CAPITOLO 1
Avevo deciso di andare al concerto degli One Direction,dopo tanto tempo. Ero elettrizzata dall'idea di incontrare i miei idoli soprattutto Harry Edward Styles. Mi ricordo bene. . . Era il quattro luglio, verso le sei e un quarto, il mio volo l'asciava l'Italia per andare in Inghilterra. Un'ora dopo ero gią arrivata nella cittą dei sogni. ero li. . .Non ci potevo ancora credere,un'anno provando a comprare i biglietti e pensare che ora ero il, mi faceva rabbrividire.
Dopo il mio lungo discorso,stavo aspettando aspettando l'autobus che mi avrebbe portato al Motel Breackfast.L'indomani si sarebbe tenuto il concerto,non vedevo l'ora. Entrata nell'albergo,mi diederpo la chiaveper la stanza numero 1O e il portinaio mi disse che dovevo condividere la stanza con un'altra ragazza della mia etą,circa.Salii le scale dimenticandomi dell'ascensore facendomi tre piani di scale a piedi con delle valigie pesantissime ed arrivai alla stanza apri e. . .
Vidi la ragazza con la maglia degli 1D addosso.
Gli saltai addosso chiedendogli se era una Directioner e lei entusiasta disse di si. Ci presentammo,si chiamava Chiara ed aveva vent'anni come me. Mi ha raccontato un po della sua vita,l'avorava in una radio a Verona e, dopo il concerto voleva chiedere ai ragazzi se volevano essere ospiti di 'take me Home' (il nome della radio era in onore dell'album degli One Direction).Io la incoraggiai, ma sapevo che non potevano andare su due piedi; ormai erano famosi, hanno un programma da rispettare ma mi limitai solo a dire "Speriamo bene".
Siamo state tutta la notte a farci domande, a ridere dei ragazzi. . . Era simpatica.Ad un certo punto siamo crollate, Troppa stanchezza.Ci hanno svegliate  di buon'ora dalla donna delle pulizie. ci siamo preparate e siamo andate a fare colazione insieme gił nel ristorantee dopo abbiamo deciso di visitare un po la cittą dato che ne avevamo la possibilitą.Volevamo vedere a tutti i costi di vedere quegli autobus rossi a due piani di cui facevano parte del video "One thing".