Fanfic su artisti musicali > Big Bang
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Autore: Ai Akane    28/10/2013    1 recensioni
Gaia Draghi, una ragazza di 24 anni, Italiana, vince un concorso "un anno con i Big Bang", lei che non era neanche una fan, allora perché abbandona la sua vita gettandosi nell'ignoto? Ma questa ragazza è speciale: una ballerina dallo straordinario talento. Come si evolverà il rapporto tra le icone del k-pop e Gaia, scopritelo con me...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Gangnam

 
Wow è molto più grande di come mostrata in foto!
Mi è impossibile credere d’essere realmente qui, se questo è un sogno vi prego non svegliatemi!
< Ti piace vero? Lo vedo dal tuo viso stupefatto > sogghigna  Ji Yong
< Si gangnam è meravigliosa, ma quando ho detto di volerla vedere non intendevo dall’interno di una macchina! Anche se questa devo ammettere è una gran macchina, Comunque quand’è che scendiamo!? >
< ahahah, adesso adesso, non posso parcheggiare dove c’è gente daremmo troppo nell’occhio!  Ricordati chi sono io e  chi sei tu! >
< Uff… >
< Eheh, pesa la celebrità è? Lo ho imparato a mie spese >
Parcheggiammo alla fine dell’isolato in una stradina poco trafficata, per quanta una strada di gangnam possa essere poco in vista.
Ji Yong nasconde il viso sotto un cappuccio e degli occhiali da sole, cammina curvo per nascondere il volto.
< Si vede che sei abituato, ti mimetizzio peggio che un camaleonte, è forse questo il tuo super potere? >
< Ringrazia! Per il momento non ci ha ancora riconosciuto nessuno, se dovvesse succedere scoppierebbe l’inferno e ognuno per la sua strada >  risponde così senza alzare lo sguardo.
Rispondo con una linguaccia ben assestata.
Mi sento un po’  un’aliena qui, non ci sono molti stranieri e mi guardano tutti incuriositi.
In Italia ero medio alta, qui mi sento una gigante, provo un po’ di disagio, non capisco se guardano me o l’incappucciato che mi cammina accanto.
Ci fermiamo in diversi negozi, per aggiungere capi al mio guardaroba, troppo piccolo rispetto al mio vero potenziale.
Sono così gentili le commesse qui, non come da noi, che alcune quasi sono indisposte dal fatto che chiedi loro informazioni, qui sono così servizievoli e così piccole, sembrano bamboline che belle.
Ji Yong è meno sulla difensiva adesso, si è sciolto un po’ e ride e scherza con me come se ci conoscessimo da una vita, la cosa che più temevo una volta arrivata qui era di non essere accettata, fortunatamente invece andiamo d’accordo.
Immaginavo i Big Bang meno alla portata di tutti, più altezzosi, invece sono proprio ragazzi comuni, con qualche milione di dollari in più, ma pur sempre ragazzi.
Adoro Ji Yong, mi ricorda mio fratello.
Una fitta al cuore, cosa è questo dolore, non sembra accenare a minuire, ma cosa sarà, forse lo so, queste sone le ferite del mio cuore infranto, svuotato, abbandonato da una presenza troppo importante, forse non tornerà mai più come prima.
 
 
Ci fermiamo in un Cafè per riposarci un attimo dopo lo shopping sfrenato.
Una canzone dal ritmo travolgente mi raggiunge l’orecchio, ogni fibra del mio corpo è attratta da essa.
< Andiamo! > esclamo, senza specificare dove, ma Ji Yong, quasi mi leggesse il pensiero, mi prende per  mano e si dirige verso  la direzione dalla quale proveniva la musica. Che mano calda che ha, è rassicurante stringerla, gli tocco solo la mano eppure mi sembra d’essere avvolta in affettuoso abbraccio, che bella senzazione.  Cos’è questa senzazione di calore sul viso, non starò mica arrossendo!?
Il cuore mi batte forte quasi volesse uscirmi dal petto, ma batte così per la mano di Ji Yong o per la musica, non riesco a concertrarmi,  con questo suono dirompende che m’ invade i pensieri.
La musica è sempre più forte, il ritmo mi batte nelle vene, ogni mio muscolo vuole muoversi, per accompagnare quella canzone così travolgente.
Senza neanche accorgermene inizio a ballare, come ai vecchi tempi, come se nulla fosse cambiato.

 
I muscoli si scaldano, si sciolgono, mi muovo sempre più velocemente, per finire col perdere il controllo dei miei movimenti, è la musica che mi guida, solo quella. Non penso più a nulla, non vedo più nulla, non sento nulla oltre la musica.
 
 

Un attimo sorseggio un’aranciata ed il momento dopo mi ritrovo a stringere la mano di Gaia, senza saperne bene il motivo, ci dirigiamo verso la musica, è un piccolo spettacolo che promuove il nuovo CD di un cantante straniero che non conosco.
Lei è completamente infatuata dalla musica, ha lo sguardo assente, ma luminoso,vivo, lo sguardo di chi ama siceramente qualcosa. Lo stesso sguardo che ho visto fare solo dai miei compagni prima d’ora, ama davvero a questo modo la musica?
Mi lascia la mano per restare qualche secondo immobile, con le palpebre serrate, tanto che ho pensato si sentisse male.
Riapre gli occhi e volge il lo sguardo al cielo, per poi cominciare a muoversi, fondendosi con il ritmo.
Fa movimenti armoniosi, femminili, sensuali, è davvero meravigliosa. I suoi occhi non guardano nulla, ma vedono tutto. Così mi sono spiegato il suo particolare sguardo, con quegl’occhi grigio perla, così insoliti, così intensi.
Ho lavorato con molti ballerini in tutta la mia carriera, vengo confuso come tale anche io, il mio è solo il frutto di ore di allenamento, il talento per la danza è altro.
Non ho mai visto nessuno immergersi a tal punto nella danza, credo che anche se in questo momento la chiamassi, non mi sentirebbe perché rinchiusa nel suo mondo.
Questo senzazione è quasi malinconica, adesso la sento più lontana, non riesco a capire cosa mi trasmette vederla ballare cosi fluidamente.
Intorno a lei si è creato un vuoto, le persone le stanno a una certa distanza, sembra quasi una dea, che balla delicatamente sull’acqua. Oh, sono gia le undici meno un quarto, dovremmo avviarci, ma non me la sento di interrolmperla, che meraviglia, non voglio che smetta, ma allo stesso tempo sono quasi geloso, avrei voluto essere solo ad assaporare questo spettacolo, com’è egoista l’uomo.
Ed io  alcontrario dell’opinione comune, non sono altro che un uomo come tutti, con i suoi difetti, le sue manie e i suoi fantasmi.
Queste senzazioni sono completamente nuove per me, sono quasi spaventato da esse, sono timoroso, ho paura che questa che per il momento è una senzazione piacevole possa mutarsi in dolore, non voglio soffrire, ho già sofferto troppo. Sono stanco della sofferenza.
Guardandola però la mente si svuota, i problemi scompaiono e una senzazione di calore si dirama in tutto il corpo.

 
  
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