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Autore: cam_wow    31/10/2013    1 recensioni
Questa flashfic narra di un atto di vita quotidiana del nostro amato Hazza con la sua ragazza, la protagonista della storia. E' la mia prima storia quindi non è proprio il top ma credo che valga la pena leggerla. Se magari poi ci lasciate anche una recensioncina io vi ringrazio *-*
-Cam.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Troublemaker.

 

La trovavo sempre lì, ogni volta che tornavo da lavoro. Era in cucina, intenta a prepararmi qualcosa di buono, talmente concentrata che non si era neanche accorta che ero rientrato in casa. Chissà cosa le era venuto in mente di cucinarmi oggi. Rimasi un po' a guardarla, dietro lo stipite della porta. Era bellissima: aveva i capelli corti, castani e leggermente mossi. Erano dei capelli ribelli, che rispecchiavano la sua personalità. Questo diceva sempre di sé, di essere una ribelle, una ragazza forte, testarda e sicura di sé stessa. Ma non lo era affatto. Il fatto di essere forte, in realtà, era solo una maschera, perchè lei era debole, ma non le piaceva farlo vedere agli altri e quando riusciva ad apparire e, qualche volta, anche a essere forte, per lei era come una rivincita su quell'aspetto del suo carattere che meno le piaceva. Indossava una felpa, la sua preferita. Era grigio scuro con le rifiniture rosa fluo; l'aveva comprata in vacanza e l'adorava. Aveva i pantaloncini corti -sì, può sembrare strano dato che aveva la felpa ma quando era a casa non indossava mai i pantaloni lunghi- e, naturalmente, era scalza. “E' proprio incorreggibile questa ragazza!” pensai scuotendo la testa. Saltellava dal bancone ai fornelli seguendo il ritmo della canzone che risuonava in tutta la casa: “Troublemaker” di Olly Murs. Sembrava che quella canzone fosse dedicata a lei, perchè la mia piccola era una combinaguai. Si cacciava sempre in quache guaio e si disperava se non riusciva a venirne fuori, ma alla fine c'ero sempre io, pronto a risolvere ogni suo piccolo problema e a proteggerla da ogni pericolo. Io, Harry Edward Styles, figlio di uno dei più famosi avvocati di Londra, avevo seguito le orme di mio padre e lavoravo nel suo studio. Ero alto, capelli scuri e ricci, occhi verde smeraldo e un sorriso con due fossette irresistibili. L'avevo vista per la prima volta al liceo e dopo qualche anno e qualche, anzi, molte litigate, ero riuscito a conquistarla, la mia adorabile conbinaguai. Iniziai a fare qualche passo verso di lei, dato che non mi aveva ancora visto, e notai che stava facendo le crèpes. Beh, diciamo che non assomigliavano proprio a delle crèpes, erano piuttosto una specie di frittelle, perchè evidentemente, mentre le girava, si accartocciavano. Arrivai dietro di lei e le circondai il bacino con le braccia.

-AH!- lanciò un urlo dallo spavento e si voltò velocemente verso di me. Fu allora che potei finalmente vedere i suoi occhi. Erano i più belli che avessi mai visto: turchesi che si sfumavano di verde verso la pupilla. Appena mi vide mi mise le braccia al collo e ci baciammo. Averla tra le braccia era una delle sensazioni più belle di sempre. Dopo qualche minuto che ci stavamo baciando dissi appoggiando la fronte alla sua:

-ciao amore-

-ciao tesoro mio-

-che mi stai preparando?-

-le crèpes alla nutella...-

-mmh...- dissi con approvazione. Ad un certo punto, però, sentimmo uno strano odore di bruciato.

-che cos'è quest'odore?- chiesi guardando verso i fornelli.

-oh no!- si girò a guardare anche lei, si accorse di quello che era successo, spense subito il fuoco ma ormai la crèpe che era sulla padella era tutta bruciata. Ecco qua, un'altro guaio!

-no, amore, le avevo preparate con tanta passione: quelle lì- disse indicando il vassoio contenente quella specie di frittelle -sono uscite malissimo e questa, che era l'ultima, si è bruciata!- disse con una faccia così triste che mi rattristai anche io.

-vabbè dai... ci rimane sempre la nutella!-

E riprendemmo a baciarci dolcemente.  



FINE





*spazio autrice*
ciao popolo di efp, sono Cami e questa è la prima storia che pubblico, anche se ne sto scrivendo già un'altra divisa in capitoli che pubblicherò il prima possibile. Ma torniamo a parlare di quest'opera d'arte. Certi ovviamente penseranno che non è un gran chè e anche io lo riconosco, ma bisogna pur far passare il tempo mentre la prof. di storia interroga... however... spero vi piaccia e, forse, se mi va e se ho tempo, cercherò di continuare questa storia e magari farla diventare a capitoli... chissà! beh, people, ora che mi avete sopportato fino a questo livello ci metterete di sicuro pochissimo a lasciarmi una bella recensione, vero? mi aspetto anche considerazioni negative, no problems ;) ok, vi ho stressato abbastanza! alla prossima!!! :) 
-Cam.

  
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