non era ancora tornato, avevo iniziato a preoccuparmi.
Sasuke non era un tipo tanto loquace e, anche se con suo fratello era più aperto, sapevo che non avrebbe passato un quarto d’ora per rispondere ad una telefonata.
Era impossibile avere una conversazione con lui per più di cinque minuti: lui odiava stare al cellulare e il massimo di risposte che si potevano ottenere erano dei semplici monosillabi.
Perciò, non vedendolo tornare, iniziai a provare una strana ansia.
Io e Naruto ci scambiammo un’occhiata d’intesa: anche lui aveva pensato la stessa cosa!
Ci alzammo contemporaneamente e, senza dare troppe spiegazioni agli altri, andammo alla ricerca dell’Uchiha.
L’ho trovammo seduto su una panchina del parco, che ci dava le spalle.
Ci avvicinammo insieme.
-Hey Teme! Che fai qui tutto solo? Non vorrai isolarti come tuo solito spero!- disse Naruto dandogli una pacca sulla spalla sorridendo come solo lui sapeva fare.
Ma Sasuke non rispose alla provocazione, non alzò nemmeno lo sguardo .
Strano, pensai.
Mi avvicinai e presi posto accanto a lui, stessa cosa fece Naruto.
-Teme, il gatto ti ha mangiato la lingua? Com’è che..- ma non finì la frase.
Sgranò gli occhi notando come me lo stato di Sasuke.
Guardava un punto non definito, con gli occhi vacui e lucidi..
Era sul punto di piangere!
Proprio lui, il freddo e distaccato Sasuke Uchiha che non mostrava mai le sue emozioni a nessuno. Nemmeno ad Itachi.
-Sasuke-kun..- dissi prendendogli la mano – ma che succede?-
Lui strinse la mia mano e alzò gli occhi, osservando il cielo.
-I miei genitori.. sono morti..- disse con un filo di voce.
-Qualcuno,- continuò –li ha aspettai davanti a casa e li ha uccisi.-
Dopo quelle rivelazioni nessuno disse più niente, nemmeno Naruto.
Rimanemmo lì, a fissare il cielo in silenzio. Io che stringevo la sua mano e Naruto che teneva il braccio poggiato sulla spalla del moro.
Da allora Sasuke era diventato sempre più distante. Non usciva mai di casa e spesso non rispondeva al telefono.
Poi, dieci giorni fa, le cose sono precipitate.
Io e Naruto eravamo andati da lui, a trovarlo, ma nessuno aveva risposto. Non ci eravamo preoccupati più di tanto.. magari era uscito oppure stava dormendo.
Ci eravamo preoccupati solo quando avevano ricevuto la telefonata di Itachi. Voleva sapere se era con noi perché l’aveva cercato, ma non gli rispondeva.
Allora ci allarmammo, ci precipitammo a casa sua e Naruto aprì la porta, correndo per tutto l’attico.
Ma di lui nessuna traccia.
C’era solo un misero bigliettino.
-Lo riporterò indietro, è una promessa! Dovessi andare in capo al mondo per trovarlo, ma giuro che lo riporterò a Konoha Sakura-chan!- aveva detto Naruto abbracciandomi.
Da allora erano passati dieci giorni.
Dieci giorni schifosi e vuoti senza le due persone più importanti della mia vita.
Ogni tanto Ino-pig passava a trovarmi per convincermi a uscire, ma mi trovava sempre nello stesso stato.
Come oggi.
Non riesco proprio a trattenermi, è più forte di me.
Sento una strana ansia attanagliarmi lo stomaco da giorni e finisco sempre con l’accasciarmi a terra piangendo.
Forse è il fatto di non avere più notizie di nessuno dei due o forse è quel brutto presentimento che non riesco a capire, che mi tiene sveglia la notte.
-Mi dispiace ragazzi.
Non ce la faccio a stare con le mani in mano
sapendo che quel lurido bastardo è ancora libero.
Ho bisogno di stare solo per un po’.
Perdonatemi.
                                       Sasuke-
 
7 Ottobre 2008
Sono passati tre mesi.
È da tre mesi che non ho notizie di Naruto e Sasuke.
È da tre mesi che sto chiusa in casa a piangere come una stupida bambina.
Mi sento talmente inutile..
Dalle tre di mattina fisso la parete della mia stanza.
Mi sono svegliata sudata, con i capelli appiccicati alla fronte e la solita, strana sensazione ad attanagliarmi lo stomaco.
Non capisco che mi prende!
Stufa di stare seduta, vado in cucina e noto che sono già le tredici.
Indecisa vado verso il frigo e cerco qualcosa da mangiare, anche se la fama è poca.
Prendo il sushi e lo metto sul tavolo, pronta per mangiare, ma vengo interrotta dal suonare incessante del campanello.
Alzo gli occhi al cielo e, sbuffando, vado ad aprire la porta.
Non faccio nemmeno in tempo ad alzare lo sguardo che vengo travolta da una furia bionda.
-Frontespaziosa! Chi non muore si rivede!- dice Ino, guardandomi con aria di rimprovero.
-Ciao Maialino.- dico –Entra e chiudi la porta.-
La bionda esegue ciò che le ho detto e mi segue in cucina dove inizio a mangiare il mio sushi.
Cominciamo a parlare del più e del meno.
Anzi, Ino comincia a parlare. Io sto zitta e la ascolto.
Mi racconta di come Suigetsu e Karin si siano fatti beccare mentre conigliavano allegramente nei bagni della palestra, di come Ten e Neji si siano messi finalmente assieme e di come Temari sia riuscita a battere Shikamaru a scacchi.
E, ovviamente, aggiunge al racconto tutte le sue impressioni e riflessioni.
Poi smette di parlare e il silenzio regna sovrano.
Mi si avvicina lentamente e, accarezzandomi una guancia, mi dice con aria preoccupata –Sakura, hai un’aria sbattuta.. non ti fa bene stare rinchiusa in casa; hai anche saltato i primi mesi di scuola e non è da te! Devi farti forza! Vedrai che torneranno!-
La fisso un po’ rendendomi conto che ha ragione.
Dannazione! Eccome se ha ragione!
Sento gli occhi inumidirsi e le labbra tremare.
Abbraccio di slancio Ino sussurrando un flebile –Non ce la faccio Ino, non ce la faccio..-
Ino mi stringe a se e mi porta sul divano, continuando ad accarezzarmi la schiena nel tentativo di calmarmi.
Poi il telefonino comincia a squillare, insistentemente.
Mi stacco dalla mia migliore amica e prendo il cellulare, sgranando gli occhi quando leggo il nome sul display.
“Naruto..” 
-Pronto..- dico
-Sakura-chan! Che bello sentirti!- esclama il biondo dall’altra parte –Come stai? Tutto bene? Senti, ho una splendida notizia! Ho trovato il Teme! L’ho convinto a tornare; entro le otto saremo a Konoha! Ora devo andare Sakura-chan, fra poco ho un appuntamento con lui! Ti richiamo dopo! Un bacio!-
Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che chiude la chiamata.
Guardo l’orologio sulla parete del salone.
Le 16.15
In questo momento la vita ha ripreso a scorrere.
Sorrido e mi fiondo su Ino raccontandole cosa mi ha detto Naruto.
                                                                     ***
19.30
Il cellulare squilla, non leggo neanche il nome.
“Sarà Naruto” dico tra me e me.
-Pronto?- rispondo felice.
-Sakura..- un tono incerto il suo, ma lo riconoscerei tra mille.
-Sasuke-kun..- rispondo sorpresa.
-Sakura..- per alcuni secondi domina il silenzio, poi Sasuke riprende a parlare –Sakura, è successa una cosa..-
Il tempo si ferma.
La sensazione allo stomaco si risveglia.
Perché ho questo brutto presentimento?
-Sasuke che è successo?-
-Naruto.. ha avuto un incidente..- dice con la voce spezzata.
Il cuore perde un battito.
Gli occhi si riempiono di lacrime, ancora.
-Dove sei? Ti raggiungo..- dico cercando di mantenere la calma.
-Sono qui, a Konoha, all’ospedale..-
Basta questo. Chiudo la chiamata e, sotto shock, vado a cercare dei vestiti puliti.
Sono quasi pronta quando il mio sguardo cade su quella felpa.
La felpa arancione di Naruto.
Come in trance la prendo e la stringo per poi indossarla e correre verso l’ospedale.
Una volta lì cerco Sasuke.
Incontro subito il suo sguardo.
È stanco, rassegnato, vuoto..
È tante cose lo sguardo di Sasuke.
Sono talmente tante le emozioni che vi leggo dentro che i suoi occhi fanno quasi paura.
Quelle pozze onice che ho sempre amato non mi sono mai sembrate tanto scure.
Mi fiondo tra le sue braccia e mi stringo forte a lui.
Sfrego il volto nella sua felpa mentre lui mi accarezza i capelli.
Quella strana sensazione non è andata via, anzi..
Ora mi sembra di sentire quasi un vuoto dentro, come se mancasse qualcosa.
Naruto..
 
 
10 Ottobre 2008
Non ce la fatta Naruto.
Nonostante le nostre preghiere non è riuscito a sopravvivere.
Mi guardo allo specchio della mia camera.
Sono appena tornata a casa, dopo avergli dato l’ultimo saluto.
Il mio abito nero mette in risalto le occhiaie, gli occhi rossi e gonfi a causa del pianto, lo sguardo vuoto.
Guardo fuori dalla finestra.
Il cielo è grigio, segno che sta per arrivare un bel temporale.
E grigia è anche la mia vita ora.
Il mio sole, ormai, si è spento per sempre.
È andato via senza sapere quanto sia stato importante per me, quanto gli voglio bene.
Senza farmi un altro dei suoi sorrisi.
Senza Naruto non ho la forza di andare avanti, non ce la faccio.
Mi lascio cadere sul pavimento con un tonfo, seguito dai miei singhiozzi.
Non so quanto tempo sto così, a piangere sperando che sia tutto un incubo.
Mi sento stringere ai fianchi da due braccia calde e forti che mi avvicinano ad un petto.
Sasuke.
Alla fine è tornato.
Come aveva promesso, è riuscito a riportarlo indietro.
Oh, Naruto..
Alzo lo sguardo, incontrando le pozze ossidiana di Sasuke.
Ci posso leggere dentro la tristezza e il senso di colpa.
Si sente responsabile Sasuke, e anch’io.
Se non fossi stata tanto debole lui non sarebbe partito alla ricerca di Sasuke.
Guardo il moro e gli accarezzo la guancia per  poi avvicinarmi a lui e baciarlo.
-Non ti devi sentire in colpa Sasuke-kun, non è colpa tua..-
-Lo è Sakura.. se non fossi partito lui sarebbe ancora qui, con noi..-
Vedo i suoi occhi inumidirsi e le lacrime cominciano a bagnargli le guance..
-Quanto mi manca..- dice in un sussurro.
Lo stringo forte a me, per consolarlo.
In quel momento un raggio di sole si fece spazio tra le nuvole.
 
10 Ottobre 2013
Sono passati cinque lunghissimi anni.
Cinque lunghissimi anni senza di lui, senza i suoi sorrisi e le sue battute, i suoi abbracci, la sua risata allegra e contagiosa, la sua voce squillante..
Mi manchi Naruto..
Osservo la sua foto.
La sua zazzera bionda mette in risalto i suoi occhi azzurri, come il cielo d’estate.
In quella foto sorride, facendo intravedere le due fossette sulle guance.
Il suo sorriso era una cosa favolosa che, ancora oggi, mi lascia meravigliata.
Perché lui sorrideva sempre.
E non di quei sorrisi belli e basta.
 I suoi, erano sorrisi caldi e radiosi, che contagiavano chiunque, perfino Sasuke!
E quando sorrideva non erano solo le sue labbra a tirarsi verso l’alto, no.
I suoi occhi si illuminavano e sembravano ancora più belli e profondi.
Forse era questo che rendeva speciale i suoi sorrisi.
Una lacrima mi riga la guancia, ma l’asciugo subito con la mano quando sento due braccia stringermi in vita e un torace a contatto con la mia schiena.
-Andiamo?- mi sussurra Sasuke accarezzandomi la pancia appena pronunciata.
-Si Sasuke-kun, andiamo..- dico con un sorriso.
Accarezzo un’ultima volta la foto di Naruto.
-Buon compleanno Testa Quadra!- dico in un sussurro.
Mentre i due ragazzi si allontanavano,
un ragazzo biondo li osservava affianco alla lapide.
Sorrise, con uno di quei sorrisi contagiosi, che fanno ridere anche gli occhi.
-Grazie Sakura-chan!- disse e, sorridendo un’ultima volta,
sparì lentamente, gli occhi azzurri
che si confondevano con il cielo sereno e soleggiato.


 

Angolo autrice
La mia prima One Shot su Naruto *-*
Beh, che dire..
È stato abbastanza complicato scriverla. È un tema particolarmente duro da affrontare per me.. spero solo di essere riuscita a scriverla abbastanza bene.
Chiedo scusa per la presenza di eventuali errori! Ho controllato più volte il testo e ogni tanto spuntava fuori qualche errore nuovo.. non mi sorprenderebbe se ce ne fossero ancora! xD
Per quanto riguarda i personaggi..
Ho cercato di descriverli per come sono in realtà. Per Sakura e Naruto è stata una passeggiata, il problema è arrivato con Sasuke..
È un personaggio abbastanza complicato e non è facile evitare di farlo risultare OOC.
Ma in fin dei conti non potevo mica farlo rimanere impassibile anche davanti alla morte del suo migliore amico! u.u
‘Fanta-chan, mi stai ritraendo come un mostro senza cuore!’
‘Ma Sas’ke, sei sempre impassibile.. che ci posso fare io! u.u’
‘Otouto, Fanta-chan ha ragione J ‘
‘Niisan, da dove salti fuori tu?! Autrice maledetta! Hai portato dalla tua parte anche mio fratello.. Itachi, perché mi fai questo?!’
‘PERCHE’ NON MI ODI ABBASTANZA! ODIAMI SASUKE E AGGRAPPATI ALLA KATANA!’
‘Maledetta Fanta-chan! Ti odio!’
‘Sasuke, ti consiglio vivamente di riformulare la frase perché così come l’hai detta non mi piace! E ci tengo a ricordarti che l’autrice sono io e quindi comando IO!’
‘Tsk! Noiosa.. non prendo ordini da nessuno io! E adesso mi vendicherò perché io..’
*Spunta un nervetto sulla fronte dell’autrice*
‘Otouto, mi sa che l’hai fatta arrabbiare..’
‘Mpfh!’
‘SASUKE UCHIHA! Questa me la paghi! Arte del fuoco: tecnica dei ventagli roventi!’
*Spuntano tre ventagli che iniziano a inseguire Sasuke*
‘Niisan, aiutamii!’
‘Mi dispiace Otouto, te la sei cercata..’
‘Uh u.u’
*Fanta-chan fissa soddisfatta Sasuke che scappa*
_ Si chiude il sipario _
 
Okay, il momento di sclero è terminato ^^
Bene.. Ringrazio chiunque si sia fermato a leggere questa OS ;D
Aspetto le vostre recensioni, positive o negative che siano :3
Okay, ora ho finito veramente..
Alla prossima :D
 
 
  
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