Vi consiiglio di leggere le note sotto per qualche nota tecnica c:
Grazie e buona lettura c:
LONDON, I'M HERE!
Il
mio sogno.
Manca poco: è vicino.
-Allora, ricapitolando: check-in fatto, bagaglio? Ce l'ho. Biglietti?
Ce li
abbiamo. Tu ci sei, perfetto! Possiamo partire!-
-Hai dimenticato una cosa-
-Ovvero?!-
-Dammi un bacio-
-Stupido-
Ci stanno imbarcando sull'aereo, tutto è pronto: le hostess
ci fanno accomodare
ai nostri posti e cominciano con le loro solite raccomandazioni di
routine; la
prima volta che le vidi gesticolare in quel modo pensai fossero
buffissime.
"Si prega i signori passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza.
L'aereo decollerà tra qualche istante"
-Hai sentito amore?-
-Non vedo l'ora! Non ti ringrazierò mai abbastanza per
questo! E' il miglior
regalo di compleanno che potessi farmi!- davvero lo è; tra
qualche giorno sarà
il mio compleanno ed il mio ragazzo, quest'anno, ha deciso di regalarmi
un
viaggio verso una delle città più belle di tutta
l'Europa: Londra.
Ho sempre sognato di andarci (chi no?), è sempre stata la
mia aspirazione più
grande e, se tutta va come deve andare, tra qualche anno mi
trasferirò lì per
completare la mia carriera universitaria.
-Non ti conviene riposare un po'? Non hai chiuso occhio stanotte-
-Tranquillo, non ho sonno, sono troppo eccitata!- lo sono sul serio!
Non vedo
l'ora di poter respirare sana aria londinese, di potermi beare della
bellezza
sovrannaturale di quella città: London Eye, British Museum,
Buckingham Palace,
Trafalgar Square, mi vengono i brividi solo ad elencarli.
Alberto, il mio ragazzo, mi stringe forte la mano e continua ad
inviarmi
sorrisi ogni qualvolta si gira verso di me e io gliene mando
altrettanti troppo
presa dal volo per poter parlare: gli aerei mi hanno da sempre
affascinato.
Adoro volare.
Non mi accorgo neanche del tempo che scorre, tant'è che poco
dopo sentiamo la
voce dello staff avvisarci dell'imminente atterraggio all'aeroporto di
Londra:
finalmente siamo arrivati.
Aspettiamo con pazienza che tutte le persone davanti a noi scendano con
prudenza e moderazione dall'aereo, finché non arriva il
nostro turno.
-La senti Alby? Sana aria londinese- il mio ragazzo comincia
sommessamente a
ridere mettendosi una mano sulla fronte e dandomi un colpetto in testa.
-Tu sei tutta matta- e forse lo sono per davvero, ma se questo vuol
dire essere
pazzi allora mi piace.
-Ok: Il nostro appartamento dista da qui venticinque minuti con la
metro, se
vuoi possiamo prendere un taxi!-
-D’accordo. Allora arriviamo in appartamento, posiamo
lì le valigie e poi...!-
-E poi usciamo subito fuori a gustarci questa meravigliosa
città!- nuovamente
Alberto sorride e scuote lievemente la testa ormai rassegnato da questi
miei
piccoli slanci adrenalinici.
Fermiamo un taxi, diamo l'indirizzo all'autista e dopo un convinto -Yes
Sir!-
partiamo alla volta del nostro alloggio avventurandoci per le strade di
Londra.
Durante il tragitto riusciamo a fare un po' di conversazione e
finalmente il
mio ragazzo può ampliare le sue conoscenze dell'inglese (se
vuole davvero
seguirmi nel mio percorso di studi allora dovrà imparare a
gestire bene la
lingua per vivere qui), ma non manca qualche momento di
ilarità dato dalla sua
scarsa pronuncia e dal suo vocabolario praticamente vuoto.
Arriviamo all'appartamento dopo venticinque minuti esatti: pago il
tassista per
poi ringraziarlo e prendere le nostre valige.
-Ho fatto tanto una figura di merda?- sorrido al pensiero di poco fa.
-Tranquillo amore, devi solo esercitarti-
-Lo sai che ci tengo molto, soprattutto perché voglio essere
alla tua altezza
quando verremo ad abitare qui- è sempre stato
così: in due anni e cinque mesi
di relazione non ha mai smesso di farsi complessi su complessi, su di
lui e sul
nostro rapporto. Inutile dirgli che lo amo per quello che è,
tanto non ci
crede! Ma lui per me fa davvero tanto, arriverebbe a fare
l'impossibile, e
questo viaggio ne è la prova schiacciante.
-Sono sicura che ci riuscirai tesoro. Io credo in te- e lo bacio, uno
di quei
baci che emanano calore e rassicurazione, uno di quei baci che a lui
piacciono
tanto.
-Ti amo-
-Anch'io-
-Bene, dove andiamo?-
-Amooooooooore-
-No. Siamo appena arrivati, abbiamo un mese da passare qui, ci sono
tantissime
cose da vedere e tu subito vuoi andare da Harrods?!-
-Ma...ma è...è Harrods!- davvero, il mio
programma per quel mese prevede pic-nic
e lunghe passeggiate tra Hyde Park e Green Park, mille e più
giri sul London
Eye, visitare il British Musuem e il museo delle cere, Candemn Town, ma
Harrods
rimane pur sempre Harrods.
-E va bene, andiamo!-
Prendiamo la metropolitana, ovviamente con cartina alla mano, e,
arrivati alla
nostra fermata, cominciamo a girovagare per le strade di Londra:
è tutto così
bello. Da lontano si intravede il Wembley Stadium e l'O2 Arena, artisti
di
strada che ti deliziano con i loro spettacoli, le cabine telefoniche,
gli
autobus a due piani, tutto è magico in questa
città.
-E' bellissimo- stringo forte la mano al mio ragazzo e insieme ci
lasciamo
trasportare dal flusso di gente che popola la strada. Lui mi sorride,
come
sempre.
-Siamo arrivati- entriamo in questo immenso e bellissimo edificio:
vederlo dal
vivo fa tutto un altro effetto. Wow -Posso andare al reparto uomo?-
-Va dove ti pare, ci vediamo all'entrata tra...boh, ci vediamo
all'entrata!- e
detto così mi addentro in quel mondo fatto di vestiti,
borse, scarpe, profumi,
trucchi e chi più ne ha più ne metta.
Mi soffermo per un po' nel reparto dei profumi, adoro stare ore ed ore
ad
annusare fragranze diverse; mi fa stare bene.
-E' bellissimo! Guarda il design della boccetta, la coroncina poi!-
poco
distanti di me, visto che riesco a sentire ogni loro parola, noto un
gruppo di
ragazzine che si rigira continuamente una bottiglietta di profumo tra
le mani e
una commessa del negozio che, evidentemente preoccupate che la boccetta
possa
cadere e frantumarsi in mille pezzi, cerca di star dietro ad ogni loro
movimento.
-"Abbiamo fatto il tappo a forma di corona perché per noi le
nostre fans
sono tutte delle principesse" come puoi non amarli?- fans? Ora capisco
la
calca! Sarà tipo il profumo di un qualche cantante famoso,
tipo Justin Bieber o
roba simile. Aspettate un secondo: com'è che si chiama quel
gruppo inglese che
è uscito da X-Factor...?
-Sarei persa senza di loro. Viva i One Direction!- eccoli
lì, One Direction!
Presa da tutta l'eccitazione per il viaggio non mi sono nemmeno resa
conta che
Londra è diventata una delle mete più gettonate
anche grazie a loro. Ammetto di
ascoltare qualche loro canzone, non mi sono indifferenti, ma non
chiedetemi chi
sono o come si chiamano perché non saprei rispondervi.
-Ha bisogno di qualcosa signorina?- un'altra commessa, non quella
disperata di
prima, mi si avvicina con molta eleganza e delicatezza e, dopo essermi
beata
del suo perfetto accento inglese, le rispondo che sono solo incuriosita
da
quella massa informe di persone poco avanti a noi -I One Direction
hanno da
poco lanciato il loro primo profumo sul mercato, inutile dire che
è andato a
ruba- mi dice sorridendo.
-Eh già. Vanno forte questi ragazzi, eh!-
-Eccome! Sono passati anche per di qua giusto due giorni fa per vedere
come
andavano le vendite. Ovviamente sono venuti dopo l'orario di chiusura-
ovviamente. Per avere diciannove anni non sono una che guarda molto la
tv o
ascolta la radio: ho il mio I-pod, il mio pc, le mie canzoni, e seguo
solo ciò
che mi interessa sul serio, per cui non scandalizzatevi se non
riconosco questi
famosi "One Direction".
-Certo che ultimamente si sentono tanti gruppi inglesi che come
loro...!-
-Anglo-irlandesi-
-Come prego? - aggiungo sbattendo un paio di volte gli occhi.
-Anglo-irlandesi. Niall, quello biondo con gli occhi azzurri- come se
sapessi
di chi stia parlando, annuisco quando mi chiede conferma per poter
continuare
-E' irlandese, per cui loro sono una boy band anglo-irlandese-
-Oh, scusami, non lo sapevo-
-Oh, non è per me, figurati, ma se ti sentivano loro era
meglio che ti
preparassi a scappare a gambe levate- non so il perché, ma
questa volta il suo
sorriso non mi rassicura per niente, anzi, mi suona molto da
avvertimento.
-Mi scusi- una delle ragazze della mischia si avvicina a noi per poter
poi
chiedere un favore alla commessa, la quale le risponde molto
gentilmente -Avete
ancora disponibili qualche confezione di "Our Moment"?-
"Bel nome per il profumo" penso io nel frattempo. Molto azzeccato
oltretutto.
-Me ne sono rimaste solo quattro in magazzino, domani arrivano le altre-
-Io ne prendo una allora!-
-Anch'io!-
-Pure io!-
-Anch'io la voglio!-
-A me una!- mi sento spintonare a destra e a sinistra
finché, con una gomitata
di troppo, non perdo l'equilibrio e rischio di cadere sopra lo stand
ben
allestito del nuovo profumo di Hugo Boss; fortunatamente due braccia mi
sorreggono
forte aiutandomi poi a rialzarmi.
-Mio Dio, grazie mille, è stato molto gentile-
-Devi stare attenta, qui basta che dici "One Direction" e scoppia il
putiferio-
-Sì, me ne sono accorta- il ragazzo, castano, occhi
azzurrini, con un ciuffo
tirato all'insù, mi porge gentilmente la mano per poi
presentarsi.
-Andy, piacere. Tu non sei di Londra, vero?-
-No, sono italiana. Mi chiamo Francesca, il piacere è mio
Andy-
-Oh, una turista! Senti, ti va un giro turistico della
città? Ci sono molte
cose da vedere qui a Londra-
-Basta che non mi parli di "One Direction", per oggi ne ho avuto
abbastanza- lui ride divertito alla mia battuta. Molto simpatico e
disponibile
questo Andy.
-Promesso, niente "One Direction"- cavolo, non ho calcolato Alberto!
Chissà dov'è finito poi.
-Ehm, Andy, non sono da sola, ci sarebbe anche il mio fidanzato- lui
spalanca
gli occhi sorpreso.
-Hai un ragazzo? Diavolo, mi è andata male anche questa
volta. Perché tutte le
belle ragazze sono fidanzate?- sorrido un po' imbarazzata per le sue
parole: ci
sta provando con me e ha pure detto che sono bella, sempre
più simpatico il
ragazzo.
-Mi dispiace, ma sappi che se fossi stata single ci sarei stata- sono
fatta
così, mi piace provocare la gente, senza esagerare, e, dopo
avergli fatto
l'occhiolino, Andy mi stringe la mano in modo deciso per poi concedersi
un
bacia-mano degno di essere chiamato così con tanto di
inchino.
-E' davvero, davvero un peccato che tu abbia il ragazzo-
-Per il giro turistico? E' ancora valida l'offerta?-
-Certamente! Ma non sarà un problema per il tuo fidanzato?-
-Figurati, nessun problema-
-Bene allora! Faccio una telefonata e arrivo subito- annuisco mentre lo
guardo
allontanarsi e, bisogna davvero dirlo, ha un fondoschiena da urlo.
Peccato
davvero essere già innamorata di qualcuno; comunque ora
sarà meglio
rintracciare il mio fantomatico ragazzo prima di andarmene sul serio e
lasciarlo qui.
-Amore! Amore!- eccolo lì, visto!
-Ehi, prima fai tante storie per venire qui e dopo fai acquisti senza
di me?-
dico io notando una delle shopper bag del negozio
in mano sua -Cosa hai
preso?-
-Un paio di scarpe eleganti visto che ti lamenti sempre che non ne ho-
gli
faccio la linguaccia per poi prendergli la mano accarezzandogliela
dolcemente.
-Ho trovato qualcuno che ci farà da guida-
-Ah sì? E chi? Una bella donna spero!- tra me e lui
è sempre stato così, ci
prendiamo in giro a vicenda su queste questioni, è un modo
come un altro per
tenere vivo il rapporto di coppia! Ho piena fiducia in lui e la cosa
è
reciproca, se c'è qualcosa che non va, se ne parla; semplici
regole, ma
efficaci.
-Purtroppo per te è un bel ragazzo! Si chiama Andy,
è quello lì al telefono.
Vedi di non farmi fare brutte figure- Alberto storce un po' il naso per
poi
incrociare le braccia al petto.
-Eccomi di ritorno. Immagino tu sia il suo ragazzo! Andy, piacere, e
complimenti per la scelta- aggiunge infine facendo un cenno con la
testa nella
mia direzione sorridendomi. Io sorrido a mia volta scuotendo la testa
contro il
basso.
-Alberto, piacere mio- è geloso, lo vedo, e la cosa un po'
mi fa piacere, ma
non ho per niente voglia di passare un pomeriggio di tensione.
Così, afferrando
la mano del mio fidanzato, prendo il controllo della situazione.
-Allora? Vogliamo andare?-
-Posso parlarti un attimo?- Alberto mi tira in disparte, mentre io con
un dito
mimo alla nostra guida di attendere qualche secondo -Quel tipo non mi
piace-
-Piantala Al, è stato molto gentile e cordiale invece-
-Ci sta provando con te e tu neanche te ne sei accorta!-
-Sì che me ne sono accorta, ma non mi interessa!- odio
quando si comporta così:
la sua insicurezza è sempre stata argomento di discussione
per noi e lo sarà
ancora per molto se continua in questa maniera.
-Perché non me lo hai detto?-
-E cosa dovevo dirti? "Ehi, quel tizio ci sta provando con me,
è molto
carino e simpatico. Ti va di fare un giro con lui?"- sbagliato,
sbagliatissimo. E adesso chi le ferma più le sue inutili
pare? Maledetta la mia
boccaccia!
-Molto carino e simpatico?-
-Alby sai quello che intendevo dire-
-Ho esagerato, scusa, è che non ci riesco. Io ti ho regalato
questo viaggio a
Londra e volevo a tutti i costi essere la tua priorità-
-Amore tu sei la mia priorità, non mettere in mezzo discorsi
che non c'entrano
niente. Senti, adoro il fatto che tu mi abbia regalato questo viaggio,
dico sul
serio, ma non rinfacciarmelo- sa benissimo quanto odi il fatto che mi
si
rinfaccino le cose.
-Tesoro, io me ne torno a casa, sono stanco dal volo. Tu
però...-
-Non aggiungere altro. Vai pure a casa, io il mio tour me lo voglio
fare- delle
volte mi chiedo il perché: è così
arrendevole, così insicuro, perché? Sa
benissimo quanto io lo ami e cosa sono disposta a fare per lui, eppure
ancora
non si lascia del tutto andare. E' vero, conosco Andy da una decina di
minuti,
ma è stato così gentile che non me la sono
sentita di rifiutare, e poi non l'ho
tenuto fuori, ho aspettato anche lui per iniziare! Ma niente, non gli
è bastato
nemmeno questa volta. Io però comincio ad essere stanca e
non ho alcuna voglia
di farmi rovinare il viaggio dei miei sogni, da nessuno! A costo di
ridargli
indietro fino all'ultimo centesimo -Ci vediamo più tardi-
lui abbassa la testa
sconsolato, senza dire niente come al solito; sarebbe capace di
mandarmi dritta
tra le braccia di un altro come se niente fosse!
Raggiungo Andy che, nell'attesa, si era messo a giocare con il suo
I-phone.
-Candy Crush?-
-E' una droga! Ma scusa, il tuo ragazzo?-
-Ha detto che va a casa, non si sente molto bene-
-Non sarò io il problema? Non voglio rovinarvi la vacanza-
-Nessun problema Andy-
-Mi fido. Allora, dove vuoi andare per primo?-
-Decidi tu!-
-Allora ti porterò in una delle maggiori attrazioni
turistiche di Londra!-
-Il London Eye?- dico io già con gli occhi che luccicano.
-Il Museo delle Cere!-
*Spazio Autrice*
Ebbene, sono tornata!
Dopo tanto tempo, mi rifaccio finalmente viva con un qualcosa che mi piace davvero questa volta ^^
No, non è la solita fan fiction anche se la protagonista si chiama Francesca e fa un viaggio a Londra (scusate, ma è il mio nome e siccome mi ci immagino io in queste situazioni mi piace usarlo, tutto qui lol), sarà diversa, a partire dall'inizio c:
E guarda un po'? C'è il caro e dolce Andy! <3
Adoro quel ragazzo, passatemela <3
Giusto per avvisarvi: questa storia parte dall'uscita di 'Our Moment' e l'ho scritta molto prima che uscisse la premiere, dello Stadium Tour e di altri eventi che sono successi di lì a poco, pertanto TANTE, se non tutte le cose che ho scritto, sono INVENTATE, frutto della mia mente malata.
Avverto perché poi qualcuno non mi scriva 'Ma alla premierè non è successo questo!' lo so, ok? Pace a tutti lol
Detto questo, se vi va una recensione è gradita, altrimenti 'Pace a tutti' lol
E' il mio slogan uu
Ah, non so se efp mi ha cambiato il nick, intanto mi firmo ancora così lol
Un bacio a tutte,
KaananX3