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Autore: MaryElizabethVictoria    29/10/2013    2 recensioni
In una nuova StoryBrook, ricca di vecchi e nuovi personaggi, una nuova regina cattiva decide di sfruttare la maledizione per pareggiare i conti con la sua antica rivale, la Principessa Aurora, separandola dal suo vero amore. Ravenna non immagina però che le sue macchianzioni finiranno col riportare alla luce il suo stesso passato e la sua tormentata storia con Rumpelstiltskin, il demone con cui strinse il patto che fece di lei la più bella del reame...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aurora, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cavalcando il suo veloce  e prode destriero il principe Philip percorreva  a balzi la Foresta Oscura, diretto al luogo dove giaceva esanime la principessa addormentata.

Killian Jones gli era subito dietro,  nonostante la sua cavalcatura non fosse delle più adeguate a tale nobile missione. Conoscendo i suoi trascorsi da pirata gli stallieri del palazzo gli avevano infatti beffardamente assegnato al posto di uno dei cavalli reali  un malandato ciuco da traino, che nonostante fosse a più riprese spronato continuava ad avanzare a passo d'uomo. Un uomo vecchio e possibilmente infermo. Non solo si trattava della bestia più lenta e recalcitrante che avesse mai visto, ma aveva anche a che fare con l'unico esemplare di mulo parlante di cui si fosse a conoscenza.

-E muoviti bestiaccia...- imprecò per l'ennesima volta Hook , dando energicamente di speroni.

Se Aurora era davvero in pericolo non aveva un solo istante da perdere!

-Andiamo amico- protestò di rimando il Ciuchino, che con tutta evidenza se la stava prendendo comoda- che fretta c'è? Magari adesso ci fermiamo, ci riposiamo, prendiamo un paio di boccali di sidro... conosco un posto in fondo alla collina che si chiama la Mela Avvelenata, la locandiera è la fine del mondo bello...Tanto il belloccio a cavallo ha detto che la tua principessa sta dormendo, non va da nessuna parte giusto?

-Non è la mia principessa- lo interruppe il pirata, scorbutico - e adesso muovi quelle zampe!

L'animale al contrario si impuntò sulle zampe anteriori, girandosi a fissare il pirata di sottecchi.

-Ahh certo questa non la bevo amico...non ho mai visto nessuno che ci mette tanto impegno per la pollastra di qualcun altro -dichiarò con l'aria dell'esperto di relazioni di coppia - Allora spara, qual' è il problema? E' un po' bruttina dì la verità...

-No, lei è bellissima- protestò Killian, riportando allo steso tempo alla mente le delicate fattezze del volto di Aurora .

-Allora vediamo... Alito pesante? -insistette il ciuco.

-Il problema non è lei, va bene? Sono io- concluse Hook,senza la minima voglia di parlare oltre di lei, non in quel momento in cui anche solo a sentirla nominare era come se il cuore gli balzasse nel petto -Lei è una principessa, bellissima certo, ma non è solo questo... è intelligente, piena di vita e...anche una gran rompiscatole se ci si mette! Io sono...solo un pirata. Che cosa posso offrirle? Non sono alla sua altezza... lei si merita di stare un principe che ad un suo cenno può mettere il mondo ai suoi piedi , mentre i pirati sono come... sono come le cipolle.

-Perchè puzzano?- si informò l'animale.

-Si... no! Non è solo quello...

-Ah, ti fanno piangere?

-No.

- Li lasci al sole e diventano marroni e poi spuntano i peletti bianchi?

Ormai era partito per la tangente.

-No!!!!!Tutti e due abbiamo gli strati - concluse Hook .

-Aah, tutti e due avete gli strati?- ripetè il Ciuchino dubbioso-  Sai, non a tutti piacciono le cipolle... Torte! A tutti piacciono le torte e le torte hanno gli strati- rifletté tra sè.

-Non mi interessa che cosa piace a tutti! I pirati non sono come le torte!!! - inveì il pirata, poi aggiunse parlando più a sè stesso che all'asino delirante- Io la salverò ... la salverò a qualsiasi costo. E poi la lascerò andare con il suo vero amore- decise.

 


Drake si portò una mano alla testa, potendo constatare se non altro che era ancora attaccata al collo.

Per il resto si sentiva da schifo.

Nella sua mente si affollavano strani ricordi confusi di una lotta palesemente impari contro un nemico che poteva rendersi invisibile...il ghigno dello Stregatto che compariva di tanto in tanto alle sue spalle prima di vibrargli un nuovo colpo a tradimento... non aveva intenzione di ucciderlo, oh no, stava semplicemente giocando con lui proprio come farebbe un gatto con la sua preda!

Infine ricordava distintamente che quel maledetto di Gold aveva approfittato proprio del fatto che lo Stregatto si stesse già divertendo tanto con lui per abbandonare il campo . Si era dissolto al di là del portale dello specchio lasciandolo lì solo a d incassare colpi su colpi da quella furia invisibile.

Dannato vigliacco...

-Oh, mio povero amore...- mormorò una carezzevole voce femminile.

Una figura di donna china su di lui gli tamponava amorevolmente il viso con qualcosa di bagnato.

-Alice?- il ragazzo aprì a fatica l'occhio pesto, speranzoso di trovarsi in qualche modo ricongiunto all'unica persona per cui avrebbe sopportato ancora con indifferenza un simile pestaggio.

Tuttavia le sue speranze furono ancora una volta disattese nel modo più crudele.

-Strix deve essersi proprio divertito con te...- constatò Milah senza la minima traccia di autentico dispiacere nella voce - ...è una bestiola così dispettosa! Però piuttosto utile ,se sai prenderlo dal verso giusto. E' stato lui a riportarti da me, una volta che il nuovo giocattolo gli è venuto a noia...

-Il nuovo giocattolo si è rotto- constatò Drake e questo valeva in ogni senso dato che non riusciva neanche a girarsi propriamente a causa delle costole rotte.

-Scusa, dimenticavo - quasi scocciata, Milah estrasse dal vestito fradicio che indossava un boccetta di liquido verde- bevi questo , mio caro, vedrai che ti sentirai meglio...

-Ma che diamine... no, non berrò se non mi dici che diavolo c'è dentro...

-Ma questa pozione può restituirti la tua vita, mio adorato! Devi bere o continuerai a sanguinare e alla fine... morirai- a questo punto Milah si fermò a ponderare quella eventualità con grande attenzione-  Bè, a quel punto saremmo morti in due. Non è neanche una cattiva idea tutto sommato. Mah, fai un po' come ti pare...

Drake a quel punto aveva ben poca scelta: si sforzò di bere fino all'ultima goccia nella speranza che quel liquido lo avrebbe davvero aiutato a riprendersi a sufficienza da andarsene il più lontano possibile da quella pazza isterica... forse con un po' di fortuna sarebbe riuscito a raggiungere Alice , anzi Aurora...era così che si chiamava, giusto?!

-Un momento- rantolò tra sè e sè- cosa mi sta succedendo? Che cosa mi hai fatto?

Mentre le ferite del corpo a poco a poco si rimarginavano una miriade di informazioni stavano invadendo in un solo istante la sua testa. Cose che aveva fatto , persone che aveva conosciuto probabilmente in un'altra vita... adesso ricordava tutto così chiaramente!

-Te l'ho detto- spiegò la Strega del Mare- Questo filtro ti ridarà la tua vita ... esattamente com'era, con tutti i tuoi ricordi.

- Milah... io e te... eravamo innamorati?!- Drake si presela testa tra le mani,  ancora estremamente confuso- Mi sembra di ricordarlo, ma...E' tutto così complicato...

-Lo so, caro ,lo so... ma ci sono io qui a renderlo meno complicato per te- Milah non perse l'occasione di piombargli addosso come un falco da preda, cingendolo in un abbraccio possessivo- Io e te ci amiamo. E l'unica cosa che ci manca per vivere liberamente il nostro amore è vendicarci dell'uomo che mi ha portata via da te...

-Rumpelstiltskin -  ringhiò Drake, il ricordo di quella creatura malefica riusciva ancora a farlo infuriare dopo tutto quel tempo.

-Esatto!- confermò Milah al settimo cielo- Oh, sono così contenta che tu sia tornato in te...sarai lo strumento perfetto per la mia vendetta.. e poi...- ma a quel punto si interruppe prudentemente.

Non era ancora il caso che sapesse su chi altro sarebbe ricaduta la sua ira vendicativa. Prima avrebbero pensato a Rumpelstiltskin ovviamente... e poi sarebbe venuto il turno della principessina. Molto presto.


Hook e il suo quadrupede chiacchierone raggiunsero a fatica Philip che grazie all'indiscussa superiorità della sua cavalcatura aveva diversi metri di vantaggio su di loro. Il principe  si era fermato ad aspettarli  più avanti , lo sguardo sbarrato, di fronte a quella che sembrava una enorme foresta di rovi.

-Signori, siamo giunti laddove incontreremo il nostro destino- stabilì gravemente.

-Tutto qua?- commentò Hook beffardamente, smontando dall'esasperante ciuco- Tutto quello che ci separa da lei sono una manciata di spine?!

- Silenzio- impose Philip, il quale ormai era ben addestrato a riconoscere la scia che lascia un incantesimo - non siamo soli...una potente strega è passata di qui di recente, non vedete?- considerò toccando il terreno che era ancora bagnato- E potrebbe benissimo averci riservato qualche brutta sorpresa.

-Ma che strega?!Ci mancava questo qua che ha le visioni!- commentò Ciuchino.

-No, aspetta... anche io sento qualcosa- lo corresse Hook , volgendo lo sguardo più in alto , verso la direzione da cui veniva quella specie di pesante respiro.

Incontrò così gli occhi rossi e ben desti della bestia che sormontava minacciosa il groviglio di rovi. Un affettuoso regalino della Strega del Mare, caso maia a qualcuno fosse venuto in mente di venire a soccorrere la principessa...

- Dra...dra... drago... nessuno mi aveva parlato di un ...drago- riuscì a pronunciare a malapena Ciuchino prima di svenire.

-Ci penso io - intervenne Philip sguainando la spada.

-Al drago?- domandò Killian.

-Alla principessa- lo corresse lui, riservandogli uno sguardo quasi compassionevole - Avanti Hook, se solo la metà delle tue vanterie sono vere dovrebbe essere un gioco da ragazzi per te sbarazzarti di questa bestiolina... - detto ciò si diresse verso il bosco di rovi cominciando a  menare fendenti per farsi strada.

-Certo... come no- gli fece eco il pirata.

Il drago, che già dava segno di essere infastidito dalla presenza degli intrusi, aprì le grandi ali rosse insieme alle fauci . Hook estrasse la spada e si preparò a fronteggiarlo. Il calore della prima ventata infuocata lo  sfiorò appena sopra una spalla, ma almeno riuscì ad evitare di finire abbrustolito come il tronco alle sue spalle . Con una certa difficoltà riuscì a schivare anche la seconda fiammata rotolando dietro un albero e cogliendo anche l'occasione  per controllare come se la stesse cavando il principino. A quanto pare per ogni rovo che tagliava altri dieci ne ricrescevano sbarrandogli il passaggio, per effetto di una strana magia.

-Maledetto idiota...- commentò a denti stretti.

Hook uscì allo scoperto per andare ad aiutarlo ma in quel momento fu atterrato da un colpo di coda del drago che si avvicinò a lui incombendo con un inquietante ruggito, segno che si stava preparando a far fuoco una terza volta. Il capitano roteò la spada in direzione della belva, ma era chiaro che questa non ne era minimamente intimorita.

Anzi con un colpo di artigli lo privò dell'arma , mandandola a conficcarsi nel terreno alle sue spalle.

Il pirata si stava ormai preparando ad affrontare la fine quando improvvisamente il drago parve perdere interesse per lui, concentrando il suo temibile sguardo su qualcuno alle sue spalle. Ignorando completamente il pirata la bestia si diresse verso il povero ciuco che era rimasto in disparte ad assistere al combattimento, ma non sembrava avere cattive intenzioni.

Erano dei cuori quelli che stava formando il fumo che fuoriusciva dalle narici della... draghessa?!

- Nonononono ehi ehi! Oh, che denti lunghi che hai, voglio dire, che denti abbaglianti, eh lo so te lo diranno tutti quelli che ti mangi, ma sicuramente te li sbianchi perché non ho mai visto un sorriso così sfavillante... e... non è che sento una freschezza... alla menta?- poi facendo dei segni disperati nei confronti di Hook il ciuchino aggiunse- E' la tua occasione, bello, o adesso o mai più! E... sai un'altra cosa- riprese a parlare alla draghessa in tono carezzevole-  sei... sei... un drago femmina! Oh cielo! Volevo dire, oh certo che sei un drago femmina, perché... perché tu trasudi bellezza femminile e... ohm... Allora ti vuoi muovere, ragazzo delle cipolle?!?- inveì contro di lui, che era rimasto immobile di fronte a quell'imprevedibile svolta degli eventi.

L'amore era davvero una cosa strana, rifletté per un istante il pirata, poteva davvero nascere tra le creature più diverse, come ad esempio uno strambo mulo parlante e una draghessa sputafiamme.

Allora perchè non tra un pirata e una principessa?

 

-No- ripetè Alice misurando a grandi passi l'unica grande stanza che costituiva il soggiorno di Isabelle- Non voglio andare a riposare, non sono utile a nessuno andandomene semplicemente a dormire!

-Ma sei a pezzi, Alice, tutti lo siamo...- protestò Isabelle lasciandosi a sua volta cadere sul malandato divano, sulla metà non sfondata naturalmente- ... un po' di riposo non può che farti bene.

Lei e Philip si scambiarono uno sguardo preoccupato. Il Cappellaio, che li aveva seguiti perchè naturalmente non aveva nessuna altro posto  in cui andare, si associò allo scontento generale, ma ovviamente lo fece a suo modo rifugiandosi in cucina  a preparare il the. Tutto sembrava meno tragico dopo una buona tazza di the, affermò con aria solenne.

 Alice al contrario sembrava davvero una spiritata aggirandosi per la casa tutta scarmigliata, senza riuscire a darsi pace, e nessuna tazza di the avrebbe cambiato questo.

-Non dovevo lasciarmi convincere da voi a tornare a casa...- stava ancora borbottando la ragazza, senza dare il minimo ascolto all'amica- ... devo tornare all'ospedale! Raven è ancora là, lei potrebbe sapere qualcosa di più! Oppure quella Rapunzel... insomma devo almeno tentare di fare qualcosa per riportarlo qui.

-Non c'è niente che possiamo fare per lui-  tentò ancora Philip - il signor Gold te lo ha già spiegato più di una volta...purtroppo Drake è...

-Lui non è morto!- Alice quasi non si rese conto di averlo urlato- Sono sicura che Gold mente. Lui non può essere morto, semplicemente non può... ha promesso che non mi sarei liberata di lui tanto facilmente... lui ha promesso...

Philip si lasciò sfuggire uno sbuffo esasperato.

-Alice, devi calmarti adesso: sei fuori di te- concluse con risolutezza- Ti prego, ci stai facendo preoccupare a morte. Ascolta, anche se non stiamo più insieme io tengo ancora molto a te e mi fa male vederti in questo stato, perchè io...

-Che cosa? Mi ami?!- Alice scoppiò quasi in una risata isterica- Tu non mi ami... non mi hai mai amata... non capisci? Ti hanno fatto solo credere che sia così...E' la maledizione! Ma certo, deve essere per questo...

-Alice per favore, non mettertici anche tu. Non esiste nessuna maledizione...

-Ha ragione, sai? E' la maledizione - le fece eco Jefferson dalla cucina- tu non ami Aurora, al contrario, se ben ricordo hai fatto la fatidica proposta a quell'adorabile signorina sul sofà. A proposito cara, quante zollette di zucchero?

Isabelle non si sprecò nemmeno a rispondere, tanto la conversazione stava degenerando nella pura follia e inoltre era davvero troppo stanca in ogni caso.

Alice invece si sentiva piena di energia. Non che l'opinione del pazzo di turno, recentemente evaso dal locale centro di cure mentali , servisse a dare molto sostegno alla sua affermazione eppure la ragazza  sentiva in cuor suo di avere ragione. Perchè dopo tutto quello che aveva visto e sentito quella era l'unica spiegazione!

- Io ho ragione e te lo proverò- si risolse infine , prendendo alla sprovvista il giovane con un lungo bacio sulla bocca dal quale Philip si discostò poco dopo quasi stralunato- Allora,  che cos'hai sentito veramente? Dimmelo, sinceramente, hai provato qualcosa di più di quello che ho provato io baciandoti?

-Io...- Philip si passò una mano sulle labbra, visibilmente confuso- ... è così strano... non ho provato assolutamente niente- ammise infine.

-Visto?!- lo sguardo di Alice era folle e trionfante allo stesso tempo.

-Oh, ma questo da solo non prova niente...- constatò Isabelle- Secondo questa logica io dovrei...bè, a questo punto tanto vale tentare, no? - così dicendo la ragazza si decise a baciare a sua volta un sempre più esterrefatto Philip, il quale certo non fu udito lamentarsi.

Per la verità sembrò godersi quel bacio molto di più di quello di Alice.

-Devo bacialo anch'io?- domandò  a questo punto il Cappellaio, incerto su cosa ci si aspettasse da lui.

-No,no,no,no,no,no,no!- risposero tutti in coro.

-Bene...direi che la teoria di Alice in effetti ha un suo senso- ammise finalmente Philip, il braccio che ancora circondava inconsapevolmente la vita di Isabelle.

-Allora cosa stiamo aspettando?- stabilì la ragazza- Andiamo a riprenderci Drake!!

 

Philip stava ancora combattendo inutilmente contro la pianta di rovi incantata, ma non appena Hook fu di fronte ad essa cercando di aiutarlo con la sua spada questa si ritrasse spontaneamente, concedendogli l'accesso al giaciglio della principessa. Era come se i rovi incantati lo avessero riconosciuto, questa infatti era la magia del Cappello, che non avrebbe lasciato passare altri che l'uomo destinato a spezzare la crudele maledizione.

-Questa nuova diavoleria che cosa significa?- domandò ad alta voce Hook.

-Devi essere tu- disse Philip, nella sua voce si sentiva lo stupore  ma anche un certo sollievo.

-No io... ehi, amico, non metterti strane idee in testa... io non posso.

-Ma certo, devi essere tu!!- insistette il principe- Può voler dire solo che sei il suo Vero Amore.

-Non è così- scandì il pirata in modo da essere il più chiaro possibile- Tu sei il principe sul prode destriero che deve trarre in salvo la principessa!Io non posso... non potrei mai.... ma chi vogliamo prendere in giro?!

-A me sembra che l'unica persona che si sta prendendo in giro da sola sia tu- puntualizzò il principe Philip, trattenendosi a stento dal prendere a pugni quella testa di legno- Che cosa fai ancora lì? Hai una principessa innamorata che ti aspetta e giuro sul mio onore che se non la vai a salvare immediatamente ti ci manderò a calci personalmente.

-Devi solo provarci razza di viziato moccios... ehi, aspetta! Comunque non erano questi gi accordi- protestò il pirata.  

-Sai cosa ti dico, che sei talmente ricoperto di strati ,cipollino ,d’aver paura dei tuoi sentimenti! - intervenne Ciuchino, ancora comodamente accovacciato tra le amorevoli spire della draghessa - Magari tu a lei piacevi, magari ti amava!Ma non hai mai voluto darle una possibilità solo per non dovere poi ammettere che lei ti ha capito perfettamente, strati o meno ... Adesso vai là dentro e bacia quella ragazza come se non ci fosse un domani, è chiaro?!

Hook dovette quindi rassegnarsi alla volontà del gruppo e vincendo ogni suo timore mosse il primo passo verso la sua bella addormentata.

La fanciulla giaceva pallida come la morte, sul giaciglio di cristallo. Soltanto le sue labbra dalle quali non passava respiro avevano conservato un colorito rosato, che tuttavia stava lentamente svanendo vinto dalla fredda rigidità causata dall'incantesimo.

- Hei...me ne hai fatta fare di fatica per rivederti...-  mormorò il pirata accostandosi al suo bel volto addormentato.

-Sbrigati e arriva alla parte del bacio!- gli intimarono il principe e il ciuchino in coro.

-Fatevi gli affaracci vostri voi due, maledizione!- imprecò Hook  contro quel pubblico sgradito.

Si spostò maggiormente di fronte a lei, e sussurrò le sue parole  in modo che gli altri due non lo potessero sentire.

- Forse non sono il principe che aspettavate, giunto a salvarvi sul suo destriero, ma come vedete sono qui. Vi giuro che non permetterò più a nessuno di farvi del male... Aurora, non c'è niente che non farei per voi... e se un bacio può spezzare l'incantesimo ...ti prego, ti prego fa che funzioni- concluse chinandosi sulla principessa addormentata e posando le sue labbra sulle sue in un casto bacio.

Poi Killian si ritrasse aspettando che la fanciulla aprisse gli occhi, cosa che accadde suscitando il clamore generale. Ciuchino e Philip quasi si abbracciarono, avvolti entrambi a loro volta dalle spire della draghessa.Tutti erano rimasti col fiato sospeso aspettando quel momento cruciale.

-Sapevo che eri tu- mormorò la principessa, appena ripresasi dal sonno incantato- hai spezzato l'incantesimo!

-Sicura?- le chiese il pirata sfoderando il suo miglior sorriso da manigoldo- perchè credo che sarebbe molto meglio accertarsi che ogni traccia della maledizione sia andata via definitivamente...

-Killian...

-Per sicurezza!- spiegò lui ostentando una finta innocenza, prima di baciarla di nuovo e di nuovo e di nuovo.


Nella stanza d'ospedale di Raven, dove il dottor Whale insisteva a volerla tenere in osservazione, ormai del nutrito gruppo era rimasto solo il signor Gold, che seduto in un angolo aspettava dimesso che la donna si decidesse a parlargli.

Ravenna era arrabbiata, questo lo poteva dire con sicurezza. Quella calma apparente non avrebbe potuto ingannare qualcuno che la conosceva bene quanto la conosceva lui. Una cosa era certa: questa volta non gli avrebbe reso facile ottenere il suo perdono.

-Alice ha ragione a sospettare della tua buona fede. Hai mentito prima quando le hai detto della morte del capitano- affermò ad un certo punto ed erano le prime parole che gli rivolgeva da quando si era svegliata - Si trova ancora nello Specchio, non è vero? E' la regola del cappello: quattro persone entrano e quattro ne devono uscire... E se Drake non l'avesse accompagnata sarebbe  toccato proprio alla piccola Alice restare al mio posto.

-Povero me- sospirò il signor Gold - e io che credevo che il mio sforzo di venirti a salvare sarebbe stato apprezzato almeno dalla diretta interessata...

-Credevi male- lo rimproverò Raven - Ingannarla in questo modo  è stato spregevole perfino per te.

'Da che pulpito...' avrebbe voluto risponderle. Ma non era davvero il caso di farla arrabbiare ulteriormente.

-Non è per Alice che sei così arrabbiata, non è vero? Lo so. Dobbiamo parlare- ammise  Gold con tutta la buona volontà di cui disponeva- So che pensi che quello  che è successo, in parte, sia stata colpa mia...

-In parte?- ripetè lei ironica- E di che cosa potremmo mai parlare noi due?Per quanto mi riguarda mi hai già detto tutto quello che avevo bisogno di sapere la notte della vigilia.

-Ho sbagliato- ammise lui- Non avrei dovuto lasciarti andare in quello stato,  puoi perdonarmi Ravenna? 

-Non faccio altro dacché ti conosco- osservò lei con un sorriso sarcastico - Se quella sera mi avessi richiamata, se mi fossi corso dietro per parlare quando ne avevo bisogno ... avrei potuto anche passare sopra il tuo comportamento e, come una stupida, perdonarti per l'ennesima volta. Ma adesso è troppo tardi... non posso passare la mia vita a rincorrere te, che ti allontani sempre di più. Sono stanca, davvero stanca- ammise infine.

-Questa volta sarà diverso... - promise come ormai le avrebbe promesso qualsiasi cosa.

-No, non lo sarà- lo liquidò lei.

Tentò di alzarsi e di andarsene ma era ancora molto debole e provata dalle traversie subite, così perse l'equilibrio incespicando dal letto alla porta fino a cadere sulle ginocchia. Il signor Gold le fu subito accanto per aiutarla a rialzarsi. Prima ancora di poterla sfiorare il suo sguardo feroce lo convinse a fare un passo indietro.

Raven gliene fu grata. Non era affatto sicura di come avrebbe potuto reagire se lui l'avesse toccata un'altra volta.

- Ravenna, io ti prometto...- tentò un'ultima volta.

La sua stessa voce gli suonava patetica, ma non sapeva in che altro modo esprimersi.

 In passato non gli era mai servito altro, ripensandoci. Tutte quelle volte che le aveva fatto un torto, che l'aveva messa da parte per perseguire egoisticamente i suoi obbiettivi, poi non eran bastate che le sue scuse per far si che tutto tornasse magicamente a posto.

Ravenna gli credeva sempre, anche quando era  lui che non riusciva a credere in sè stesso. Poteva aggrapparsi ad ogni bugia come ad una verità di fede.  Quella era diventata per lui una certezza incrollabile, un punto di appoggio che gli impediva di andare alla deriva nei momenti in cui sentiva che la sua parte più oscura lo stava soffocando.

Aveva allontanato Belle per evitare di ferirla con tutta la sua oscurità, era una ragazza così fragile, l'avrebbe potuta distruggere così facilmente...

Ravenna invece era perfetta per quello! Abbastanza forte da poterlo gestire anche nei suoi momenti peggiori era sempre rimasta, nonostante tutto, nonostante tutte le volte che aveva cercato di cacciarla. Forse perchè sentiva di doverglielo, forse perchè non credeva di meritare nulla di meglio, forse perchè lo amava veramente... Rumpel non se lo era mai chiesto.

Era molto più facile non sapere e continuare ad averla accanto senza doversi giustificare.

 Fino a quel momento.

-Come  hai promesso ad Alice che l'avresti aiutata?!

Il signor Gold abbassò lo sguardo. Non aveva il coraggio di mentirle ancora esattamente come tempo fa , in quella che sembrava ormai un'altra vita.

-Ammetto che è stato scorretto da parte mia coinvolgerla in tutto questo.

-Scorretto? E' stato semplicemente crudele.

-Non potevo agire diversamente - tentò nuovamente di giustificarsi lui -Tutto quello a cui riuscivo a pensare in quel frangente era trovare un modo per riportarti da me!L'ho lasciato nello Specchio in modo da poterne fare uscire te. Ora per quanto possiamo dispiacerci per la sorte del capitano non esiste una magia per recuperarlo eludendo le leggi del cappello e se esistesse... probabilmente non potremmo permetterci di pagarne il prezzo- ammise.

-Non mi interessa. Trova un modo- scandì Raven, poi si alzò fieramente guardandolo dritto negli occhi-  Potrà anche essere troppo tardi per noi, ma quei due ragazzi si amano veramente. Loro hanno ancora una possibilità.

Lo aveva detto.

Raven aveva finalmente ammesso di non essere più disposta a perdonarlo. In fondo Rumpel si era sempre aspettato che un giorno sarebbe arrivata a quella conclusione e per il suo stesso bene si era preparato ad accettarla... quello che non si aspettava affatto era che gli avrebbe fatto così male.

 

 

Dear Lady Andromeda: Non ci posso credere! come facevi a sapere che Darke sarebbe finito nelle crudeli mani di Milah?!Sono davvero così prevedibile?!AhahahXD Pensavo di essere vicina al gran finale eppure mi rendo conto che ci sarebbe ancora così tanto da dire... in effetti la soluzione di una serie di capitoli a parte ha molto senso: potrebbe davvero risolvermi la vita! E pure uno spin-off con tutti i personaggi che non sono riuscita a trattare esaustivamente direi che ci starebbe... ti terrò aggiornata non appena deciderò sul da farsi! Intanto i nostri eroi hanno sempre a che fare con la Strega del Mare, che decisamente vuole annientarli dal primo all'ultimo, e lo Stregatto... bhè, in realtà lui è lì per farsi gli affaracci suoi^^ Non è un tipo da attenersi a particolari principi morali, semplicemente è lì per prendersi quello che vuole... in questo caso Ravenna. E Rumpel gli rende pure le cose facili andando a litigare con lei proprio in questo momento critico...Aiuto!! Aggiornerò quanto prima possibile, come sempre ti ringrazio infinitamente per il tuo costante sostegno alla storia!!!!un bacione^^

Dear Julie: mia cara, grazie per avermi prontamente commentato gli ultimi capitoli!!!sono io la prima ad aggiornare in palese ritardo rispetto agli obbiettivi che mi sono prefissa quando ho iniziato questa storia...comunque il tuo sostegno è apprezzatissimo!!Con la storia di Rapunzel mi sono proprio levata una soddisfazione perchè era una vita che volevo scriverla, essendo uno dei miei film preferiti...in questo capitolo invece ne ho omaggiato un altro con i riferimenti a Shrek!Eh si , ci sto davvero prendendo gusto...è preoccupante^^ Visto che Drake alla fine ce l'ha fatta?!Non lo fermi neanche ad ucciderlo quello lì, nonostante tutte le batoste che prende costantemente la sua caratteristica principale è quella di rialzarsi sempre in piedi e combattere per quello in cui crede ( in questo caso in Allie, eheh). E anche la fanciulla non è da meno , visto che adesso mobiliterà tutta la squadra sulla base di quello che sente nel suo cuore, ovvero che Drake non può averla ababndonata!!Cercherò di aggiornare il prima possibile o quanto meno di non rendere il mio ritardo scandaloso... un bacione, a presto!!!!!!!!^^

 

  
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