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Autore: Maggie88    17/04/2008    2 recensioni
Alyssa ha 18 anni, ha la sua vita, un ragazzo e tanti amici ... Ma qualcosa arriva a sconvolgere la sua quotidianità. Jari, il suo amichetto d'infanzia, il ragazzino che le ha da sempre fatto battere il cuore. Cominciano così i ricordi di un amore sempre più bruciante ma mai consumato ... fino a quando Jari ricompare nella sua vita. Completamente diverso, cresciuto ... ma sempre lui, il suo Jari! Jari che la prendeva in giro, che non se l'è mai filata ... Jari che non le ha mai negato un sorriso da amico.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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31 Agosto

Stavano andando via tutti i nostri amici ... Uno dietro l'altro li intravedevo dalla finestra entrare in auto.
Se mi sporgevo di più riuscivo a scorgere la villetta di Jari, vuota...

“Che guardi?”
Mi chiese mia sorella Rebecca, mentre beveva un'aranciata - “Ne vuoi?”

“No ... “ - Risposi fissando ancora quegli scalini, il dondolo in legno senza cuscini e la porta chiusa.

La sua famiglia era sempre la prima a tornare in città. Ricordo che quell'estate, prima di andarsene ...

“Chi è?”
“C'è Alyssa?”
“Si, un attimo ... chi sei?”
“Sono Jari, signora.”
... “ALYSSAAAAA ... C'é JARI AL CITOFONO!”

Strappai dalle mani l'aranciata di Rebecca, sorbendomi di rimando un'occhiataccia.

“Chi è Jari?”

“Te lo spiego quando torno ... “ - le urlai correndo verso il citofono e rischiando di inciampare nel filo del televisore.

“Si?”
“Aly ... “
Aly? Non mi aveva mai chiamato così ...

“Puoi scendere adesso? Sto per tornare in città.”

“I-Io ... “ - Voltai lo sguardo in direzione di mia sorella, che cercava di sporgersi il più possibile dalla finestra per riuscire a vederlo.

“Idiota ... “ - Borbottai tra me e me...

“Come?”

“No! Non dicevo a te ... “ - cercai di giustificarmi mentre udivo gli sghignazzi di Rebecca dietro di me.

“Scendo subito! Non te ne andare ... “

Prima di scendere mi guardai allo specchio. Ero decisamente orrenda con quei capelli legati.
E quella maglietta? Non potevo rischiare che Jari mi trovasse brutta. Non in quel momento.
Ma il tempo era quel che era ... I suoi erano già in macchina, dovevo darmi una mossa.
Corsi in bagno più veloce che potevo, sciolsi i capelli, mi umettai le labbra di burro cacao colorato, e poi ...
E poi ... Ovatta?

E se ... ?

Caspita era una bella tentazione quella di mostrarmi a Jari ... cresciuta.

Ma si ... non se ne sarebbe mai accorto! Avrebbe solo adocchiato quel malizioso particolare in più!

Agguantai due pallottole di ovatta e le infilai nel reggiseno, poi corsi giù come una furia.
Scesi le scale così velocemente da rischiare di cadere.
“JARI!”

Trovai un bigliettino per terra ...

--- CIAO BIMBOCCIA, SEI SCESA TROPPO TARDI, DEVO ANDARE ... UN BACIO ---

“No!” - Sospirai mentre le lacrime mi venivano giù da sole ...

“No! NO! NO ... NO! “ - Gridai furiosa mentre con il piede stesso lanciavo uno zoccolo in aria.
Finì dietro la siepe.

“Porca miseria, ci mancava solo questo!”

Lentamente cercai di calarmi, mentre allungavo il braccio il più possibile... - “Dove cavolo sei finito!”

...

“Cercavi questo?”

...

“JARI!!!”

Mi tremava la voce dall'emozione ... - “Che imbroglione!” - sorrisi sventolandogli il bigliettino sotto il naso.

“Non potevo andarmene senza prima aver salutato la mia bimboccia!”
Così dicendo mi strinse a se. In 12 anni di vita, non avevo mai provato un'emozione così forte.
Oh si, una volta si ... Avevo 8 anni, papà mi portò sulle montagne russe, lì provai un'emozione pazzesca, tanto che ....

“E queste?”

“Co-co...cosa?”

“Ti si sono gonfiate le tette?”

“Oh .. he... hai notato?” - Sfoderai un'espressione decisa.

“Sssi ... ma ... “ - Continuava Jari senza staccare gli occhi dalle imbottiture di ovatta - “come mai una è più grande dell'altra?”

Il mio imbarazzo era salito alle stelle - “Sarà stata la posizione in cui ho dormito!” - Risposi con gli occhi chiusi agitando la mano dall'alto verso il basso.

Jari cominciò a sghignazzare in silenzio - “Posso toccarle?”

“Tu sei pazzo!!!”

“Daaaaaaai ... “

“Nooo!!” Una negazione supplicante.

“Ma ci conosciamo da sempre!”

“E allora???? Ti sembra un buon motivo per toccarmi le tette?”

“Quali tette, bimboccia!?”

“mh...?”

“Eri addossata a me poco fa ... quelle non erano tette!” - Prese a ridere sguaiatamente, e la cosa strana è che anch'io ridevo ... Ridevo e non mi importava nient'altro che poterlo vedere felice.

“Ci vediamo in città?”

Come? Avevo capito bene?

“Tu non sparire, però!”

Un ultimo sorriso e poi lo vidi uscire dal mio cancello. Non so perchè, ma avevo una strana sensazione ...
Per un attimo immaginai che non lo avrei mai più rivisto, non potevo immaginare che quello fu l'ultimo girno in cui vidi quegli occhi di bimbo cresciuto, quell'espressione insolente e quel sorriso così luminoso.

"Ciao Jari, fa buon viaggio!" - E pensami almeno un pò ...

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CONTINUA ^_^ Lasciate un commentino :*
  
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