Ciao a tutti!!!
Prima di tutto volevo specificare un equivoco che ha avuto
origine nell’altro capitolo: la leggenda di Cerbero NON è vera. È puramente
frutto della mia fantasia. Cerena e Besso sono dei nomi inventati da me con la
prima sillaba appartenente al nome Cerbero (CER = Cerena, BE = Besso). Quanto a
Rododaktulos, è un epiteto omerico riferito all’alba, e significa “dalle rosee
dita”: ho scelto questo nome sia per il RO finale di Cerbero, sia perché
appunto quello che il giovane Rododaktulos fa è scoprire dove il nostro Grease
tiene il sole prima che sorga… e quindi all’alba.
Scusate per questo chiarimento ma non voglio che magari
consideriate vera la storia… avrei dovuto specificarlo prima… scusate!!!
Adesso vi lascio alla storia; i ringraziamenti sono in fondo,
come al solito.
Bacio!
PS: nella seconda parte ascoltate “Baciala” di Sebastian, della
Sirenetta.
Capitolo 16
Kiss the Girl
Dedicato alla Marty…
Potete
immaginare facilmente le facce mia, di Achille, di Clitennestra e di Odisseo
nel vedere gli altri piombati dal cielo insieme ad una porzione di terreno con
erba verde. Ci vollero un po’ di secondi prima di renderci conto che eravamo
tutti lì, tutti insieme e tutti vivi, soprattutto considerando che eravamo nel
regno dei morti.
Solo
dopo ci concentrammo sulla stanza in cui ci trovavamo.
-
Ragazzi
che roba. – fu l’unico commento.
-
L’hai
detto Patroclo. – confermai. – L’hai detto. -.
Oro.
Tanto
oro.
E
gioielli: scettri, corone, bracciali, collane, anelli.
Ovunque
brillava l’oro, il rosso dei rubini era mescolato al verde degli smeraldi, in
un mare di riflessi di zaffiro. Stoffe preziose purpuree abbracciavano nobili
perle candidissime.
Non
avevo mai visto tanta ricchezza in vita mia, nemmeno nei film.
Ci
lanciammo su quelle ricchezze.
-
Mi
comprerò uno yacht! – decisi prendendo un diamante dai mille riflessi colorati.
– E lo terrò a Dubai o a Montecarlo. -.
-
Uno
yacht? – Clitennestra mi guardò interrogativa. – Altro che yacht! Ci compri
direttamente tutti gli Emirati Arabi più Montecarlo e la Francia con solo un
quarto di questo tesoro. -.
Beh…
in effetti aveva ragione. Mi guardai intorno. Achille aveva messo in test una
grande corona, e aveva preso uno scettro a forma di serpente con incastonato un
rubino tra le fauci.
Gli
unici che non si erano fatti prendere dall’allegria generale erano Odisseo e
Cassandra, che stavano in piedi al centro della stanza.
-
Guardate
che il denaro non morde. – gli fece notare Patroclo.
-
Sicuro?
– domandò di rimando Cassandra.
-
Che
vuoi dire? – Ettore posò le collane che stava scegliendo per Andromaca.
Odisseo
sospirò. – Quello che stiamo cercando di dirvi è che non siamo qui per prendere
questo tesoro. Stiamo perdendo tempo. -.
-
Siamo
stanchi, Odisseo. – replicò Andromaca. – Forse è il caso di montare un
accampamento e di metterci a dormire qui. -.
Ci
guardammo tutti. E ci sorprendemmo nel vedere che Andromaca aveva ragione, che
avevamo delle grandi occhiaie, e che l’unica cosa che volevamo in quel momento
era dormire.
Quindi
mollammo subito quello che avevamo in mano e ci mettemmo all’opera per
costruire un accampamento decente, preparare da mangiare per noi e per Cerbero.
Poi
ci sedemmo intorno al fuoco, tutti insieme, mentre mangiavamo gli spiedini che
ci eravamo portati dietro, e ciascuno di noi raccontò le proprie avventure. E
ci ridevamo sopra, come se quelle cose non fossero realmente successe a noi.
Come se fosse stato solamente un sogno. Ma non era un sogno: era la realtà. E
quella realtà tornò da noi non appena Odisseo ci ricordò che forse sarebbe
stato meglio per noi fare dei turni di guardia mentre gli altri dormivano.
-
Chi
fa il primo turno? – domandò Odisseo.
-
L’idea
è stata tua. – disse Patroclo. - Io quindi propongo te. -.
-
Non
ce la faccio. – scosse la testa Odisseo. – Ho bisogno di almeno mezz’ora di
sonno. -.
-
Io.
– mi alzai. – Faccio io il primo turno. Due ore. -.
Mi
guardarono tutti, stupiti. E accettarono subito: loro non volevano proprio fare
il turno. Quindi tutti si sdraiarono nei sacchi a pelo e caddero tra le braccia
di Morfeo prima ancora che io riuscissi a prendere l’i-pod. Anche Cerbero aveva
sbadigliato sonoramente e poi si era accucciato, e addormentato.
E
così mi ritrovavo sola. Sola per pensare. Quanto tempo era passato da quando
eravamo entrati lì? Ore? Giorni? Sembravano così lontani i tempi del campus. E
i tempi prima del campus ancora più lontani, come se fossero appartenuti ad
un’altra vita. Mi sedetti sul tesoro osservando i gioielli per tenermi sveglia.
Nel
frattempo la riproduzione casuale dell’i-pod aveva fatto cominciare a suonare
una delle mie canzoni preferite, di Billy Joel: She’s always a Woman to me.
Notai
un anello tra gli altri. Era una serpentina. Adoravo quegli anelli. Erano semplici.
Aveva 4 giri, era tutta d’oro e nella testa del serpente c’era fissato non un
rubino ma un diamante. Un diamante molto particolare, che aveva tanti riflessi.
Pensai che colui che mi avrebbe sposata mi avrebbe regalato quell’anello.
She can wait if she wants, she's ahead of
her time.
Oooooh, and she never gives out, and she never gives in
Cominciai a cantare mentre mi rigiravo
tra le mani quell’anello. Poi sentii la mano di qualcuno sulla mia spalla.
Sobbalzai. Ma c’era un sorriso ad attendermi quando mi voltai.
Achille.
Si sedette accanto a me. Mi tolsi le
cuffie.
-
Non sei a dormire? – domandai.
Scosse la testa, e passò una mano
sulle mie spalle tirandomi a lui, e abbracciandomi. Appoggiai la mia testa
sulla sua spalla, mentre mi accarezzava i capelli.
-
Ho pensato che sarebbe stato più
semplice per te restare sveglia con qualcuno con cui parlare. -.
Sorrisi.
-
Ho fatto male? – mi domandò.
Scossi la testa. – No. -.
Vide quello che stavo ascoltando
prima. - È una bellissima canzone. -.
E poi notò l’anello. – Ti piace? – mi
domandò.
Lo prese e lo osservò. Sorrise.
Sembrava piacergli. Ma in quel momento ero troppo impegnata ad assopirmi sulla
sua spalla per concentrarmi sulle sue espressioni facciali.
Aspettammo il resto delle due ore in
quel modo, e io mi addormentai mentre lui ascoltava il mio i-pod.
And the
most she will do is throw shadows at you
But
she’s always a woman to me.
Mi ero addormentata. Mi stampò un
bacio sulla testa e poi continuò a vegliare sul mio sonno.
E mentre io mi godevo quel momento di
Paradiso in quel regno di morti, qualcuno tramava all’interno dell’accampamento
che avevamo lasciato nella foresta.
-
Stanno per trovare il tesoro. –
annunciò Grease, presentandosi lì quella mattina. – Credo proprio che dovremo
andare a prenderli all’uscita. -.
-
Sperando che escano. – osservò Elena.
– Da quello che mi risulta non è semplice uscire. -.
Menelao e Agamennone annuirono. Aiace
scosse la testa. – Conosco Patroclo, e so con certezza che sono ancora vivi.
Non si sarà lasciato scoraggiare davanti a nulla -.
-
E Odisseo? – Penelope era preoccupata.
– Se voi me lo aveste detto, avrei potuto andare anch’io. -.
Penelope stava piangendo. Era
preoccupata per Odisseo. Elena le aveva raccontato tutto con disprezzo, e
adesso era in piena crisi.
-
Ad ogni modo Grease ha ragione. –
confermò Elena. – Sarà meglio aspettarli all’uscita. Dobbiamo mettere le mani
su quel tesoro prima che lo faccia il Guardiano. – fece una pausa. – Chiunque
sia. -.
Non sapevano chi fosse. E non sapevano
neppure chi fosse il poliziotto in borghese.
Paride stava guardando dubbioso verso
la foresta. – Non è saggio. – constatò. – Io aspetterei il giorno. -.
-
Non possiamo aspettare! – sbottò
Agamennone. – Se aspettiamo qualcun altro prenderà quel tesoro e sarà stato
tutto inutile. -.
E allora presero gli zaini e si
avviarono verso l’ingresso al mondo dei morti. Lì ci avrebbero aspettati.
Nello stesso istante c’era qualcun
altro interessato al tesoro. Tre figure stavano parlando tra loro, nascoste nel
campus.
-
L’hanno trovato? – domandò Eris.
-
No. – rispose il Guardiano. – Non
ancora. L’avrei saputo se lo avessero trovato. -.
-
Non pensate che sarebbe il caso di
andare a prenderli? Prima che il Cacciatore li… -.
-
No! – questa volta era stato il
poliziotto a parlare. – 17 anni di vergognosa copertura non possono essere
buttati al vento così, Eris. So per certo che il Cacciatore tenterà di
prenderli quando usciranno. Non dobbiamo intervenire prima che lui intervenga.
Voglio prenderlo. -.
Eris scosse la testa contrariata. –
Spero ce la facciano. -.
-
Li hai addestrati bene. – sorrise il
Guardiano. – Inoltra ormai hanno superato metà percorso. -.
-
L’ultimo quarto è il più difficile. –
fece notare Eris.
-
L’ho detto e lo ripeto. Non butterò
via 17 anni di copertura. Non li farò tornare indietro adesso. – replicò il
poliziotto.
Eris si alzò, e prese il suo zaino.
-
Dove vai? – domandò il Guardiano
alzando la testa verso di lei.
Lei ricambiò il suo sguardo.
-
A salvare quei ragazzi prima che si
facciano male. -.
Uscì, sbattendo la porta.
Ci svegliammo che mezzogiorno era
passato da un pezzo: Ettore stava facendo la guardia, era il suo turno, e vidi
Achille addormentato accanto a me. Odisseo ci stava scotendo per svegliarci.
Gli arrivò un pugno in pancia.
-
Togliti di mezzo Odisseo. – biascicò
Achille. – Lasciami dormire. -.
Odisseo si massaggiò la pancia per il
pugno appena ricevuto, poi però tornò a cercare di svegliarlo. Senza risultato.
-
Togliti di mezzo! – Nastrina buttò
Odisseo da una parte, chinandosi su Achille, fino ad arrivare al suo orecchio.
Patroclo intuì quello che voleva fare
lei, mi prese e mi tirò indietro.
-
Achille. – lei gli sussurrava il suo
nome nell’orecchio. – Achille. -.
-
Gn… Mamma… - biascicò lui.
Vidi che Clitennestra prendeva fiato,
e che Ettore stava per scoppiare a ridere.
-
ACHILLE! – urlò Clitennestra nel suo
orecchio. – RAZZA DI EROE BUONO A NULLA!!! CE LA DIAMO UNA MOSSA SI’ O NO????
-.
Achille balzò in piedi prima ancora
che Nastrina finisse di urlare.
-
MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO? – urlò
lui di rimando.
Lei sorrise. – Scusa Achille. Dovevi
svegliarti. -.
Già. Doveva svegliarsi. Tutti noi
dovevamo svegliarci per proseguire quella marcia verso il tesoro di Pisistrato.
Andromaca ci guidava, avendo lei la
mappa, e Odisseo controllava il percorso sulla sua fotocopia. Arrivammo ad una
specie di tunnel, molto piccolo e stretto, e soprattutto buio.
Cassandra arretrò. – Io non credo che
dovremmo entrare. –.
-
Come mai no? – domandò Ettore
voltandosi verso di lei.
-
Sarebbe troppo prevedibile. -.
-
E forse è perché è troppo prevedibile
che nessuno penserebbe che il tesoro si trovi realmente qui dentro. – osservò
Achille, illuminando quel tunnel con la torcia, ma non riuscendo a vederne la
fine.
La luce della sua torcia ballava sulle
pareti umide della galleria.
-
Propongo di andare a vedere. – dissi.
-
Io invece concordo con Cass, per una
volta. – replicò Patty. – Non è sicuro. -.
Lo illuminai con la torcia. –
Fantastico. Allora dividiamoci. Io, Achille e chi vuol venire andiamo a dare un’occhiata.
Il resto di voi non si muove da qui. -.
Calò il silenzio.
-
Per me va bene. – fu Achille a
romperlo. – Basta che non vi muoviate di qui. -.
-
Vengo con voi. – si offrì Ettore.
-
E che quartetto dello sputo sarebbe
senza quella volpe di Odisseo? – Odisseo si avvicinò a noi.
Ci capimmo la volo con uno sguardo.
Sputammo sulla mano destra e battemmo le mani tutti insieme. come il secondo giorno in cui ci eravamo
conosciuti.
-
Bella spada fratelli! -.
Le ragazze ci guardavano disgustate,
Patroclo invece ci guardava come se avessimo perso il cervello.
-
E io dovrei restare qui da solo con
loro? – le indicò.
-
Esatto Patty. – rispose Ettore. - E se
Andromaca si rompe anche solo un’unghia sappi che ti riterrò il diretto
responsabile. -.
-
Dovrei fare il baby-sitter? -.
Cass lo guardò incredula. – Tu il
baby-sitter? Dì, stai scherzando vero? Pericolo pubblico piuttosto. -.
Patty si voltò di scatto verso di lei.
– Hai finito di scassare Cass? – poi tornò a rivolgersi a noi. – Perché non
posso venire io al posto di Giulia? -.
-
Hai detto che non ti sembrava sicuro. –
gli ricordò Odisseo.
-
E allora? È vietato cambiare opinione?
-.
-
Patty, Giulia viene. – fu Achille a
parlare e il suo tono non lasciava possibilità di replica. – Non possiamo
lasciare le ragazze da sole, ci vuole almeno qualcuno di forte che stia con
loro. -.
-
Non stai parlando di lui, vero? – lo
interruppe Clitennestra.
Achille stava per perdere la pazienza,
ma fu Ettore a riportare la calma, guardando Andromaca.
–
Non ce la farei a perderti. – si
lasciò sfuggire.
Poi si accorse che tutti noi lo
stavamo guardando. – Cioè, non ce la faremo a perdervi ragazze. È meglio che
andiamo noi a controllare se va tutto bene. Patroclo resterà qui non per farvi
da balia, solamente perché pensiamo che una spada in più possa farvi comodo. Inoltre
lasciamo Cerbero. Se per lui va bene. -.
Le tre teste annuirono. – Ettore e
Achille hanno ragione. Qui nell’Ade non si può mai sapere… meglio essere di
più. -.
Andromaca sospirò. – Ragazze forse è
meglio aspettare qui. – si rassegnò.
Cassandra guardò scettica Patroclo. –
Beh… in fondo sono sopravvissuta l’ultima volta. Basta che non ci siano capre
di mezzo. -.
Patty stava già per correggerla,
quando Clitennestra lo fulminò con lo sguardo. Poi si rivolse ad Achille. – Vi diamo
2 ore Achille. Se entro 2 ore non sarete di nuovo qui giuro che quanto è vero
che mi chiamo Clitennestra vi molliamo qui dentro e torniamo al campus. -.
Achille sorrise, ed entrò dentro il
tunnel. Io lo seguii, dietro di me Odisseo, e per ultimo Ettore.
Poi Achille si fermò. – Ettore – si voltò
illuminandolo con la torcia. – guarda questo tunnel. È tutto buio. Non sappiamo
quello che ci aspetta: di nuovo verso l’ignoto, e non sappiamo se torneremo. -.
-
Achille certo che torneremo. – dicemmo
insieme io e Odisseo.
Ma ci parve evidente che non era
quello il problema di Ettore e Achille. E quest’ultimo cominciò a cantare, un
riadattamento della canzone di Sebastian della Sirenetta.
Questo è il momento
Forse non torniamo più
Ora devi muoverti
E questo è il momento clou
Ettore aveva capito quello che Achille
intendeva e gli sorrise riconoscente. Quindi tornò indietro di corsa.
Patroclo si spaventò nel vederlo
tornare in quel modo.
-
Ett, che cosa…? -.
Ma lui non lo considerò nemmeno, andò
da Andromaca, sbalordita, la prese per i fianchi, le fece fare una giravolta in
aria e…
Achille, io, Odisseo
Sha lalalalala
Ora vai, c’è l’atmosfera giusta,
avanti baciala
Patroclo e Cassandra
Wo-wo
Clitennestra
Avanti, baciala!
… Ettore la guardò per un istante
lungo un secolo negli occhi… e poi finalmente… un morbido bacio sulle morbide
labbra di lei…
Achille aveva capito quello che Ettore
avrebbe voluto fare prima di avventurarsi nuovamente verso l’ignoto.
Andromaca lo guardò sorridendo, e gli
spostò un ricciolo. – Credevo non l’avresti mai fatto. -.
Ettore la strinse a sé. – Devo andare.
– le sussurrò all’orecchio.
-
Va’, mio eroe. – lo incoraggiò lei.
E lui tornò nel tunnel. Nel buio. Nell’ignoto.
E finalmente il tanto atteso,
desiderato, sospirato bacio tra Ettore e Andromaca è avvenuto… magari non come
ve lo immaginavate voi ma dalla vita non si può avere tutto, no? No. Soprattutto
se a scrivere sono io.
Bacio a parte, spero che questo
capitolo vi sia piaciuto… e il tesoro è sempre più vicino, sempre più prossimo,
tanto che anche Elena e le figure misteriose si sono date una mossa per
prenderlo…
Ok… basta così con queste parole
senza senso, passiamo ai ringraziamenti per le mie fedelissime!! Vi voglio
bene!!
-
Lallix: grazieeeeeee!!! Sono
contenta che Cass ti piaccia. Piace anche a me, moltissimo… credo che la mia
passione per Cassandra sia nata con la serie animata di Hercules… ma suppongo
non te ne importi nulla. Allora dicevo… dicevo? Ah sì… grazie anche per gli
auguri di compleanno!!! Quanto a Persefone è vero, sua madre è triste, ma lei
me la sono sempre immaginata felice… voglio dire è la boss dell’Ade che ha da
essere triste??? Spero che ti sia piaciuto anche questo chappy. Bacione!!!
-
Myki: sono o non sono brava? Allora?
Allora? Alloraaaaa? Ti è piaciuto???? Spero di sì!!! E grazie mille per la
scorsa recensione, mi ha fatto davvero piacere!!! Sei sempre troppo gentile!
Bacione!!!
-
LizzieMalfoy_Dracolover:
grazie 1000 (anche per gli auguri… comunque non ti aspettare molto dai 17 anni…
ci si sente esattamente come a 15… forse solo un po’ più stressati…)!!! L’espressione
“bellissimo e biondissimo Achille” mi è piaciuta un sacco, ti dispiace se
magari la inserisco in un capitolo? Quanto alla fine della fan fic, eh sì, è
prossima… un capitolo o 2 e poi l’epilogo… Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto! Bacione!!!
-
Aila: grazie mille!!! Sono
contenta che la storia ti piaccia!!! Spero di non averti delusa con questo
capitolo. Bacione!!!
E grazie anche a coloro che mi hanno
aggiunta tra i preferiti!!!