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Autore: Gakuen88    30/10/2013    3 recensioni
una coppia forte, solida. Una famiglia in procinto di allargarsi.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Taemin


Sono emozionato. Sto per conoscere la mia famiglia, o almeno parte di essa. La Signorina Chen mi ha detto che oggi incontrerò i miei padri e poi in base a come andrà il colloquio, potrò conoscere mio fratello. Sempre che vada tutto bene… ed io lo spero tanto. Non ce la faccio più a stare in questo istituto!

Quando ricevetti la richiesta da parte dell’assistente sociale, ormai avevo perso le speranze. Chi avrebbe mai adottato un ragazzo grande? Le coppie vogliono sempre bambini piccoli che creino pochi problemi e che possano abituarsi in fretta, non un ragazzo grande e per di più chiuso in se stesso, musone e dall’aspetto ambiguo. Già sono ambiguo… gli altri all’istituto me l’hanno sempre ripetuto ma non è mica colpa mia se la mia faccia è femminile e dai tratti delicati o se i miei capelli sono lunghi e morbidi come quelli di una ragazza. Quelli non posso tagliarli… ho promesso alla mamma che non li avrei mai tagliati corti… gli piaceva così tanto accarezzarmeli. Scaccio le lacrime che scendono inesorabili ogni volta che penso a lei.
Sono passati tanti anni e sarebbe felice per me. Sarebbe contenta di sapere che finalmente qualcuno ha accettato di prendersi cura di me. Non sarò più solo, proprio come voleva lei.

La coppia che mi adotterà è una coppia gay ma non importa, non m’interessano i loro gusti, spero solo che mi vogliano bene anche così come sono. Voglio il calore di una famiglia, voglio essere lodato per la mia bravura a scuola e voglio essere ripreso se sbaglio. Mamma mi ha insegnato a comportarmi bene, a obbedire e non discriminare nessuno. Mi ha sempre amato ed è una delle cose che mi sono mancate di più da quando sono in istituto… sono già passati sette anni…

Finisco di rifare il letto, controllo il mio aspetto allo specchio e sono pronto. Pochi minuti e la Signorina Chen mi viene a prendere per accompagnarmi dalla mia famiglia.

- sono brave persone Minnie, ti tratteranno bene ed io sono così felice per te piccolo.

Ho sempre adorato la Signorina Chen. Dopo che mamma se ne andò, fu lei a occuparsi di me, mi coccolava sempre prima di addormentarmi e a mensa mi dava porzioni più grandi di qualsiasi cosa dicendo che ero troppo magro. Quando arriviamo davanti alla porta, mi fermo e la abbraccio. Non dico nulla ma lei non si sorprende, non sono un chiacchierone, non lo sono mai stato da quando vivo qui.

- forza, va a conoscere la tua famiglia. Se hai bisogno di me sono qui fuori ok? E non far caso all’assistente sociale, è qui solo per vedere se loro ti meritano ok?

Sempre buona. Sorrido, afferro la maniglia e la spingo verso il basso entrando.

Quando me la richiudo alle spalle, cala il silenzio. Alzo gli occhi e davanti a me trovo un signore grande. Ha la barba e mi fissa benevolo. Si avvicina e mi posa una mano sulla spalla. Quel toco m’infastidisce perché oltre alla Signorina Chen nessuno mi ha mai toccato e preferisco così. Impercettibilmente mi sposto e lui sembra afferrare il concetto così mi lascia andare e, sorridendo, m’indica due ragazzi.

- Taemin questi sono Kim Jonghyun e Kim Kibum.

Ohhh ma questi sono giovani! Quanti anni avranno? Sì e no ne dimostrano venticinque. Come fanno ad avere già adottato un figlio? Sono scioccato e confuso.

Sono entrambi molto belli e sembrano così a loro agio l’uno vicino all’altro che già mi stanno simpatici. Si capisce che si amano profondamente. Mamma diceva sempre che non c’è nulla più bello dell’amore, e non importa di che amore si tratta. L’amore è sempre giusto.
C’è un attimo di imbarazzo e nessuno parla. Chino leggermente la testa non riuscendo a trovare la voce. Poi però il più magro fa un grande sorriso che mi lascia senza fiato. È così dolce e allegro che non posso fare a meno di ricambiarlo, anche se il mio è solo un cenno composto.

- ciao Taemin… io sono Kibum ma mi fa sembrare vecchio quindi mi faccio chiamare Key

Si avvicina ma si ferma a poco più di un metro da me. Non mi tocca, non cerca la mia mano e apprezzo davvero il suo modo di fare… non mi conosce per niente e già ha capito.

-io sono Jonghyun ma per tutti sono semplicemente Jong.

Wow… l’altro ragazzo è un ammasso di muscoli non indifferente rispetto all’altro eppure il suo sorriso e la delicatezza con cui mette la mano sulla spalla del compagno, mi spiazzano.

- p-piacere io sono Taemin

- vieni, sediamoci ti va?

Il ragazzo che si è presentato come Jong m’indica un divanetto e un paio di poltrone mentre con la coda dell’occhio noto l’assistente sociale che si siede in disparte ma che ascolta tutto. Quando mi siedo mi sento meglio, do le spalle all’assistente ed è come se non ci fosse. Prima che possa raggruppare le idee la mia bocca si lascia sfuggire quella domanda che mi tormenta da quando sono entrato.

Tae- non siete troppo giovani per avere figli?

Ancora una volta cala il silenzio ma poi Kibum... Key sfoggia un sorriso divertito e malizioso che rivolge prima a me e poi al suo uomo.

Key- vedi amore? Sembriamo giovani!

Tornando a rivolgersi a me sorride ancora e prende una mano di Jonghyun tra le sue.

Key- abbiamo trentaquattro anni Taemin. E Minho ne ha diciassette. Spero non ti dispiaccia. So che siamo una coppia fuori dal comune ma-

Le parole di mamma mi escono fuori dalla bocca come se fossero dette contro la mia volontà, sovrappensiero.

Tae- non c’è nulla più bello dell’amore, e non importa di che amore si tratta. L’amore è sempre giusto.

Silenzio… ancora. Sono proprio bravo a creare imbarazzo. Chino la testa tappandomi quella boccaccia che mi ritrovo.

Jh- Taemin… Taemin puoi guardarmi per favore?

Quando alzo gli occhi, incontrando quelli nocciola scuro e caldi di Jong, lui è serio e per la prima volta mi sembra un uomo adulto più che un ragazzo.

Jh- è bellissimo quello che hai detto e per noi è molto importante. Ci farebbe davvero felici averti con noi quindi se te la senti, ti andrebbe di far parte della nostra famiglia?

Il tono gentile di Jong, il sorriso emozionato e gli occhi lucidi di Key mi fanno battere forte il cuore. Mi piacciono. Mi piacciono come persone.

Tae- solo a una condizione…

Ora mi vergogno e abbasso la testa. Nonostante l’imbarazzo però devo dirlo perché è quello che ho sempre voluto fare.

Key- dimmi pure Taemin, ricordati che puoi dirci tutto.

Tae- Minnie… chiamatemi Minnie

Mamma lo faceva sempre…

Jh- ma certo, se ti fa piacere ti chiameremo così. È davvero carino e ti si addice.

Un ultimo sforzo. Respiro profondamente e parto tutto d’un fiato.

Tae- evogliochiamarvipapà

Non alzo la testa finché non sento qualcuno singhiozzare. Alzo gli occhi e vedo Key che si stringe tra le braccia di Jong che gli accarezza la schiena.

Key- oh amore… amore i nostri bambini!!!!

Non so cosa dire e rimango a guardare la scena allibito. Poi incontro lo sguardo di Jong che sorride.

Jh- oh non farci caso Minnie Hahah Key è davvero felice. Sperava tanto che potessi chiamarlo papà e aveva paura che tu non avresti voluto.

E prima che possa fermarmi lo dico…

Tae- papà…


****
Minho


Oddio ma quando arrivano?

Sono usciti più di tre ore fa e ancora nessuna notizia. Quando tornarono dal colloquio con quel ragazzo, mi dissero che era un ragazzo adorabile e che speravano che potessi essere gentile con lui, come se di solito fossi un teppista. I papà si preoccupano troppo. Io non vedo l’ora di conoscerlo, essere figlio unico è una noia anche se papà Jong a volte gioca con me. Non è molto bravo e poi è vecchio, io voglio qualcuno con cui parlare di sport e di ragazze, che giochi con me e che mi faccia compagnia.

In una settimana la mia camera è stata stravolta e ora ci sono due letti e due scrivanie invece che una sola. Dovrò dividere l’armadio con… Taemin, ma non m’importa. Sono troppo emozionato di conoscerlo, chissà com’è. Se è come quel pazzo di Onew mi sparo! Hahah Onew il mio migliore amico è un casinista assoluto e spero davvero che il mio nuovo fratello non sia così esagitato.

La serratura di casa scatta e così faccio anch’io alzandomi dal divano come una molla. Mi precipito all’ingresso giusto in tempo per vedere papà Jong che entra e mi saluta con un sorriso emozionato.

Jh- ciao piccolo!

Min- dov’è?

Jh- stanno arrivando abbi pazienza, Taemin aveva bisogno di alcune cose prima, così lui e Key stanno tornando a piedi. Tra qualche minuto saranno
qui.

Cerco di carpire quanto più posso visto che in questa settimana sono stati così evasivi.

Min- allora? Com’è? Simpatico? Intelligente? Brutto?

Papà ride e passandomi accanto mi scompiglia i capelli. Sono alto già come lui e scommetto che lo supererò alla grande, eppure, quando giochiamo alla lotta non ho speranze… vince sempre lui.

Jh- lo saprai presto.

Come se ci avessero sentito la porta si apre di nuovo ed entra papà.

Key- ciao amore. Minnie accomodati.

Tae- permesso…

Papà è in mezzo e non riesco a vedere nulla ma, non appena si sposta, lo vedo… una ragazza? Ma non doveva essere un maschio?
Osservo la nuova arrivata con un misto di interesse e curiosità. Quando i suoi occhi incontrano i miei sussulto e noto che anche lei è sorpresa di vedermi.

Min- ma non doveva essere un ragazzo?

 Papà Jong mi molla un ceffone non troppo forte sulla nuca, riprendendomi.

Jh- Minho! Lui è Taemin, tuo fratello.

Min- CHE COSA???

È un ragazzo? Il fratello in questione fa un sorrisino ed è ancora più difficile credere che sia un ragazzo.
È davvero bello. La pelle chiara che sembra di porcellana. I capelli lunghi, e tinti di un castano rossiccio simil arancione, sono raccolti dietro lasciando solo qualche ciuffo ribelle. Sembra finto… è davvero bello.

Key- scusa Minnie, Minho ha davvero poco tatto, mi spiace.

Tae- oh non c’è problema… me lo dicono spesso.

Con papà Jong e papà Key qui, improvvisamente mi sento a disagio, anche la sua voce è delicata e non riesco a dire niente. Continuo a osservarlo in silenzio e di tanto in tanto i nostri occhi si incrociano e lui fa ancora quel sorrisino strano. Mentre papà Key inizia a cucinare, io e papà facciamo fare il giro della casa a Taemin che si guarda intorno affascinato e intimorito al tempo stesso. Quando arriviamo in camera papà gli indica qual è la sua roba e poi con una scusa plateale ci lascia soli.

Rimango in silenzio non sapendo che dire dopo la figuraccia di prima. Taemin si siede sul suo letto e mi fissa per qualche secondo prima di parlare.

Tae- sei tu mio fratello?

Quella domanda mi spiazza. Non è ovvio? Incerto rispondo.

Min- sì… io… sono Minho e so che ti chiami Taemin.

Tae- puoi chiamarmi Minnie?

Minnie? Gli si addice, è così grazioso. Sorrido e lui ricambia.

Min- certo? Taemin… Minho hehe i due Min…

Tae- hyung…

Quella piccola parola pronunciata dalle sue labbra mi fa un effetto strano, quasi quasi mi aspettavo che dicesse Oppa anche se so bene che è un ragazzo.

Min- s-sì?

Tae- hyung ti sto antipatico?

Cosa? Perché questa domanda?

Min- no, cosa te lo fa pensare?

Tira su le spalle e distoglie lo sguardo girando per la stanza.

Tae- è che voglio andare d’accordo con te. Ho sempre desiderato un fratello o una sorella.

Lo capisco, forse è perché entrambi veniamo da un istituto? Mi alzo e gli metto una mano sulla spalla. A quel contatto lo sento irrigidirsi e spostarsi un
poco. Non vuol essere toccato?

Min- scusa…

Si gira e mi guarda dritto negli occhi.

Tae- no… è solo che… è tanto che nessuno mi… ecco io…

Improvvisamente arrossisce e sembra a disagio. Torna a sedersi sul letto e mette le mani in grembo torcendosele.

Tae- è che a parte mamma e la signorina Chen… nessuno mi ha più toccato.

Cosa? Non aveva amici? Cosa nasconde questo ragazzo?
Mi avvicino e gli scompiglio piano i capelli sentendolo irrigidirsi di nuovo senza però sottrarsi.

Min- sono il tuo hyung no? Tra fratelli ci si tocca e non ti farò male quindi… lasciamelo fare ok?

Gli accarezzo ancora la testa e lentamente si rilassa guardandomi e poi si apre in un bel sorriso. Dio quanto è adorabile! Sembra un cucciolotto! Improvvisamente ci chiamano dal piano di sotto. Prendo Taemin per mano e, dopo un iniziale fremito, lo sento rilassarsi mentre mi segue tranquillo fino al piano di sotto.

 
****
Taemin 


La cena è stato un momento magico… non mi ero mai sentito così bene. Papà Key è rimasto di sasso quando ci ha visto scendere mano nella mano ma poi si è aperto in un grande sorriso e quando Minho gli è passato accanto, gli ha dato un bacio sulla fronte. Per un momento mi sono sentito riportare indietro nel tempo a quando mamma lo faceva a me e una fitta di gelosia si è impadronita dei miei pensieri. Quel contatto sembrava così leggero e affettuoso… prima o poi bacerà anche me sulla fronte?

Non sono stato molto di compagnia ma ho ascoltato tutto e mi sono reso conto che è una vera famiglia. Minho ha raccontato cosa ha fatto a scuola e poi la cena era squisita. Si respira una bella atmosfera in questa casa. Mi hanno detto che inizierò scuola tra qualche giorno e mi hanno detto tutto quello che dovevo sapere. Ho anche riso un paio di volte. Papà Jong è divertente e battibecca spesso con Minho. Quando finiamo, mi rendo conto di non conoscere tutte le abitudini della casa ma essendo abituato alla vita in istituto, mi alzo e inizio a sparecchiare. Minho si avvicina e mi sorride dicendomi piano.

Min- i piatti li facciamo a turno di solito ma fai finta di non saperlo e lasciali fare a papà Key Hahah

Mi strizza l’occhio e posa la pila di piatti sul lavandino dove Key inizia a preparare l’acqua saponata.

Key- ti ho sentito Min! Guarda che domani tocca a te, non la farai franca Hahah

Min fa la linguaccia e scoppia a ridere per poi afferrarmi il poso e tirarmi verso le scale.

Min- noi andiamo a giocare alla play!

Jong- sì ma alle dieci a letto intesi? Tu domani hai scuola e per Minnie è stata una giornata intensa!

Ohhh questo… è proprio di questo che parlavo. Voglio questo tipo di intimità, questo tipo di ambiente. Mamma sarebbe davvero felice. Sorrido e scappo in camera con Minho che subito si butta sul suo letto.
Io prendo la borsa, che non avevo disfatto prima, e inizio a sistemare le poche cose che ho. Quando prendo tra le mani la foto di mamma mi fermo un attimo e mi siedo sul letto. Minho sta smacchinettando con la play ma io non so giocare… in istituto non ce l’avevamo.

Tae- hyung…

Si gira e mi guarda con un sorriso.

Min- dimmi.

Tae- vuoi vedere la mia mamma?

I suoi occhi si fanno grandi e curiosi e subito lascia perdere ciò che stava facendo e viene a sedersi vicino a me. Quando gli passo la foto incorniciata, la guarda affascinato.

Min- che bella donna… adesso capisco perché sei così bello.

Mi sento arrossire fino alla punta dei capelli e senza un motivo preciso, inizio a raccontare di lei a Minho. Lo conosco da poche ore ma già sento di potermi fidare di lui. Mi piace avere un fratello.

Guardando mamma inizio a parlare.

Tae- eravamo solo io e mamma. Mi voleva bene. Era sempre dolce e affettuosa e mi faceva tante cose buone da mangiare. Giocava con me e mi portava sempre a spasso ogni volta che era libera dal lavoro.

Accarezzo la foto ricordando bene quei giorni, non ero troppo piccolo.

Min- cosa… cosa è successo poi? Come mai eri in istituto? Io fui lasciato davanti alla porta che avevo qualche mese. Non so nulla dei miei genitori biologici.

Lo guardo dispiaciuto, io almeno qualche bel ricordo ce l‘ho.

Tae- noi… noi eravamo a passeggio ma io avevo sete. Ero grande, avevo otto anni ma quel giorno feci i capricci. Volevo assolutamente il latte alla
banana e il minimarket era dall’altra parte della strada…

Ricordare quel giorno è difficile e doloroso ma per la prima volta sento il bisogno di dirlo a qualcuno così prendo fiato e riprendo a parlare con la voce che trema un po’.

Tae- mamma andò a prenderlo per me dicendomi di aspettarla ma quando tornò… beh un pazzo al volante la investì. La mia mamma era così bella e buona… se avessi saputo che non l’avrei più rivista non avrei mai fatto quelle storie per un po’ di latte.

Non ce la faccio e lascio andare quelle lacrime che per troppi anni mi sono tenuto dentro. Ricordo quando le corsi incontro. Era ancora cosciente. Mi disse che mi amava, che non era colpa mia e che sarebbe sempre stata al mio fianco. Per tutti questi anni pensavo che mi avesse mentito, ma ora che ho una famiglia… penso che sia stata la mia mamma a farmi questo regalo.
Improvvisamente sento le braccia di qualcuno stringermi forte ma non capisco, Min è alla mia destra.

Quando alzo gli occhi mi rendo conto che ad abbracciarmi è… papà Key e papà Jong è al suo fianco e mi accarezza dolcemente la testa mentre hyung mi tiene la mano.

Key- piccolo sei a casa ora.

Jh- giusto Minnie la tua mamma sarebbe fiera di te.

È un momento strano. Non so cosa provare ma finalmente mi sento in pace. Mi strofino gli occhi e mi sento sussurrare ciò che mai avrei voluto dire ad alta voce.

Tae- papà… baceresti sulla fronte anche me? Mamma lo faceva sempre…

I grandi occhi lucidi di papà si addolciscono ancora di più e, leggero, posa un bacio sulla mia fronte. Chiudo gli occhi assaporando quella sensazione di cui ho un vago ricordo. Essere amato…


 
  
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