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Autore: redeagle86    16/04/2008    1 recensioni
Viper, i bio-med, Adrian, la testardaggine di Chazz e una nuova avventura per Eilen. Dopo "Il cuore e il destino" e "Contro ogni destino" torna l'imperatrice dei Neospaziali! E qui sarà alle prese con un nuovo avversario e i nuovi compagni!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chazz Princeton/Jun Manjoume, Altri personaggi, Jaden/Judai Yuki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Il tempo della verità

 

Era trascorso un giorno dalla sconfitta di Viper: l'uomo era tornato a casa, gli studenti si stavano riprendendo, le condizioni di Chazz miglioravano e il cancelliere Sheppard aveva di nuovo il comando.

-Suo figlio voleva diventare un grande duellante, ma a furia di combattere senza sosta si indebolì, ammalandosi e morendo- raccontò Jaden, appoggiato al muro, alla ragazza sdraiata sul letto. –Viper accusò il Duel Monster e decise di vendicarsi. Me lo ha detto Sheppard stamattina.

-In fondo era solo un padre disperato.

-Già. Abbiamo scoperto anche perché Chazz ha risentito maggiormente gli effetti del bio-med. Sembra che, quando è caduto in acqua, alcuni dei suoi circuiti si siano fusi e abbia assorbito molta più energia del dovuto.

Eilen annuì, restando in silenzio.

-Cos'hai intenzione di fare?

-Io amo Chazz…

-Allora perché hai baciato Jesse?

La risposta non la sapeva nemmeno lei: era successo e adesso avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare indietro e impedirsi quello sbaglio.

-Vorrei potertelo dire…

-Devi fare chiarezza dentro di te, Eilen, e capire chi ami davvero. o rischi di far soffrire entrambi.

 

Jaden aveva ragione. Doveva fare ordine nei suoi sentimenti.

Chazz dormiva ancora, sebbene l'infermiera le ripetesse che era solo questione di tempo perché si svegliasse. Eilen gli strinse una mano, fermandosi sui tratti del suo viso, così famigliari, su quelle labbra che tante volte l'avevano baciata. E ricordando tutto ciò che lui rappresentava per lei.

Un tutto che Jesse non poteva nemmeno immaginare… Jesse era carino, dolcissimo, e per alcuni istanti aveva fatto vacillare il suo amore: era entrato improvvisamente nella sua vita, travolgendola. Ma il ciclone era passato.

Ora l'aveva capito.

-Ci vediamo più tardi- gli sussurrò, baciandolo sulla fronte e salutando il trio "Ojama".

-Dove vai?- le chiesero.

-A placare una tempesta.

 

Jesse era sulla scogliera con i suoi mostri: sembrava così felice che quasi le mancava il coraggio di dargli quella delusione. Ma era giusto così.

-Ciao, Eilen!

-Ciao.

-Qualcosa non va?

-Io…dovrei parlarti- iniziò, facendosi forza. –Per prima cosa vorrei ringraziarti per aver mantenuto il mio segreto…in secondo luogo…bhe…Jesse, tu sei un ragazzo adorabile, un tesoro…sei il principe azzurro che ogni ragazza sogna di incontrare- continuò, fissandolo. Le dispiaceva pronunciare quelle parole, ma illuderlo lo avrebbe fatto solo soffrire inutilmente. –Ma io amo Chazz.

-Bhe…lui è un eroe. Ha salvato il tuo mondo- commentò, incupendosi.

La rossa scosse la testa: non era quella la ragione del suo legame con il moro.

-Nel destino era scritto che fosse Jaden a sconfiggere Sartorius…ma io non l'ho mai amato- spiegò. –Non so dirti cos'abbia Chazz…so solo che per lui darei la vita…

-Penso che in fondo sia questo l'amore…- ribatté il compagno, abbassando lo sguardo. –E Chazz farebbe lo stesso per te.

-Mi dispiace, Jesse.

-Ehi, non è successo niente…sto bene- si affrettò a dire, malgrado una leggera tristezza gli velasse le iridi verdazzurro.

Eilen gli si avvicinò, baciandolo su una guancia: si sarebbe ripreso, e avrebbe incontrato una ragazza che ricambiasse i suoi sentimenti così onesti e sinceri. Meritava una felicità che lei non poteva dargli.

-È fortunato ad averti…- mormorò il duellante.

-Ricordaglielo ogni tanto- scherzò la fanciulla. –Ci vediamo.

Jesse la guardò allontanarsi, sospirando: non l'avrebbe dimenticata facilmente, ne era sicuro. Ma non poteva che rispettare le sue decisioni: aveva scelto Chazz e lui non poteva fargliene una colpa.

Ma lei era ignara che, nel distacco, si portava via un po' del suo cuore, che sanguinava ferito. "Carbancol" apparve al suo fianco, appollaiandosi sulla spalla.

-Ciao, piccolo.

Non era solo: aveva i suoi mostri e i suoi amici. E i duelli, la miglior medicina per lasciarsi tutto alle spalle.

 

-Hai parlato con Jesse?- chiese Jaden, raggiungendola sulla sponda del fiume davanti al dormitorio Obelisc.

-Sì, e gli ho detto la verità: non lo amo.

-Se ne sei certa, è stata la cosa migliore.

-Già- ribatté Eilen, con un sorriso ironico. –È strano…fai la cosa giusta e ti senti come se fossi la cattiva di turno. Gli ho spezzato il cuore.

-Gli passerà, vedrai. Devi solo dargli tempo.

-Tempo…ultimamente è la parola che ricorre più spesso in bocca a quelli che mi parlano insieme… "Devi dare tempo al tempo"… "Fra poco tempo Chazz si sveglierà"…- proseguì con voce rotta. –Invece l'unica cosa che passa è solo il tempo.

-Eilen…

-A volte…a volte ho paura che quest'incubo non avrà mai fine…

-No, questo non devi nemmeno pensarlo. Si riprenderà…

-È la prima volta che ti sento dire una cosa sensata- intervenne una voce alle loro spalle.

Entrambi si voltarono, spalancando gli occhi: possibile che le loro preghiere fossero state ascoltate? Che fosse vero e non solo un bel sogno?

Eppure, la figura che se ne stava appoggiata ad un albero poco distante sembrava proprio…

-CHAZZ!- gridò la ragazza, gettandogli le braccia al collo e finendo a terra con lui. Non le sembrava vero… -Sei tornato…

-Certo- rispose il moretto, sfiorandole il viso. Non era ancora in piena forma, ma niente e nessuno lo avrebbe tenuto ancora a letto. –Avevi dei dubbi?

-Ogni tanto sì- ammise, ad un passo dalle lacrime. -È troppo bello per essere vero…

Il ragazzo le sorrise, attirandola a sé e baciandola a fior di labbra.

-Mi dispiace…avrei dovuto darti retta e dimenticare Adrian.

-Adesso non ha più importanza- concluse, alzandosi.

Jaden li osservò, condividendo la felicità dell'amica, ma si volse nell'udire dei passi: c'era Jesse, dietro di lui e il suo viso tradiva il dolore che provava nel vedere i due ragazzi abbracciati. Eilen aveva ragione: a volte fare la cosa giusta non voleva necessariamente corrispondere al compiere una buona azione.

Il duellante del Nord era uno straccio: sentiva il proprio cuore lacerato e dolorante…e non riusciva ad essere felice per lei. Non riusciva a gioire della propria morte.

-Jesse, ti va un duello?- propose il brunetto.

-Perché no…

 

-Credevo sareste corsi immediatamente a darmi questa bella notizia- affermò Eilen, rivolta agli "Ojama".

-Volevamo farlo, ma Chazz ce lo ha impedito per farti una sorpresa.

-Bhe, ci è riuscito- replicò, rabbuiandosi subito dopo. –Chazz…c'è qualcosa che vorrei dirti.

Il giovane congedò i suoi mostri con un gesto della mano, ordinando loro di sparire. Conosceva il seguito di quella conversazione, anche se le sue prospettive erano mutate quando aveva ascoltato il discorso fra la fanciulla e Jaden.

-Di Jesse?- buttò lì, atono.

-Come fai a sapere…

-Non ho solo dormito…ho anche sognato. E nei miei sogni c'era una voce che mi ha mostrato tutto.

Eilen abbassò la testa, colpevole, immaginando chissà quale, terribile sfuriata. Ma Chazz era tranquillo, non c'era rabbia in lui. Si erano trovati in una situazione estrema, dove ogni certezza era crollata. Il loro legame era sopravvissuto alla Società della Luce e a Sartorius, a dimensioni di distanza, alle loro differenze. Non lo avrebbe gettato al vento per un momento di debolezza: lei era troppo importante per lui, sapeva che se si fossero lasciati, la sua vita sarebbe stata vuota.

-Mi odi, non è vero?

-No, in un primo tempo ero soltanto incredulo…non capivo perché lo avessi fatto. Poi ti ho sentita parlare con Jaden e ho compreso che è meglio dimenticare ciò che è stato, perché mi ami. Ed è l'unica cosa di cui ho bisogno.

-Sul serio, Chazz? Non sei arrabbiato?

-No, ma lo tengo d'occhio. Se ci riprova, farà i conti con me.

Eilen lo abbracciò raggiante: era cambiato molto da quando lo aveva conosciuto, era maturato e aveva imparato a perdonare. Ora era certa che niente avrebbe potuto distruggere quello che avevano costruito anche a fatica, nessuno li avrebbe separati.

Perché quella era la loro favola.

Perché potevano essere davvero un principe e una principessa.

Perché avrebbero avuto il loro "per sempre felici e contenti".

 

êFINEê

 

  
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