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Autore: Kikka_Swift    27/10/2013    1 recensioni
Francesca ha 18 anni ed è una ragazza semplice. Adora i bambini e proprio per questo vorrebbe frequentare la facoltà di scienze dell'educazione in una prestigiosa università canadese, ma sa benissimo che non ha molte speranze di essere ammessa. Dopo lunghe riflessioni decide di trasferirsi comunque dagli zii a Vancouver. Qui, per caso, conosce il migliore amico di suo cugino, Jack. I due sembrano fatti l'una per l'altro sin dall'inizio, ma dopo qualche tempo la situazione si complica... Cosa succederà?
Da Capitolo Primo.
"Hey, che ne dici di sederti laggiù con gli altri? Scommetto che non ti è mai capitato di vedere una partita dalla panchina. O sbaglio?". Sorrido, allora non ti dispiace che per una volta sia io ad entrare nel tuo mondo.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E poi lui ha detto che non voleva che sua mamma ci vedesse insieme, anche se non stavamo facendo nulla di male. Non lo so, non lo capisco. Prima mi prende per mano e poi si vergogna. Ma che senso ha?” concludo il mio discorso mentre una lacrima scappa via dall'occhio destro.

Tia digrigna i denti e nelle sue iridi nocciola vedo la rabbia e il disappunto.
Lo sapevo, lo sapevo, non avrei dovuto dirglielo. Ecco, adesso si arrabbierà, starà male, e solo per colpa mia. Cavolo, perchè non penso prima di parlare? Lo vedo schizzare in piedi e imboccare la porta. Oddio.
“Tia, dove vai? Hey, Tia, aspetta!” cerco di seguirlo mentre esce veloce come un razzo dalla mia camera, ma quando lo raggiungo in salotto ti ha già agguantato per il bavero e ti scuote non molto delicatamente.

Dov'è il mio Tia, quel ragazzo d'oro che è sempre stato contro la violenza e che preferisce il dialogo a una bella scazzottata? Non lo riconosco più! Che cosa ho combinato? Perchè non sto mai zitta!
“Tia fermati! Che cosa fai? Smettila! Possiamo parlare da persone civili invece che ucciderci a vicenda?” chiedo implorante, ma lui non riesce neanche a sentirmi tanto è agitato. Devo fare qualcosa.

Gli prendo il viso tra pollice e indice, punto i miei occhi nei suoi e sillabo con sguardo furioso:
“FER-MA-TI. Adesso.”
Il mio metodo sembra funzionare in quanto ti lascia andare e si porta le mani al volto.

Scusa, scusa, non volevo. Ok, ok... Possiamo parlare? Giuro che non ti meno.” sussurra rivolto a te, quasi impaurito da ciò che ha appena fatto.

Eccolo, questo è il mio Tia, una persona ragionevole. Più o meno.
Sparite nella stanza di Kevin, che nel frattempo ha acceso la TV su un programma di cucina.
Mi concentro sulla ricetta per evitare l'irrefrenabile desiderio di venire ad origliare.

Siete grandi abbastanza per non tagliarvi la gola a vicenda se vi lascio da soli in una stanza chiusa dopo un semi-litigio. Almeno spero.
Becky emerge dal bagno- da quando ha scoperto che i sanitari sono di nuova generazione ci rimane chiusa le ore, nonostante questo faccia letteralmente impazzire la zia- e chiede delucidazioni riguardo alle urla che ha sentito attraverso la porta.
Aspettando il fatidico verdetto faccio in tempo a farmi anche un pisolino appoggiata alla spalla di mio cugino, ma quando uscite sui vostri volti posso scorgere un'aria amichevole.
Sai una cosa? Me l'aspettavo. Non so cosa vi siate detti, non so quanto tempo siate rimasti chiusi lì dentro, ma vi conosco entrambi e non riuscivo proprio ad immaginare come due persone così solari e pacifiche potessero odiarsi.

Vi sedete tranquilli sull'altro divano e iniziamo una chiaccherata molto costruttiva sui vari metodi di apprendimento e sul momento della giornata migliore per studiare, fino a che la zia annuncia che la cena è in tavola.

 

La sera a letto ripenso a quello che è successo e giungo alla conclusione che io non merito nessuno di voi, né te, ne Becky, ne tantomeno Tia. Siete tutti “troppo” qualcosa, troppo sensibili, troppo sinceri, troppo pieni di buon senso. Io invece sono strana forte, e anche un po' depressa a volte. Non vi merito, voi non dovreste essere qui vicino a me, ma con persone vivaci e solari come voi. Però sono felice di avervi accanto. Non oso immaginare come sarebbe la mia vita senza di voi, senza tutti e tre. Probabilmente me ne starei tutto il giorno in casa a mangiare gelato al cioccolato davanti al computer o alla tv.

Con questi pensieri che frullano nella mia testolina semivuota chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*SPAZIO AUTRICE*

Salve bella gente :) Lo so che il capitolo è corto, ma mi serviva per creare un po' di atmosfera.
La storia continua, si complica ma allo stesso tempo si avvia verso una conclusione un po' amara.

Ok, momento spoilerone finito. Cosa vi aspettate dal prossimo capitolo?

Un bacio
Kikka

  
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