10)Sunshine in a bag
Holly
p.ov
E
così sono tornata a casa
di Jack.
Pensavo di poter scappare per sempre, ma Wen è venuta a
riprendermi, questa
volta i ruoli si sono invertiti: prima era lei che scappava ed ero io
che la
dovevo riacchiappare.
Sono circa le tre di notte
quando sento Wen e Jack alzarsi e mezz’ora dopo rientrano con
Alex ubriaco
marcio.
È un brutto spettacolo, ma
lui si rianima quando mi vede, si stacca da Jack e percorre con
decisione i
pochi metri che ci separano e mi abbraccia. Anche se sa di alcool e
fatica a
stare in piedi e a parlare mi sento protetta nella sua stretta. Quella
parte
assurda e romantica di me dice che è il posto dove dovrei
stare.
Io la metto a tacere.
“Vieni, andiamo a letto,
zucca vuota.”
Le parole mi escono da
sole, senza nessun controllo da parte del mio cervello.
“Dormi con me?
Posso dormire con te o ti
do fastidio?”
Stringo una delle sue mani
tra le mie e sorrido, è ovvio che io voglia o non
gliel’avrei mai proposto.
“Non mi dà fastidio,
vieni.”
Saliamo le scale insieme,
lui si appoggi a me e chiude gli occhi.
“Mi gira la testa.”
Si lamenta, massaggiandosi
la testa.
“Ancora un po’ e saremo in
camera mia.”
“Ti amo, Holly.
Mi vuoi sposare?”
“Sei ubriaco, Alex.”
“Sì, ma non fa niente. Ti
amo lo stesso.”
Io rimango in silenzio e
sussurro un “anche io” a malapena udibile, tanto
domani non si ricorderà di
nulla.
Arrivati in camera lo
faccio stendere e gli tolgo scarpe, calzini e jeans e poi lo copro, poi
mi
infilo a mia volta sotto le coperte, in un attimo sono di nuovo tra le
sue
braccia.
“Questa volta non ho
intenzione di lasciarti andare.”
Biascica mezzo
addormentato.
La mattina dopo ci
svegliamo, ma stranamente non c’è traccia di
imbarazzo tra di noi, sembra quasi
normale che tra di noi le cose debbano finire così.
“Buongiorno.”
“Buongiorno, Alex.”
Rispondo io tranquilla.
Scendiamo insieme a fare
colazione ed è così che ci trovano Wen e Jack,
non dicono nulla, forse temono
che una parola di troppo guasti l’atmosfera.
I ragazzi iniziano a
scherzare sul mal di testa di Alex, così decido che
preparò per lui il mio
famoso rimedio post-sbornia, funziona sempre.
“Ci penso io a farti
passare il mal di testa.”
Dico ad Alex, ma non sono
certa che mi abbia ascoltata, visto che continua a fare lo scemo con il
suo
miglior amico, sotto lo sguardo divertito di Wen.
Una volta che ho finito di
prepararlo lo porgo ad Alex che fa una faccia schifata, lo so che
l’aspetto non
è dei migliori, però funziona.
“No, grazie. Non penso
proprio di bere questa roba.”
“Ti farà passare il mal di
testa.”
“E mi farà andare dritto
in ospedale per una lavanda gastrica.”
Io incrocia le braccia sul
petto, offesa.
“Non è colpa mia se tu hai
deciso di ubriacarti, potresti essere più gentile con chi
cerca di aiutarti!”
“Veramente è grazie a te
se mi sono ubriacato, ma tu non capirai mai queste cose, ha il cuore di
pietra.”
“Il cuore di pietra?”
La mia voce trema
leggermente. Perché mi considera in questo modo?
“Sì! Mi piaci, Holly, mi
piaci e forse ti amo anche, ma a te non importa.
Te ne stai lì come la
regina di ghiaccio, senza fare nulla a guardarmi
mentre mi copro di ridicolo pur di far sì che
tu mi noti. E questo succedeva al liceo e sta succedendo adesso.
Forse dovresti
semplicemente dirmi che io non ti piaccio e mi metterei il cuore in
pace.”
“Ma sarebbe una bugia.”
Lui mi guarda senza
capire. Perché la vita è così
difficile?
“Se ti dicessi che non mi
interessi sarebbe una bugia, Alex.”
Lui mi guarda senza
capire, perché i ragazzi non sono così svegli?
“Mi interessi Alex, mi sei
sempre interessato, ma adesso dovrei lasciare Jeremy e non voglio che
soffra. E
se ci mettessimo insieme rischieremmo di soffrire come è
successo ai miei.”
“No.”
“No, cosa?”
“Non soffriremmo come i
tuoi, non siamo tutti uguali, sei tu a dover decidere.
Vuoi vivere nella paura e
nel rimpianto, prendendo per il culo Jeremy o vuoi essere onesta e
darti una
possibilità, mettendoti in gioco.”
Io rimango in silenzio e
guardo Wen, lo so che è sbagliato, lo so che lei non
può darmi nessuna risposta
perché è della mia vita che si tratta e non della
sua.
So tutto questo eppure non
posso farne a meno, ho paura.
Sono cosi impanicata che
non mi stupirebbe avere un attacco d’ansia!
Torno a guardare Alex e
tremo, di solito lo faccio quando sono fortemente indecisa e a volte
questo
tremore può sfociare in una crisi di panico.
Non voglio che succeda.
“Va
bene.”
Mormoro alla fine,
stremata da questa continua guerra tra le due parti di me stessa. Ho
seguito la
parte razionale e ho vissuto come un automa fingendo emozioni che non
provavo,
voglio vedere cosa succede a seguire il cuore.
“Cosa?”
Alex mi guarda senza
capire, credo che lui non mai avuto a che fare con una persona come me
e non
sappia cosa fare.
“Va bene, ormai è inutile
continuare a fingere, tanto vale arrendersi e provare.
Non posso più stare con
Jeremy adesso che sei tornato tu nella mia vita, non avrebbe senso, lo
prenderei in giro.”
“Quindi?”
“Hai vinto, Alex. Se vuoi sarò la tua
ragazza.”
Lui non dice nulla e mi
abbraccia con dolcezza, io scoppio improvvisamente a piangere tra le
sue
braccia.
“Non
piangere, Holly. Andrà tutto bene, mi
credi?”
Mi dice con una voce dolce
che poche volte gli ho sentito usare e
che mi scalda il cuore, mi sembra di tornare in vita dopo
anni di
agonia. Io annuisco.
“Mi ami?”
“Sì.”
“E allora andrà tutto
bene, fidati di me, di noi.”
Lui mi asciuga le
lacrime, io sorrido, lui mi sorride
a sua volta e mi bacia.
Ci baciamo per un sacco di
tempo, tanto che quando finalmente ci stacchiamo notiamo che Jack e Wen
ci
hanno lasciati da soli.
Usciamo dalla cucina e li
becchiamo abbracciati sul divano.
“Penso lo
stesso, finalmente avremo di nuovo
l’Alex di un tempo e non l’ameba!”
Questo è Jack
“Ameba sarai tu, Barakat!”
La voce di Alex li fa
sobbalzare, pensavano che ci sarebbe voluto più tempo per
chiarire.
“Parla quello che è stato
intrattabile per secoli.”
Alex e Jack scoppiano a
ridere tutti e due, che sollievo.
“Ah, e tu non hai rotto le
palle per trovare la ragazza di “Lost in
stereo.”?”
“Cosa c’entra?”
Li lascio fare i pagliacci
e vado da mia cugina, vedo che mi guarda felicemente sorpresa,
chissà che
espressione avrò per stupirla?
“Come stai?”
“Come una che si è buttata
da un ponte, ma non si è rotta le ossa –come
credeva succedesse – e ha trovato
un morbido materasso.”
“Ho capito. Sei sicura di
quello che stai facendo?”
Annuisco.
“È l’unica strada
percorribile se voglio essere onesta, Jeremy non si merita una ragazza
che
tenga un piede in due scarpe e, in quanto ad Alex, hai ragione. Mi
piace, mi è
sempre piaciuto, forse lo amo, anche se non sono capace di
dirlo.”
“Imparerai, anche per me
non è stato facile con Jack, ma adesso vedi che stiamo
ingranando.
Non è facile, ma ci stiamo
impegnando al massimo.”
“Quello che mi sorprende è
che lui non ti chieda di fare l’amore, devi piacergli davvero
molto.”
“E non so se mi merito
questo amore, ma ho deciso che non importa.”
“Giusto.”
“Guardali, ‘sti scemi!
Alex, vieni a bere quello che Holly ha preparato per te!”
“Sennò cosa mi fai?”
Lei gli sbatte un
cuscino in faccia, sollevando
una nuvola di piume.
“Mi pare giusto. Va bene,
mammina, vado a bere la medicina.”
“Bravo bambino.”
Alex si alza finalmente e
beve quello che ho preparato con lui senza dire una parola.
“Non è una cosa che berrei
tutti i giorni, ma non è poi nemmeno così
male.”
Io sorrido, fin’ora c’è
stata la parte facile – dichiararsi, vedere la
felicità sui volti dei nostri
amici – ma tra poco arriverà quella difficile:
dire tutto a Jeremy.
Mi sento una brutta
persone, come se lo stessi pugnalando alle spalle o stessi mostrando
un’ingratitudine che lui non merita, ma mentirgli sarebbe
peggio.
“A cosa stai pensando?”
Mi chiede lui, sdraiato
sul divano con una mano sulla testa.
“A Jeremy.”
Lui si alza.
“Hai ragione, dobbiamo
parlargli e penso che prima lo faremo, meglio sarà.
Cosa ne dici?”
“Sono d’accordo, ma tu ce
la fai con la sbronza che ti sei preso?”
“Sì, non preoccuparti per
me.”
Io sospiro.
“Va bene.”
Ci laviamo e ci vestiamo,
poi usciamo, la giornata è incerta e le nuvole corrono
veloci nel cielo di Los
Angeles.
Saliamo in macchina,
vorremmo iniziare una conversazione, ma le parole scivolano via come
acqua.
Arriviamo all’Interscope e
chiediamo di Jeremy, poco dopo lui arriva. Guarda sia me che Alex e
annuisce.
“Vi siete finalmente
chiariti, vedo.”
Lo guardiamo interdetti.
“Jeremy, non capisco.”
Lui sospira.
“Holly, pensi che non mi
sia accorto che in tutti questi anni fingevi abbastanza bene, anche con
te
stessa, di stare bene?
Lo sapevo che desideravi
altro e quando ho visto per caso una foto con te e Alex abbracciati ho
capito
chi e che cosa aspettavi. Sapevo che prima o poi mi avresti
lasciato.”
Io rimango senza parole e
inizio a piangere.
“Quindi non sei
arrabbiato?”
“No, ma preferirei che non
ci vedessimo per un po’, è comunque dura da
accettare.”
I suoi occhi infatti si
sono fatti improvvisamente duri.
“Va bene. Beh, buona
fortuna, Jeremy.
Spero troverai una ragazza
che ti meriti più di me.”
Lui alza debolmente la
mano e io me ne vado, sentendomi un verme.
“Cosa c’è?”
“Non lo so, mi sento male.
Avrei preferito che mi avesse urlato contro piuttosto che questa calma,
mi fa
sentire in colpa. Mi fa sentire come se l’avessi usato per
tutti questi anni e
non è una bella sensazione.”
Lui mi prende per mano.
“Holly, a volte può
succedere di usare in modo involontario una persona,
l’importante è non farlo
con l’intenzione di farla soffrire. Quello non è
bello.
Ti sei già pentita di
stare con me?”
“NO!”
Lui sorride sollevato.
“Bene, perché non avevo
voglia di trascorrere un'altra serata in compagnia del Jack
Daniels.”
Io rido e gli do un
pugnetto scherzoso in pancia.
“Ti verrà la pancetta da
alcolizzato!”
“E tu mi aiuterai a
smaltirla.”
“Uhm, sì, potrei.
Merda, devo andare al
negozio!”
“Ti accompagno io.”
“Va bene, ma mi giuri che
una volta arrivato a casa ti metti a dormire?”
“Sissignora!”
Si mette scherzosamente
sull’attenti, io lo spingo in macchina.
“Alex?”
“Sì?”
“Volevo chiederti scusa per
tutte le volte che ti ho fatto soffrire, per quel che vale non avrei
voluto che
succedesse, tentavo di proteggerti e non mi rendevo conto che non
facevo altro
che farti male.”
“Scuse accettate, lo so
che non volevi farmi del male, ma, Holly, mi sei entrata troppo dentro
e sto
male a stare lontano da te.”
Io sorrido e mi
asciugo furtivamente le lacrime.
“Dopotutto non sei una
principessa di ghiaccio.”
“No, non lo sono, Alex.
Soffro anche io come tutti, ma sono brava a nasconderlo. Prima non
volevo che i
miei se ne accorgessero e poi che se ne accorgesse Wen. I miei non se
ne sono
mai accorti, Wen sì.”
“Lei ci tiene davvero a
te.”
“Sì, è come una sorella
per me e viceversa.”
“Anche per me e Jack è lo
stesso, ogni tanto ci rimango male per come le fan
fraintendano.”
Io non dico nulla, non ho
voglia di esprimermi su un argomento che non mi piace particolarmente.
Arrivata al negozio lo
saluto con un bacio a schiocco e trovo Ryan dietro al bancone, che mi
guarda
ironico.
“Rimasta a letto
stamattina?”
“All’incirca, grazie per
avere aperto il negozio.”
“Di niente. Dalla tua
espressione deduco che tu abbia sistemato le tue questioni
sentimentali, chi
hai scelto?”
“Alex.”
“Non avevo dubbi che
succedesse, vi auguro buona fortuna.”
“Grazie.”
Il primo cliente della
giornata e Ryan sparisce con lui, io guardo il cellulare e noto un sms
da parte
di Alex che mi augura buon lavoro, io gli rispondo augurandogli una
buona
dormita e proponendogli di vederci nella pausa pranzo.
Lui dice che può, io esulto.
La mattinata trascorre
tranquilla, prendo appuntamenti e ogni tanto chiacchiero con Ryan,
è stato un
buon acquisto. Chissà cosa staranno facendo Wen e Jack?
Probabilmente i
piccioncini da qualche parte, sono carini insieme.
Non ho mai visto mia cugina
felice come lo è ora, Jack è il suo ragazzo
ideale e spero di essere
altrettanto fortunata. La pausa pranzo arriva prestissimo, chiudo il
negozio e
saluto Ryan, Alex mi aspetta in uno dei bar del centro.
Trovo un po’ di traffico,
ma alla fine arrivo, lui è già seduto e si guarda
intorno, anche se non so cosa
veda con quegli occhiali da sole così scuri.
“Ehi, Alex!”
“Ehi, Holly!”
Mi siedo.
“Sei andato a letto,
vero?”
Lui annuisce, si toglie
gli occhiali e mi accorgo che ha un’aria più
riposata rispetto a quando l’ho
lasciato prima.
“Tu? Tutto bene sul
lavoro?”
“Sì, è stata una mattinata
tranquilla e poi Ryan è davvero bravo con i clienti, mi
dispiacerà licenziarlo
una volta che Wen si sarà ristabilita.”
“Non è che mi devo
preoccupare?”
Io rido.
“Assolutamente no, non ci
farei nulla, è solo un amico.”
Lui tira un plateale
sospiro di sollievo.
“Non volevo arrivare alla
rissa, anche perché avrei perso.”
“Non importa, mi piaci
anche del tutto privo di muscoli come sei.
Sei perfetto così.”
Lui sorride e si gratta la
testa.
“Per fortuna, non sono
molto bravo a farmi crescere muscoli, ma a ordinare cibo sì.
Due panini della casa.”
Ordina alla cameriera.
“E se non mi piacesse?”
“Ti piacerà, fidati di me,
Holly.”
Poco dopo la cameriera ci
serve due panini dall’aria appetitosa, devo dire che Alex ci
ha preso in pieno:
mi piaceranno.
“Avevi ragione, Alex. È
buono.”
“Lo sapevo.”
Rimaniamo un attimo in
silenzio.
“Possiamo considerare
questo come primo appuntamento?”
“Nah, troppo breve, Holly.
Stasera ci sarà il nostro
primo appuntamento.”
“Sì!”
Poi mi rabbuio.
“E chi cucinerà per Jack? Non voglio che Wen si
sforzi con la sua mano.”
“Beh, penso che stasera
Jack la inviterà fuori a cena.”
Lui mi fa l’occhiolino e
ride,rido anche io.
“In tal caso, va tutto
bene.”
“Ti passo a prendere alle
nove.”
“Perfetto.”
Ci sorridiamo a vicenda,
mi piace questa complicità, con Jeremy non
c’è mai stata, mi fa sentire bene.
Mi sento leggera, libera e felice ed è una sensazione
meravigliosa.
In questo momento tutte le
paure che mi opprimevano da quando ho incontrato di nuovo Alex mi
sembrano
stronzate, non sono mai stata così bene come ora e il merito
è suo.
“A cosa stai pensando?”
Mi chiede curioso.
“No, niente. Cose mie.”
“Va bene. Forza
principessa,è ancora di andarcene, io ho le registrazioni ,
tu hai il negozio.”
“Purtroppo hai ragione.”
Ci salutiamo con un bacio
e io arrivo al negozio veleggiando schifosamente su una nuvola rosa,
come una
ragazzina innamorata.
Ryan lo nota subito e
scoppia a ridere.
“Quel ragazzo ti ha
proprio rubato il cuore, dovresti vederti ora.”
Io sospiro.
“Ho una mezza idea di come
possa essere e sono felicissima di essere così.”
“Fai bene.”
Mi dice lui sorridendo.
Dicono che l’amore faccia
miracoli e cambi il cuore delle persone, io non ci avevo mai creduto,
ma forse
è così e io non ho mai permesso che succedesse
per paura.
Non vedo l’ora che sia
stasera, non vedo l’ora di andare sul serio al primo
appuntamento con un
ragazzo che amo e non fingere di amarlo.
Sono eccitatissima, spero
che il tempo voli.
Alex, aspettami!
Angolo di Layla
Ringrazio _redsky_ e Mon per le
recensioni.