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Autore: Kikyo91    29/10/2013    0 recensioni
A volte, andarsene non è una soluzione.
A volte, cercare di dimenticare non porta a nulla.
A volte, ripercorrere gli stessi passi può essere solo l’unica scelta.
A volte.
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seguito di Tri-Angle
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa fanfic è stata scritta tanti, tanti anni fa ed ho deciso di rispolverarla (anche per paura di perderla TwT, visto che comunque ci sono affezionata), Chiedo già da subito venia per gli eventuali errori (il più saranno sicuramente di distrazionel lol), cercherò di correggere pian piano, aggiornando ^^

 

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A volte, andarsene non è una soluzione.
A volte, cercare di dimenticare non porta a nulla.
A volte, ripercorrere gli stessi passi può essere solo l’unica scelta.
A volte.

Gli anni passano, le cose cambiano.
Tu pensi di riuscire a fuggire dal passato.
Pensi di farcela, pensi che esso non ti tormenterà più.

Ma è troppo tardi quando te ne accorgi.
Quando rammenti che il passato non si può dimenticare.
Rimanendo indelebile nel tempo.
A tenderti, ad aspettarti.
A metterti in trappola.


Mi amerai ancora domani mattina?
Per tutta la vita!




 

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Capitolo 1
~ Let's Party! ~




 
- ...e con il potere a me conferito…dichiaro Kim JaeJoong laureato in “Scienze matematiche, fisiche e naturali” con 95 punti su 110! -

Il rumore di continui battiti di mani, echeggiò per tutta la sala
Ben cinque commissari d’esame, si alzarono in piedi, applaudendo con i restanti partecipanti a quella laurea.
Il giovane Kim JaeJoong, 24 anni, si alzò dalla sua postazione, scese dal piccolo gradino e s’inchinò profondamente onorato e, da un certo punto di vista incredulo, andando in seguito a stringere la mano ai commissari d’esame, mentre la folla si disperdeva per aspettare i festeggiato fuori.
Avanzò con veemenza e ringraziò più volte i commissari i quali si congratularono ancora, probabilmente orgogliosi di una nuova laurea. Doveva essere un momento di soddisfazione anche per loro! Al paese, serviva davvero gente capace.
Lui era fiero, era sorridente.
Strinse ognuna di quelle mani con serietà.
Ce l’aveva fatta infine. Laureato in Scienze matematiche, fisiche e naturali. Ancora non ci credeva.
Mai, mai da quando aveva iniziato ad andare all’università avrebbe creduto che un giorno si sarebbe laureato in quella facoltà che per lui era sempre stata impegnativa.
Era al settimo cielo. Non avrebbe mai potuto essere più soddisfatto di così!
Per lui era sempre stato importante!
A dirla tutta, tre erano le cose più importanti per Kim JaeJoong.
Primo, la sua laurea appena raggiunta
Secondo, i suoi amici
Terzo, il più importante, il suo amore per Jung YunHo.

Ebbene si. Ormai erano passati quasi cinque anni dal suo incontro con lui.
Un incontro puramente casuale. Ma che gli aveva decisamente cambiato la vita.
Il loro, si può dire, era stato un amore tormentato dal passato di entrambi.
E, per un periodo, era stato sicuro che non avrebbe mai potuto funzionare una storia basata solo di bugie e, purtroppo, anche di tradimenti.
Ogni volta che JaeJoong ci pensava, inevitabilmente, lo invadeva una profonda tristezza.
Erano così immaturi a quel tempo…
Aveva persino tradito YunHo con il suo migliore amico!
Poi, il dolore era stato troppo grande, tanto da fargli accettare di frequentare uno stage di 3 anni in America, per migliorare il suo inglese.
Aveva creduto di aver perso tutto. Di aver perduto YunHo per sempre.
Ma non era stato così alla fine. Tutto, inspiegabilmente si era sistemato.
L’aveva visto in quel’aeroporto, lo avrebbe voluto baciare davanti a tutti, ma infine, l’unica cosa che aveva potuto fare, era stata quella di abbracciarlo forte.
Si erano lasciati con poche parole.
Aveva conservato quegli anelli sino la giorno del suo ritorno, dove molte cose erano cambiate. Dove molto di ciò che era stato, si era completamente trasformato,
Ora, vivevano felici, nel loro appartamento, come una coppia qualsiasi.
Non avrebbe mai potuto andare meglio di così, pensava.

Non appena, con tanto di diploma in mano, uscì dalla sala, venne accolto da un buon numero di persone, tra amici e parenti.
Tutti lo abbracciarono contenti, congratulandosi ancora per la splendida prestazione.
I suoi genitori non erano potuti venire, però poteva contare sul sostegno dei suoi compagni di corso, di amici e sopratutto di sua sorella, che aveva recentemente partorito il suo terzo figlio.

- congratulazioni JJ! Mamma e papà saranno entusiasti! – esclamò abbracciandolo

- grazie finite… - sospirò felice il ragazzo

Poi, si abbassò a salutare anche i suoi tre nipotini, uno dei quali, dormiva beatamente nella carrozzina, cullato dalla voce dolce della madre.
Gli accarezzò la testina ancora priva di capelli. Quegli occhi piccolissimi e quelle manine grandi quanto un dito mignolo, lo facevano riflettere, pensando a ciò che, nelle sue condizioni, non avrebbe mai potuto avere.
Gli altri due bambini, lo tiravano per la maglia, baciandolo e coccolandolo. E lui, sorrideva e si divertiva, mentre la sorella guardava la scena contenta.

- ah… - esclamò all’improvviso - ..JJ! -

- mh? – rispose il ragazzo ancora impegnato con i due monellacci

- c’è YunHo! - concluse la ragazza indicando tra la folla

JaeJoong si alzò un po’ bruscamente da terra.
Guardò nella direzione che la sorella gli aveva appena mostrato. E lì, vide un giovane tra la folla.
Capelli castano scuro tendente al nero, un po’ lunghi, occhiali da sole e un espressione un po’ spesata.
Era tipico di YunHo!

- ehy! YunHo! – esclamò JaeJoong alzando il braccio in modo da farsi riconoscere

Ci vollero un paio di urli prima che l’altro si accorgesse.
Comunque, non appena lo vide, YunHo avanzò verso quella direzione, facendo largo tra la gente.

- JJ finalmente sei uscito! – esclamò arrivando - …ciao SunMi! – salutò poi rivolgendosi alla ragazza

- ciao a te YunHo! – sorrise la ragazza

- ti avevo detto che ci avrei messo un po’! – esclamò JaeJoong con tono un po’ offeso

YunHo sorrise sotto i baffi.

- dai stavo scherzando! Non pendertela! sei stato bravissimo! - si scusò tentando di abbracciarlo

- ahi! non in pubblico per favore! - obiettò JaeJoong staccandosi

- ti vergogni ancora JJ? – domandò SunMi maliziosa

- no che non mi vergogno! -

- se come no…allora vieni qui che ti do un bacio! – scherzò YunHo avvicinandosi all’amico

- tieni giù le mani animale che non sei altro! -

Ci fu una risata da parte di SunMi e YunHo. JaeJoong non capiva cosa ci fosse di così divertente.
Forse aveva fatto male a dire alla sorella di loro due. Ora, YunHo aveva una buona complice per i suoi scherzi idioti.

- comunque… - esclamò la ragazza sentendosi strattonare da uno dei i figli - ..che fai adesso? telo porti via subito? – domandò rivolto a YunHo

- e-eh?! – balbettò JaeJoong

- si! A casa lo stanno tutti aspettando per festeggiare! – sospirò YunHo

- cosa?! YunHo ti avevo detto che non volevo feste!! – borbottò il giovane un po’ arrabbiato

- suvvia! Si stratta solo di un piccolo pranzo tra amici! – spiegò YunHo - …vuoi unirti anche tu Miss bellezza divina?? -

SunMi sorrise.

- no grazie…ho queste tre pesti a cui badare…sarà per la prossima volta! – disse chinando il capo

- peccato… - sospirò il ragazzo

- ehm…sentite un po’ voi due… - cercò di dire JaeJoong

Ma venne interrotto nuovamente da entrambi.

- bene allora me lo porto via! – esclamò YunHo trascinando l’amico per un braccio – a presto! -

- ciao YunHo! … JJ! Ci vediamo! - li salutò la giovane madre facendo un sorriso complice a YunHo che ricambiò con al medesima intensità.

 

**



- Sai che in questo momento ti odio? -

Il volto imbronciato di JaeJoong lasciava trasparire uno strano senso di allegria da parte di YunHo.
Dopo aver salutato la sorella, si erano diretti in un ampio piazzale dove YunHo aveva parcheggiato la macchina.
Da quando erano partiti, JaeJoong era rimasto imbronciato. C’era un po’ di traffico quel giorno a Seoul.
Ci avrebbero messo un po’ a raggiungere l’appartamento.
Il guidatore, sorridendo, si voltò verso il biondo, assumendo uno sguardo dolce tutto d’un tratto.

- invece io ti amo tanto tanto! – disse

- guarda che non mi incanti! -

- uh…peccato.. – sospirò ridendo

- non sei divertente! – continuò – ti avevo espressamente detto niente feste! -

- dai, non fare il difficile…sai bene che gli altri non vedevano l’ora che tu ricevessi questa laurea! -

- …per avere un buon pretesto di ubriacarsi con litri di birra? - azzardò JaeJoong

- negativo! Solo e semplicemente perché ti vogliono bene! – rispose YunHo tutto tranquillo

- … -

- eeh… - sospirò tutto d’un tratto il moro - …il mio JJ alla fine si è laureato… -

- …che ti prende? senso di nostalgia? – rise JaeJoong

- può anche darsi… -

- le ripetizioni sono servite! - osservò con tono malizioso

Il ragazzo non poté fare a meno di sorridere compiaciuto. Strinse forte le mani la volante, mentre con lo sguardo teneva d’occhio il semaforo che in quel momento era rosso e lasciava passare i pedoni.

- tsk…ripetizioni… - ripeté

- beh, adesso non avrai più la scusa per saltarmi addosso ogni volta che studio… - sospirò il biondo osservando il fogli odi pergamena accuratamente ripiegato e legato da un piccolo nastro color Oro.

- tu dici?! - sogghignò l’altro

- io dico!...non è piacevole essere interrotti mentre si studia… -

- come no…fai tanto il prezioso ma poi sei il primo a lasciarsi andare… -

- perché tu sei incredibilmente irresistibile… -

- lo prendo come un complimento… -

- guarda che lo era… - sbottò JaeJoong

YunHo, mentendo sempre il controllo dell’auto, posò i suoi occhi sul volto dell’amico, che in quel momento non lo stava guardando.
Lo osservò da cima a fondo…quei morbidi capelli color biondo platino…quelle labbra rosee e carnose..quegli occhi d’angelo…quell’anello che portava costantemente al dito, così uguale al suo…
Ogni volta ci pensava e ogni volta si dava la stessa risposta.
Pensava a come sarebbe stata la sua vista adesso, se non lo avesse mai incontrato. Se YooChun, quel giorno non glielo avesse fatto conoscere. Di certo, non sarebbe stato così felice.
JaeJoong era stato la sua salvezza.
In quel mentre, il biondo si accorse che l’altro lo stava osservando già da un po’.
Sorrise, compiaciuto da quel gesto.

- la smetti di guardarmi così? – esclamò

- che ci posso fare…sei bello da morire… -

- … -

- … -

- ….e tu farai davvero morire qualcuno se non guardi la strada! – disse JaeJoong notando un eccessivo poco interesse di YunHo per quel lungo percorso rettilineo.

- eheheh…ammettilo…sono troppo sexy… -

- si certo…convinto tu… - sospirò aggrottando le sopraciglia un po’ contrariato

Sentì YunHo fischiare in quel preciso momento. Canticchiava una canzone che era stata di moda un paio di anni fa forse ,ma che a YunHo ricordava il periodo in cui si erano conosciuti quindi la cantava sempre, dove poteva.

- comunque…. – riprese il biondo

- mh? Dimmi…ti ascolto… -

- …chi c’è a casa nostra? - domandò

YunHo assunse uno sguardo un po’ indifferente

- oh…non preoccuparti… ti prometto che non distruggeranno la casa! -

- e-eeeeh??! -


 

**




- KYAAAAA!! È arrivato lo zio JJ! Lo zio JJ è qui!! -

- … -

- c’è anche zio YunHo! Sono arrivati tutti e due!! -

Non appena aprirono la porta di casa, il biondo credette di svenire sul colpo.
Il soggiorno del loro appartamento era stato completamente ricoperto da palloncini, giocattoli, festoni di ogni colore.
Accanto alla televisione vi erano cinque o sei pacchi regali, con tanto di biglietto d’auguri e scatola di cioccolatini.
Le finestre erano spalancate, per far entrare un po’ di aria fresca, i tappeti che c’erano erano completamente spariti, lasciando il posto ai coriandoli che di solito si usavano per carnevale.
I divani erano completamente sottosopra.
Sembrava di stare in un parco giochi. E quei due bambini non facevano che saltare come grilli per tutta la stanza.

- m-mi…mi sento decisamente male.. – sospirò JaeJoong sorreggendosi sulla porta d’ingresso

- il solito esagerato… - borbottò YunHo entrando in casa e trascinando il peso morto dell’amico - ...siamo a casa! -

- zia Jung! zia Jung! Gli zii sono tornati!! – urlarono i due bambini correndo in un'altra stanza, nella cucina.

- oh santo cielo, davvero?! –

I ragazzi non fecero in tempo a togliersi le giacche e quant’altro, che, dalla cucina, con tanto di mestolo in mano, sbucò una signora molto bella, dai lineamenti talmente delicati e raffinati che a stento si poteva credere che fosse la madre di YunHo.
Aveva la fronte un po’ accaldata, e un colorato grembiule un po’ sporco di sugo. Dalla cucina comunque, si sentiva un buon profumo.

- ciao ‘Ma! – esclamò YunHo

La donna sembrò non calcolarlo nemmeno

- fatti vedere giovanotto! – esclamò rivolta a JaeJoong un po’ scosso da tale accoglienza

- s-salve…anche lei qui?! – salutò il biondo lanciando un occhiata maligna a YunHo che fece finta di nulla

- e come potevo mancare alla festa per la laurea del mio genero preferito! – rispose la signora abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia

- ehm…esisto anche io…sappilo… - sospirò YunHo con nonchalance

- oh si YunHo scusami… - sorrise la donna dando un bacio anche la figlio

- …si certo… - sussurrò quest’ultimo grattandosi una mano

- allora JaeJoong…con quanto di sei laureato? – domandò entusiasta

- oh..con 95 su 110… - rispose cortese

- waaah! Che bello! Sono contentissima!! Bravo ragazzo mio! – sorrise raggiante

- a proposito…dove sono gli altri? – chiese il moro cambiando argomento

- YooChun e JunSu sono in cucina…mi stanno dando una mano…su venite! è quasi pronto! -

E li condusse in cucina, come sei quei due fossero stati a casa sua e non avessero saputo dove andare.
Per JaeJoong il trauma di vedere la propria cucina conciata in quel modo, era anche peggiore del primo tremendo impatto che aveva avuto la sua entrata a casa.
Tentò di non svenire, mentre YunHo gli cingeva le spalle.
YooChun in quel momento, stava controllando la cottura della pasta, mentre JunSu, in un angolo, cercava di tenere calmi i suoi due fratellini, dandogli qualche biscotto da mangiare.

- ecco qui il nostro festeggiato! – annunciò la signora Jung

i due ragazzi si voltarono

- JJ! YunHo siete tornati! – esclamò JunSu sorridendo

- ho sentito che ti sei laureato con più di 90! ben fatto! – disse YooChun corredo ad abbracciare l’amico

- gra-grazie YooChun… - esclamò JaeJoong un po’ in imbarazzo

- e a me?! non mi abbracci? – scherzò YunHo rivolgendosi a YooChun

- fatti abbracciare da JunSu se proprio vuoi… - ridacchiò quest’ultimo

- ehi!! – sbottò l’indiretto interessato

- abbiamo fame noi! – intervenne uno dei bambini iniziando ad urlare

- oh insomma! Vi siete appena rimpinzati di biscotti! – protestò JunSu

- ma JunSu Hyung…ce ne hai dati solo due!! -

- uffa… -

- ehm… - domandò JaeJoong avvicinandosi e sussurrando all’orecchio del fratello maggiore delle due pesti - …non li avrai portati tu spero.. -

- ho dovuto farlo! I miei sono andati via oggi! ero l’unico a cui potevano lasciarli… - sospirò JunSu

- susu! Bando alle ciance! Andiamo a mangiare che è pronto! – esclamò la signora Jung togliendosi il grembiule e spegnendo i fornelli.


Con grande sorpresa di JaeJoong, la terrazza era stata meravigliosamente preparata, con tanto di sedie e tavolo, accuratamente apparecchiato e con al suo centro, un bel vaso di fiori freschissimi appena comprati. Doveva ammetterlo, si era incantato a vedere quel ben di dio preparato solo per lui.
Tutto sommato, forse l’idea della festa non era stata male
Si sedettero tutti a tavola, allegramente. A JaeJoong toccò state a capotavola, essendo i festeggiato. Odiava essere al centro dell’attenzione, ma cercò comunque di dimostrarsi felice dato che YunHo non faceva che fissarlo ogni tre secondi.
I due bambini era dall’altra parte del tavolo e cominciavano già a tirarsi le molliche di pane mentre JunSu diceva loro di star buoni. Il tutto, mentre YooChun rideva a crepapelle per una battuta appena raccontatagli da YunHo.
Era contento. Non lo avrebbe mai detto a nessuno, ma era contento di averli tutti li, quel giorno così importante per lui. E vedere quei due che bisticciavano e ridacchiavano tra loro, lo rendeva estremamente felice.
A dirla tutta, dopo il suo ritorno dall’America gli era davvero parso che il rapporto tra di loro si fosse riconsoli dato come tempo addietro.
Eh già…la sua lontananza aveva giovato, a tutti!.
Ad un certo punto, arrivò la donna con una terrina piena di pasta che aveva un odore al quanto invitante.

- ecco qui! Datemi i piatti ragazzi! – sorrise allegramente iniziando da quello di JaeJoong

- grazie mille! – disse il biondo cercando del grana in quella tavola che sembrava immensa

- grazie… -

- grazie! -

- grazie ‘Ma! -

- grazie zia Jung! -

- prego a tutti… - sospirò la donna appoggiando la terrina sul lato del tavolo dove vi era un po’ di spazio e sedendosi anch’ella con i restanti partecipanti a quella festicciola.

Iniziarono così a marginare, stranamente in silenzio.
I due bambini sembravano soddisfatti della pasta e la trangugiavano, arrivando persino a sporcarsi le mani. Era tipico dei bambini.
YooChun mangiava e sorseggiava dell’acqua in continuazione, mentre JunSu continuava, con al coda dell’occhio ad osservare i due fratellini che in quel momento stavano pericolosamente giocando con le forchette.
YunHo sembrava soddisfatto mentre sua madre ogni tanto gli lanciava un occhiata di rimprovero per come mangiava.
Ecco, era in momenti come quelli, di assoluto silenzio, che JaeJoong si sentiva in un imbarazzo incredibile.
Tutti lo sapevano, eppure nessuno sembrava voler fare qualcosa.

- ehm..JJ… - cominciò YooChun

- eh? -

- io e YooChun siamo andati a letto insieme… - concluse YunHo tranquillo prima che l’amico potesse parlare

JunSu sputò l’acqua che in quel momento stava bevendo.

- coff coff! C-COSA?! - esclamò tossendo rumorosamente

- e-eh?! - JaeJoong non credeva di non aver afferrato bene il concetto evidentemente

- YunHo! Ci sono bambini qui!! - obiettò la madre

YooChun non fece altro che scambiargli un occhiata diabolicamente pericolosa

- stavo scherzando…era per smorzare un po’ la tensione… - sorrise allegramente YunHo

Poi però fece una smorfia di dolore, quando YooChun, accanto a lui, da sotto il tavolo, gli tirò un piccolo calcio con il piede. Augurandosi con tutto il cuore che gli avesse fatto un “tantino! Male.
Mentre il moro si apprestava a rispondere all’attacco dell’amico, quest’ultimo lo ignorò e tornò a parlare con JaeJoong.

- stavo dicendo…JJ…mi passeresti la bottiglia dell’acqua? – domandò infine

Il biondo sorrise e, allungando il braccio gliela porse.

- …JunSu Hyung? – aveva domandato uno dei due bimbi tirando la maglia del fratello

- che c’è ancora?! – esclamò un po’ esasperato

- cosa vuol dire che lo zio YunHo va a letto con zio YooChun? -

- … -

- … -

- ..YunHo…??? -

Quest’ultimo sembrò diventare invisibile al richiamo minaccioso di JunSu.

- ehm…siii? -

- ADESSO GLIELO SPIEGHI TU COSA VUOL DIRE!!! - esclamò

- …va bene… - sospirò interessato noncurante e decisamente troppo ironico per poter parlare sul serio - dunque…dovete sapere che lo zio YunHo si è fat… -

- YUNHO CHIUDI QUELLA BOCCA PER L’AMOR DEL CIELOOOO!!!! - intervennero JaeJoong, YooChun e JunSu quasi all’unisono


 

**




Restarono un'altra buona ora e mezza a chiacchierare tra loro, a ridere e ad arrabbiarsi, specialmente quando YunHo stappò la bottiglia di shampagne andando a sporcare il soffitto della casa con il tappo che accidentalmente gli era sfuggito di mano.
JaeJoong lo aveva ricoperto di tutti gli insulti che conosceva, minacciandolo di non fargli più da mangiare per i prossimi due mesi, se prima non avesse pitturato di nuovo e da solo la parte macchiata.
YooChun suggerì invece di chiamare un buon imbianchino, ma il biondo si era categoricamente rifiutato di farlo.
Al canto suo, JunSu era tremendamente imbarazzato, non sapendo come spiegare ai fratelli cosa aveva voluto dire YunHo con la frase di tempo prima, facendo rimanere i piccoli con la curiosità.
Poi fu l’ora del caffè e, a seguire della torta che mamma Jung aveva appositamente preparato per l’occasione.
Si scattarono un paio di foto, fecero due o tre brindisi, e poi, beatamente, iniziarono a sparecchiare, dando una mano a JaeJoong che già si preparava a passare l’intero pomeriggio a pulire.
Tuttavia, la donna fu molto gentile e sistemò per bene la cucina insieme a JunSu.
Poi, dovette andare. Salutò e abbracciò JaeJoong e il figlio, per poi prendere ala mano i due fratelli di JunSu

- me li porto a casa mia..se per te non è un problema! Mi faranno compagnia… - aveva detto

- oh! Nessun problema!li verrò a prendere più tardi! – esclamò il maggiore ringraziando il cielo per la grande occasione di potersi riposare.

Infine, dopo un altre buona mezz’ora, toccò a lui e YooChun salutare, finché JaeJoong e YunHo non rimasero le uniche anime ancora in vita dentro quella casa.
Quella casa il cui soggiorno era un perfetto campo di battaglia.
Al biondo stava venendo un forte impulso omicida, ma preferì trattenersi, ora avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e sistemare.
Se c’era una cosa che aveva imparato in quegli anni, era di non contare su YunHo per certe cose.

 

**



- potresti anche darmela una mano eh…dato che è solo per merito tuo se la casa è un campo di battaglia… - aveva sospirato JaeJoong dopo l’ennesimo tappeto pulito e sistemato al suo posto.

YunHo, lo osservava da una buona mezz’ora e ridacchiava sottovoce, appoggiato ad una parete del soggiorno.
Il biondo sbuffò e continuò con il suo “lavoro”.

- grazie mille eh.. - sospirò

- perché invece non andiamo in camera a riposare un po’? sono stanco… - disse il moro all’improvviso, staccandosi dalla parete e stiracchiandosi

- tsk… - sbottò l’amico – guarda che se cerchi un pretesto per farlo, non attacca… non ci casco più… - rispose sospirando e accucciandosi un po’ a terra per raccogliere qualche cartina

YunHo sorrise malizioso. Oddio, quando lo adorava quando faceva il “prezioso” era così tremendamente irresistibile in tutto quello che faceva…

- va bene… - sorrise infine - …allora, se ti dicessi che voglio farlo in questo momento tu che risponderesti? -

JaeJoong si voltò verso di lui, un po’ irritato

- ti direi che non posso perché sto sistemando… -

- …mi basta come risposta… -

Detto questo, gli prese la mano. Il biondo, al momento non capì, ma poi, sentì l’amico che lo trascinava fino la corridoio, dove si trovavano camera e bagno.

- ehi ehi ehi! Ti ho detto che non posso!!! – obiettò - gu-guarda che disastro di la!! -

- pazienza! Sistemeremo dopo! - sorrise
 
  
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