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Autore: Leilaherm    29/10/2013    0 recensioni
Ciao a tutti
è la prima volta che pubblico qualcosa e spero che sia di vostro gradimento
-Io ho paura mamma, ho paura di morire
Sono senza parole, cosa devo dire, ho gli occhi pieni di lacrime
-Mamma? Perchè devo morire proprio io?
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bip.

Bip.

Bip.

Bip.

Continuo a sentire questo maledetto suono come se fosse lì per contare i secondi che restano, come se fosse lì per ricordarmi che non sono a casa e che forse questa è l'ultima volta che mio figlio ricambia la stretta della mia mano; sono seduta su una sedia da cosi tanto tempo che non ricordo nemmeno l'ora o il giorno, i miei occhi sono concentrati su quel piccolo, bello e pallido volto mentre quel disgustoso suono continua a martellare nella mia testa...

Bip.

Bip.

Bip.

Bip.

Sento la porta aprirsi, alzo lo sguardo pieno di lacrime e vedo una casacca bianca

-Signora potrebbe seguirmi fino al mio ufficio per favore?

Tengo lo sguardo fermo su di lui e poi lo sposto sulla mia mano intrecciata a quella del mio figlio

-La prego signora prometto che sarò rapido e non ruberò molto tempo

Non ho scelta lo seguo...

Non ricordo niente solo che mi sono ritrovata seduta su questa sedia con lo sguardo pieno di speranze rivolto verso il dottore ma lui non ricambia.

Inizia a parlare, io aspetto solo di sentire le parole che desidero ascoltare

-Signora penso che anche lei ha notato che suo figlio sta diventando sempre più debole, posso capire quanto lei sta soffrendo in questo momento e mi dispiace ma noi

fa un lungo respiro e continua

-Noi non possiamo fare più niente.

Silenzio. Tutto tace mentre il mondo mi crolla adosso. Cerco di mettere insieme quello che ha detto

-Come niente?

-Signora, mi dispiace, mi dispiace moltissimo queste notizie sono sempre difficili e brutte da dire ma soprattutto da ascoltare...

Non riesco a pesare a niente, d'avanti ai miei occhi ho l'immagine del mio bambino sempre allegro, non riesco a pensare che sarò costratta a separami da lui, non in questo modo

-Quanto tempo gli rimane

Mi stupisco della mia voce calma e controllata, per un minuto ho pensato di alzarmi prendere la sedia e sbatterla contro qualcosa e distruggere ogni cosa presente nel mio campo visivo

-Non lo sappiamo con esatezza potrebbe accadere in qualsiasi momento

Annuisco, abbasso la testa e prendo una decisione

-Voglio portarlo a casa, non voglio che accada qua

-Signora mi creda la capisco e vorrei poterla aiutare ma questo non è possibile

-Perchè?

-Vogliamo tenere sotto controllo ogni minimo cambiamento e inoltre non è saggio spostarlo in queste condizioni è molto debole e questo potrebbe influire molto sulla sua salute

-Bene allora voglio avere il permesso di portare qui dei bambini e tutto il necessario per festeggiare

-Ma signora...

-Domani è il suo compleanno e voglio che si festeggi

Il dottore sta in silenzio per qualche minuto e poi dice

-Vediamo quello che possiamo fare

Mi fa un piccolo sorriso d'incoraggiamento e io senza accorgrmi dei movimenti che faccio mi ritrovo accanto a mio figlio con la mia mano nella sua a guardare il suo bellissimo visto mentre dorme tranquillo

 

Il giorno seguente

-Tanti auguri a te, tanti auguri a te...

Prendo la mano di Nicola e in un orecchio gli susurro

-Esprimi un desiderio prima di spegnere le candeline

Lui annuisce e chiude gli occhi forte per poi aprirli e soffiare sulle candeline, tagliamo la torta, mangiamo, facciamo foto con tutti e infine apriamo i regali e tutti ritronano a casa

Adesso siamo solo noi due, Nicola è sdraiato nel suo enorme letto, la mia mano stringe forte la sua, ormai un gesto naturale

-Mamma?

-Si amore

-Non vuoi sapere cosa ho desiderato?

-Non si dice, è un segreto

-Ma io voglio dirtelo...Posso?

-Si amore, puoi dirmi tutto quello che vuoi

-Io ho desiderato di non morire mai

M'irrigidisco ma lui non nota nessun cambiamento

-P-perchè dici cosi amore?

-Io ho paura mamma, ho paura di morire

Sono senza parole, cosa devo dire, ho gli occhi pieni di lacrime

-Mamma? Perchè devo morire proprio io?

Non cerco nemmeno di negare, lui sa tutto, e ha paura, il mio bambino, il mio piccolo bambino

-Perchè sei un angelo

-No mamma io sono solo Nicola

-Mio piccolo bambino tu sei anche un piccolo e bellissimo angelo e Dio vuole portarti con tanti altri angioletti come te

-Perchè prorpio io?

-Perchè gli manchi, lassù tutti ti vogliono tutti cosi bene...

-Ma se io vado via mancherò anche a te!?

Non riesco più a trattenere le lacrime e fra qualche singhiozzo rispondo

-Certo amore mi mancherai tantissimo

Per un minuto nessuno dei due parla

-Quindi io sono un angelo

-Si

-Bene. Allora non devi più piangere perchè appena arrivo la sù dirò a tutti che mi manchi e voglio ritornare da te e loro visto che mi voglio bene mi manderanno indietro subito

Mi sorride con gli occhi pieni di emozione, io non ho il coraggio di dire niente e continuo a guardare il suo volto pieno dalla voglia di vivere.

Mi abbraccia e con un ti voglio bene mamma si addormenta con un sorriso stampato sul viso.

Bip.

Bip.

Bip.

Bip.

Sono passate due ora da quando sta dormeno e questa maledetta macchina continua a contare i secondi della vita di mio figlio

Bip.

...

Bip.

....

Bip.

...

Lo sento sepre di meno, preoccupata alzo lo sguardo sullo schermo, per puro istinto corro a chiamare l'infermiera. Ritorno.

Bip.

...

...

Bip.

 

Biiiiiiiiiiiiip

Biiiiiiiiiiiiip

 

Questo suono è anche più odioso dell'altro, sono ferma immobile accanto al letto di mio figlio mentre l'infermiere corrono qua e là dando ordini dei quali non capisco il significato, una mi viene incontro e dice qualcosa e mi trascina fuori dalla stanza io cerco di oppormi ma senza successo

-Aspetti qui signora

Aspetto.

Aspetto.

Aspetto e aspetto.

55-56-57-58-59-60 sono passati trenta minuti e io non ho notizie di mio figlio, sento una porta aprirsi mi giro e incrocio lo sguardo triste del dottore

Non ho bisogno delle parole per capire quello che è sucesso ma la speranza è una puttana quindi chiedo lo stesso per autopunirmi, torturarmi e uccidermi e lui lo fa

-Signora mi dispiace tantissimo

Lo guardo seria senza battere ciglio lui continua

-Non siamo stati in grado di fare niente ormai era troppo tardi

Troppo tardi.

Troppo tardi, troppo tardi, ti voglio bene mamma, ti voglio bene, ho paura, sono un angelo, ti mancherò, ti voglio bene

con questi pesieri che mi giravano in testa caddi e svenni

  
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