Tenebra
Osannami.
Io sono il male impuro.
Sono il brivido che rompe il coccio
dopo la caduta.
Per quanto oscuro,
sono terso dentro di me.
E puoi scrutare all’infinito
tra le maglie che tessono le mie trame
fatte di nero.
Mi puoi vedere,
ma non toccare.
Non ho consistenza,
non sono materia.
Ma esisto.
A volte credi di sentire le mie spire
avvolgerti.
Ma non posso farlo.
Perché non sono fuori,
ma dentro.
Io non circondo.
Io mi espando.
Sono un minuscolo universo
racchiuso nel tuo cuore.