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Autore: Kikyo91    29/10/2013    1 recensioni
A volte, andarsene non è una soluzione.
A volte, cercare di dimenticare non porta a nulla.
A volte, ripercorrere gli stessi passi può essere solo l’unica scelta.
A volte.
--------------------
seguito di Tri-Angle
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
~ Reversing ~



 
- uh…sono esausto… -

JunSu era entrato in casa praticamente trascinandosi solo con la forza delle braccia. La prima cosa che aveva fatto era stata quella di levarsi le scarpe e di buttarsi sul primo divano libero che non avesse intralci tipo telecomando o biancheria pulita gettata la per chissà quale motivo.
Il compagno, entrò subito dopo di lui e, chiudendosi la porta d’ingresso, appoggiò i sui averi quali telefono e chiavi della macchina, su un tavolino in legno di mogano, decorato, appoggiato alla parete del soggiorno, proprio accanto alla porta.

- la festa ti ha distrutto così? – domandò YooChun andando ad aprire una finestra per far passare un po’ d’aria fresca

- non la festa… - sospirò l’altro - …ma quelle due pesti… -

YooChun sorrise compiaciuto, avvicinandosi al divano sul quale si era stravaccato l’amico.
Si mise dietro lo schienale e in quel mentre, allungò le forti braccia verso le sue spalle e cominciò a massaggiarlo delicatamente.

- …mmm.. – sibilò JunSu rilassando si all’improvviso - …ho la testa che mi scoppia… -

- vuoi che ti prenda una pastiglia? – domandò dolcemente

- naah…quella roba fa solo male… - sospirò

- che strano..non dovrebbe invece fartelo passare? – rise YooChun pigiando i polpastrelli di entrambi i pollici sul collo di JunSu, cercando di procurargli sollievo.

- sai cosa intendo… - bofonchiò il giovane - ….comunque… -

- comunque? -

- ….se dopo hai intenzione di utilizzare la doccia devi stare attento…la manopola è rotta… - spiegò ad occhi socchiusi, sentendo il massaggio rilassato del compagno

- va bene… -

- poi…questa mattina, quando i miei mi hanno lasciato i bambini…me l’hanno chiesto di nuovo… -

In quel mentre, YooChun si fermò un attimo con il massaggio.
Assunse uno sguardo un po’ preoccupato, e sapeva, anche se non riusciva a vederlo, che anche JunSu aveva appena fatto lo stesso.
Si abbassò un po’, cingendo le spalle dell’altro con le braccia.

- …e tu che hai risposto…?-

JunSu sospirò

- …che…ci penserò… - disse infine voltandosi verso YooChun

Quest’ultimo, lo guardò storto per qualche attimo, poi, quasi bruscamente si staccò dall’abbraccio e si allontanò per qualche passo, costringendo JunSu a girarsi del tutto per poterlo vedere in faccia

- gli hai detto che ci penserai?! – ripeté sconcertato

- non dirmi che te la sei presa?! – esclamò JunSu

- certo che me la prendo! Non si può continuare così accidenti! -

- cerca di capire, loro non sono ancora pronti per…accettarlo! – spiegò JunSu preoccupato

- poca miseria JunSu! Stiamo insieme da quasi due anni e ancora non hai mai detto niente ai tuoi genitori! -

- perché tu l’hai fatto?! -

- … -

- il problema è semplice YooChun! Non tutti sono come la madre di YunHo…non tutti riescono ad accettare il fatto che il proprio figlio viva con un ragazzo… -

- … -

YooChun sospirò pesantemente. Si passò una mano fra i capelli, evitando di guardare l’amico, decisamente arrabbiato.
Sentì un profondo e lento respiro da parte di JunSu , che si stese del tutto sul divano .

- senti…che ne dici di lasciar perdere l’argomento? – propose - …non mi piace litigare con te… -

- … -

- … -

- …nemmeno a me… - esclamò abbozzando un sorriso fuori luogo

-… -

- … -

- …YooChun? -

- mh? -

- puoi massaggiarmi ancora un pochino? -

Il ragazzo non poté proprio farne a meno.
Inevitabilmente un sorriso colorò il suo volto. JunSu gli faceva sempre quell’effetto. Ogni volta che litigavano lui non riusciva a stare meno di cinque minuti senza di lui. Era come una droga, gli faceva perdere letteralmente le staffe, lo stregava, doveva per forza averlo vicino per non sentire preoccupazione o altre sensazioni spiacevoli.
Era una droga…o una medicina?
Qualunque cosa fosse JunSu, la sua vicinanza lo faceva letteralmente sentire vivo.
Si avvicinò nuovamente al divano. Questa volta però, JunSu era disteso, e sembrava rilassato ugualmente.
Perfetto, pensava. Quella forse avrebbe potuto essere un’ottima occasione.
Avrebbe voluto coglierlo di sorpresa abbracciandolo, ma non appena mosse un muscolo, l’amico si alzò di scatto dalla sua postazione lasciandolo decisamente spaventato.

- accidenti! – borbottò JunSu tirandosi una pacca

- c-che c’è?! – domandò YooChun balbettando e facendo finta di grattarsi un gomito

- uhm…ho dimenticato le chiavi dei miei a casa di JJ e YunHo…sospirò -

- …questo si che è un problema.. – sospirò YooChun ironico

- spiritoso! - lo zittì JunSu - …mi sa che è meglio se vado a riprendermele… -

Dicendo questo, si alzò un po’ bruscamente, mentre YooChun lo guardava con la bocca spalancata, assolutamente deciso a non muoversi da li per nulla la mondo.

- che fai? Non vieni? – domandò JunSu

- … -

- ehi! Dico a te! -

- ehm…che ore sono?! – domandò a sua volta YooChun

- …uhm..le quattro…perché? -

YooChun sorrise sotto i baffi.
Anziché seguire JunSu, si sedette comodamente sul divano che fino a poco prima era stato occupato, e chiuse gli occhi.
L’amico gli lanciò un’occhiata cupa, non capendo cosa volesse fare.

- non andare adesso.. - sospirò infine

- p-perché? – chiese JunSu sconcertato

- a quest’ora, di solito, fanno un sacco di sozzerie quei due… -

 

**





- Dio santo JJ… -

- c-che vuoi?? -

- sei diventato pesantissimo!! -

- m-ma che vai dicendo??! -

- mi verrà il colpo della strega se non scendi… -

- guarda che è da mezz’ora che ti ripeto di voler scendere!! -

YunHo e JaeJoong, arrivarono un po’ goffamente e con molta lentezza, in camera propria, che si trovava lungo il corridoio, vicino al bagno.
Il moro aveva entrambe le braccia occupate nel sorreggere JaeJoong, che aveva giocosamente preso in braccio dopo che, per volere del biondo, avevano dovuto rimandare il divertimento di ben mezz’ora date le condizioni pietose del salotto.
YunHo cercò di aprire la porta con quanta abilità possedeva ma venne poi aiutato dall’amico, un po’ impaziente.
Con il piede, il moro spinse la porta e finalmente entrarono nella stanza..
C’era profumo di pulito nell’’aria. Le finestre esano socchiuse, le tende tirate. Il letto matrimoniale era sistemato a dovere, era quasi un peccato buttarcisi sopra!
YunHo avanzò di qualche passo e lasciò andare lentamente JaeJoong, appoggiandolo al letto.

- eccola qui, la mia principessa! – sorrise accarezzando i soffici capelli del biondo

- mi piaci quando sei così…dolce! – sospirò JaeJoong tirandogli la maglia

Era disteso su quel letto. Una scena comune,YunHo lo aveva visto centinaia di volte, eppure, ognuna era sempre come se fosse la prima.
Ogni volta provava il forte desiderio di farlo suo, di colmare la sua sete di amore.
JaeJoong lo sapeva, era premuroso. D’altronde, era triste dirlo, ma quello era stato il suo lavoro per molto tempo ,anni prima.
Aveva qualcosa di speciale, un aura tremendamente attraente che non lasciava scampo.
Quel corpo lo avevano violato in tanti, era vero, era palese. Eppure, adesso era soltanto suo. JaeJoong sarebbe stato toccato solo da lui., solo da YunHo.
Lui era il prescelto.
Si amavano, era un amore vero il loro. Pazienza il resto, pazienza ciò che era successo.
L’importante era la loro felicità.

- vieni un po’ qua… -

Il biondo trascinò YunHo sopra di lui, dolcemente.
Il moro cominciò a dargli piccoli baci sul collo, ad un ritmo sempre più veloce mentre JaeJoong gli accarezzava il petto, lo abbracciava e lo guardava.
Il collo era il suo punto debole. lo era sempre stato. E YunHo lo sapeva.
Sentiva i suoi gemiti provenire da quelle labbra meravigliose, mentre sentiva le sue mani, avide, che cercavano di sbottonargli la camicia, fino a far intravvedere parte del petto.
Lo stesso, a sua volta, faceva YunHo che ad ogni bacio, cercava ogni centimetro del corpo dell’amico.

- Yun….Ho… - sospirava

- …amore mio… - gli sussurrò all’orecchio quest’ultimo, mentre ormai la camicia pendeva dalle sue braccia forti.

JaeJoong cominciò ad accarezzargli il petto, toccarlo avidamente, mentre sentiva crescere l’eccitazione. YunHo trasaliva ad ogni suo tocco. Non perché gli desse fastidio, ma perché ogni contatto con lui, gli provocava inevitabilmente un brivido lungo tutta la spina dorsale. Un brivido freddo, gelido, ma piacevole.
Lo baciò con trasporto, tenendo saldi i suoi polsi, che si lasciavano imprigionare senza paura, senza timore.
La sua lingua entrava tra le sue labbra, giocando con la propria, in un bacio che sembrava non finire più, tanto che JaeJoong sentì il respiro mancargli per qualche attimo.
YunHo baciava avidamente ogni volta. Tuttavia era bello quando faceva il possessivo.
Ogni volt, la passione era talmente tanta, che JaeJoong non si accorgeva nemmeno delle mani di YunHo che pian piano gli sfilavano la maglia, i pantaloni…tutto.
Ed infatti, non se ne rese nemmeno conto quando lo fece, questa volta.
Si baciarono con trasporto, si toccarono, YunHo leccava il torace del biondo, facendolo gemere di piacere, mentre lasciava al suo passaggio una scia di saliva.

- a-ah… - gemette JaeJoong

Yunho, cominciando dall’ombelico, era sceso sempre più giù, dandogli piccoli baci seguiti da qualche morsetto.

- mmh…JJ… - sospirò sorridendo leggermente

- …AAH… -

Non disse nulla, non lo avvertì di nulla.
Senza un attimo di esitazione, JaeJoong si sentì esplodere, bruciare dentro.
YunHo era entrato in lui, ma lo aveva fatto senza lasciargli il tempo per reagire. A YunHo piaceva fare così. Lo trovava appagante, quasi divertente. E ogni volta, JaeJoong non capiva mai quando era il momento.
Il moro spinse dolcemente, seguendo la reazione di JaeJoong, il quale, stringeva forte il lenzuolo del letto quasi avesse voluto alleviare il dolore in quel modo.
YunHo intanto lo baciava, con le braccia lo cingeva a se ,mentre, sudato come non mai, continuava la sua “opera”.

- Y-YunHo…? – domandò il biondo ad un certo punto

Aveva cercato il suo sguardo e le proprie mani volevano le sue, impegnate a fare ben altro.
Tuttavia, al richiamo dell’amico, abbassò il volto e sfiorò la sua guancia con le labbra.

- …dimmi…ti fa male? – chiese con una certa curanza

JaeJoong, scosse al testa e cercò di sorridere, nonostante i suoi occhi chiedessero in qualche modo di smettere, almeno per un po’.

- …sei si…curo? – domandò nuovamente

Questa volta annuì piano, mentre gocce di sudore cadevano dalla sua fronte

- …. -

- … -

- ….ti piace…quando faccio il “padrone “ del gioco? -

- mmmh …si… - sospirò flebile, mentre, forse, parlare era l’unica cosa che gli permetteva di non sentire dolore.

Osservò il moro sorridere dapprima dolcemente e poi, in modo piuttosto ironico.
Andò a baciargli le clavicole perfette, assaporando il suo respiro affannoso.

- … -

- … -

- …questo tuo modo di sottometterti…mi eccita… - sospirò infine Yunho, ad un orecchio dell’amico



 

**
- ti lasci sottomettere da me per volontà o per obbligo? -
- … -
- …ti è così difficile rispondere..JJ? -
- …. -
- allora…fammi divertire ancora…mi piccolo ed esile tesoro … -

**







Qualcosa scattò nella mente di JaeJoong.
Un ricordo orribile di una notte senza fine, di una persona appartenente solo al passato, di qualcosa che, con quelle parole, YunHo sembrava aver risvegliato nel ragazzo.
Era chiaro come l’acqua cristallina di un ruscello. Era così terribilmente realistico quello che aveva ricordato…
Qualcuno che aveva creduto di aver dimenticato per sempre…
Senza sapere come ne perché, si dimenò violentemente e all’improvviso, dal dolce abbraccio del compagno.
Respirava affannosamente, e, di colpo, ci si stese sopra, facendolo girare a pancia in giù e, con una forza alquanto improvvisa, riuscì a bloccare YunHo in quella posizione.

- c-che ti prende?! – esclamò il moro confuso e sorpreso allo stesso tempo

JaeJoong non rispose. lo aveva intrappolato e il suo volto era appoggiato alla schiena sudata dell’amico, mentre quest’ultimo cercava di voltarsi indietro, invano purtroppo.
Lo teneva veramente saldo.

- JJ?! Vu-vuoi farmi girare?! – obiettò il giovane

- … -
La risposta fu vana ancora. YunHo non capiva. Però un brivido mi sto di paura e piacere, lo invase quando il biondo andò ad accarezzandogli la pelle, lungo tutta la spina dorsale, fino ai glutei.
Non lo vide, non potette vederlo,ma in quel preciso istante, JaeJoong fece un sorriso alquanto forzato.

- JJ! Insomma che ti prende?! – chiese nuovamente

Si preoccupò, non potette farne a meno.
Cercò di sollevare le braccia ma gli era quasi impossibile.
Era incredulo. JaeJoong aveva davvero tutta quella forza?cominciò ad avere paura, ma evitò di farglielo capire. Sentiva il suo sguardo puntato addosso.

- …io non… - sospirò JaeJoong abbassando gli occhi e baciando dolcemente la testa di YunHo

- ..JJ?! -

- …io…posso anche io…condurre...il gioco… -

- ....e-eh?!-

Il moro credeva di non aver sentito bene evidentemente.
Cercò di voltarsi, ma non fece in tempo.
All’improvviso, si sentì strano. Troppo strano.
Si accasciò di colpo con la testa sulla superficie morbida del letto e strinse i denti d’istinto.
Con i pugni, stritolava con forza il lenzuolo, mentre nella sua testa, c’erano solo un mare di parole e pensieri che non combaciavano fra loro.
Si sentì violato, si sentì davvero male.
Sentiva un dolore indescrivibile, un dolore che non aveva ai provato.
Da quanto ricordava, nemmeno il giorno in cui aveva quasi cercato i uccidersi, aveva provato così tanto dolore fisico come in quel momento.
Era la sua prima volta. Non era mai successo. JaeJoong comandava. Lo poteva manipolare, in quella posizione.
Lo sentiva entrare per poi uscire nuovamente, senza però urlare, o batter ciglio.
In realtà, avrebbe voluto piangere di dolore, ma qualcosa non glielo permetteva. Forse, quel qualcosa, si chiamava semplicemente orgoglio.

- …p-perché non urli..? – domandò ad un certo punto JaeJoong, evidentemente provato da ciò che stava facendo

Già, perché non urlava?

- … -

Ci fu una spinta e JaeJoong ci mise molta più forza.
Ma l’unico risultato che ottenne, fu solo un piccolo gemito dell’amico.
No, non era quello che voleva. Non era quello che si aspettava.

- ……p-perché tu …com’è possibile..? – balbettava incerto

- … -

- …tu..non senti dolore?! – chiese ancora

- … -

- …Y-YunHo… -

Era stanco, era esausto.
Cercava di essere forte, ma inevitabilmente, si ricordava di essere solo un ragazzo esile e debole. Non era capace di far nulla di concreto, mai.
Specialmente quando si trattava di YunHo.
Il moro, in un primo momento ringrazio JaeJoong per essersi finalmente fermato. Ansimava, ansimavano entrambi a dire il vero.
Quel giorno era stato un po’ diverso dai precedenti.
E JaeJoong, con delicatezza, si discostò e si posizionò accanto a lui, con molta dolcezza.
YunHo aveva il volto girato dalla parte opposta. Piccole lacrime continuavano a cadergli dagli occhi, ma erano lacrime causate dal dolore, lacrime involontarie.
In ogni caso, non voleva farsi vedere così.
In quell’istante, sentì la sua calda mano abbracciare d’amore la propria.
 

**

 

* You make me restless, you make me cry
Like a fool, like a child
I want to just laugh it off instead
The closer I get to you
Although I get more scared
I guess I cannot stop this love

 

**




- … -


- … -

- …Yu…YunHo? –


Sentiva la sua flebile voce chiamarlo sussurrando piano, quasi per paura di poterlo disturbare.
Le sue mano gli accarezzavano la schiena bagnata, mente il suo cuore correva all’impazzata.
Era voltato dalla parte opposta, continuava a fissare cupo la sua mano destra, nel cui palmo, vi erano ancora i segni e le cicatrici del suo gesto furioso e disperato avvenuto anni prima.
Le guardava e pensava. Penava a cos’era appena accaduto.
E più le osservava quelle cicatrici, più si convinceva che il dolore era ben altro che quello fisico.
O almeno, cercava di convincersene.
Già perché un dolore allucinante all’addome lo invadeva e sembrava tranciargli in due le interiora.
Chiudeva gli occhi, cercava di alleviare la pena pensando ad altro, ma non ci riusciva.
Gli faceva incredibilmente male.
Era la prima volta che gli succedeva. Era la prima volta che faceva l’amore con JaeJoong in quel modo.
Era la prima volta che faceva l’amore con gli occhi di JaeJoong.
Per qualche istante, poco prima che l’amico lo violasse, aveva avuto istintivamente paura. Una paura incontenibile.
Era forse questo il sentimento che provava il compagno ogni volta?
E tutte le volte che si era fatto toccare…aveva sofferto così atrocemente?

- ..Y-YunHo… - lo chiamava ripetitivamente

- … -

- …YunHo…? -

- … -

- … -

- …mi dispiace… -

Dalle sue labbra non poterono che uscire quelle parole.
Non si voltò verso JaeJoong, anche se avrebbe voluto farlo.
Quest’ultimo smise di accarezzarlo, per sollevarsi un poco col busto, avvicinando ancora alla sua schiena.

- …p-perhcè dovresti scusarti? - chiese

Doveva essere lui a sentirsi in colpa, non YunHo

- …non…non ho tenuto conto di ciò che provavi… - sospirò il moro continuando imperterrito ad adocchiare la sua mano segnata.

- … -

- …scusami JJ… -

- m-ma sono i-io che dovrei chiederti perdono! – obiettò JaeJoong cercando suoi occhi – io…non so cosa mi sia preso… -

- ….non preoccuparti…sto bene… - rispose YunHo voltandosi un attimo per potergli mostrare un sorriso

Ma non sembrava bastare per convincerlo.

- … -

- … -

- …ti fa m-male vero? – chiese nuovamente incerto

- … -

Ci pensò seriamente prima di rispondergli.
Ma d’altronde, tra d loro non ci dovevano essere segreti, no?
Il loro amore non si basava sulla fiducia reciproca?.

- …si…- sospirò infine - …mi fa male da morire…. -

- … -

JaeJoong s’incupì ancora di più. Ma d’altronde era stato sincero.
La sincerità era tutto.
...
Anche se, doveva ammetterlo, non era mai stata il suo forte.
Allungò un braccio, cercando di cingergli la vita.
Lui si lasciò abbracciare, sospirando dolcemente. Il biondo iniziò col massaggiargli l’addome e YunHo sembrò quasi rilassarsi a quel contatto.

- ….scusami… - sospirò

- …non…non ha importanza adesso… - esclamò YunHo dandogli un leggero bacio sulle labbra

- … -

- …beh, credo che per oggi entrambi ne abbiamo avuto abbastanza…dico bene? - esclamò YunHo abbozzando un sorriso un po’ ironico

JaeJoong, dapprima rimase un po’ stupito dalla reazione dell’amico. Poi, però, gli sorrise dolcemente e lo baciò su una guancia, appoggiando poi, la testa sopra la sua spalla.
Entrambi sospirarono sfiniti, coccolandosi beatamente.



Ma All’improvviso, il telefono squillò, interrompendo quell’attimo di pace che era venuto a crearsi tra i due.
JaeJoong alzò gli occhi al cielo.

- il telefono… - sospirò YunHo

- …uffaaaaaaaa…. – borbottò spostandosi e lasciando che l’altro riuscisse a raggiungere il telefono sul comodino opposto a dove si trovava lui.

- ma chi diamine è a quest’ora…?! -

- guarda che sono le cinque del pomeriggio…potrebbe essere chiunque… - osservò JaeJoong stizzito

- …grazie tante saputello….pronto?! – esclamò tutto d’un fiato alzando la cornetta

- ….prontoooooooo???? -

La voce esile ma allo stesso tempo squillante di YooChun fracassò i timpani di YunHo

- …Y-YooChun?! – rispose – che…perché diamine hai chiamato?! -

- eh? Ah! Scusa, eri impegnato a fare porcherie vero?? -

- bada ai fatti tuoi! - esclamò a voce alta. Poi, avvicinò meglio la cornetta alla bocca e parlò piano in modo che JaeJoong non lo potesse sentire. – c…comunque si… -

- Ha aH! Lo sapevo! Possibile che voi due ci diate dentro ogni santo giorno?! -

- si si va bene…perché hai chiamato?! -

- ah si…ehm…dunque…c-ci sarebbe un piccolo problema… -

- …problema?! -

- g-già…vedi… - continuò - …è successo un “piccolo” incidente con la doccia e… -

Ma non finì la frase. YunHo iniziò a sentire parole di scuse e la voce di JunSu, in sottofondo che urlava insulti di ogni genere e frasi del tipo “ma quale piccolo incidente, pezzo di cretino” oppure “lo chiami tu l’idraulico domani!!

- p-pronto?...YooChun?! – domandò YunHo guardando per un attimo JaeJoong che non capiva

- p-pronto! YunHo! Ci sei ancora?! -

- certo che ci sono! Che state facendo voi altri?!-

- eheheh..n-niente! JunSu…ahi!!...è un tantino arrabbiato!! -

- ma si può sapere cos’hai combinato?! -

- v-va bene se te lo raccontiiieeJunsu…no!, non pizzicarmi proprio li! Uh nonono! per favore, treguaa! -

- YooChun?! -

- eh?ah..senti, c-credo che fino a domani dovremo stare da voi… -

- e-eh?!che cosa?! -

- ti..ti spiego tutto adesso, arriviamo ciao! -

- eeeh?! Ehi, YooChun?! Ci sei?! Pronto!! Pronto!! -

Niente da fare, aveva buttato giù il telefono.
YunHo era sconvolto al massimo e riattaccò l’apparecchio per poi alzarsi definitivamente dal letto, cercando i boxer sparsi per terra insieme ai suoi vestiti e quelli di JaeJoong.

- era YooChun?! Che è successo? – domandò il biondo curioso

- ….non ho capito bene…ma quel deficiente deve averne combinata un’altra delle sue… - sospirò ironico YunHo - dai…sarà meglio se ti vesti! – lo incitò

- perché?! – domandò JaeJoong indignato

- primo, perché penso che non sia tua intenzione andare in giro nudo tutto il giorno…secondo, stanno arrivando! -

- chi?! -

- YooChun e JunSu…a casa nostra…si fermeranno fino a domani…credo… -

- c-cosaaaaaaaaa??????? -

- non guardarmi così! Non potevo dire di no! Anche perché YooChun non me ne ha lasciato il tempo! -

- m-ma sia cosa significa questo?! -

YunHo ci pensò seriamente, ma non riusciva a capire cosa passasse per la testa di JaeJoong.

- …uhm…significa…niente più scopate pomeridiane? – azzardò, sicuro di aver colto nel segno

- ma nooo!!!significa semplicemente che casa nostra diventerà un inferno! Fra te e YooChun non so chi sia il più disordinato!! – esclamò irritato

- eddai…non metterla su questo piano…staranno solo fino a domani mattina suppongo… -

- supponi?! -

- …vabbè senti, intanto godiamoci i nostri ultimi momenti di intimità, che dici??? - concluse YunHo ributtandosi nel letto vestito



DIN DON DIN DON



Il campanello d’ingresso suonò rumorosamente.
E dalla camera, si percepivano rumori di una mano che bussava forte alla porta.
Seguita poi da qualche urlo che doveva sicuramente appartenere a JunSu.

- buaaaaaaaaaaaaaaahhhh!! -

JaeJoong sprofondò nelle lenzuola, ancora più arrabbiato, mentre YunHo alzò gli occhi al cielo e si rialzò nuovamente, questa volta, decisamente seccato.
Ma tutte oggi capitavano?!.

- h-hanno fatto presto… - osservò YunHo sorridendo con forza.

- …tsk…questo mi fa rammentare quanto idiota sia stato nel lasciarti scegliere l’appartamento di fianco al loro… - borbottò JaeJoong cercando la propria biancheria

- guarda, dato che era a prezzo scontato non me ne pento affatto! -

- …almeno quello… -
 

* Lyrics di "Can You Hear Me" by TaeYeon
  
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