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Autore: Lalla BluEyes    30/10/2013    1 recensioni
Jinbe, lasciati i Pirati del Sole si stabilisce su un'isola; durante una tempesta salva Kaisui, che data la morte dei genitori decide di prendersene cura. Il loro rapporto cresce e Jinbe negli anni allena la bambina, dotata stranamente da poteri molto simili ai suoi. A causa della Marina Jinbe e Kaisui devono dividersi, dunque con l'aiuto di Barbabianca raggiungono Raylight a cui affidano la bambina. Gli anni passano e Kaisui cresce forte e bella; arriva il momento in cui decide di tornare da Barbabianca per unirsi alla sua ciurma. Lì, tra i suoi fratelli, troverà qualcuno che per la prima volta le farà vibrare il cuore. Chi sarà?
Barbabianca nasconde però un segreto.. A forse a che fare con il passato di Kaisui? Perchè la ragazza ricorda i suoi genitori ma non ha memoria della notte in cui morirono? Nuovi segreti saranno svelati e nuovi amori sbocceranno, nel corso di questa nuova e intrigante avventura!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.1: L'inizio di una nuova avventura


Tutti si chiedevano che fine avesse fatto Jimbe, soprannominato “Il cavaliere del mare”. Dopo le sue strabilianti imprese nei Pirati del Sole aveva deciso che si sarebbe stabilito su un’isola ai confini del grande blu, per poter vivere in santa pace la sua vita. Ma il fato volle che al nostro cavaliere fosse affidata un’ultima missione, che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.

Jimbe approdò su Water Island, una piccola isoletta ai confini del grande blu dove nessuno mai aveva messo piede. Non aveva bisogno né di navi né quant’altro visto che era un uomo-pesce. Si inoltrò nella foresta per trovare un luogo adatto a costruire un rifugio..
“Vediamo un po’..opterò per una distanza media dal centro della foresta e dalla spiaggia.. magari vicino a quel torrente laggiù!” pensò dirigendosi verso un piccolo spiazzo vicino ad un torrente: quello era il posto giusto. Cominciò a tagliare tronchi con varie tecniche che negli anni aveva imparato. All’imbrunire il nostro uomo-pesce aveva già costruito una casetta di canne e legno. Soddisfatto del suo lavoro si diresse in cerca di pesce con cui cibarsi. Appena arrivato sulla spiaggia osservò preoccupato il mare.. “Queste onde sono preludio di tempesta.. Vabbè cercherò di sbrigarmi!” così Jimbei si tuffò nel grande blu.
Intanto nel pieno infuriare della tempesta, una piccola barchetta solcava le onde resistendo incredibilmente alla forza del mare. Sull’imbarcazione stava una bambina che aveva sì e no 4 anni, avvolta da una coperta, che urlava disperata il nome dei suoi genitori. Jinbe udì da sott’acqua qualcuno che urlava, quindi incuriosito salì in superficie.. Appena vide la bambina sull’imbarcazione sgranò gli occhi “Cosa ci fa una bambina in mezzo ad una tempesta del genere?!” e velocemente si diresse verso di lei, notò però una cosa: l’acqua non era mai entrata sulla barchetta e la coperta che aveva addosso la piccola sembrava asciutta.

-Piccola non avere paura! Ci sono io adesso- le urlò Jimbe uscendo dall’acqua

-Aiutami ti prego!- li chiese la bambina in preda ad un pianto disperato

-Ora ti porterò in salvo!- disse Jinbe sorridendo e subito la bambina si buttò tra le sue braccia.

L’uomo pesce entrò sott’acqua e creando una bolla intorno alla testa della piccola per farla respirare, la portò sull’isola. L’uomo-pesce con la piccola in braccio arrivò alla capanna e prontamente accese un fuoco ponendoci delicatamente accanto la bambina.

-Hai freddo piccola? Sei tutta bagnat..-

-No, non sono bagnata. Ho impedito all’acqua di toccarmi-

Jinbe rimase di sasso. Com’era possibile? A meno che.. non avesse mangiato un frutto del diavolo. Osservò la bambina: aveva i capelli color miele e al posto degli occhi sembra avere due oceani

-Come ti chiami?- chiese gentilmente il cavaliere alla piccola

-Il mio nome è Kaisui..- disse la bambina tristemente

- “Acqua marina” sai è un bel nome! Io mi chiamo Jinbe.. senti ma..- disse Jinbe cuocendo il pesce che aveva pescato

-Il mio papà e la mia mamma mi hanno salvato da degli uomini cattivoni, però loro sono morti!!- la bambina ricominciò a piangere e singhiozzare

Jinbe era nel panico: lui un pirata burbero ed egoista non aveva mai avuto a che fare con una bambina in quelle condizioni. Ma doveva fare qualcosa! Così prese la bambina e l’abbracciò.

-D’ora in poi mi occuperò di te.. d’accordo piccolina?-

-Allora non sarò più sola! Sarai il mio nuovo papà?- sorrise la bambina

-Diciamo di sì.. forse più come uno zio, dai!- sorrise Jinbe e abbracciò più forte quello scricciolo, che sarebbe diventato con gli anni, la sua ragione di vita.
  
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