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Autore: SiLvIeTT4    15/04/2008    9 recensioni
so bene di dover portare avanti la mia long- fic ma non ho resistito alla tentazione di scrivere una one shot... con il sottofondo musicale di Pictures Of You dei The Last Goodnight... un matrimonio tra Hermione e... interrotto da... una storia un pò romantica per la mia grande amica Titti6493
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pictures of you

Pictures of you

Alla mia dolcissima musa ispirtrice, per ringraziarla di essere sempre presente anche con una minima parola, con pochi termini, per ringraziarla delle forti emozioni che mi fanno vibrare l'anima ogni volta che leggo un suo testo... Ti Voglio Bene...

Dedicata a :   Titti 6493

“ Vuoi farlo davvero?”

“ Non ho altra scelta”

“ Sì che c’è l’hai… continuare ad aspettarlo… continuare a credere in lui”

“ Ho sperato nel suo ritorno per tanto tempo… quando mi hanno detto che era morto in battaglia non ho creduto a nessuno, Pansy, nemmeno a Harry, il mio migliore amico. Sono partita, per cercalo in ogni posto possibile e immaginabile e la sfortuna ha voluto che non lo trovassi. Per mandare avanti la mia vita sono stata costretta a credere che lui fosse morto. Poi è entrato Anthony nella mia vita, mi ha sorretto nei momenti difficili e alla fine abbiamo deciso di stare insieme” disse Hermione Jane Granger, sistemandosi il bianchissimo abito da sposa e portando un ricciolo ribelle, sfuggito all’acconciatura, dietro l’orecchio.

 

Era il giorno del suo matrimonio, mancava poco oramai all’inizio della cerimonia e non poteva fare a meno di continuare a specchiarsi, desiderava che tutto fosse perfetto quel giorno, nonostante non ne fosse assolutamente felice.

La sua damigella d’onore, Pansy Parkinson, tentava per l’ennesima volta di dissuaderla dal compiere quel passo che lei considerava sbagliato, in quanto alle basi di un matrimonio, secondo l’ex Serpeverde, ci voleva l’AMORE prima di tutto, e questo glielo aveva insegnato la stessa Hermione la quale aveva accettato la proposta di matrimonio dell’ex Corvonero Anthony Goldstein, nonostante amasse ancora l’unico ragazzo che le avesse mai fatto battere il cuore in tutta la sua vita: Draco Lucius Malfoy.

 

Durante la battaglia finale, che aveva visto l’indiscussa vittoria di Harry James Potter sul Signor Oscuro, il principe di Serpeverde era sparito, facendo perdere le sue tracce e portando tutti a decretare la sua morte. Per tutti, questi era deceduto per mano dei Mangiamorte, i quali lo volevano morto perché considerato traditore del suo stesso sangue, essendo passato durante il settimo anno nell’Ordine della fenicie.

Cosa lo aveva convinto a cambiare schiera?

L’amore ovviamente.

Quel folle amore che gli permise di ribellarsi alla sua famiglia, al Lord Oscuro, di continuare a vivere.

Questo amore portava il nome di Hermione Jane Granger.

 

“ Come sto Pansy?” chiese Hermione, voleva che la sua migliore amica fosse felice per lei, che le stesse vicino in quella che sembrava essere la decisione migliore per ritornare a vivere.

“ Sei bellissima” rispose la Parkinson, guardandola negli occhi tramite lo specchio. “ Ne sei proprio convinta, vero Herm?”

“ Si Pansy, ho preso la mia decisione ,il mio regalo più grande sarebbe che tu fossi felice per me”

“ D’accordo Herm… ti sarò accanto in questo giorno così importante per te… ma ti prego rispondimi con sincerità alla domanda che sto per farti”

“ Ovviamente amica mia, chiedimi tutto ciò che vuoi”

“ La indossi ancora?”

Gli occhi dorati di Hermione si incupirono immediatamente alla domanda della sua amica. Si portò una mano all’altezza del cuore, stringendo tra le dita quel ciondolo in oro bianco a forma di cuore, sul quale era incisa una piccolissima serratura.

Glielo aveva regalato Draco la notte che precedette la battaglia finale, sera nella quale fecero l’amore disperatamente, giurandosi amore eterno e immaginando il giorno del loro matrimonio.

 

Non state impazzendo nel leggere queste righe, miei cari lettori: il Principe delle serpi non era diventato completamente folle, si era semplicemente innamorato, vedendo negli occhi dorati della sua mezzosangue la donna della sua vita, nonostante fossero ancora molto giovani.

Aveva sempre immaginato il giorno delle loro nozze di notte, quando le stelle sono più brillanti e lucenti e avrebbero costituito una magnifica copertura.

Ora invece si stava per sposare in una chiesetta, di mattina e per giunta con la pioggia.

 

Voltò le iridi dorate incastonandole in quelle petrolio della sua amica.

“ Certo che la indosso ancora, Pansy e non ho la minima intenzione di toglierla” disse con fermezza, quasi con severità, come a dimostrare a se stessa la potenza di quel sentimento.

Orgoglio Grifondoro.

Amore infinito e disperato.

“ Anche quando vai a letto con Anthony?”

La riccia non rispose.

“ Chi tace acconsente” pensò Pansy.

 “ Bene… ho avuto le risposte che desideravo… adesso finisciti di sistemare… io vado a controllare che tutto sia pronto di la e che Harry si sia fatto in maniera decente il nodo alla cravatta” disse ridendo leggermente e scoccando un bacio sulla guancia alla sua migliore amica, che con l’abito da sposa sembrava essere un angelo caduto dal cielo, il primo angelo di tutta la storia del mondo ad essere triste.

Si chiuse la porta alle spalle, lasciando Hermione da sola per riprendersi dall’ennesima discussione che avevano avuto riguardo Draco, in fondo era il giorno del suo matrimonio e di certo non voleva rovinarle il “momento” più bello della sua vita.

 

Camminava per il corridoio, finchè non incrociò gli occhi verdi smeraldo del suo ragazzo, Harry James Potter.

“ Amore mi sistemi il nodo della cravatta, per piacere?”

“ Certo tesoro” disse Pansy eseguendo la richiesta, con occhi un po’ tristi. Potter le alzò il mento con due dita, incrociando i loro sguardi.

“ Piccola, non sei riuscita a convincerla vero?”

“ Non voglio che sposi quell’essere che non ama… non voglio che sia ancora più infelice di quanto sia già… lo ama ancora Harry, Hermione è follemente innamorata di Draco e il fatto di aver girato il mondo e non averlo trovato l’ha svuotata anche della minima speranza, dell’ultimo soffio di felicità che gli era rimasto. Non posso vederla accanto ad un altro uomo che non sia lui” disse la ragazza dai capelli mori, sfogandosi con il suo fidanzato.

“ Pansy, se Hermione ha deciso così dobbiamo rispettare la sua scelta… siamo i suoi migliori amici e per fare questo passo ha bisogno della nostra presenza accanto a se… non l’abbandoneremo… non ora che ha deciso di rialzarsi”

“ Sposando Anthony sta firmando la sua condanna a morte, si sta costruendo una vita di profonda infelicità” sbottò Pansy.

“ Pan, Draco è morto e non tornerà! Non può rimanere legata al ricordo di un fantasma… non possiamo impedirle di provare ad essere felice” le disse Harry con sguardo duro, abbracciandola subito dopo. Potter sapeva bene quanto fosse stato difficile per la sua ragazza e per Hermione accettare la morte di Malfoy, ma era passato troppo tempo dalla sua scomparsa e l’unica spiegazione possibile a tutto questo era stata la sua morte.

Con i pollici asciugò le due lacrime che stavano scendendo lungo il volto della Parkinson.

“ Andiamo a prendere i nostri posti in chiesa”

“ Va bene” sussurrò la moretta.

 

Anthony Goldstein, già in piedi di fronte all’altare aspettava da ben dieci minuti l’arrivo della sua amata Hermione, ma si sa le spose si fanno sempre attendere.

Era il giorno più bello e felice della sua vita e tutti i sacrifici che aveva fatto per far si che tutto fosse perfetto non sarebbero mai stati abbastanza se questo significava ridare il sorriso alla sua ragazza.

La SUA ragazza.

 Prima di lui un altro uomo c’era stato nella vita di Hermione, un ragazzo che a quanto gli aveva raccontato era morto durante la battaglia finale. Hermione non gli aveva mai voluto dire il nome del suo grande amore e lui aveva faticato davvero tanto per riuscire a conquistarla, sforzi che però erano stati ripagati nel momento in cui la giovane aveva accettato di sposarlo. Voltò lo sguardo verso l’ entrata della chiesa e vide Harry prendere posto in prima fila e Pansy accanto all’altare, essendo la damigella d’onore appunto.

 

Pochi istanti dopo le campane iniziarono a suonare, annunciando l’arrivo della sposa e successive furono le prime note della marcia nuziale.

 

Una splendida Hermione Jane Granger fece il suo ingresso, avvolta in un magnifico abito bianco latte con un velo che le copriva completamente il volto. A piccoli passi iniziò il suo cammino verso l’uomo che aveva deciso di sposare.

 

“ Perdonami Draco… perdonami perché non sono riuscita a smettere di amarti, perdonami perché ho smesso di sperare nel tuo ritorno, perdonami… perché ho preferito credere alla tua morte per lenire la mia sofferenza. Ovunque tu sia, amore mio, se riesci a sentirmi non dimenticarti che ti amo da morire”

 

Questo era il pensiero che accompagnava il suo percorso fino all’altare. Una volta giunta li, diede tra le mani di Pansy il buquè di rose blu che Anthony le aveva regalato, posizionandosi dinanzi al suo futuro sposo. Goldstein rimase incantato da tanta bellezza, e attese qualche istante prima di privare la sua donna del velo. Le iridi dorate di Hermione mancavano della loro lucentezza caratteristica, ma solo due persone in tutta la sala ebbero la capacità di rendersene conto.

 

“ Posso iniziare con il rito?” chiese il prete, vedendo il cenno di assenso da parte di Anthony proseguì con la funzione.

Il giovane dai capelli castani stringeva nelle sue mani quelle piccole tremanti di Hermione, credendo che il tremore fosse dovuto all’emozione e non al terrore della vita che le si prospettava dinanzi agli occhi.

“ Siamo qui riuniti oggi, miei cari, per unire in matrimonio quest’uomo e questa donna. Decidere di sposarsi è sempre un passo fatto con grande amore e dedizione, sposarsi significa cedere la proprio anima al proprio compagno, dedicarsi totalmente alla felicità dell’altro, donarsi con amore all’altro e questi due giovani ne sono l’esempio lampante”

 

Le parole del prete toccarono profondamente il cuore di Hermione, ma ormai era convinta e si sforzò anche di sorridere all’uomo che aveva davanti agli occhi.

“ Prima di procedere con le promesse, chi avesse qualcosa in contrario all’unione di questi due giovani parli ora o taccia per sempre”

Hermione voltò lo sguardo verso l’entrata come se sperasse nell’arrivo di qualcuno, ma poi scosse il capo, segno che quell’ultima speranza fosse definitivamente svanita.

“ Bene” proseguì il parroco “ possiamo proseguire… Vuoi tu, Anthony Adam Goldstein prendere in sposa la qui presente Hermione Jane Granger per amarla e onorarla, finchè morte non vi separi?”

“ Lo voglio” disse con voce ferma e innamorata il giovane.

“ Vuoi tu, Hermione Jane Granger, prendere in sposo il qui presente Anthony Adam Goldstein, per amarlo e onorarlo, finchè morte non vi separi?”

“ Lo…”

 

La celebrazione venne interrotta da un violento colpo di vento che fece sbattere violentemente le porte della chiesa. Tutti i presenti, compresi gli sposi si voltarono verso l’entrata notando una figura incappucciata con i palmi delle mani aperti, segno che le porte era state spalancate magicamente e non a causa del temporale.

 

Alcuni presenti sfoderarono le bacchette, convinti di trovarsi dinanzi ad un mago oscuro. Questi vennero disarmati dalla presenza, senza nemmeno che fosse pronunciato un incantesimo.

Dalla corporatura si poteva ben comprendere che fosse un uomo, che non accennava a fermare il suo cammino.

Anthony si parò a protezione della sua futura sposa ( perché Hermione non aveva ancora pronunciato ancora il si, quindi non si potevano considerare marito e moglie).

“ Chi sei?” sbottò Goldstein.

L’uomo non rispose schioccando le dita, privando della voce lo sposo e scaraventandolo lontano da Hermione.

 

L’ex Grifondoro non era impaurita da quella presenza estranea, perché?

“ Cosa vuoi?” chiese Hermione, liberandosi dal velo che le stava dando fastidio e foderando la bacchetta che da brava auror portava sempre con se.

 

La figura incappucciata si fermò dinanzi a lei, schioccò nuovamente le dita, le luci si spensero e il rumore di un nastro, come di un filmino,  riempì le orecchie dei presenti.

 

Le voci di un ragazzo e di una ragazza si sentirono echeggiare per tutta la chiesa.

 

Hermione sgranò gli occhi, lasciano cadere la bacchetta per terra e voltandosi verso l’altare sulla cui parete si stava proiettando un filmino in bianco e nero.

 

Il nostro amore infinito: questa fu la prima frase che lesse la giovane dalla proiezione.

 This is the clock upon the wall
This is the story of us all
This is the first sound of a newborn child,
Before he starts to crawl
This is the war that’s never won
This is a soldier and his gun
This is the mother waiting by the phone,

Praying for her son

Questo è l'orologio appeso al muro
Questa è la storia di noi tutti
Questo è il primo suono emesso da un neonato
Prima che inizi a camminare carponi
Questa è la guerra che non è stata mai vinta
Questo è il soldato e la sua pistola
Questa è la madre che aspetta vicino il telefono
Pregando per suo figlio

Io & Te

 

Tante immagini iniziarono ad essere proiettate e viste da tutti i presenti.

 

Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be

 

Immagini  tue, immagini mie
Appese al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini tue, immagini mie
Ci ricordano tutto quello che eravamo

 

Il loro primo bacio in pubblico sotto il diluvio universale, alla prima vittoria dell’anno dei Serpeverde.

 

There is a drug that cures it all
Blocked by the governmental wall
We are the scientists inside the lab,
Just waiting for the call
This earthquake weather has got me shaking inside
I'm high up and dry


C'è un farmaco che cura tutto
Bloccato dal muro governativo
Noi siamo gli scienziati dentro il laboratorio
Che aspettano solo la chiamata
Questo tempo da terremoto mi ha scosso dentro
Sono spiazzato

 

Loro due abbracciati strettissimi sul Lago Nero ghiacciato, dopo una violenta caduta di sedere.

 

Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be

Immagini tue, immagini mie
Appese al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini tue, immagini mie
Ci ricordano tutto quello che eravamo

 

Confess to me, every secret moment
Every stolen promise you believed
Confess to me, all that lies between us
All that lies between you and me

 

Confessami ogni momento segreto
Ogni promessa rubata in cui hai creduto
Confessami tutte quelle bugie tra di noi
Tutte le bugie tra te e me

 

I loro sguardi innamorati durante il Ballo di San Valentino.


We are the boxers in the ring
We are the bells that never sing
There is a title we can't win no matter
How hard we might swing

 

Siamo i pugili nel ring
Siamo le campane che non suonano mai
C'è
un titolo che non possiamo vincere

Non importa quanto duramente potremmo colpire

Le loro mani incrociate mentre passeggiavano per il parco di Hogwarts, qualche giorno prima di dare gli esami finali.

 

Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be

Immagini tue, immagini mie
Appese al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini tue, immagini mie
Ci ricordano tutto quello che saremmo potuti essere


Ti amo: la scritta che lui aveva fatto nel cielo con i fuochi d’artificio la prima volta che avevano litigato di brutto.

 

Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be

Immagini tue, immagini mie
Appese al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini tue, immagini mie
Ci ricordano tutto quello che saremmo potuti essere

 

Un ciondolo a forma di cuore con una serratura, un ciondolo a forma di chiave che apriva quella serratura.

 

Remind us all of what we used to be
Remind us all of what we used to be

Che saremmo potuti essere
Che saremmo potuti essere

 

Solo io possiedo la chiave del tuo cuore, mezzosangue.

 

Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be

Immagini tue, immagini mie
Ci ricordano tutto quello che saremmo potuti essere

Saremmo potuti essere

 

Hermione era ormai inginocchiata sull’altare, scossa dalle lacrime.

Aveva rivisto tutti i suoi ricordi, i frammenti della sua storia d’amore, gli occhi innamorati della sua metà.

 

Pochi attimi di silenzio quando:

 

“ Scusa il ritardo, mezzosangue

 

Quella voce, quelle parole, la Granger si alzò, togliendosi le scarpe con il tacco alto che le stavano torturando i piedi, avvicinandosi al padrone di quella voce, del suo cuore.

 

Titubante allungò le mani verso il fiocco che chiudeva il volto dell’uomo incappucciato, slacciandolo lentamente. Il mantello nero cadde a terra, mostrando ciò che il suo cuore attendeva da tanto tempo.

 

Un ragazzo dalle spalle larghe, muscolatura non eccessiva, capelli biondi come i raggi del sole e perle rare al posto degli occhi.

 

Draco Lucius Malfoy, in tutta la sua bellezza.

 

Hermione non sapeva se saltargli addosso dalla gioia o lanciargli un Avada Kedavra per averla lasciata nella disperazione più cupa per tutto quel tempo.

Una mano piccola della ragazza si avventurò nell’accarezzare il volto del giovane Malfoy, che con estrema dolcezza assecondò il movimento della mano della sua dea.

“ Sei vivo… allora non ero pazza… sapevo, sentivo che eri vivo amore mio… Perché? Perché non sei tornato prima da me, Draco? Rispondimi ti prego” gli disse senza smettere di toccarlo. Si avvicinò ulteriormente a lui.

 

“ Durante la battaglia finale un gruppo di Mangiamorte mi ha rapito, torturato per non so quanto tempo, fino a che, ormai in fin di vita, hanno pensato bene di lasciarmi sullo zerbino di casa di mia Zia Andromeda, come dimostrazione di ciò che accade a chi tradisce il proprio sangue per inseguire l’amore. Mia zia e suo marito mi hanno accolto in casa loro, ma ero ridotto davvero male e non sapevano nemmeno quando e se mi sarei ripreso e per non farmi correre ulteriori rischi hanno deciso di non avvertire l’Ordine. A causa di tutti i Cruciatus che mi erano stati scagliati contro, ho ripreso conoscenza dopo due settimane. E questo, mezzosangue, unicamente grazie a te. La prima parola che ho detto non appena mi sono svegliato è stato il tuo nome: il tuo amore mi ha tenuto in vita e il desiderio di riaverti mi ha dato la forza di vivere, una seconda volta. Prima di poter correre da te, sono stato costretto a riabilitarmi, ero diventato praticamente invalido dalla vita in giù e per riprendere a camminare ci ho impiegato del tempo, ma sono arrivato in orario al tuo matrimonio, hai visto?”

 

Le ultime parole le pronunciò con vero astio, nonostante non avesse staccato un secondo gli occhi da quelli di Hermione, che non aveva smesso un attimo di guardarlo.

“ Come faccio a crederti?” disse ad un certo punto la ragazza stupendo tutti.

Draco, che si aspettava questa domanda da lei, tirò fuori dalla maglietta un ciondolo a forma di chiave.

“ Ricordi cosa ti dissi quella notte, Hermione? Che quando ci saremmo amati più del giorno in cui ti ho regalato il ciondolo che porti al collo, allora questo si sarebbe aperto”

 

Malfoy schioccò le dita e la catenina di entrambi si staccò dai rispettivi colli, andandosi magicamente ad incontrare. La chiave entrò perfettamente nel buco della serratura del cuore, aprendolo.

La Granger fissava l’evento con occhi incantati, felici, finalmente innamorati. La amava e per tutto quel tempo non l’aveva dimenticata, anzi il suo sentimento era ancora più forte di prima. Lo stesso era per lei ovviamente, ma forse era giunto il momento di dare adito ai suoi pensieri.

 

“ Perdonami Dray, ma non sapevo che fare… ho girato praticamente tutto il mondo per cercarti, ma senza trovarti… sono stata così stupida a non pensare che tu potessi essere così vicino a me… perdonami per non averti saputo proteggere, per non avere avuto la forza di mantenere viva la mia speranza, perdonami perché stavo per sposare un altro uomo sperando di poterti dimenticare”

 

Hermione era ormai in ginocchio davanti a Draco. Lui aveva immaginato che la donna che amava fosse stata male, ma non che fosse così devastata dalla sua mancanza, dall’amore che provava per lui.

La fece rialzare, stringendola tra le braccia e Hermione finalmente sentì il suo cuore battere nuovamente, tornare a vivere.

 

 La guardò profondamente negli occhi, coinvolgendola subito dopo in un bacio mozzafiato che le fece tremare le gambe. Sentire la lingua di Draco danzare con la sua, il suo sapore sulle labbra furono un toccasana per la sua anima.

 

Pansy, sciolta in lacrime per la gioia di rivedere il suo migliore amico, iniziò ad applaudire seguita a ruota da tutti i presenti in sala.

“ Portami via Draco, ti prego e giurami che non mi lascerai mai più”

“ Ogni tuo desiderio è un ordine principessa” le soffiò a fior di labbra.

E si incamminarono verso l’uscita.

 

“ Fermi! Malfoy, maledetto mangiamorte, dove credi di andare con la mia futura sposa?”

Con tutto quello che era successo praticamente tutti si erano dimenticati del povero Anthony che non si sapeva come aveva riacquistato la voce.

 

“ Everte Statim!” si sentì echeggiare per tutta la chiesa. Goldstein si ritrovò nuovamente spalmato contro il muro.

“ Sta zitto, Goldstein! Se ancora non l’avessi capito Hermione ama Malfoy, e tu non centri un bene amato cazzo, quindi taci!” disse Harry James Potter, attirando su di se gli sguardi di tutti, ma in particolare due iridi grigio perla.

“Grazie Potter, a buon rendere” disse Draco rivolto alla sua nemesi.

Il biondo prese Hermione tra le braccia e baciandola appassionatamente si levò in aria, solo con la forza del pensiero.

Si staccò dalle labbra della sua amata e disse:

“ Gente, siete tutti invitati al nostro matrimonio esattamente fra due settimane, la notte in cui ci saranno le stelle cadenti. Potter, sei pregato di dare indicazioni a tutti” disse ghignando verso Harry che ghignò a sua volta.

 

“ Adesso scusateci, ma io e la MIA futura sposa andiamo a recuperare il tempo perso” disse smaterializzandosi direttamente nell’appartamento di Hermione.

 

Una volta giunti li, ne uno ne l’altra riuscirono a smettere di guardarsi e di accarezzarsi. Draco ad un certo punto si inginocchiò di fronte a lei, tirando fuori uno scatolino blu dalla tasca dei pantaloni. Lo aprì e un piccolo diamante comparve agli occhi dell’innamoratissima Hermione, che non riusciva a credere che tutto ciò che era successo fosse vero.

“ Vuoi sposarmi, mezzosangue?”

“ Che senso ha chiedermelo Draco, se hai già invitato tutti al nostro matrimonio?” disse lei sorridendo.

“ Granger, sono pur sempre un Malfoy e le tradizioni vanno rispettate. Allora… vuoi diventare MIA moglie?” ghignò.

“ Lo voglio Draco, è tutta la vita che aspetto questo momento”

Lei gli prese le mani facendolo rialzare, le portò intorno alla sua vita e si alzò in punta di piedi per baciarlo.

“ Amami Draco e non smettere mai di farlo, perché nel momento in cui smetterai di amarmi, morirò”

“ Non lo farò, te lo giuro… non ho smesso fino ad ora e non ho la minima intenzione di smettere di amarti”

Inutile dirvi, miei cari lettori, che il giorno del loro matrimonio fu un sogno realizzato, una favola scritta dai loro cuori.

 

Non dimenticate mai che il sentimento vero, l’amore pure degno di essere definito con tale termine è quello che più ci sembra sbagliato, quello che ci porta a desiderare l’impossibile ma che con forza di volontà alla fine otteniamo sempre.

Amate, miei cari, amate fino a intossicarvi di queste emozioni, perché una vita senza amore non è degna di essere vissuta.

 

 

  
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