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Autore: lukespj    27/10/2013    2 recensioni
‘Finalmente hai deciso di tornare tra i comuni mortali!’, dice, sorridendo.
‘Ma che è successo?’, chiedo.
Lui si incupisce e mi guarda serio.
‘Sei stato investito e sei rimasto in coma per sei mesi’, dice.
COSA?! No, non è possibile.
‘Stai scherzando?’
‘No, per niente’, dice lui, con voce malinconica.
‘Non posso aver lasciato Giulia da sola per sei mesi..’
‘Non l’hai lasciata da sola.. Lei è sempre stata qui con te.. Qualsiasi cosa succedeva, te la diceva anche se tu non potevi rispondere..’
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Harry POV*
 
Sono tutto intorpidito. Ogni singolo centimetro del mio corpo mi fa male. Mi sento distrutto, come se fossi in mille pezzi. Lentamente, apro gli occhi. Sono in una stanza che non conosco illuminata da una luce soffusa. Sento vicino a me un rumore. Sembra tanto il ‘bip-bip’ dei battiti. Giro lentamente la testa e vedo la macchinetta che, appunto, misura i battiti e, vicino a lei, una flebo. Alzo il braccio e vedo che entrambe finiscono lì. Ma che diamine è successo? Riabbasso il braccio e guardo più in là. Seduto su una sedia con la testa appoggiata al muro, c’è un Louis addormentato che russa in una maniera assurda. Ha i capelli più scompigliati del solito e la barba non fatta. Di fianco a lui, la mia fantastica ragazza. Anche lei è addormentata, e mi chiedo come faccia con Lou di fianco. Io l’avrei già buttato giù dalla finestra. E’ così bella, i suoi capelli che le cadono morbidi  sulle spalle mi sembrano più lunghi del solito e.. Aspetta, ma quella pancia non dovrebbe averla! Almeno, non ancora. Non ha nemmeno un mese nostro figlio, la sua pancia dovrebbe essere inesistente. Qualcuno mi deve spiegare cos’è successo. SUBITO. Appena vedo Giulia muoversi sulla sedia, chiudo gli occhi di scatto. Magari in questo modo posso scoprire che sta succedendo.
 
‘Hey, tutto ok?’, chiede Lou, con voce mezza addormentata.
‘Mi si sta spaccando la schiena su queste sedie’, dice Giulia.
 
Dio, quanto amo il suono della sua voce.
 
‘Dove vai, ora?’, chiede Lou.
‘A prendere qualcosa da mangiare’, dice Giulia.
‘Sei una fogna’
‘Louis.. NO’.
 
Lou scoppia a ridere.
 
‘Eh, dai.. Lo sai che scherzo.. E lo sa anche il piccolo Rich’
 
 Rich? Chi è Rich? Giulia sospira.
 
‘Per la milionesima volta Lou.. Siamo io e Harry che dobbiamo decidere il nome di nostro figlio, non tu’
‘Mi spiace, ma zio Lou può tutto’.
 
Mi viene quasi da ridere, ma mi trattengo. Sento dei passi allontanarsi. Apro un occhio e vedo che Giulia e Lou sono usciti. Dalla loro conversazione non ho capito molto di quello che è successo, apparte che Lou ha deciso che mio figlio si chiamerà Richard, ma va be. Mi piace come nome, e poi non ci si può opporre a Lou, quindi.. Improvvisamente, Giulia rientra nella stanza. Non si è accorta che la sto guardando, dato che è intenta a cercare qualcosa nella sua borsa.
 
‘Piccola’, dico d’istinto.
 
Lei si blocca e si gira di scatto verso di me. Sorrido quando i suoi occhi incontrano i miei. Lei mi guarda con gli occhi sgranati e la bocca socchiusa per la sorpresa.
 
‘Sei caduta nella borsa?’, chiede Lou, entrando anche lui. ‘Giulia.. Che succede?’, chiede, vedendola bloccata verso di me.
 
Dato che lei non risponde, guarda anche lui verso di me e, come lei, rimane come paralizzato.
‘V-Vado a chiamare il dottore’, dice Lou, precipitandosi fuori dalla stanza.
 
Giulia continua a guardarmi senza dire niente. Dopo poco, torna Lou che trascina fuori Giulia mentre vengo circondato da dottori e infermieri. Iniziano a visitarmi e a farmi un milione di domande, ma nessuno mi dice cosa mi è successo. Dopo avermi tolto tutte le cose che avevo attaccate, tranne la flebo, e avermi fatto camminare un po’ per la stanza, mi fanno rimettere a letto e se ne vanno. Non rimango solo a lungo, dato che Louis compare nella stanza. Prende la sedia e la mette vicino al letto.
 
‘Finalmente hai deciso di tornare tra i comuni mortali!’, dice, sorridendo.
‘Ma che è successo?’, chiedo.
 
Lui si incupisce e mi guarda serio.
 
‘Sei stato investito e sei rimasto in coma per sei mesi’, dice.
 
COSA?! No, non è possibile.
 
‘Stai scherzando?’
‘No, per niente’, dice lui, con voce malinconica.
‘Non posso aver lasciato Giulia da sola per sei mesi..’
‘Non l’hai lasciata da sola.. Lei è sempre stata qui con te.. Qualsiasi cosa succedeva, te la diceva anche se tu non potevi rispondere..’
‘Ora dov’è?’
‘La stanno visitando per vedere che lei e Rich stiano bene.. Sai, per il fatto che tu ti sia svegliato.. Le è venuto un colpo.. Quando l’ho portata fuori continuava a chiedermi se avevo visto anche io che eri sveglio o se era solo una sua impressione’
‘Piccola mia..’, dico, più a me stesso che a Lou. ‘Senti, ma chi è Rich?’, chiedo, dato che lui non sa che prima stavo ascoltando.
 
Lui scoppia a ridere.
 
‘Praticamente, ho deciso che vostro figlio si chiamerà Richard quando Giulia ha scoperto che è un maschio.. Le avevo chiesto come voleva chiamarlo e mi ha detto che avevate in mente un paio di nomi ma che avreste deciso poi insieme.. Ma ho pensato.. Perché aspettare quando c’è zio Lou che può prendere questa decisione? Detto fatto.’, dice.
‘HAHAHAHAH non ci posso credere! Sei una cosa incredibile, Lou’
‘Lo so.. Senti.. Intanto che aspettiamo che arrivi Giulia, vuoi che ti racconti cos’è successo in questi mesi?’
 
Annuisco. Mi racconta che Niall e Kelly hanno comprato casa e che un mese fa è nata la piccola  Natalie. Che Zayn e Perrie hanno continuato con i loro viaggi intorno al mondo e che ora sono a Miami, ma che continuano a chiamare per sapere come sto. Che Liam e Sophia non sono più semplici amici, ma qualcosa di più. Che Eleanor lo ha praticamente obbligato a rimanere sempre accanto a Giulia. Lo avrebbe fatto lei se non fosse dovuta rimanere dai suoi per dei problemi famigliari. E che lui e Giulia sono diventati come fratello e sorella e che era un’impresa trascinare Giulia fuori di qui. Non voleva mai lasciarmi da solo, aveva paura che se lei se ne andava, io potevo svegliarmi. Si ferma quando sentiamo dei passi avvicinarsi. Lou si alza e mi sorride.
 
‘Vado a chiamare gli altri’, dice, andandosene.
 
Appena Lou è uscito, entra Giulia e si ferma sulla porta, sorridendo. Si avvicina e si siede sul bordo del letto. Mi passa una mano tra i ricci e mi lascia un bacio sulla fronte.
 
‘Non piangere, sono qui’, dico, vedendo delle lacrime rigarle le guance.
‘Sono lacrime di gioia, amore mio’
‘Non volevo farti stare male’
‘Non è colpa tua’
‘Ma..’
‘Harry, non è colpa tua. Punto’
‘Ti amo’
‘Anche io.. Non sai quanto’, dice.
 
Poi mi prende una mano e la porta sulla sua pancia. Appena tocco, sento qualcosa. La guardo e vedo che sorride.
 
‘E’ così contento di sentire finalmente la tua voce’, dice.
‘Ciao piccolino... Papà è qui ora.. E lo sarà sempre’, dico.
 
Poi tolgo la mano e mi tiro su.
 
‘Che stai facendo?’, chiede Giulia.
‘Mi sto alzando’, dico, mettendomi in piedi.
‘Sei debole, Harry.. Devi riposare’, dice, alzandosi di scatto.
‘Amore mio, sto bene’, dico.
‘Sì, ma i dottori hanno detto che..’
 
La interrompo dandole un bacio.
 
‘Sto bene, fine’, dico.
‘Sei una causa persa’, dice, sorridendo.
 
Sorrido anche io. Credo che sia arrivato il momento di dirgli quello che avrei dovuto dirgli sei mesi fa. Appoggio la mia fronte sulla sua e le sussurro a fior di labbra.
 
‘Sposami’
 
   
 
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