una giornata "bollente"
Sedeva sulla poltrona
della veranda. Guardava quegli occhi azzurri spensierati in cui si tuffava per
quanto potevano ipnotizzarlo, quella bocca così sexy
che urlava: RAMEEENNN, quel petto nudo che traboccava di sudore per il”troppo
lavoro”, quei capelli così attraenti che gli facevan venire voglia di annusarli,
quel collo che gli aveva portato dipendenza e assuefazione da baci e, dolci e
passionali leccate. Si mordeva le labbra per quanto le sue perversione lo
rendessero nervoso e voglioso. Stava per scoppiare, era come un vulcano pronto
ad eruttare.
Si
alzò di botta dalla poltrona, accompagnato da un piccolo urletto; si stava per
precipitare da Naruto, si stava lasciando trasportare dal suo istinto sessuale,
ma si fermò. Si mordeva lebbra così fortemente che il sangue usciva
inarrestabile. Corse in bagno a bagnarsi la bocca e con un fazzoletto cercò di
arrestare il flusso del sangue, che usciva deciso. Poi si sedette sulla tazza,
si mise le mani in faccia:era completamente zuppa di sudore. “Devo ASSOLUTAMENTE
calmarmi!”-pensò Sai che ormai non pensava ad altro che alla dolce visione di
Naruto solo in mutande che lo prendeva tra le sue braccia e gli sussurrava dolci
parole, e perché no, anche un tantino perverse. Sbuffava in continuazione.
Quella situazione lo rendeva teso, così decise di soffocare quella voglia così
passionale e focosa con la masturbazione.
Quando finì, uscì frettolosamente dal bagno, così da non
accorgersi che aveva davanti quella splendida visione, sulla quale ci sbatté
contro. “Ops, scusa Sakura,gia di ritor…, Na-na” -balbettava Sai –NARU-T-TO-
deglutì poi faticosamente per l’emozione.
Non mi piace che gli altri si divertano alle mie spalle,
Sai!-disse Naruto quasi divertito da quella situazione; E poi…non c’è per niente
gusto divertirsi da soli quando si ha l’opportunità di
sballarsi quando si ha di che divertirsi proprio
davanti a te…dico bene? . Sai, un po’ sbalordito e anch’egli un po’ divertito ed
eccitato per le parole quasi di sfida di Naruto, annuì. Si guardarono
intensamente, ma nessuno dei due cedeva alla dolce tentazione che è il sesso.
Poi Sai, con tutta la forza che aveva in corpo, con tutta la violenza e passione
che lo opprimeva ormai da tanto, lo scaraventò sul tavolo, gli strappò con
violenza la maglietta, baciò molto lentamente il petto e poi l’ombellico, fino
ad arrivare al linguine e…Poi improvvisamente sentirono una porta sbattere, e
udire una voce tanto familiare quanto fastidiosa;aveva interrotto il loro
momento intimo e sessuale più bello della loro vita, che in fondo entrambi più
di ogni altra cosa desideravano da quando si erano conosciuti. “Ragazzi, ho
fatto un po’ di spesa, e ho comprato anche un bel dolce per festeggiare la
promozione di Shikamaru!...ODDIO!!!MA CHE AVETE COMBINATO IN CUCINAAA???Ma c’è
un macello che non finisce maiii…e che ci fa la maglietta di Naruto tutta
strappata per terra?? E le mutande di Sai????...ALLORA??VOGLIO DELLE
SPIEGAZIONI!!!”imprecava Sakura che ormai aveva perso la testa; “Ecco Sakura,
noi…ehm…insomma….noi cioè Io e Sai”diceva Naruto disperato, cercando di trovare
una spiegazione plausibile. “Ecco, vedi Sakura- lo interruppe Sai- io e Naruto
volevamo preparare qualcosa per il grande
evento di questa sera, ma la situazione evidentemente ci è sfuggita di mano; ma
prima che tu possa dire qualcosa ti prego di seguirmi in camera, per favore!”-“
E perché dovrei?Per quale motivo, scusa??”-“Meno domande e più fatti, seguilo
basta, non fare la complicata!!”difese Naruto, il quale forse aveva compreso le
intenzioni di Sai.
Sakura un po’ perplessa seguì Sai
in camera, ma appena giunti, Sai chiuse a chiave Sakura: “ BRUTTI PEZZI DI
MERDAAA…APRITEMIII…GIURO CHE APPENA ESCO DI QUA VE
“Dove eravamo rimasti?Ah si adesso ricordo, stavamo
godendo insieme!”disse Naruto. Sai riavvinghiò Naruto, lo scaravento nuovamente
sul tavolo della cucina.
Lo ricoprì di baci selvaggi, di dolci leccate sensuali e calde. Sai scendeva sempre più lentamente con la lingua…un sussulto dell’altro. Poi il primo gli aprì le gambe, e dolcemente entrò, seguito da un dolce gridolino: spingeva con calore selvaggio e passione; grida di goduria sovrastavano la cucina ormai messa sotto sopra dalla passione dei due. Poi le ultime urla, dei sussulti, del sudore, respiri affannati, sguardi intrisi di amore e passione. Si abbracciarono, si coccolarono, si amarono.
“MA CHE DIAVOLO STATE COMBINANDO LAA…IO SPERO PER VOI
CHE ABBIATE MESSO APPOSTO OGNI SINGOLA COSA….”urlava Sakura- “ e speriamo che
quelle urla non fossero state quello che penso io!” disse infine fra se e
se.
Durante la cena dedicata a Shikamaru , Sai e Naruto non
potevano fare altro che scambiarsi sguardi, e stringersi la mano sotto il
tavolo; poi Naruto con le bacchette scrisse sul ramen: TI AMO.
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