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Autore: Frozen tear    16/04/2008    5 recensioni
(...)Ed è solo il mio terzo giorno di lavoro.
Chissà perché il capo già mi odia.
Mi metterei a piangere se potessi, se continuo così mi verrà una crisi isterica, mi cadranno tutti i capelli, il capo mi caccerà fuori a calci minacciandomi con una mazza da baseball di non tornare più, insomma, succederà qualcosa di brutto.
(...)-Frankie sei sempre il solito, ma com’è possibile che non ne fai una giusta?- dice un ragazzo seduto al tavolo dell’ordine. Dopo qualche secondo di silenzio scoppiano tutti a ridere, tranne la mia rovina che mi guarda con aria colpevole abbozzando un sorrisetto.
(...)Sento dei passi avvicinarsi velocemente per poi fermarsi nella mia visuale. Delle Etnies, carine.
-Senti, Crystal, giusto? Veramente, non volevo combinare questo casino…-
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6

 

 

 

 

7.

 

Incontrammo subito lì fuori Gerard che mentre si fumava una sigaretta parlava animatamente con quello che doveva essere un cameraman, sembravano divertirsi parecchio. Mi vide ancora prima che mi avvicinassi e la sua reazione fu istantanea, un grande e bellissimo sorriso si dipinse sul suo viso illuminandogli gli occhi.

-Crys!- disse prima di abbracciarmi.

Quanto mi era mancato, lui, il suo profumo, il suo viso, la sua pazzia e tutto quello che rappresentava.

-Ciao Gee- disse concedendomi un sorriso sincero.

-Allora- disse una volta sciolto l’abbraccio –sei pronta per ammirare le nostre fantastiche doti di attori?-

-Oh, si! Non vedo l’ora, del resto sono qui per questo, no? –

Si lasciò andare ad una risata sonora.

-Ovvio! Entriamo allora? Dovremmo essere quasi pronti-

 

Mikey quando mi vide alzò un momento gli occhi dal suo basso e poi tornò ad armeggiare con le corde.

Io mi sedetti accanto a lui facendo l’indifferente.

-Beh insomma… Ciao Mikey-

Lui rialzò la testa e sgranò gli occhi per la sorpresa.

-Crys…- disse come se non poteva credere che io fossi veramente seduta accanto a lui.

Allargai un grande sorriso e lui mi abbracciò calorosamente.

-Era proprio ora che ti rifacessi vedere in giro!-

Ray e Bob ebbero più o meno la stessa reazione, anche se un po’ meno calorosa. Ray con la sua solita gentilezza senza confini e Bob scorbutico al punto giusto, non erano cambiati di una virgola.

Quando comparì anche Frank il sorriso mi morì sulle labbra , rimasi qualche minuto a fissare la sua figura da lontano stringendomi convulsamente le mani. Improvvisamente la sua visione mi intimoriva, per quanto potesse essere l’ultima persona al mondo capace di incutere timore.

Non era tanto lui, ma tutti i ricordi legati a lui che mi levavano la voce e mi rendevano nervosa.

Si mise a parlare con Bob che con un gran sorriso indicò dalla mia parte, quando girò la testa nei suoi occhi vidi una sorpresa che non mi aspettavo. Non era accigliato o scocciato, solamente sorpreso.

I nostri sguardi si rincontrarono dopo tanto tempo e nei suoi occhi lessi solamente un’espressione che mi diceva “Bentornata” ovvero l’ultima cosa che mi sarei aspettata.

A quanto pare lui era riuscito a dimenticare.

Si mosse per venire dalla mia parte quando spuntò Jamia che a quanto pare era appena arrivata.

-Allora- dissi ad Alicia che era lì accanto a me, distogliendo lo sguardo dalla coppietta  –qualche succosa novità?-

-Mmh… beh un mesetto fa Frank ha fatto la grande proposta a Jamia, ci dovrebbe essere la festa di fidanzamento tra un settimana e poi…beh i ragazzi stanno ancora riscuotendo il successo del cd, siamo già al secondo singolo, sono tornata apposta dalla Florida per vedere le riprese del video, il regista è Marc Webb ci sarà da divertirsi!-

Rimasi un momento in silenzio assimilando la prima notizia.

-Wow! Secondo singolo? Ah si beh giusto il primo era Welcome to the black parade… Vanno forte!- dissi sorridendo

Se ci era riuscito lui perché non io?

Alicia mi guardò alzando un sopracciglio ma non disse nulla, anche perché non sarebbe servito.

 

Le riprese stavano iniziando, dopo avermi presentato al regista Gee era scappato dall’altra parte delle telecamere per poi ritornare a sedersi su una sedia accanto a me.

-Sei un’anima in pena ragazzo! Perché non sei lì come gli altri ad ascoltare Marc?- chiesi facendo per scherzo la voce grossa

-Io e lui siamo stati tutta la notte parlare di questo video, non ho bisogno di spiegazioni!- mi rispose lui sbuffando

-Mh beh in questo caso…- dissi ridacchiando per poi voltarmi a guardare i ragazzi che ascoltavano assorti il regista, sembravano dei bambini che da bravi ascoltavano la lezione della maestra.

Dopo aver fatto una foto veloce a quella scena mi voltai verso Gee notando che mi fissava.

-Che c’è?- chiesi in imbarazzo

-Ramones? Non capisco, sei invitata come ospite esclusiva alle riprese di un video dei My Chemical  Romance, uno come minimo si aspetta che ti metti una maglietta con scritto “I love my little Romancers” o qualcosa del genere, non la maglietta di un altro gruppo! Insomma Crys non va bene…-

Rimasi a fissarlo mentre lui cominciava a ridere.

-In casi del genere vorrei tanto avere con me una clava o qualcosa del genere, e io che ti stavo anche ad ascoltare!-

Lui scoppiò in una fragorosa risata e cercò di dire qualcos’altro ma io lo zittii.

-Shush! Hai un video da girare non devi rompere le scatole a me, vai! Susu!-

-Questa si che è riconoscenza- sbuffò facendo il finto offeso e raggiungendo gli altri.

Era bello sapere che almeno con lui sembrava non essere cambiato nulla.

Eravamo in un’enorme sala adibita ad auditorium di una scuola, la prima scena –come mi avevano spiegato- sarebbe stata di loro che cominciano a suonare nell’auditorium vuoto con le cheerleaders che ballano dietro.

Mi divertivo a vedere come tutti gesticolavano indicando i punti in cui si dovevano muovere o dovevano fare quella determinata mossa, io me ne stavo seduta sulla mia sedia dietro alle telecamere e mi godevo lo spettacolo.

-Bene, ci siamo-

Si sistemarono ognuno dietro il proprio strumento. Vederli così mi riportò indietro quando ogni sera da dietro le quinte potevo osservare lo stesso spettacolo. Mi ritrovai a sospirare fissando un punto non ben definito davanti a me. Dando della stupida a me stessa  riportai lo sguardo al palco dove erano finalmente tutti pronti.

-Tre, due, uno, fai partire il palyback!-

La musica partì e io mi ritrovai involontariamente a canticchiare la prima strofa insieme a Gerard che già si dimenava sul palco aggrappato al povero microfono, se volete essere leccati e maltrattati in tutti modi allora essere i microfoni di Gerard Way è il vostro destino. Come stabilito le cheerledrs cominciarono a ballare nello stesso momento in cui Bob attaccò con la batteria e Frank con la chitarra, ma quando stava per partire il ritornello fermarono la musica.

-Bene così, però rifacciamola. Gerard spostati più a sinistra e tu Frank muoviti un po’, ci sarà un’inquadratura solo per te-

-Non pensavo che avrei mai dovuto dire una cosa del genere a Mr. Iero- disse poi rivolto a me ridacchiando.

Involontariamente il mio sguardo tornava sempre curioso verso di Frank, semplicemente vedendolo muoversi a tempo lì sul palco mi veniva voglia di sapere tutto quello che aveva fatto ed era diventato negli ultimi mesi, se era cambiato, se ancora era pazzo come me lo ricordavo e se ripensava ogni tanto al tempo che avevamo passato insieme… indubbiamente era in ottima forma notai per poi vergognarmi dei miei stessi pensieri.

-STOP!- urlò Marc dentro il megafono facendomi sobbalzare.

Il playback si interruppe di nuovo.

-Questa volta andava meglio, ma rifacciamola di nuovo- si alzò per avvicinarsi al palco

-Contate che la prima inquadratura sarà da questa parte- disse indicando dalla parte di Frank –E poi ci saranno vari inquadrature da più parti. Rifacciamola!-

Io osservavo in silenzio divertita e piano sentivo come se ogni mia cellula stesse riprendendo vita, come se dai quei cinque ragazzi dipendesse la mia felicità, e forse era proprio così.

Le due ore seguenti furono assolutamente assurde, Marc che dava ordini e loro che più o meno pazientemente eseguivano, ad ogni nuova scena era divertimento assicurato con Bob che si lamentava perché non poteva fare altro che stare seduto a far finta di suonare, Frank che a volte si muoveva troppo e rischiava di distruggere l’attrezzatura (per poco non aveva dato un calcio ad un povero cameraman che si era pericolosamente avvicinato a lui) e Gee che con quelle sue mosse assurde faceva sempre cadere il microfono (alla terza ripresa bruciata per quel motivo gli altri componenti avevano cominciato a guardarlo male) anche se poi aveva rimediato attaccandocisi letteralmente, così non c’era pericolo che gli scappasse di mano. Mikey e Ray poverini forse erano gli unici due tranquilli, il primo come al solito si dondolava sul suo posto muovendosi l’indispensabile e l’altro si limitava a scuotere la folta chioma senza fare male a nessuno.

Mentre ero lì a ridere come una pazza coprendomi la bocca con la mano per non dare fastidio alle riprese con la coda dell’occhio notai Lynz che di dimenava cercando di attirare silenziosamente la mia attenzione facendomi segno di seguirla.

La seguii fino al parcheggio dove c’erano anche Jamia e Alicia.

-Te la fumi una sigaretta con noi? Anzi, con me-

-Bella idea- disse tirando fuori il pacchetto dalla borsa.

-Ti stai divertendo parecchio- notò Jamia

-Decisamente si! Quei ragazzi mi faranno morire se continuo a ridere così- risposi raggiante

Cominciammo a parlare normalmente del più e del meno mentre quella sensazione di rinascita cresceva sempre di più, era come se si fosse sbloccato qualcosa dentro di me che mi impediva di vivere serenamente.

I due giorni successivi non furono molto diversi dal primo, se non per il fatto che dal secondo giorno arrivarono le comparse che dovevano fare la parte del pubblicò abbassando drasticamente la fascia d’età media sul set.

La sera quando tornavo a casa avevo la bocca naturalmente abituata al sorriso e la pancia che mi faceva male per il troppo ridere.

Era come se stessi seguendo una terapia di riabilitazione in cui i medici erano loro e le ragazze, le medicine le prendevo sotto forma di loro musica e di risate, in qualche modo stavo recuperando tutto quello che avevo perso in quei mesi in un concentrato di felicità.

Imparai a conoscere meglio Jamia e mi resi conto che era veramente una persona buona e gentile, era impossibile odiarla. Finalmente capivo come mai Frank l’amasse così tanto.

Con lui riuscii a parlare solo il secondo giorno quando si presentò all’improvviso davanti a me.

 

-Vuoi un caffè?- mi chiese una voce conosciuta mentre una mano molto tatuata mi porgeva un bicchiere di Starbucks.

Io alzai la testa e gli sorrisi.

-Sei il mio salvatore- esclamai prendendo il caffè –Stamattina tanto per cambiare mi sono svegliata tardi e uscendo di casa come una furia mi sono scordata di prenderlo-

-Wow, è un evento da segnare sul calendario, se non ricordo male tu sei una delle maggiori consumatrici di caffè mondiali- disse sedendosi accanto a me

-Eh si, ti ricordi bene- assentii

-Allora dimmi, cosa hai fatto negli ultimi tempi? E’ da un po’ che non ci si sente-

-Mh fammi pensare… Ah si, mi sono laureata ad Harvard, ho lottato con Green Peace  per salvare le balene mentre scrivevo un romanzo arrivato al primo posto nelle classifiche di tutto il mondo e ho sposato un paleontologo scozzese. Niente di che, tu?-

-Ah si anche io, i miei soliti impegni da super eroe, sai salvare le vite e tutte quelle cose lì…-

Ci guardammo e scoppiammo a ridere dopodiché lui mi abbracciò stritolandomi per bene.

-Mi sei mancata tanto- sussurrò al mio orecchio

Io rimasi a godermi l’abbraccio respirando il suo profumo che tanto avevo rievocato nei momenti di solitudine fino a quando non sentii una cosa tiepida scorrermi sulla maglietta.

-Frankie?- chiamai

-Si?-

-Il caffè-

lo sentii irrigidirsi e poi con un’imprecazione si allontanò bruscamente.

-Possibile che i nostri incontri devono essere sempre così… bagnati?- chiesi ridendo cercano di asciugare la macchia enorme che si era formata sulla mia camicetta rossa.

Lui per tutta risposta si sfilò ridendo la maglietta scoprendo così buona parte del corpo, mettendo in mostra i suoi addominali decisamente poco scolpiti e le miriadi di tatuaggi che aveva sparsi dappertutto.

-Abbiamo parecchi nuovi acquisti- notai inevitabilmente.

-Si! Ti piacciono?-

-Oh certo, anche se sai già cosa penso dei tatuaggi- dissi con una smorfia

Vedere quel corpo quasi completamente ricoperto da una parte era divertente e alcuni erano davvero molto belli, ma dall’altra pensare che sarebbero rimasti per sempre lì mi faceva un po’ paura.

-Tanto so che prima o poi ce ne faremo uno insieme, ti convincerò!-

-Non ci sperare Frankie-

 

 

Così passo anche l’ultimo giorno e per festeggiare la fine delle riprese del video decisero di andare tutti in un pub a bere una cosa insieme. Ricordando cosa voleva dire andare in un pub con loro cercai di rifiutare, ma ovviamente non mi fu concesso.

-Ehm ragazzi, io non so se posso venire…-

Ma non riuscii neanche a finire perché mi guardarono subito tutti molto male.

-Spero che tu stia scherzando- disse Bob con aria truce

-Ma si, ovviamente!- risposi con una mezza risatina trascinandomi dietro le risate generali.

-Facciamo così, sarai tu l’incaricata di riportarci a casa così non c’è pericolo che ti ubriachi, non con la nostra salute sulla coscienza- propose Ray facendomi l’occhiolino

-Bella idea!- approvai

In effetti la mia paura era proprio quella di ubriacarmi, uno perché non sempre quando ero ubriaca riuscivo a controllare quello che mi usciva dalla bocca. Diventavo fin troppo eloquente. E poi l’ultima cosa che volevo era passare tutto il giorno dopo sopra la tazza del water a vomitare, rischiava di essere una cosa troppo deprimente.

-Beh dato che io non bevo più e di sicuro una macchina sola non basta, a meno che non decidiamo di andare in giro col tour bus, ti faccio compagnia io. Per noi ci saranno solo analcolici!- disse Gee.

 

La serata, e buona parte della notte passò come le mille altre notti in loro compagnia. Come si sa, una cretinata tira l’altra così a fine serata eravamo arrivati ad un livello di stupidità impressionante.

-Daaaaaai Bop non sei capashe di fare nulla! Impara dal maestro!-

Frank era andato da un pezzo.

Lui e Bob stavano facendo una gara. Ovvero chi soffiando dal naso attraverso una cannuccia riusciva a fare centro in un bicchiere con un pezzo di tovagliolo. Veramente raccapricciante, ma era da morire dalle risate.

-Io non mi chiamo Bop! Mi chiamo Pob! No ashpetta…Al diavolo! Tanto io ho vinto!-

-Ma nun è vero per nientee! Guarda io ho fatto shcentro due volte!-

E gli altri a ridere come matti decisamente troppo allegri.

Verso le tre io e Gee, gli unici del tutto sobri, decidemmo che era ora di levare le tende perché la situazione stava decisamente degenerando.

Io avrei portato a casa Frank, Jamia, Alicia e Mikey così mi dovevo fare solo due viaggi essendo due coppie conviventi.

Inutile dire che dopo cinque minuti di macchina la mia unica compagna era la radio accesa perché il resto della truppa dormiva di gusto.

Quando ferma ad un semaforo sbuffavo cercando una radio che mandasse della musica decente incappai in una vecchia canzone degli anni ’80 mi fermai incuriosita dal ritornello.

Frankie do you remember me? Oh Frankie, do you remember?

Alzai il volume perchè era troppo divertente.

He looked at me and then I blushed, 'Cause I remembered I loved you so much

Dopo quel pezzo abbassai leggermente il volume sperando che nessuno si fosse svegliato, ma al ritornello dopo senza neanche pensarci l’avevo rialzato.

I'm thrilled to your touch.
Hey
Frankie, do you remember me?
Frankie,  do you remember me?

Oh
how you brought me down,  down
down
All I did was runnin' around - around.
You'll never know how much I loved you

Riabbassai il volume fino a che non diventò che un sussurro e quando la canzone si chiuse con l’ultima strofa

 

my Frankie
       my baby
Frankie, do you remember me?
Frankie, do you remember me?
Frankie

 

Chiusi la radio borbottando che era solo una stupida canzone.

-Sarà pure stupida, ma era veramente carina. Non l’avevo mai sentita- disse una voce impastata dietro le mie spalle.

Mi si gelò il sangue nelle vene.

-Frankie è tutto a posto stai sognando, rimettiti a dormire, ce ne vorrà ancora per un po’- dissi cercando di sfruttare la sua sbronza per salvarmi dalla vergogna.

-Mh sisi cert…- mugugnò

Dopo pochi secondi il respiro divenne regolare e io tirai un sospiro di sollievo.

 

 

 

Eccomi qui, finalmente questo sudato settimo capitolo è arrivato! Fatemi sapere^^

Sadsong: Ma graziee! Jamia a me al contrario non mi sta per niente simpatica (anche se ci sto lavorando…) e infatti si vede xD Ma in questo capitulet ho cercato di metterla un pochino sotto una buona luce! Però dai non disperare! Adesso è un po’ migliorata la situazione^^ [anche se chissà…in futuro chissà cosa succederà…] bacini =*

Smokeygirl: Abbiamo abbattuto il grande muro dei monosillabi! XD

Vampireknight: Grazie milleeee! *______* Eh beh ormai il B-Day di Gee è passato, gli hai fatto gli auguri per bene si???

AnAngelFallenFromGrace: Morssss è sempre più difficile scrivere il tuo nome xD *forse perché stai scrivendo qui, chattando e guardando la tv?*  La tua recensione sta volta batte i tuoi sms chilometrici! XD  Ecco sei contenta finalmente ho partorito!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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