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Autore: PsychoKiller    29/10/2013    3 recensioni
Da due anni ormai sulla Terra regna la pace. Le vite dei nostri eroi ritornano ad essere noiose e addirittura normali, finchè una chiamata del Supremo Dende non li informerà di una nuova minaccia. Tra lotte e allenamenti, sbocciano tra i nostri giovani eroi sentimenti che metteranno a dura prova il legame di amicizia che c'è tra loro. Emozioni contrastanti coinvolgeranno Pan e Trunks, che scopriranno di provare qualcosa di diverso dalla profonda amicizia che c'è tra loro, a cui si aggiungerà Ub, innamorato della giovane sayan, e Marron, che cerca invece di far colpo su Trunks, mentre Bra e Goten continueranno a stuzzicarsi l'uno con l'altro. In tutto questo, si combatterà una violenta lotta che minaccerà le vite dei nostri giovani eroi...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks, Ub | Coppie: Bra/Goten, Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

I due si diressero a piedi verso il bar più vicino. Mentre gli camminava accanto, Pan potè ammirare quell'uomo in tutto il suo splendore. Indossava una stretta camicina bianca che metteva ben in risalto i perfetti muscoli dell'addome e un pantalone classico nero. Una cravatta grigia gli accarezzava il petto e una giacca nera gli copriva le spalle. Accanto a lui, nel suo abbigliamento casual, la ragazza dai capelli corvini si sentì così inappropiata.
«Che ne dici di quel bar?» Il lilla indicò un edificio di fronte a loro. «Perfetto» rispose la sedicenne.
Entrarono nel bar prescelto e si accomodarono a uno dei tavolini in legno disposti all'interno della sala.
«Cosa vuoi ordinare?» le chiese il bel presidente.
«Un semplice caffè può andare più che bene» rispose, «ho fatto colazione poco fa.»
«D'accordo» disse, «Due caffè» aggiunse poi rivolgendosi al cameriere che li aveva appena raggiunti. Il ragazzo scrisse su un taccuino l'ordinazione e poi si allontanò.
«Allora» iniziò Trunks, «cosa hai fatto in tutto questo tempo?»
«Niente di che. Ho ripreso la mia solita e noiosa vita e ho iniziato la nuova scuola, tutto qui. Non c'è molto da sapere su di me.»
«Trovi la tua vita noiosa?» La voce di quell'uomo era calda e vellutata.
«Si, molto» rispose, «mi mancano tanto i bei vecchi tempi passati a salvare la terra.»
«Anche a me, ma preferisco di gran lunga la pace.»
«Ecco a voi signori» disse il cameriere - arrivato con un vassoio in mano -, porgendo ai due la loro ordinazione.
«Grazie» riaspose gentilmente Trunks. Prese il suo caffè e se lo portò alla bocca.
“Oh, è davvero molto sexy“ disse una vocina nella testolina della ragazza. In un primo momento assecondò quella sua strana vocina, ma poi si rese conto di quello che stava pensando e ricacciò via quei pensieri. Non poteva trovare ’sexy’ il suo migliore amico, “nonchè affascinante miliardario“ le ricordò ancora quella vocina.
Scosse la testa, sforzandosi di dimenticare quei pensieri, ma fu tutto inutile. Doveva ammetterlo, quell'uomo era davvero molto attraente.
Trunks si accorse degli sguardi della ragazza e, mentre lei sembrava rimurginare su qualcosa, le fece un altro grosso sorriso. Pan abbassò la testa per nascondere il rossore che stava avvampando sulle sue guancie e prese la sua tazza. Se la portò alla bocca sorseggiando un goccio di caffè.
«Tu invece cosa hai fatto?» chiese, cercando di nascondere il suo purtroppo visibile imbarazzo.
«Come credo che tu già sappia» rispose, «ho preso i comandi della Capsule Corporation. Adesso sono il nuovo presidente e ciò mi lascia poco tempo libero. Sono sempre indaffarato e ogni giorno ci sono centinaia di scartoffie da firmare. Certe volte ho l'impulso di lasciare tutto e volare via il più lontano possibile da qui.» Quando pronunciò quelle parole, la sedicenne notò un tono molto formale e elegante nella sua voce, ben diverso da quello che usava qualche anno fa. Evidentemente in questo periodo anche Trunks era cresciuto e diventato molto più responsabile e professionale. Era davvero un uomo adesso. Ma, come aveva detto anche lui, la voglia di scappare da quel mondo che non gli apparteneva c'era ancora. Anche se ormai era cresciuto, in fondo aveva ancora quel suo spirito libero e spensierato da ragazzino.
«Neanche tu sembri tanto contento della tua vita» osservò la ragazza.
«No, non lo sono» disse, «te l'ho detto, anche a me piacerebbe tornare ai bei vecchi tempi, ma se ciò vuol dire pericolo per la terra, preferiso di certo la pace.»
«Giusto» disse Pan, iniziando a sorseggiare il suo caffè.
«Immagino che una bella ragazza come te abbia un fidanzato.»
Sentendo quella frase, la ragazza dai capelli d'ebano rischiò quasi di strozzarsi con il caffè. “Sei capace di strozzarti anche con il caffè... Che figura di merda!“ quella vocina era tornata mentre tossiva per la goccia di caffè scesa male. “Oh aspetta un attimo... Ha detto che sono una bella ragazza?“ Pan represse quella strana e fastidiosa vocina prima che le mettesse qualche strana idea in testa.
«No» rispose, «non sono fidanzata.»
«Ah» sembrava quasi sorpreso e anche un po' sollevato, «strano, sei davvero bellissima.»
“Allora non ho capito male, ha detto davvero che sono bella e lo ha appena ripetuto“ quella stupida vocina stava facendo i salti di gioia nella sua testa mentre Pan cercava in tutti i modi di calmare il suo alter ego leggermente esaltato.
«Tu, invece, sei fidanzato?» chiese.
«No, non ho trovato ancora la donna giusta.» Mentre parlava il ragazzo aveva lo sguardo basso e giocherellava con le dita sulla tavola.
“Non ha trovato la donna giusta... Molto bene.“ Quella vocina continuava a fare commentini sul bel presidente e, anche se tentava di cacciarla via, era ancora lì nella sua testa ad infastidirla.
Il silenzio calò nuovamente tra di loro e fu spezzato solo dallo squillo del cellulare di Trunks. Il lilla portò una mano nella tasca destra del pantalone e tirò fuori un cellulare. Controllò il numero sul display e, accertatosi di non poter assolutamente rifiutare la chiamata, disse: «Devo rispondere, scusami.» Si alzò dal tavolo e si allontanò di qualche passo, poi rispose. Anche se era un po' lontano, la ragazza riuscì a sentire ugualmente tutto.
«Pronto... No, non è ancora completata... La riunione è andata abbastanza bene... Si, sono ancora lì... La pratica la consegno domani...» Doveva essere una telefonata di lavoro, suppose Pan.
Mentre il bel presidente parlava a telefono gesticolando con le mani, la sedicenne lo squadrava dalla testa ai piedi. «Cosa?... No, non è possibile» il lilla si passò disperato una mano tra i morbidi capelli. “Mhmhm... È davvero affascinante“ il suo alter ego aveva l'acqualina in bocca.
“Non hai voglia di toccarli tu quei deliziosi capelli color glicine?“ Scosse ancora una volta la testa. Quella vocina doveva smetterla di confonderla. Trunks era solo il suo migliore amico e poi, tra l'altro, aveva quasi il doppio dei suoi anni. “Ma è sexy e ricco“ replicò la sua ’amata’ vocina, “e poi, si sa', l'amore non ha età.“
Quando Trunks finì la chiamata, trovò Pan pensierosa mentre si mordicchiava il labbro inferiore. Trovava quel gesto estremamente irritante, ma non perchè non gli piacesse, bensì perchè guardandola gli veniva voglia di mordicchiarglielo lui. Aveva delle labbra sottili ma ben delineate, perfette per essere baciate e assaporate. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiuse quasi subito poichè dalle sue labbra non ne uscì alcun suono. Era così bella mentre pensava che non voleva interromperla, così rimase a fissarla per un po', finchè la ragazza non si accorse dello sguardo di Trunks.
Alzò gli occhi neri e ne incontrò altri due di un intenso color cielo. Il ragazzo inclinò un po' la testa di lato e le sorrise.
«A cosa stavi pensando?» le chiese.
La sedicenne rimase alcuni secondi in silenzio, non sapendo cosa dire. «Stavo pensando... Ehm...» le serviva una scusa, «a Bra» esordì infine.
«A Bra?» Dal tono con cui le aveva posto quella domanda sembrava piuttosto sorpreso.
«Si» rispose, «è da tanto che non la vedo e mi manca molto.» “Pessima scusa“ le disse ancora il suo alter ego, “potevi trovare di meglio.“
«Ah» si passò di nuovo una mano tra i capelli lilla, «e io ti sono mancato?»
La ragazza dai capelli d'ebano arrossì di botto, il che era molto strano poichè, almeno fino a due anni prima, con Trunks non le era mai capitato. Era il suo migliore amico, e lei le voleva bene. Con lui si sentiva a suo agio. Ma, quel giorno, non era così. Si sentiva... Attratta da quel bellissimo uomo che aveva di fronte.
«S-Si» riuscì a balbettare, «molto.»
Il sorriso già presente sulle sue labbra si allargò ancora di più. «Anche tu mi...» disse, ma non riuscì a finire la frase perchè fu interrotto da una voce che gli parlò in mente.
«Pan! Trunks!» li chiamò. I due si guardarono negli occhi, confusi. Quella voce la sentivano entrambi. «Sono io, Dende. Vi sto contattando perchè sta per succedere qualcosa che potrebbe compromettere la pace sulla terra.»
«Dende?» chiese agitato il lilla, «Cosa sta succedendo?»
«Dovete venire subito al mio palazzo. I vostri genitori e i vostri amici sono già tutti qui» li informò, dopodichè interruppe il contatto.
«A quanto pare da oggi la nostra vita non sarà più tanto noiosa» disse Trunks con un velo di angoscia nella sua voce, ma anche eccitazione per la nuova avventura.
  
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