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Autore: Kay    30/10/2004    1 recensioni
è la prima storia che ho scritto! in tutto i personaggi protagonisti sono 18; ma i veri e propri di cui si parla di più sono Kei e Aì. è stata inventata da me a da una mia amica, Martina. "Era il 17 agosto 2016, ore 19:45. In un vicolo del quartiere Gesù (quello più malfamato) della città di Crotone, un ragazzo alto, magro e dai capelli argentati stava passeggiando, incurante degli altri e di ciò che lo circondava. Era Kei Hiwatari."
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7 IL GIOCO DELLE PARTI “Se qualcuno potesse dirci cosa prevede il futuro Sarebbe molto più facile prendere le nostre decisioni Perché in questo modo Sapremo cosa ci attende…” Kei e Ryan arrivarono al portone del palazzo, dove incontrarono gli altri tre della banda d’Irhys. “Ma voi due siete Spike e Yuri!” esclamò Kei; poi si rivolse agli altri due. “Allora anche voi due state dalla loro parte!”. “Loro sono Ryan, quello che ti ha preso, e Chris, il tizio bruno accanto a noi” disse Yuri. “Mi dispiace per te, ma ora dobbiamo tenerti nascosto; finché il nostro capo non deciderà cosa fare.”. “Ma io so già cosa fare!” esclamò una voce alle loro spalle. Era proprio Irhys. “Prenderò le tue sembianze, Kei” disse. “E tu prenderai le mie. Così facendo, la tua Aì verrà con noi cinque –ovviamente intendo con me e la mia banda- su Lux a riprendere il suo posto da regina e io… (a questo punto si avvicina a Kei, che era tenuto dai soci di Irhys) quello di re!”. “Non lo farai!” esclamò Kei. Irhys era vicinissimo a Kei. Lo fissò negli occhi e per un istante l’abbagliò. Quando si risvegliò, il ragazzo non si sentiva più lui. Non era più tenuto fermo dai soci d’Irhys; era stato legato e imprigionato in una gabbia, per di più i quattro lo guardavano. “Cos’è successo?” chiese. “Nulla di grave” rispose Spike. “Se tutto va male ritornerai come prima.”. “Dove sono?” chiese ancora. “Sei nel nostro quartiere generale.”. “Che si trova?”. “Ah! Ah! Ah! Sei troppo curioso! Non posso dirti tutto; credi che io sia scemo?”. “Spike!” esclamò Chris. “Ormai sono le 22:00! Dovrebbe assumere quelle sembianze!”. “Quali sembianze?!” domandò Kei. Non gli diedero risposta. Il ragazzo cominciò a sentirsi ancora più strano, come se il suo corpo stesse mutando. In effetti, era proprio quello che stava facendo! Lui si stava trasformando… in Irhys! I suoi capelli iniziavano a diventare rossi; il suo corpo diventava diverso rispetto al solito. “Cosa mi sta succedendo?!” esclamò improvvisamente. “Oh! Non te l’abbiamo ancora detto!” esclamò a sua volta Yuri. “Trenta minuti fa, Irhys ti ha abbagliato. Facendo in quel modo ha fatto sì che tu diventassi lui e lui te. L’unico modo che ti permetterà di ritornare te stesso, è che Irhys decida di ritornare com’era prima. In casi estremi, se Aì dovesse accorgersi entro ventiquattro ore che in realtà quello che sta andando da lei non sei tu, allora potrai tornare sicuramente il vero Kei.”. “Allora Irhys è…”. “È andato a casa tua per convincerla a tornare.”. “Oh no! Liberami ti prego!”. “Mi dispiace, no. Neanche trasformandoti in lupo mannaro potrai scioglierti, perché quelle con cui sei legato sono corde resistentissime. Non potrai neanche uscire, poi, da quella gabbia; rassegnati.”. Nel frattempo, al Palazzo Lupin, Irhys stava entrando in casa sotto le spoglie di Kei. Aì stava stirando una sua maglietta; intanto che Irhys aveva preso le sembianze di Kei, si era vestita. In quell’istante, al ragazzo venne in mente un’idea. Si avvicinò ad Aì e la strinse a sé; poi cominciò a baciarla sul collo. La ragazza non sapeva ancora che in realtà quello che appariva Kei era Irhys, così non fece niente; si girò solamente verso di lui. “Ehi!” esclamò. “Kei! Che ti prende?!”. “Niente” rispose Irhys. “Ho solo voglia di baciarti.”. “Ora no, dai! Non vedi che ho da fare?”. Irhys ricominciò a baciarla, mentre stavolta Aì era girata e lo guardava. Lo fermò. “Kei! Aspetta!” esclamò di nuovo. “Ti ho detto che ho da fare!”. “Avanti” l’invogliò Irhys. “Non ti costa nulla!”. Irhys ricominciò a baciare Aì e questa volta anche lei contribuì. Lui la portò nella stanza di Kei e la fece stendere sul letto e si sdraiò sopra di lei; poi continuò di nuovo a baciarla e ad abbracciarla. “Kei, aspetta un attimo!” esclamò Aì, un po’ preoccupata. “Cosa stiamo facendo?”. “Nulla di male” rispose Irhys. “Ci stiamo solo baciando, tutto qui! Non dirmi che hai paura!”. “No, ma…”. “Non preoccuparti inutilmente! Io e te stiamo assieme; ti ho già detto che non fa niente. Andiamo!”. “No, Kei. Non voglio!”. Aì tentò di sollevarsi; ma Irhys la bloccò. “Ehi!” le disse. “Ti ho già detto di no!”. “Si può sapere che ti succede?!” gli chiese. “Il Kei che conosco non si sarebbe mai comportato così!”. Irhys ricominciò a baciarla. “Dai! Sono sempre lo stesso!” rispose lui. “Lo stesso che prima era in imbarazzo perché mi ha visto in accappatoio?” gli domandò lei. “Sì, certo.”. I due ripresero a baciarsi. Irhys, intanto, cominciava a spogliare Aì e lei la stessa cosa con lui. Il vero Kei, che si trovava ancora nel nascondiglio di Irhys e la sua banda, si era trasformato in lupo. Anche in quello stato si sentiva diverso. Continuava ad ululare, con la speranza che Aì sapesse riconoscere lui da Irhys. Era disperato; voleva fare qualcosa, ma non aveva nessuna idea in mente. Non sapeva dov’era e per di più non sapeva cosa stesse facendo Aì, la ragazza che aveva sempre amato. Ripensò a tutti i momenti che aveva passato con lei. Più erano belli i ricordi e più forte ululava. Ricordò quel giorno che l’aveva incontrata al bar, quando le aveva permesso di fuggire di prigione, quando l’aveva salvata da Cody e Duke e poi l’aveva ospitata e si era preso cura, quando avevano dormito nello stesso letto… Ryan e Chris, siccome non sopportavano che ululasse in continuazione, volevano ucciderlo; ma non lo fecero grazie a Spike e Yuri che li fermarono. Per fino questi ultimi due si erano commossi nel vedere un lupo piangere di dolore. Yuri gli si avvicinò; Kei era accasciato al suolo e aveva smesso di ululare. Il ragazzo dai capelli rossi gli accarezzò il manto per consolarlo e gli sussurrò di non preoccuparsi, perché presto o tardi sarebbe riuscito a liberarlo facendolo tornare sé stesso. Il ragazzo lupo neanche ci contava più di tornare normale. Aveva perso ogni speranza. Senza Aì si sentiva insignificante. Solo lei riusciva a farlo sentire utile, perché lei lo amava; più lui ci pensava e più stava male. Pam e James erano ancora in Antartide, anche loro legati, dentro una cella, e sorvegliati da Cody; quest’ultimo aveva rifiutato l’incarico di cercare Irhys, siccome aveva altri impegni. “Accidenti!” esclamò Pam. “Se avessi avuto più furbizia avrei potuto capire che era una trappola!”. “Se continua così” disse James. “Se questa guerra non finirà più, andrà a finire che non mi sposerò mai!”. “Meno male che non ci volevi pensare all’amore!”. “Volete tacere un po’, voi due!” esclamò irritato Cody. “Ti prego” lo supplicò Pam. “Cody devi liberarci!”. “Perché dovrei?” domandò il vampiro. “Dì la verità” gli disse la ragazza. “Anche tu vuoi essere libero!”. “Io sono già libero!”. “Tu sei schiavo della tua natura! Essere un vampiro ti rende schiavo di Rei!”. “Tu cosa ne sai?”. “Ho parlato con Angel. Mi ha raccontato come si sentiva quando era al servizio di Rei. Perché non vuoi unirti a noi come ha fatto lui?”. “Per il semplice fatto che non si può! Rei ci darebbe la caccia per sempre e ci ucciderebbe!”. “Se ci liberi, ti porteremo al sicuro, al Palazzo Lupin.”. “Come?”. “Lascia perdere” disse James. “È fiato sprecato! Non ti ascolterebbe!”. Per gran sorpresa di James, Cody liberò i due ragazzi. “Adesso ditemi come mi porterete via da qui” disse Cody. I due presero il vampiro da due braccia, attivarono la loro cintura e presero il volo verso l’Europa. Al Palazzo Lupin, Irhys e Aì erano coricati nel letto, coperti e nudi. Erano le 09:30. Erano abbracciati l’uno all’altra; la ragazza dormiva ancora. “Fino ad ora va tutto bene” pensò Irhys. “Ho ancora l’aspetto di Kei e ho convito Aì a venire a letto con me. Non potrei chiedere di meglio per il momento!”. “Kei” disse Aì. “Sei già sveglio?”. “Sì” rispose Irhys. “Se vuoi, puoi dormire ancora; non preoccuparti.”. “Senti, perché l’abbiamo fatto?”. “Come?”. “Perché tu sei voluto andare a letto proprio ieri notte; quando potevamo anche essere attaccati da Irhys?”. “L’hai voluto anche tu; ma a proposito di Irhys, cosa pensi di fare? Andrai su Lux?”. “No, io non voglio lasciarti! Non m’importa di quello che sta succedendo su quel pianeta, sempre se esiste; anche se dovesse cadere, io ti amerò lo stesso!”. Aì l’abbracciò. Irhys s’immerse nei suoi pensieri. Per quale motivo stava facendo tutto questo ad Aì? Perché la stava illudendo? Il ragazzo che l’aveva portata a letto non era Kei, ma lui. Era disposto a tutto pur di sposarla, tornare sul suo pianeta, salvarlo e governarlo insieme a lei; ma per quale motivo doveva prenderla in giro? “Aì” disse piano. “Io ti devo parlare.”. “Dimmi, allora” disse Aì. “Lo sai che possiamo dirci tutto.”. “Se io dovessi venire con te su Lux, cosa faresti?”. “Con te andrei ovunque!”. Irhys si alzò e si rivestì velocemente. “Dove vai?” gli chiese la ragazza. “Io…” rispose Irhys. “Devo andare da una parte. Ti prego Aì, cerca di capirmi, è urgente!”. “Quando torni?”. “Il prima possibile, te lo prometto!”. Irhys se n’andò dal palazzo, lasciando Aì di stucco. Non riusciva a capire cosa gli passasse per la testa. Era così diverso rispetto i giorni passati e lei quasi non lo riconosceva più; cosa poteva essergli successo? Duke, nel frattempo, si stava dirigendo al Palazzo Lupin; quando incontrò Irhys, sempre visibile come Kei. “Kei!” esclamò. “Che sorpresa! Cosa ci fai qui?”. “Nulla che ti riguardi, Duke” rispose Irhys. Irhys, essendo diventato Kei, poteva usufruire dei suoi ricordi anche, oltre che dei propri; per questo motivo conosceva Duke, però non poteva diventare un lupo mannaro. “Che carattere!” esclamò di nuovo Duke. “Cos’è? Ti sei alzato con la luna storta? Oggi non è piena.”. “Poco spirito” disse Irhys. “Dimmi tu, piuttosto, cosa ci fai di fronte il palazzo.”. “Stavo giusto cercando te e Aì.”. “Per quale motivo?”. “Così, tanto per fare qualcosa. Non hai idea di quanto ci si annoi in questi giorni.”. “Ma davvero? Senti un po’, io non ho tempo da perdere con uno come te; torna un’altra volta!”. Detto ciò, Irhys si teletrasportò nel luogo dove Kei era tenuto prigioniero. Arrivato lì, entrò nella porta di un vecchio supermercato. Duke, alla fine, l’aveva trovato e seguito. All’interno, Irhys stava parlando con i suoi amici; quando Duke entrò. “Oh no!” esclamò Irhys. “Ancora tu! Si può sapere cosa vuoi ancora?”. “Niente di nuovo” rispose il mezzo lupo. “Mi sembra strano il fatto che tu possa teletrasportarti. Vorrei solo… (Duke notò che nella gabbia alle spalle di Irhys c’era un lupo argentato) ma quello non sei tu?”. “Cosa?” domandò Irhys. “Quello è un lupo selvatico!”. “Ma guarda un po’! Ho saputo che tu quando ti trasformi in un lupo diventi uguale a lui!”. “Ti hanno informato male! Prendetelo ragazzi!”. Di tutti e quattro, solo Chris e Ryan attaccarono Duke, mentre gli altri due guardarono la scena. Irhys se n’accorse e si avvicinò a loro. “Ho detto di attaccare!” gridò. “Non crediamo sia una buona idea!” rispose Yuri. “Irhys, noi avevamo il compito di riportare la principessa sul nostro pianeta; non uccidere i demosiani! Che razza di principe vuoi diventare, scusa?!”. “Sono io che prendo le decisioni, non tu!” affermò Irhys. “Ora vai e combatti contro Duke!”. Il vero Kei, dall’interno della gabbia, guardava ciò che succedeva. Ad un tratto, gli vennero in mente dei ricordi. Vedeva nella sua mente un bambino dai capelli rossi ed un uomo che parlavano con quattro donne. Queste dicevano al bimbo che sarebbe diventato il futuro re, come la regina aveva stabilito. L’uomo gli raccomandava di ritrovare la legittima erede al trono non appena compiuti i 18 anni per poter far tornare la felicità e la pace su Lux. Quei ricordi dovevano appartenere, probabilmente, ad Irhys di quando era piccolo. Solo dopo averli visti, poteva capire per quale motivo si comportava in quel modo. Dunque, il pianeta Lux esisteva davvero ed era veramente in una situazione poco piacevole. Le sei persone che aveva visto e sentito parlare si trovavano in una zona deserta di fronte un castello, dove gli alberi erano spogli e l’erba non cresceva; un posto peggiore dell’Antartide, quando l’aveva visto con Aì ed Angel. Jigen stava ancora cercando Irhys. Si trovava nella Basilicata, quando consultando la mappa notò qualcosa di strano. A Crotone, sullo stesso punto erano segnalati sia Kei che Duke; così andò a controllare. Non era passato molto tempo che era già arrivato sul posto per vedere la scena. “Ma che succede?!” gridò vedendo la scena. “Cosa state facendo?!”. Tutti si fermarono nel vederlo. “Jigen!” esclamò Irhys. “Meno male che sei arrivato! Volevano attaccarci tutti assieme! Per fortuna con me c’erano questi due ragazzi (disse avvicinandosi a Chris e Ryan). Se non fosse stato per loro, chissà come sarebbe andata!”. Kei, nella gabbia, cominciò ad agitarsi e Jigen lo notò. Aveva l’impressione che volesse dirgli qualcosa. “Quello chi è?” domandò. “È solo un lupo che appartiene ai miei due amici” rispose Irhys. “Non preoccuparti, stasera non esisterà più; lo uccideranno.”. Jigen si avvicinò alla gabbia dell’animale. “Siamo sicuri?” chiese. “Certo” rispose Chris. “L’ho catturato perché volevo mangiarlo a cena.”. “Kei” disse il ladro rivolgendosi a quello che per lui era Kei. “Dov’è Aì? Non doveva essere con te?”. Il lupo tese le orecchie e Jigen se n’accorse. “Aì è a casa che dorme” rispose Irhys. Il lupo iniziò a ringhiare; non poteva immaginare cos’era successo alla sua ragazza, ma sapeva che non era sicuramente nulla di buono. “L’hai lasciata sola a casa?!” esclamò Jigen. “Stai tranquillo!” rispose Irhys. “Non le può capitare nulla di male!”. “Tengo ad aggiungere che io non centro niente con questa storia” disse Duke, che era stato buttato in un angolo della stanza dove si trovavano. “Ma se volete la mia opinione, posso dirvi che secondo me questo (indica il falso Kei) non è Kei. Quello vero non era così arrogante! Inoltre, quello rinchiuso nella gabbia non è un semplice lupo; ma un lupo mannaro!”. Il lupo ululò. “Fammi capire” disse Jigen. “Vuoi farmi intendere che quel lupo nella gabbia sia Kei?”. “Io non voglio farti intendere niente” dichiarò Duke. “Ma voglio farti solo ragionare un minuto. Secondo me è il lupo nella gabbia è Kei. A meno che non mi sbagli, mi ricordo che l’avevo morso alla spalla sinistra; se quel segno che ha sul braccio sinistro è il mio stesso morso, sarò sicuro al cento per cento che si tratti del vostro Kei.”. “Come fai a saperlo?”. “Perché a tutti i lupi mannari rimane il morso che li fa trasformare.”. Il lupo cominciò ad agitarsi di più come a voler uscire. Duke gli si avvicinò e lo liberò. A quel punto, l’animale uscì e si trasformò in umano; ovviamente agli occhi di tutti appariva con il corpo di Irhys. “Meno male che era Kei!” esclamò Jigen beffardamente. “Ma non è possibile!” strepitò Duke incredulo. “Ero pronto a giurare che quello fosse Kei!”. “Anche se fosse stato quello vero, come si spiegherebbe che ce n’è anche un altro?”. “Non lo so!”. “Io lo so” disse il vero Kei. “È stato Irhys!”. “Non raccontare balle!” disse irritato Jigen. “Sei tu Irhys!”. “Lui è il vero Kei!” esclamarono assieme Yuri e Spike. “Cosa?!” gridò Duke. “Allora è come dicevo io!”. “Ma come fa ad avere lo stesso aspetto di Irhys?” domandò Jigen. “Mi ha abbagliato e dopo quell’azione non ci ho più capito niente” spiegò Kei. “Però, penso che ora sia meglio chiedergli cos’ha fatto veramente ad Aì. Io non credo che stia dormendo! Magari può anche averle somministrato del sonnifero e averla portata su Lux!”. “Se ci tieni a vederla” disse Irhys ghignando. “Perché non vai a casa?”. “Se hai provato solamente a farle del male” lo minacciò Kei. “Dovrai scappare via dall’Universo; altrimenti ti ammazzerò con le mie mani!”. “Ho già parlato” disse Irhys. “Ora tocca a te andare a vedere!”. “Forza!” esclamò Jigen. “Portiamo anche lui con noi!”. Quando Jigen si avvicinò per prendere Irhys, questo si teletrasportò via. “È sparito!” esclamò Duke. “Maledetto!” urlò Kei. Il ragazzo cominciò a correre via dal supermercato dirigendosi verso il Palazzo Lupin. Irhys doveva essersi teletrasportato per forza lì, visto che c’era anche Aì in quel posto. Jigen e Duke, con l’aiuto di Yuri e Spike avevano legato e chiuso in gabbia Chris e Ryan. A loro sorpresa, comparvero anche Cody, James e Pam. “Jigen!” esclamarono gli ultimi due. “Cos’è successo qua?!” domandò Cody. “Kei non è Kei!” rispose allarmato Duke. “È troppo complicato da spiegare! Dovete correre verso il Palazzo Lupin!”. Nel frattempo, al Palazzo Lupin, Irhys era già all’ultimo piano dove c’era Aì; quando Kei lo raggiunse. La ragazza non sapeva niente dell’imbroglio, così scambiò il vero Kei per Irhys e il vero Irhys per Kei. “Ancora tu!” esclamò non appena il vero Kei mise piede nell’appartamento. “Aspetta!” strepitò il vero Kei. “Io non sono Irhys! Sono Kei, Kei Hiwatari il… tuo ragazzo!”. “Vuoi che non ti riconosca? Sei Irhys!”. “Non è vero! Mi ha fatto una specie di magia!”. “Poverino!” affermò il falso Kei. “È così disperato perché non ricambi il suo amore!”. Pam, James e Cody erano entrati di soppiatto nell’appartamento e avevano visto tutto. Quello che somigliava ad Irhys diceva di essere Kei; quello che somigliava a Kei diceva che era lui quello vero. C’era troppa confusione; ma in realtà uno dei due mentiva e l’altro diceva la verità. I tre appena entrati non sapevano chi dei due mentisse, così presero quello che somigliava ad Irhys pensando che fosse l’impostore. “Stai fermo!” gli gridò Pam. “Cosa fai?!” esclamò il vero Kei. “Sono io! Tuo fratello; quello che definisci povero drogato alcolista!”. “Sì certo” affermò ironicamente il falso Kei. “E io sono Cappuccetto Rosso!”. “Non ci staresti male, vestito!” esclamò divertito il vero Kei. “C’è un solo modo per sapere chi dei due mente!” dichiarò Cody. “Bisogna fare loro delle domande!”. “Cosa?!” esclamarono i due che pretendevano di essere il vero Kei. “Molto bene” disse Pam. “Formulo io le domande! Quando siete nati?”. “Il 16 gennaio 1993” esclamarono i due pretendenti assieme. “Dove siete nati?”. “All’ospedale della città.”. “Quando avete cominciato a bere?”. “Appena morti i nostri genitori.”. “Chi era il vostro migliore amico?”. “Rei.”. “Non ci siamo!” esclamò James. “Non possiamo formulare questo tipo di domande!”. “Bisognerebbe fare loro una domanda complicata a cui solo uno di loro due può rispondere!” affermò Cody. Aì cominciava ad avere dei dubbi; se quello con l’aspetto di Kei non fosse stato Kei, poteva anche essere andata a letto con Irhys! Come avrebbe fatto, poi, a dirlo al vero Kei, una volta conclusa questa storia dello scambio? Cosa avrebbe pensato di lei il vero Kei? Come l’avrebbe presa? Erano troppe le domande che si poneva a lei stessa. Pam, intanto, notò che sulla faccia della ragazza era sceso un velo di tristezza; proprio allora le venne in mente un ricordo che le permise di trovare una domanda trabocchetto. “Ho trovato!” strepitò. “Adesso possiamo finalmente sapere la verità! La domanda è questa: quanti anni aveva Elisabetta Canalis quando nel 2003 è andata in onda la fiction di ‘Carabinieri 3’?”. “Che razza di domanda è?!” domandò James. “Più cretine no, e?!” esclamò quello con l’aspetto di Irhys. “Rispondete!” gridò Pam. “Lo sanno tutti che aveva più o meno 26 o 27 anni!” rispose uno dei due, solamente. “Chi ha risposto?” chiese Pam. “Io” rispose quello con l’aspetto di Kei. “Questo dimostra che sono il vero Kei! Irhys non poteva sapere chi fosse Elisabetta Canalis!”. “Ma poteva essere che l’avesse visto nei miei ricordi come io ho visto i tuoi!” esclamò il vero Kei. “Visto che ti credi un saputello, perché non hai risposto tu?!” gli domandò irritato il falso Kei. “Perché il vero Kei non sapeva quanti anni avesse” rispose Pam. “Voglio dire, lo sapeva, ma non se lo ricordava mai.”. “Mi avete incastrato!”. “Calmati! Avrai quello che ti meriti!”. “Hai visto Aì?!” esclamò James. “L’abbiamo preso! ... Ma cos’hai?!”. Aì era diventata bianca come un cadavere! I suoi timori si erano dimostrati veri, lei era veramente stata a letto con Irhys! E adesso come se la sarebbe cavata se questo gliel’avrebbe rinfacciato contro? “Ah!” esclamò Irhys. “Non credete che sia finita qui!” detto ciò Irhys cominciò a scomparire e a riprendere il suo vero aspetto; e anche Kei tornò come prima. “Ci rivedremo presto!” aggiunse il ragazzo dai capelli rossi. “Ah! Dimenticavo, grazie tante per l’altra notte… Aì!”. La ragazza cominciò a versare qualche lacrima, quando gli altri si voltarono verso di lei. “Aì” disse Kei. “Che ti prende? Cos’è successo l’altra notte?”. Lei lo guardava con gli occhi vuoti, ma dai quali scendevano piccole lacrime. A quel punto non ce la fece più; si buttò tra le braccia di Kei e cominciò a piangere. Lui le accarezzò i capelli e l’abbracciò, cercando di calmarla. “Dai su!” le disse. “Calmati, se vuoi ne parliamo un’altra volta; sei d’accordo?”. “Stasera” rispose Aì. “Se non ti dispiace, in privato.”. Pam, James e Cody uscirono fuori dalla casa sul pianerottolo dell’ultimo piano. “Chiariamo una cosa” disse Pam al vampiro. “Tu e Duke, da adesso, starete dalla nostra parte?”. “Sì” rispose Cody. “Non preoccuparti. In caso non vuole, lo convinco io.”.
  
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