Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Lorenzotop    31/10/2013    5 recensioni
" Dev'essere davvero brutto perdere chi si ama. " Pensò per il resto della notte. Ecco perché non poteva permettere che gli Heartless facessero del male alle prime persone a cui aveva mai voluto bene nella sua vita. Dal Capitolo 8: " Verità ".
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Una scuola, specialmente se si tratta del luogo dove abiterai per cinque anni, dev'essere confortevole e accogliente.
Roxas sta per entrare nella sua nuova scuola, ma siamo sicuri che sarà tutto rose e fiori? Certo, con dei compagni del genere, la sua vita in questa nuova casa sarà un po' fuori dal normale.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Demyx, Roxas, Zexyon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole, quel giorno, sembrava essere di compresenza.
Durante le giornate precedenti era completamente svanito, invece, in quel momento si faceva perlomeno notare; non era il sole giallo e splendente che di solito appare di prima mattina, no, emetteva solo raggi dal colore arancione che potevano essere ammirati in quel momento da Roxas, mentre attraversavano una delle finestre di vetro dell'aula e cadevano infine sullo sguardo assente di Demyx.
<< ... Dunque le lingue come il francese, l'italiano e lo spagnolo sono chiamate neolatine poiché provengono appunto dal latino. >> La professoressa continuava a blaterare; parlava di cose che non riuscivano minimamente a sfiorare il cervello del prescelto, né, a quanto pareva, di Demyx, a cui rivolse un'occhiataccia di puro sprezzo. << Mio caro Signor Lewis, non creda che dopo aver preso un sette e mezzo all'ultima interrogazione lei abbia finito di studiare e di ascoltare la lezione! >> Gli urlò dalla cattedra, alzando l'indice tozzo verso la sua persona.
<< Mi scusi professoressa, stavo semplicemente pensando a quanto fosse interessante la sua lezione e così mi sono perso in un altro mondo... >> Si giustificò il ragazzo col sitar in quattr'e quattr'otto, ricevendo sguardi di odio da parte del resto della classe e , stranamente, anche dalla stessa professoressa.
<< Ah sì? Spero proprio che in quel mondo lei venga promosso, Lewis, perché se continua a non ascoltarmi sarà in questo che passerà i suoi peggiori guai! >> Rispose con una voce velenosa, voltandosi, mentre Demyx imprecava silenziosamente verso di lei, con sottofondo le risate generali della classe. 
Tranne che di Roxas, ovviamente. Oh, e di Axel.
Il novizio era ancora scombussolato da ciò che era accaduto il sabato precedente (La domenica era stata un giorno nullo, dato che l'aveva passata tutta nel suo letto) e ancora non si capacitava del fatto che lui e Axel non avessero parlato assolutamente di nulla. Insomma, si poteva dire che avevano una relazione? 
" Che sciocchezze... " Pensava lui, rinnegando i suoi stessi pensieri in due secondi, quando erano stati appena concepiti; Roxas sapeva bene che anche se forse non c'era proprio una relazione, tra lui e il rosso doveva esserci qualcosa: aveva letto tra le righe delle sue parole, dei suoi gesti, quella sera in discoteca, eppure, forse, non voleva sapere.
Tutto ciò che stava accadendo intorno a lui era nuovo, strano, inimmaginabile... non avrebbe mai pensato di poter arrivare a doversi battere con delle pericolose creature, né di poter rischiare la vita, e forse innamorarsi non era molto in confronto a tutto quel popo' di roba, forse era meglio andare avanti e continuare ad impegnarsi per le cose per le quali valeva davvero la pena di lottare, forse era meglio studiare e combattere... e basta.
Eppure, una voce dentro di lui, gli diceva che l'amore doveva avere il suo spazio. 
Una voce che aveva provato a soffocare, ma che era impossibile mettere a tacere. 
La voce del suo cuore.
Per un istante, poi, alzò lo sguardo e lo rivolse al diretto interessato, Axel, che con ben poca nonchalance si fece scoprire subito: lo stava fissando già da prima, e cominciò, con il labiale, a dire qualcosa, qualcosa che sembrò agli occhi del prescelto più o meno un " Dobbiamo parlare ". Un brivido gli salì lungo la schiena.
Subito, Roxas abbassò nuovamente lo sguardo, questa volta sul suo libro di letteratura. Il cuore cominciò ad aumentare la velocità del battito, e lui cominciò a pensare sempre di più. Pensava che forse il rosso avrebbe voluto finalmente chiarire tutto ciò che avevano passato, e questo lo spaventava, sì, lo spaventava, perché lui non era per niente certo di quello che avrebbe voluto fare. 
La campanella, poi, riuscì a donargli altro tempo, suonando freneticamente e colpendo quindi senza volerlo il cuore della professoressa, che si vedeva costretta ad interrompere la sua lezione.
<< Ouch! >> Si fece sfuggire la donna, arrabbiata. << E va bene... ricordate che per la prossima volta voglio un riassunto scritto di tutto ciò che ho spiegato oggi, e soprattutto comincerà la seconda ondata di interrogazioni... Arrivederci! >> Esclamò, quasi consolandosi con il fatto che presto avrebbe potuto mettere nuovi votacci a tanti alunni, girando i tacchi e dirigendosi verso il corridoio, già in parte invaso dalle persone riversatesi da tutte le aulee.
Axel si alzò dal suo posto, camminando lentamente alla volta del banco del prescelto, che vedendosene bene dal non voler affrontare alcun discorso in quel momento, accellerò il passo e si mise dietro a degli studenti, fuggendo momentaneamente dall'aula. 
Roxas, una volta seminato Axel, si diresse tranquillo verso una delle fontanelle poste vicino agli armadietti degli studenti e si abbeverò, rinfrescandosi. L'ora successiva avrebbero avuto una noiosissima lezione di matematica con il professor Leaxeus, e lui avrebbe fatto di tutto pur di scansarla normalmente, ma i pensieri non lo lasciavano stare e a causa loro aveva dimenticato anche il dolore e la sofferenza che una disequazione di secondo grado poteva causare a un povero alunno. 
Il novizio pensò che forse sarebbe stato meglio parlarne a quel punto, poiché avrebbe risolto una grossa faccenda e sarebbe stato più libero... però, purtroppo, pensò anche che lui quella grossa faccenda non era in grado di affrontarla. Probabilmente si sarebbe fermato di fronte all'istrice con la bocca spalancata e le braccia dritte e immobili come quelle di una statua, e alla fine Axel si sarebbe scocciato anche solo di parlare con lui e se ne sarebbe andato a priori. 
<< Roxas... >> Non ebbe il tempo di continuare a pensare che proprio la voce del rosso, apparso accanto a lui non si sa quando, lo fece sobbalzare. La reazione del prescelto fu uno sguardo tanto, troppo sorpreso, che fece quasi saltare via anche Axel, che però si limitò a continuare a fissarlo con aria seria. 
<< AXEL... >> Una parola. << OH, CERTO, DOBBIAMO... SI', TORNARE IN CLASSE! >> Disse molto velocemente, non facendo capire quasi niente e schizzando via alla velocità di un fulmine, gettandosi prima che poteva nella sua aula e precipitandosi a sedere al suo posto, mentre invece gli altri entrarono con molta calma e serenità; alla fine, arrivarono anche Axel, scosso, e il professor Leaxeus.
<< Buongiorno a tutti, ragazzi... quest'oggi, come sapete, comincerò a farvi esercitare per il test di venerdì. >> Fece con voce annoiata il professore, aprendo la sua valigetta e tirandone fuori un libro di proporzioni indefinibili, per poi lasciarlo schiantare sulla sua cattedra ed aprirlo ad una pagina apparentemente a caso. 
Demyx iniziò a gongolare, mordicchiando la penna che aveva nella mano destra e non prestando alcuna attenzione ad uno dei prof che odiava di più, mentre invece Roxas non fece molto... più che altro, la testa stava per esplodergli completamente.
Da un lato il professore con i suoi paroloni e le sue frasi, e dall'altro, purtroppo, il prescelto del keyblade non poteva fare a meno di notare con la coda dell'occhio sinistro che Axel continuava a fissarlo. 
Un'occhiata al professore, un'occhiata ad Axel.
Un'altra occhiata ad Axel e quest'ultimo intensificò lo sguardo, lasciando che esso parlasse per lui, lasciando che Roxas capisse che dovevano assolutamente discutere, con o senza la paura e l'ansia, con o senza persone intorno e con o senza l'autorizzazione o l'approvazione di nessuno.
<< PROFESSOR LEAXEUS! >> Un fulmine giallo, o meglio, una ragazza dalle sembianze di un fulmine giallo entrò precipitosamente nell'aula, sbaragliando la porta e lasciandola sbattere rovinosamente contro il muro, beccandosi lo sguardo attonito di tutta la classe.
<< Ehm... mi scusi, ma è davvero molto importante: il vicepreside ha assolutamente bisogno di vedere tre alunni di questa classe... >> Larxen espresse le suddette parole, lanciando poi degli sguardi a Roxas, Axel e Demyx, che si alzarono immediatamente e si avvicinarono alla cattedra, senza che Leaxeus avesse avuto neanche il tempo di dire nulla.
<< E' così indispensabile? La lezione che sto tenendo è molto importante... >> Il professore cercò di convincere Larxen a non portare con sé quei tre, ma ovviamente non vi erano né santi né madonne e alla fine la ragazza ebbe la meglio.
<< Vitale. >> Assicurò a Leaxeus. << La ringrazio infinitamente, professore! >> Infierì poi falsamente ed aspramente alla fine, uscendo con i tre fuori dall'aula e chiudendosi la porta alle spalle, per poi subito cominciare a camminare verso le scale che portavano al pianterra, seguita a ruota, senza alcuna spiegazione, dal trio delle meraviglie.
<< Allora... cosa succede? >> Domandò Demyx, rivolgendosi con serietà alla bionda, che subito sorrise fiera di non si sa cosa.
<< Zexion è riuscito a trovare un altro portale! >> Rispose, lasciando che un po' di allegria si accendesse nei volti dei tre ragazzi, oltre che paura aggiuntiva. I mondi dietro ai portali erano sì fonte di speranza, dato che una volta sconfitte le fonti degli Heartless sarebbero state delle grane in meno, ma erano anche abbastanza pericolosi, come dimostrato alla città di mezzo, nella quale sia Roxas che Axel si erano salvati per miracolo.
Senza parlare per dieci minuti, poi, il quartetto arrivò in un area dell'enorme giardino della scuola che il prescelto non aveva mai visto prima: sembrava un grosso labirinto fatto di cespugli intagliati: una volta entrati lì dentro, Larxen condusse tutti verso un " vicolo cieco " che finiva con un grande cespuglio di rose bianche, dove si erano raccolte alcune persone del gruppo: Luxord, Xion e l'incappucciato.
<< Zexion e Vexen rimarranno alla base per elaborare filtri e pozioni curatrici, dato che quando torneremo potremmo... ehm... potreste essere ridotti davvero male. >> La bionda spiegò l'assenza di due componenti, mentre Xion fingeva un sorriso compiaciuto e Luxord si avvicinava al grosso cespuglio di rose bianche posto alla fine del vicolo cielo, sotto lo sguardo vigile di tutti.
<< Andiamo? >> Chiese il barbuto, laconico.
<< Direi di sì, mostra pure a tutti il portale! >> Esclamò positivamente Larxen, lasciando che in quell'istante Luxord potesse magicamente, grazie ad una carta da gioco che aveva fatto apparire nelle sue mani, dividere in due il grosso cespuglio e far scivolare le due parti separate a destra e sinistra, lasciando che al centro un enorme cerchio nero con riflessi violacei si lasciasse contemplare in tutto il suo terrificante splendore dal gruppo.
<< Siamo solo al secondo mondo, cari ragazzi... allora... forza! >> Ululò ai quattro venti la bionda, gettandosi subito nel portale, seguita poi da Luxord, Vexen, l'incappucciato, Demyx e Xion.
Non sapevano dove sarebbero apparsi... come la volta scorsa... eppure erano sicuri, sicuri di quello che stavano facendo, in un altro mondo.
Invece, nel mondo ancora stante, c'erano i veri problemi. Axel era fermo e immobile davanti al portale, silenzioso, e Roxas era esattamente dietro di lui, altrettanto silenzioso, con lo sguardo basso e le mani strette in due pugni che in quel momento non avrebbero picchiato nessuno.
<< A-Axel... >> Un leggero sussurro uscì poi come uno spiffero d'aria dalle labbra del novizio, lasciando che il rosso alzasse almeno la testa ed aguzzasse le orecchie, incrociando le braccia. << Allora... dobbiamo proprio parlare, vero? >> Continuò il prescelto, facendo allora anche voltare l'istrice, sempre più interessato.
La situazione era critica: finalmente erano faccia a faccia, e sembrava che non ci fosse assolutamente via di fuga per Roxas... finalmente avrebbe dovuto affrontaere anche questa sua paura, e nella sua mente, pian piano, quest'ultima cominciò ad affievolirsi. 
E poi niente, lui si gettò con le braccia intorno al corpo del rosso.
<< F-Forse non so cos'è giusto o cosa lo è... forse non dovremmo stare insieme, perché siamo due ragazzi... ma adesso, durante questi giorni... non m'importa niente di ciò che è giusto o non è giusto, e io... io non posso avere soltanto doveri. >> Sussurrò, quasi singhiozzando. << E ancora forse... questo è un altro dovere, amarti... ma è un dovere che mi piace... è un dovere al quale non voglio rinunciare, anche se non è nell'etica... quando sto con te... io sento di poter uccidere tutti quei maledetti mostri da solo, di poter scalare una montagna senza aiuti, di poter fare tutto. E' per questo che io adesso, dopo... ancora... forse troppo tempo, ti chiedo di provare a stare con me, seriamente. >> 
La stretta si era fatta sempre più forte, quando improvvisamente Axel si scollò di dosso Roxas.
Il prescelto del keyblade ebbe inizialmente un sussulto, e le lacrime che già stavano scendendo sul suo viso, le vide anche su quello del rosso; Axel... gli prese la mano sinistra e si portò le sue labbra alla bocca, baciandolo, dandogli una risposta senza aver bisogno di usare parole, poi gli strinse quella mano ancora più forte, e con lui, con un (forse...) nuovo lui, attraversò il portale che li avrebbe condotti a un nuovo mondo.
Mondo rinnovato, amore rinnovato.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Lorenzotop