7.
Incontrammo subito lì fuori Gerard che mentre si fumava una sigaretta parlava
animatamente con quello che doveva essere un cameraman, sembravano divertirsi
parecchio. Mi vide ancora prima che mi avvicinassi e la sua reazione fu
istantanea, un grande e bellissimo sorriso si dipinse sul suo viso
illuminandogli gli occhi.
-Crys!- disse prima di abbracciarmi.
Quanto mi era mancato, lui, il
suo profumo, il suo viso, la sua pazzia e tutto quello
che rappresentava.
-Ciao Gee-
disse concedendomi un sorriso sincero.
-Allora- disse una volta sciolto l’abbraccio –sei pronta per ammirare le
nostre fantastiche doti di attori?-
-Oh, si! Non vedo
l’ora, del resto sono qui per questo, no? –
Si lasciò andare ad una risata
sonora.
-Ovvio! Entriamo allora?
Dovremmo essere quasi pronti-
Mikey quando mi vide alzò un momento gli occhi
dal suo basso e poi tornò ad armeggiare con le corde.
Io mi sedetti accanto a lui
facendo l’indifferente.
-Beh insomma… Ciao Mikey-
Lui rialzò la testa e sgranò gli
occhi per la sorpresa.
-Crys…- disse come se non poteva
credere che io fossi veramente seduta accanto a lui.
Allargai un grande
sorriso e lui mi abbracciò calorosamente.
-Era proprio ora che ti rifacessi vedere in giro!-
Ray e Bob ebbero più o
meno la stessa reazione, anche se un po’ meno calorosa. Ray
con la sua solita gentilezza senza confini e Bob scorbutico al punto giusto,
non erano cambiati di una virgola.
Quando comparì anche Frank il sorriso mi morì sulle labbra ,
rimasi qualche minuto a fissare la sua figura da lontano stringendomi
convulsamente le mani. Improvvisamente la sua visione mi intimoriva,
per quanto potesse essere l’ultima persona al mondo capace di incutere timore.
Non era tanto lui, ma tutti i
ricordi legati a lui che mi levavano la voce e mi rendevano nervosa.
Si mise a parlare con Bob che
con un gran sorriso indicò dalla mia parte, quando girò la testa nei suoi occhi
vidi una sorpresa che non mi aspettavo. Non era
accigliato o scocciato, solamente sorpreso.
I nostri sguardi si
rincontrarono dopo tanto tempo e nei suoi occhi lessi solamente un’espressione
che mi diceva “Bentornata” ovvero l’ultima cosa che mi sarei aspettata.
A quanto pare lui era riuscito a dimenticare.
Si mosse per venire dalla mia parte quando spuntò Jamia che a
quanto pare era appena arrivata.
-Allora- dissi ad Alicia che era
lì accanto a me, distogliendo lo sguardo dalla coppietta –qualche succosa novità?-
-Mmh… beh un mesetto fa Frank
ha fatto la grande proposta a Jamia,
ci dovrebbe essere la festa di fidanzamento tra un settimana e poi…beh i
ragazzi stanno ancora riscuotendo il successo del cd, siamo già al secondo
singolo, sono tornata apposta dalla Florida per vedere le riprese del video, il
regista è Marc Webb ci sarà
da divertirsi!-
Rimasi un momento in silenzio
assimilando la prima notizia.
-Wow! Secondo singolo? Ah si beh giusto il primo era Welcome to
the black parade… Vanno forte!- dissi sorridendo
Se ci era
riuscito lui perché non io?
Alicia mi guardò alzando un sopracciglio ma non disse nulla, anche perché non sarebbe
servito.
Le riprese stavano
iniziando, dopo avermi presentato al regista Gee era
scappato dall’altra parte delle telecamere per poi ritornare a sedersi su una
sedia accanto a me.
-Sei un’anima in pena ragazzo!
Perché non sei lì come gli altri ad ascoltare Marc?- chiesi facendo per scherzo la voce grossa
-Io e lui siamo stati tutta la
notte parlare di questo video, non ho bisogno di spiegazioni!- mi rispose lui sbuffando
-Mh beh in questo caso…- dissi ridacchiando per
poi voltarmi a guardare i ragazzi che ascoltavano assorti il regista,
sembravano dei bambini che da bravi ascoltavano la lezione della maestra.
Dopo aver fatto una foto veloce
a quella scena mi voltai verso Gee notando che mi
fissava.
-Che c’è?-
chiesi in imbarazzo
-Ramones? Non capisco, sei invitata come ospite
esclusiva alle riprese di un video dei My Chemical
Romance, uno come minimo si aspetta che ti metti una maglietta
con scritto “I love my little Romancers”
o qualcosa del genere, non la maglietta di un altro gruppo! Insomma Crys non va bene…-
Rimasi a fissarlo
mentre lui cominciava a ridere.
-In casi del genere vorrei tanto
avere con me una clava o qualcosa del genere, e io che ti stavo
anche ad ascoltare!-
Lui scoppiò in una fragorosa
risata e cercò di dire qualcos’altro ma io lo zittii.
-Shush! Hai un video da girare
non devi rompere le scatole a me, vai! Susu!-
-Questa si che è riconoscenza- sbuffò facendo il finto
offeso e raggiungendo gli altri.
Era bello
sapere che almeno con lui sembrava non essere cambiato nulla.
Eravamo in un’enorme sala adibita
ad auditorium di una scuola, la prima scena –come mi avevano spiegato-
sarebbe stata di loro che cominciano a suonare nell’auditorium vuoto con le cheerleaders che ballano dietro.
Mi divertivo a vedere come tutti
gesticolavano indicando i punti in cui si dovevano muovere o dovevano
fare quella determinata mossa, io me ne stavo seduta sulla mia sedia dietro
alle telecamere e mi godevo lo spettacolo.
-Bene, ci siamo-
Si sistemarono ognuno dietro il
proprio strumento. Vederli così mi riportò indietro quando
ogni sera da dietro le quinte potevo osservare lo stesso spettacolo. Mi
ritrovai a sospirare fissando un punto non ben definito davanti a me. Dando
della stupida a me stessa
riportai lo sguardo al palco dove erano finalmente tutti pronti.
-Tre, due, uno, fai partire il palyback!-
La musica partì e io mi ritrovai
involontariamente a canticchiare la prima strofa insieme a Gerard
che già si dimenava sul palco aggrappato al povero microfono, se volete essere
leccati e maltrattati in tutti modi allora essere i microfoni di Gerard Way è il vostro destino. Come stabilito le cheerledrs cominciarono a ballare nello stesso momento in
cui Bob attaccò con la batteria e Frank con la
chitarra, ma quando stava per partire il ritornello fermarono la musica.
-Bene così, però rifacciamola. Gerard spostati più a sinistra e tu Frank
muoviti un po’, ci sarà un’inquadratura solo per te-
-Non pensavo che avrei mai
dovuto dire una cosa del genere a Mr. Iero- disse poi
rivolto a me ridacchiando.
Involontariamente il mio sguardo
tornava sempre curioso verso di Frank, semplicemente
vedendolo muoversi a tempo lì sul palco mi veniva voglia di sapere tutto quello
che aveva fatto ed era diventato negli ultimi mesi, se era cambiato, se ancora
era pazzo come me lo ricordavo e se ripensava ogni tanto al tempo che avevamo passato insieme… indubbiamente era in ottima forma
notai per poi vergognarmi dei miei stessi pensieri.
-STOP!- urlò Marc
dentro il megafono facendomi sobbalzare.
Il playback si
interruppe di nuovo.
-Questa volta andava meglio, ma
rifacciamola di nuovo- si alzò per avvicinarsi al palco
-Contate che la prima
inquadratura sarà da questa parte- disse indicando
dalla parte di Frank –E poi ci saranno vari
inquadrature da più parti. Rifacciamola!-
Io osservavo in
silenzio divertita e piano sentivo come se ogni mia cellula stesse
riprendendo vita, come se dai quei cinque ragazzi dipendesse la mia felicità, e
forse era proprio così.
Le due ore seguenti furono
assolutamente assurde, Marc che dava
ordini e loro che più o meno pazientemente eseguivano, ad ogni nuova scena era
divertimento assicurato con Bob che si lamentava perché non poteva fare altro
che stare seduto a far finta di suonare, Frank che a
volte si muoveva troppo e rischiava di distruggere l’attrezzatura (per poco non
aveva dato un calcio ad un povero cameraman che si era pericolosamente
avvicinato a lui) e Gee che con quelle sue mosse
assurde faceva sempre cadere il microfono (alla terza ripresa bruciata per quel
motivo gli altri componenti avevano cominciato a guardarlo male) anche se poi
aveva rimediato attaccandocisi letteralmente, così non c’era pericolo che gli
scappasse di mano. Mikey e Ray
poverini forse erano gli unici due tranquilli, il primo come al
solito si dondolava sul suo posto muovendosi l’indispensabile e l’altro si
limitava a scuotere la folta chioma senza fare male a nessuno.
Mentre ero lì a ridere come una
pazza coprendomi la bocca con la mano per non dare fastidio alle riprese con la
coda dell’occhio notai Lynz
che di dimenava cercando di attirare silenziosamente la mia attenzione
facendomi segno di seguirla.
La seguii fino al parcheggio
dove c’erano anche Jamia e Alicia.
-Te la fumi una sigaretta con
noi? Anzi, con me-
-Bella idea- disse tirando fuori
il pacchetto dalla borsa.
-Ti stai
divertendo parecchio- notò Jamia
-Decisamente si! Quei ragazzi mi
faranno morire se continuo a ridere così- risposi raggiante
Cominciammo a parlare
normalmente del più e del meno mentre quella sensazione di rinascita cresceva
sempre di più, era come se si fosse sbloccato qualcosa dentro di me che mi impediva di vivere serenamente.
I due giorni successivi non
furono molto diversi dal primo, se non per il fatto che dal secondo giorno
arrivarono le comparse che dovevano fare la parte del pubblicò
abbassando drasticamente la fascia d’età media sul set.
La sera quando tornavo a casa
avevo la bocca naturalmente abituata al sorriso e la pancia che mi faceva male
per il troppo ridere.
Era come se stessi seguendo una
terapia di riabilitazione in cui i medici erano loro e le ragazze, le medicine
le prendevo sotto forma di loro musica e di risate, in qualche modo stavo recuperando tutto quello che avevo perso in quei mesi
in un concentrato di felicità.
Imparai a conoscere meglio Jamia e mi resi conto che era veramente una persona buona e
gentile, era impossibile odiarla. Finalmente capivo come mai Frank l’amasse così tanto.
Con lui riuscii a parlare solo
il secondo giorno quando si presentò all’improvviso
davanti a me.
-Vuoi un caffè?- mi chiese una
voce conosciuta mentre una mano molto tatuata mi
porgeva un bicchiere di Starbucks.
Io alzai la testa e gli sorrisi.
-Sei il mio salvatore- esclamai
prendendo il caffè –Stamattina tanto per cambiare mi sono svegliata tardi e
uscendo di casa come una furia mi sono scordata di
prenderlo-
-Wow, è un evento da segnare sul
calendario, se non ricordo male tu sei una delle
maggiori consumatrici di caffè mondiali- disse sedendosi accanto a me
-Eh si, ti ricordi
bene- assentii
-Allora dimmi, cosa hai fatto
negli ultimi tempi? E’ da un po’ che non ci si sente-
-Mh fammi pensare… Ah si, mi sono laureata ad Harvard, ho lottato con Green Peace per salvare le
balene mentre scrivevo un romanzo arrivato al primo posto nelle classifiche di
tutto il mondo e ho sposato un paleontologo scozzese. Niente di che, tu?-
-Ah si
anche io, i miei soliti impegni da super eroe, sai salvare le vite e tutte
quelle cose lì…-
Ci guardammo e scoppiammo a
ridere dopodiché lui mi abbracciò stritolandomi per bene.
-Mi sei mancata tanto- sussurrò
al mio orecchio
Io rimasi a godermi l’abbraccio
respirando il suo profumo che tanto avevo rievocato nei momenti di solitudine
fino a quando non sentii una cosa tiepida scorrermi
sulla maglietta.
-Frankie?- chiamai
-Si?-
-Il caffè-
lo sentii irrigidirsi e poi con
un’imprecazione si allontanò bruscamente.
-Possibile che i nostri incontri
devono essere sempre così… bagnati?- chiesi ridendo cercano di asciugare la
macchia enorme che si era formata sulla mia camicetta
rossa.
Lui per tutta risposta si sfilò
ridendo la maglietta scoprendo così buona parte del corpo, mettendo in mostra i
suoi addominali decisamente poco scolpiti e le miriadi
di tatuaggi che aveva sparsi dappertutto.
-Abbiamo parecchi nuovi
acquisti- notai inevitabilmente.
-Si! Ti piacciono?-
-Oh certo, anche se sai già cosa
penso dei tatuaggi- dissi con una smorfia
Vedere quel corpo quasi
completamente ricoperto da una parte era divertente e alcuni erano davvero
molto belli, ma dall’altra pensare che sarebbero rimasti per sempre lì mi
faceva un po’ paura.
-Tanto so che prima
o poi ce ne faremo uno insieme, ti convincerò!-
-Non ci sperare Frankie-
Così passo anche l’ultimo giorno
e per festeggiare la fine delle riprese del video decisero di
andare tutti in un pub a bere una cosa insieme. Ricordando cosa voleva dire
andare in un pub con loro cercai di rifiutare, ma
ovviamente non mi fu concesso.
-Ehm ragazzi, io non so se posso
venire…-
Ma non riuscii neanche a finire perché mi
guardarono subito tutti molto male.
-Spero che tu stia scherzando-
disse Bob con aria truce
-Ma si, ovviamente!- risposi con una mezza
risatina trascinandomi dietro le risate generali.
-Facciamo così, sarai tu
l’incaricata di riportarci a casa così non c’è pericolo che ti ubriachi, non
con la nostra salute sulla coscienza- propose Ray
facendomi l’occhiolino
-Bella idea!- approvai
In effetti la mia paura era proprio quella di
ubriacarmi, uno perché non sempre quando ero ubriaca riuscivo a controllare
quello che mi usciva dalla bocca. Diventavo fin troppo eloquente. E poi l’ultima cosa che volevo era passare tutto il giorno
dopo sopra la tazza del water a vomitare, rischiava di essere una cosa troppo
deprimente.
-Beh dato che io non bevo più e
di sicuro una macchina sola non basta, a meno che non decidiamo di andare in
giro col tour bus, ti faccio compagnia io. Per noi ci saranno
solo analcolici!- disse Gee.
La serata, e buona parte della
notte passò come le mille altre notti in loro
compagnia. Come si sa, una cretinata tira l’altra così a fine
serata eravamo arrivati ad un livello di stupidità impressionante.
-Daaaaaai Bop non sei capashe di fare nulla! Impara dal maestro!-
Frank era andato da un pezzo.
Lui e Bob stavano facendo una
gara. Ovvero chi soffiando dal naso attraverso una cannuccia
riusciva a fare centro in un bicchiere con un pezzo di tovagliolo.
Veramente raccapricciante, ma era da morire dalle risate.
-Io non mi chiamo Bop! Mi chiamo
Pob! No ashpetta…Al
diavolo! Tanto io ho vinto!-
-Ma nun è vero per nientee! Guarda io ho fatto shcentro due volte!-
E gli altri a ridere come matti decisamente troppo allegri.
Verso le tre io e Gee, gli unici del tutto sobri, decidemmo
che era ora di levare le tende perché la situazione stava decisamente
degenerando.
Io avrei portato a casa Frank, Jamia, Alicia e Mikey così mi dovevo fare solo due
viaggi essendo due coppie conviventi.
Inutile dire che dopo cinque
minuti di macchina la mia unica compagna era la radio accesa perché il resto
della truppa dormiva di gusto.
Quando ferma
ad un semaforo sbuffavo cercando una radio che mandasse della musica decente
incappai in una vecchia canzone degli anni ’80 mi fermai incuriosita dal
ritornello.
Frankie
do you remember me? Oh Frankie, do you remember?
Alzai il
volume perchè era troppo divertente.
He looked
at me and then I blushed, 'Cause I remembered I loved you so much
Dopo quel pezzo abbassai leggermente il volume sperando che nessuno si fosse
svegliato, ma al ritornello dopo senza neanche pensarci l’avevo rialzato.
I'm
thrilled to your touch.
Hey
Frankie, do you remember me?
Frankie, do you
remember me?
Oh
how you brought me down,
down
down
All I did was runnin' around - around.
You'll never know how
much I loved you
Riabbassai il volume fino a che
non diventò che un sussurro e quando la canzone si chiuse con l’ultima strofa
my Frankie
my baby
Frankie, do you remember me?
Frankie, do you remember me? Frankie
Chiusi la radio borbottando che
era solo una stupida canzone.
-Sarà pure stupida, ma era veramente carina. Non l’avevo mai
sentita- disse una voce impastata dietro le mie spalle.
Mi si gelò il sangue nelle vene.
-Frankie è tutto a posto stai
sognando, rimettiti a dormire, ce ne vorrà ancora per un po’- dissi cercando di
sfruttare la sua sbronza per salvarmi dalla vergogna.
-Mh sisi cert…- mugugnò
Dopo pochi secondi il respiro
divenne regolare e io tirai un sospiro di sollievo.
Eccomi qui, finalmente questo sudato settimo
capitolo è arrivato! Fatemi sapere^^
Sadsong:
Ma graziee! Jamia a me al
contrario non mi sta per niente simpatica (anche se ci
sto lavorando…) e infatti si vede xD Ma in questo capitulet ho cercato di metterla un pochino sotto una buona
luce! Però dai non disperare! Adesso è un po’
migliorata la situazione^^ [anche se chissà…in futuro chissà cosa succederà…]
bacini =*
Smokeygirl:
Abbiamo abbattuto il grande muro dei monosillabi! XD
Vampireknight: Grazie milleeee!
*______* Eh beh ormai il B-Day di Gee è passato, gli
hai fatto gli auguri per bene si???
AnAngelFallenFromGrace: Morssss è sempre più
difficile scrivere il tuo nome xD
*forse perché stai scrivendo qui, chattando e
guardando la tv?* La tua recensione sta
volta batte i tuoi sms chilometrici! XD Ecco sei contenta
finalmente ho partorito!!