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Autore: Verdeirlanda    30/10/2013    2 recensioni
**Beatrice ammirava il cielo con la bocca quasi spalancata,e sorrideva ad ogni stella che vedeva cadere.
A un certo punto prese la mano di Zoroastro: "Hai visto Zo? Le vedi? Sono bellissime!"
Il ragazzo si girò verso di lei che ancora fissava il cielo e sorrideva a quelle stelle cadenti, e sorrise anche lui: "Sì, sono davvero bellissime Bea."
Strinse forte la mano della ragazzina nella sua e tornò a guardare in alto, da dove piovevano le stelle.**
Tutto era iniziato così, in una notte d'estate.
Molti anni dopo Beatrice, suo fratello Leonardo e il loro più caro amico Zoroastro si troveranno ad affrontare eventi di cui non avrebbero mai potuto immaginare né l'arrivo nè l'entità.
Entreranno in contatto con antichi misteri e dovranno fare i conti con le trappole e gli intrighi orditi da Riario,
Leo dovrà lottare per giungere alla verità, Bea e Zo per aiutarlo rischieranno di perdere molto, ma non il sentimento celato che il lega da sempre, da quella notte.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Girolamo Riario, Leonardo da Vinci, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zoroastro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte e il silenzio erano calati sulla casa di Piero Da Vinci.
Tutti gli abitanti della casa erano andati a dormire e probabilmente erano tutti nel mondo dei sogni.
Questa almeno era la speranza di Leonardo, che era uscito di soppiatto dalla sua stanza.
Il ragazzino attraversò il corridoio e scese le scale, sapeva che suo padre aveva chiuso a doppia mandata la porta d'entrata, così decise di uscire da una delle finestre della cucina.
Scavalcò il davanzale e con un balzo fu fuori di casa, stava quasi per avviarsi quando una vocina alle sue spalle lo fece sussultare.
"Leonardo!"
Lui si voltò di scatto e si trovò davanti gli occhi verde scuro di Beatrice.
"Bea! Che diavolo ci fai in piedi? È tardi, vai a dormire!"
"Dove vai Leonardo?" chiese lei.
Il ragazzo sbuffò:"Lo sai benissimo, sono giorni che ne parlo. Stanotte ci sarà una pioggia di stelle, vado alla piana alla fine del bosco a scrutare il cielo con Zoroastro."
"Vengo con te."
Non era una domanda, una richiesta, no, era una decisione già presa.
Leonardo sbuffò.
"No che non vieni, sei piccola Beatrice, e ora torna a dormire!"
Leonardo fece per avviarsi ma Beatrice gli intimò: "Se non mi fai venire con te urlerò così forte da svegliare tutta la casa, papà verrà qui e vedrà che gli hai disubbidito, ti metterà in punizione per mesi."
Leonardo trattenne un'imprecazione e si voltò: cavoli, è piccola ma tenace! Ma non era sorpreso, dopotutto era la sua sorellina, la determinazione era una cosa che avevano in comune.
"E va bene, ma solo per questa volta! E quando saremo alla piana non devi darmi fastidio!"
Beatrice sorrise e annuì.
Leonardo la aiutò a scavalcare la finestra e insieme si allontanarono per vedere la pioggia di stelle.
La strada per la piana non era lunga, ma si doveva attraversare il bosco, pieno di angoli scuri e di rumori.
"Tutto bene Bea?"
"Mm mm sì."
Beatrice non voleva ammettere di avere paura, ma ne aveva, e tanta anche.
Prese la mano di suo fratello per farsi coraggio, Leonardo ridacchiò e la strinse forte.
Voleva bene a quella piccola impicciona, anche se non lo ammetteva con nessuno.
Beatrice era intelligente, curiosa, aveva una bella parlantina per la sua età.
Lei era più piccola di lui, ma per la sua intelligenza sembrava più grande.
Suo padre Piero l'aveva avuta da una relazione con la figlia di un erborista, l'aveva riconosciuta e accolta in casa sua dato che la madre era morta nel darla alla luce.
Nella casa del padre Bea era l'unica persona che gli dimostrava affetto, e la cosa era reciproca.
Erano entrambi figli illegittimi, entrambi erano rimasti senza mamma: erano l'uno per l'altra una famiglia, una piccola famiglia inglobata in un'altra più grande che non li considerava nemmeno.
Tenendosi per mano i fratelli Da Vinci arrivarono alla piana.
Ad aspettare seduto su un sasso c'era Zoroastro, il migliore amico di Leonardo, il quale vedendoli si diresse verso di loro.
"Leo finalmente! Mi stavo preoccupando! E il pulcino chi sarebbe?" chiese guardando Beatrice.
"Non sono un pulcino! Se io sono pulcino tu cosa dovresti essere, un gallo cedrone?"
"O ma guarda, il pulcino sa già pigolare..." la prese in giro Zo.
"E so anche passare dal pigolio alle beccate se serve non credere..."
"Zitta! Lei è mia sorella Beatrice, ti ho parlato di lei. Bea, saluta in maniera educata su, altrimenti ti rimando a casa da sola!"
"Uffa, però ha cominciato lui..." mormorò "Ciao, io sono Beatrice."
Mentre parlava scrutava Zoroastro: di lui sapeva molto ma era la prima volta che lo incontrava, sapeva aveva la stessa età di Leo e che era il suo compagno di avventure e suo amico fidato e leale.
Guardò attentamente il viso di Zoroastro: i suoi lineamenti erano abbastanza marcati, quasi mediorientali, e aveva gli occhi scuri, molto scuri, intensi e profondi.
Beatrice pensò che in fondo erano occhi buoni, di una persona di cui ci si poteva fidare, nonostante l'atteggiamento un po' sbruffoncello.
Anche Zoroastro guardò la ragazzina, quei grandi occhi verde scuro che lo scrutavano, attenti e fieri, c'era qualcosa in quello scricciolo che lo incuriosiva.
Forse il fatto che avesse seguito il fratello in piena notte nel bosco, o forse la parlantina...era un tipetto tosto senza dubbio.
"Ciao" rispose, regalandole un sorriso "io sono Zoroastro."
Beatrice gli sorrise a sua volta.
"Bene, ora che ci conosciamo tutti possiamo andare? Le stelle non aspettano!"
I tre si avviarono verso un gruppo di rocce, vi si arrampicarono.
"Ecco, questo è il punto ottimale, avremo una visuale a 360 gradi dell'evento."
"E meno male che sono 360, non 350 o 355..." sbuffò Zoroastro.
Beatrice lo sentì e ridacchiò.
Leonardo si sedette e prese il cannocchiale che lui stesso aveva costruito.
Poco distante da lui si mise Beatrice e dopo si accomodò Zoroastro, vicino a lei.
"Così anche a te interessa la pioggia di stelle?" chiese Bea.
"È uno spettacolo molto suggestivo, certo io non ci vedo tutte quelle strane cose astronomiche che ci vede tuo fratello...ma è bello." Zo le sorrise "E tu? Perché ti interessa?"
Bea arrossì e abbassò lo sguardo: "Non ho mai visto le stelle cadenti, e poi..." si bloccò.
"E poi?"
"Ho tanti desideri da esprimere."
Zoroastro pensò che fosse una cosa incredibilmente tenera.
"Sai, forse esprimerò qualche desiderio anch'io."
Bea gli sorrise.
"Ecco ecco ci siamo! È incredibile guardate!! Sono tantissime, i miei calcoli erano giusti ahah!!"
Tutti e tre guardarono il cielo: le stelle avevano iniziato a cadere lasciando una scia luminosa dietro di loro.
Una, due, tre, decine di stelle brillavano e cadevano in quella calda notte d'estate.
Leonardo scrutava il cielo con il suo cannocchiale esclamando "Incredibile!" "Eccezionale!"
Bea e Zo guardavano il firmamento rapiti da tanta bellezza, una bellezza che incuteva un certo rispetto e timore.
Beatrice ammirava il cielo con la bocca quasi spalancata,e sorrideva ad ogni stella che vedeva cadere.
A un certo punto prese la mano di Zoroastro: "Hai visto Zo? Le vedi? Sono bellissime!"
Il ragazzo si girò verso di lei che ancora fissava il cielo e sorrideva a quelle stelle cadenti, e sorrise anche lui: "Sì, sono davvero bellissime Bea."
Strinse forte la mano della ragazzina nella sua e tornò a guardare in alto, da dove piovevano le stelle.







ANGOLO DELL' AUTRICE: spero che questo piccolo prologo vi incuriosisca, a breve posterò i prossimi capitoli. :)
Mi raccomando, ditemi le vostre impressioni!
Scusate per l'impaginazione,  sto pubblicando dall'Ipad, appena posso mi connetto col pc e la sistemo. :)
Un bacio
VerdeIrlanda
PS: è la mia prima pubblicazione, siate gentili ;)
  
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