Ero in viaggio da due ore e secondo la hostess di volo, saremmo atterrati a momenti. Intanto,io, conversavo amichevolmente con due persone sedute vicino a me. Un giapponese e un tedesco. Essendo laureata in lingue straniere sapevo parlare abbastanza lingue da poter parlare con una qualsiasi persona. Nel frattempo, venivo spesso osservata da un tizio che mi fissava e mi sorrideva quando gli rivolgevo lo sguardo. Lo avevo già visto da qualche parte ma non mi ricordavo dove. Non vedevo l’ora di iniziare a lavorare e trovare soprattutto un alloggio. Bè l’alloggio ce l’ho già manca solamente il lavoro! Arrivata all’aeroporto, mentre aspettavo le valigie, mi trovai quell’uomo strano di fianco a me che mi stava per dare il suo biglietto da visita. -Tieni, ti servirà.- mi disse -Grazie- risposi- ma lei chi è?- continua -Sono Marco Morini, manager dei One Direction- esclamò Pensai a quei strafighi assurdi. Bellissimi e mi facevano tutti impazzire ma in particolare Louis. Sì, proprio lui, Louis Tomlinson. I suoi occhi erano così magnetici che avrebbe attirato qualsiasi ragazza. Chissà quante ne avrà già avute! Devo ammettere che se anche ho 25 anni, rimase il mio gruppo preferito anche dopo l’adolescenza -Ti ho sentita parlare con quelle due persone e ammetto che per essere giovane sai parlare molto bene le lingue straniere!- mi disse-Saresti disposta a fare da loro insegnante di lingue?- mi chiese poi. -Certo! Come potrei non rifiutare- risposi eccitata. -D’accordo. Oggi alle 15.00 davanti a casa loro.- mi disse in seguito. -Come farò a sapere quale casa sia la loro?- domandai - Giusto mi stavo dimenticando te lo scrivo sul bigliettino. È la casa di Harry- aggiunse Lo ringraziai e lo salutai. Non vedevo l’ora di poter toccare e semplicemente parlare con i One Direction!! Avevo deciso di andare a comprare un vestito o completo carino. Presi un vestino bianco con le decorazioni con brillantini sul petto e lungo fino all’inizio delle ginocchia. Ero abbastanza sexy, aggiungendo le scarpe con il tacco non troppo alto e un trucco naturale. Mi legai i capelli di lato in una treccia, lasciando osservare il collo con la pelle morbida e perfetta. Uno spruzzetto di profumo e fui pronta. Presi la valigetta e mi incamminai verso la casa di Harry, non tanto distante dalla mia piccola villetta calda e accogliente. Suonai e mi aprirono il cancello. Presi l’ascensore e appena arrivai rimasi sbalordita dalla grandezza dell’attico. Angolo autore spero vi piaccia e commentate la storia!!!