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Autore: Oldwhatsername_24    29/10/2013    2 recensioni
In questa storia non arriverà una ragazza dal nulla per cambiare la vita di tutti. No, questa è la storia di Billie. La storia di Mike. La storia di Trè. La storia di Whatsername. Si, perché lei c'è sempre stata.
[dal testo] "E tu, Billie Joe? cosa hai scelto di fare?"
"Farò l'unica cosa che so fare, musica! E viaggerò per il mondo, voglio vedere qualsiasi cosa valga la pena vedere! E tu...verrai con me. Vivremo in un furgone e ogni notte ti prometto che ascolteremo Ramones e Elvis fino alla nausea. Faremo capire che anche noi dei bassifondi abbiamo una possibilità...un po' come Gesù, un Gesù di periferia!"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tré Cool, Whatsername
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Little one, your soul is purging.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-B-
 
“…lui è il mio papa?” chiede Andrea osservandomi lentamente con i suoi grandi occhi verdi.
Indossa un pigiama a quadri bianco e blu con Paperina e Minnie e si trascina dietro i peluche di un coniglio di pezza.
W rimane in silenzio, quasi paralizzata.
Mi inginocchio davanti a lei.
“Si, sono io, Little Girl” lei mi scruta seria e io la guardo bene.
I boccoli le arrivano sotto le orecchie, molto più chiari del marrone di W, quasi castano rossicci, come erano i miei da bambino. Il colore degli occhi è il mio, ma la forma è di W. il naso sembra il mio così come la forma del volto, ma le labbra sono carnose e a forma di cuore come quelle di W.
È bellissima.
“…dove sei stato per tutto questo tempo?” rimango spiazzato dalla domanda.
“Mi sono perso, ma adesso sono qui” lei incrocia le braccia.
“Potevi comprarti una cartina!”
Io e W ridiamo e la guardo, si è sciolta, e si inginocchia accanto a me. In quel momento capisco che Andrea ci unirà sempre, nonostante tutto. Andrea si gira accigliata verso W.
“Mamma! Il cantante dei Green Day è mio papà e tu non me lo dici?!” W alza le spalle e le sorride con dolcezza.
“Mi sarà passato di mente”
“Sono anche il chitarrista oltre che il cantante!”
“Oh, ma per piacere! Quel Jason White fa tutto il lavoro mentre tu dai spettacolo” mi giro verso W.
“Ma quanti anni ha? Venticinque?”
“Beh se sei davvero mio papà, dimmelo tu quanti anni ho!” ridiamo ancora.
“Tu dovresti essere a letto da un pezzo” dice W prendendola in braccio e alzandosi.
“E’ un po’ difficile con voi due che vi urlate contro, e poi ho fame”
“Hai già cenato, e poi credo che Billie debba tornare a casa adesso”  io e Andrea ci guardiamo.
“Non può rimanere ancora un po’? ti prego” W ci pensa e poi torna a casa, un leggero sorriso le solca il volto.
“Che ne dite se voi due scegliete un film mentre io preparo i pop corn?”
“si!” urla Andrea scendendo dalle sue braccia e prendendomi per mano, cercando di trascinarmi verso il soggiorno.
“Grazie” mimo a W con le labbra, lei mi guarda molto seria.
“Non far soffrire la mia bambina, Billie Joe”
Andrea mi trascina verso un mobile di legno pieno di videocassette colorate, cartoni animati e i film in bianco e nero che tanto piacciono a W.
“Che vuoi vedere?” le chiedo inginocchiandomi davanti al mobile.
“mmm… la sirenetta”
“Ma è un film da femmine!”
“E io che ti sembro, un panino al formaggio?”
“Non fare troppo la spiritosa, ragazzina”
Andrea mi sorride e arriccia le labbra, esattamente come faceva W, poi prende una videocassetta da uno dei ripiani più in basso e me la porge. La guardo e rimango basito.
“Guerre stellari?”
“Lo adoro!”
“Ora si che sei mia figlia!”
Inserisco la cassetta nel video registratore e ci lanciamo sul divano, Andrea si corica accanto a me, con la testa poggiata sul mio petto.
All’improvviso, mi sembra di essere più caldo dentro, di provare una sensazione mai provata prima.
W, dopo circa dieci minuti, si siede accanto a noi a guardare il film, portando una ciotola di pop corn fumanti, Andrea ci affonda le manine con la felicità sul volto, quella spensieratezza che possono avere solo i bambini.
Poi, dopo circa venti minuti, si addormenta coricata su di me, e io le circondo le piccole spalle con il braccio.
È così piccola, così bella, così tremendamente nuova per uno come me.
Mi volto per osservare W, lei è assorta nella trama del film, ride quando ci sono le battute, si mordicchia le dita come faceva sempre quando eravamo piccoli, è cresciuta senza cambiare di una virgola.
E io sono ancora totalmente, fottutamente innamorato di lei.
Lei, i suoi capelli ricci, il viso, il naso tondo e gli occhi scuri, le sue mani con le dita affusolate, le gambe lunghe e lo sguardo vispo.
Amo la sua collera, la sua risata, il suo essere lunatica.
“W?”
“Si?” dice lei tornando alla realtà. Il film è finito, prendo in braccio Andrea e cominciamo a portarla verso camera sua, sistemandola sotto le coperte nella sua cameretta.
“Pensavo… domani è domenica, ed è prevista una bella giornata, potremmo fare un pic-nic”
W mi osserva, mi guarda dentro, indecisa se darmi o  no questa possibilità. Poi sospira.
“Lei mi ammazzerebbe se dicessi di no”
“Allora tu non dire di no”
“Non farci l’abitudine, BJ, non mi fido ancora di te”
“Prometto che mi farò riscattare”
“Non è a me che devi mantenere una promessa, è a lei”
Le do’ la buonanotte ed esco di casa, totalmente diverso da come ci ero entrato.
Ho una figlia, adesso.
Sono padre, e sono innamorato della madre della mia bambina, anche se l’ho abbandonata tempo prima.
Il problema adesso rimane solo uno: dirlo ad Adrienne.
 
Ehm… boh, spero vi sia piaciuto :P
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