Quando vuoi, sai dove trovarmi.

 
Quel posto, era così vuoto.
La compagnia non esisteva più da tempo.
Per George Weasley, ormai, era tutto andato in fumo.
La terra non girava più, si era fermata nell’istante in cui lui era morto.
Non c’era più il duo Weasley, c’era solo George.
Eppure, sono passati quattro anni da quel fatidico giorno.
***
E’ il 1° aprile.
Tutti ancora stanno dormendo alla Tana, sono arrivati perfino Charlie e la sua nuova ragazza per festeggiare.
George è seduto sulle scale dell’ingresso, con i piedi poggiati a terra e le gambe accoccolate al petto, dove sono stati posti i gomiti.
Guarda il cielo, come tutte le notti del compleanno suo e di Fred. E’ la sua tradizione.
-Teso per ciò che ti aspetta domani mattina?-
Si volta, e sorride amaro.
Si era quasi dimenticato che lei fosse alla Tana.
-No. Sono abituato a tutti i festeggiamenti della mamma.-
-Non ti piacciono?- Si siede accanto a lui, guardandolo incuriosita.
-Sono .. –
-Voi sarete pure poveri, ma a parere mio .. questo è il modo migliore per farvi capire quanto vi voglia bene.-
-Non l’ho mai messo in dubbio.-
-George, quanto ti manca?- Chiese, senza guardarlo.
-Più di quanto immagini.- Anche questa volta, sorrise amaro. –Piuttosto, perché sei qui?-
-Avevo sete, e sono scesa a bere un bicchier d’acqua.-
-Stai mentendo! Vedo quanto sei rossa, pure con il buio!- Rise, facendola sorridere imbarazzata.
-Okay.- Sollevò le braccia, in segno di resa. –Ron russa un pochino.-
-Un po’ tanto!-
-Mi spieghi, ora, dov’era finito il vero George Weasley in questi anni?-
-E’ corso su in cielo a raggiungere Fred!-
-Non dire così, George.-
-Ho sempre paura che quando la gente mi guarda in faccia, veda lui. E non è .. piacevole.-
-Io quando ti guardo in faccia, vedo la tristezza, e non è piacevole.- Disse lei, sorridendogli.
Sapeva quanto Hermione fosse pessima nel tirare su di morale, ma nonostante questo, stava quasi per apprezzare il “gesto”.
-Il mio regalo di compleanno?- Chiese, senza pensarci su.
-Non si vede.-
-In realtà non me l’hai fatto, giusto?-
-Non si tocca, almeno, non sempre.-
-Non dirmi che è un abbraccio!- Disse George, inorridito.
-Io ti ascolto.-
-Mi ascolti? Vuoi diventare la mia psicologa?-
-Sai dove trovarmi, no?-
Si alzò, lasciandolo nuovamente vuoto e solo.
-Hermione!-
Lei si fermò, proprio vicino all’entrata.
-Vuoi andarci domani?-
-Si. Però non dirlo a nessuno.-
-Non preoccuparti. Tu vestiti colorato.-
-Ovviamente.-
Stavolta, Fred non avrebbe ricevuto i soliti fiori, ma ben due saluti.
E George, ora sapeva di non essere più così solo.
 
 



Angolo autrice
Oggi pensavo di scrivere qualche fan fiction a mano, e alla fine ho optato per questa coppia! (coppia molto rara da trovare!).
Penso mi sia venuta un po' una schifezza, ma la pubblico lo stesso, tanto per avere qualche piccola recensione e qualche parere positivo/negativo che sia.
Un bacio a tutti!