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Autore: NekoShadi    29/10/2013    0 recensioni
La storia di una ragazza che si sente diversa da tutti e ha difficoltà a integrarsi nel gruppo, nella società, sempre più corrotta da tutto ciò che i giovani non dovrebbero nemmeno conoscere..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Supernova. Prefazione.
Seguendo quella strada dissestata, alla ricerca di una meta che non è chiara nemmeno a te, ti guardi intorno e vedi solo male; vedi persone che cadono a terra preda di non so quale invasamento, vedi ragazzi che non sanno tenere le mani a posto, vedi ragazze poco più di bambine... o forse ancora bambine che non replicano a quei gesti così osceni e fuori luogo, dimostrandosi donne vissute, che sanno tutto su quello che non dovrebbero ancora nemmeno lontanamente immaginare, vedi il mondo sotto gli occhi di qualcuno che ha deciso di non essere parte di quella follia, che ha deciso di starne fuori, a suo scapito, rimanendo emarginata, venendo derisa, derisa da chi, prima di giudicare altri, si dovrebbe guardare allo specchio chiedendosi se quello che fa sia veramente la cosa giusta. Hai passato anni di prima gioventù a sperimentare sin da subito le prese in giro di quei finti grandi che popolano i vicoli ove una volta, a certe ore della notte, passavano solo i criminali, ove ancora un quindicenne veniva considerato un fanciullo ancora troppo giovane per farsi del male in quel modo, o che diventava subito adulto, rimboccandosi le maniche per un’azione giusta. Hai condotto la tua adolescenza alla ricerca di un ideale perduto, di qualcuno che ti facesse sentire ancora a casa nonostante i tempi evidentemente cambiati. Crescendo, ti sei sentita sempre più preda di insulti maligni, solo perché, invece dello sballo del sabato sera, preferivi sempre più frequentemente entrare nei mondi virtuali che tanto amavi e che tanto ami tuttora, venendo additata come infantile, come se tutti quelli che ti stavano attorno fossero stati tanto più maturi solo perché venivano a criticarti con una sigaretta in bocca. Dentro di te, c’è ancora indelebile il ricordo di quelle parole, di quelle notti insonni passate a piangere e a chiedersi il perché di tutto questo, il perché tu dovevi rimanere sola in mezzo a gente simile. Tutto questo però ti ha aiutato, ti ha aiutato a crescere, a raccogliere sempre più coraggio per andare avanti, a non cercare più il motivo di tanta pazzia, e a convincerti sempre più che la tua era la strada giusta, per quanto impervia e ricca di ostacoli; credevi in te, e nella convinzione sempre celata che prima o poi avresti trovato le persone giuste con le quali condividere i giorni più felici della tua vita. Piano piano hai imparato a non fidarti subito di chiunque, ma di verificarne prima le intenzioni, cadendo sempre in meno tranelli, hai imparato a guardare alto e avanti, fregandotene della tua solitudine, pur di evitare coloro che per te non andavano bene, venendo vista quasi come asociale, cosa che in realtà non ti calzava proprio, eri sociale eccome, eri solare, eri splendente, ma solamente con chi era in grado di farti sentire bene davvero. Nessuno ti aveva mai capita fino in fondo, quanto tu fossi gentile, preoccupandoti sempre della felicità altrui e di alleviare le tristezze delle persone alle quali volevi bene, quanto i tuoi abbracci fossero un tesoro, in quanto intinti di una sincerità oltre qualunque confine, perché ormai, dopo tutto ciò che ti era capitato, supportavi gli altri che avevano bisogno di te cercando di evitare loro quello che era successo a te. Per troppo tempo sei rimasta sola, emarginata da quel mondo troppo sbagliato, in cui anche le persone come te tendevano a nascondersi dagli sguardi indiscreti consumati dalla movida e da tutto ciò che dovrebbe esistere molto meno tra persone così giovani
   
 
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