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Autore: Scarl_Bloom 94    01/11/2013    3 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE.
Fëawen è la figlia minore di Re Elrond. E' una mezzelfa, ma all'inizio della storia ancora non lo sa, sa solo che in lei c'è qualcosa di diverso rispetto agli altri elfi. Desiderosa di fare mille avventure e combattere contro nemici pericolosi, farà di tutto per entrare a far parte della Compagnia. L'incontro con un giovane principe elfo però cambierà la sua vita e le farà capire cosa significa amare.
Tratto dal 1 capitolo...
Durante la caduta rimasi con gli occhi chiusi. All’improvviso però invece di sentire sotto di me la terra, sentì delle braccia possenti tenermi. Aprì piano piano gli occhi, mi ero messa un po’ di paura, lo dovevo ammettere.
"Cosa vedono i miei occhi… Una dolce fanciulla che dal cielo è caduta fra le mie braccia"
Disse l’elfo biondo che mi teneva in braccio.
Appena incontrai i suoi occhi blu, non riuscì a proferire parola. Notai che un piccolo sorrisetto aveva preso forma sulle sue labbra. Era bello, maledettamente bello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 27 – Ci sono abissi che l’amore non può superare
 
 


Non potevo ancora crederci. L’avevo baciata, finalmente mi ero deciso. Avevo seguito il mio cuore, avevo trovato il coraggio di seguirlo. E lei era fra le mie braccia. Sentivo il suo sapore, il suo profumo, il suo essere così meravigliosa e speciale. La volevo tenere lì con me per sempre, ma per noi ormai non vi era più un per sempre. Lei sarebbe morta un giorno. Il per sempre non esisteva più.
 
<< Legolas >> pronunciò staccandosi <<  amore mio >> mi accarezzò dolcemente il viso.
 
<< Che ti succede? >> domandai confuso.
 
<< Mi ricordo >> rispose sorridendo << mi ricordo tutto, adesso >>
 
<< Ecco quello che Saruman non ha voluto dirci >> riflettei ad alta voce.
 
<< Una volta mio padre mi ha raccontato una storia >> proseguì non levando le sue mani dal mio viso << Due Elfi si amavano terribilmente, ma un incantesimo fece addormentare per sempre la giovane fanciulla. >>
 
<< Che storia triste >> commentai sfiorando con le dita le sue labbra.
 
<< Il giovane Elfo venne allontanato e in molti provarono a risvegliare la giovane, provando di tutto, magie, incantesimi, e robe varie >> continuò la Mezzelfa << La verità era che soltanto il bacio del vero amore, avrebbe potuto risvegliare la giovane dal suo sonno profondo. >>
 
<< E venne risvegliata? >> domandai curioso.
 
<< No, non si svegliò più, perché il suo amato non tornò più da lei >> abbassò le mani e contemporaneamente anche lo sguardo << Quando me la raccontò pensai che l’amore non esistesse, che fosse tutto un illusione >> un sorriso prese forma sulle sue labbra << ma adesso, so >> i suoi occhi divennero lucidi di colpo << so che l’amore, quello puro, quello eterno, quello indistruttibile, esiste. >>
 
Sentì il mio cuore tremare all’udire quelle parole. Il nostro era un amore indistruttibile, certo, ma cosa poteva di fronte alla morte? Cosa poteva di fronte al destino ? Per quanto grande e puro poteva essere, lei sarebbe morta, un giorno, ed io sarei impazzito per il dolore.
 
 
 
 
Mi ricordavo. Finalmente ricordavo tutto quanto. Mio padre, mia sorella, mio fratello, tutti i miei amici, e soprattutto il mio grande amore, Legolas. Quel foglio bianco si era improvvisamente riempito di ricordi non appena l’Elfo aveva fatto rinascere in me tutte quelle emozioni. E adesso ne ero certa, l’amore poteva tutto. Notai però che Legolas nascondeva qualcosa. Era strano, si sforzava di sorridere, ma avevo capito che stava fingendo.
 
<< che ti prende? >> gli domandai senza tanti giri di parole << non sei felice? >>
 
<< Si, certo che lo sono ! >> rispose sorridendo e avvicinando di nuovo la sua bocca alla mia.
 
Volevo dirgli che non ci credevo, che sapevo che mi stava nascondendo qualcosa, ma i suoi baci mi facevano sciogliere. Stare abbracciata a lui e sentire il suo sapore era l’unica cosa che avrei voluto fare.  Mi staccai dalla sua bocca e appoggiai la testa sul suo petto. Chiusi gli occhi per assaporare meglio quel momento meraviglioso.
 
<< Ti amo, Legolas >> Dissi semplicemente.
 
<< E’ la prima volta che me lo dici in un momento di tranquillità >> rispose lui stringendomi ancora di più a se.
 
<< Lo so. >>
 
Fummo interrotti dalla voce di qualcuno. Chiunque fosse stava cercando proprio Legolas. Ci staccammo di scatto anche se non ne avevamo nessun motivo. Mi voltai e vidi Eowyn avanzare verso di noi.
 
<< Legolas finalmente ti trovo >> Disse la ragazza avvicinandosi.
 
Si fermò a guardarci per qualche secondo. Quasi dimenticavo quello che era successo dopo che io avevo perso la memoria. Legolas e Eowyn si erano, diciamo, messi insieme. All’improvviso, successe qualcosa che mi fece rimanere di sasso. L’Elfo afferrò la mia mano e la strinse forte.  Mi voltai per guardarlo. Ero decisamente sorpresa da quel suo gesto.
 
<< Non tornate alla festa ? >> domandò Eowyn mentre attentamente osservava l’intera scena.
 
<< Si, adesso veniamo >> rispose Legolas << va pure. >>
 
Intravidi nello sguardo di Eowyn una tristezza immensa. Mi sentivo terribilmente in colpa, ma io amavo Legolas e non l’avrei lasciato scappare per nulla al mondo. La ragazza scappò via cercando di non far notare la sua profonda delusione.
 
<< perché l’hai fatto? >> liberai la mia mano dalla sua stretta.
 
<< perché voglio che capisca che io amo solo te >> rispose pronto l’Elfo.
 
Rimasi a guardarlo senza dire niente. Era buono, non voleva ferire i sentimenti di Eowyn e non avrebbe mai potuto dirle che lui non ricambiava il suo amore.
 
 
 
Mi dispiaceva molto per Eowyn, ma non potevo farci niente se nel mio cuore c’era posto soltanto per Feawen. Col tempo le sarebbe passato, ne ero sicuro. Avrebbe incontrato qualcuno che l'avrebbe amata quanto io amavo la mia Mezzelfa.
Tornammo alla festa e dicemmo subito ad Aragorn e ad Arwen che aveva recuperato tutti i ricordi. Sua sorella l’abbracciò forte e altrettanto fece il mio migliore amico. Avevamo un motivo in più per festeggiare.
Gimli mi sfidò a chi sarebbe riuscito a bere più birra. Accettai subito, anche perché lui ignorava il fatto che su di me non avrebbe avuto alcun effetto. Era sleale si, ma mi divertivo un sacco a prenderlo in giro.
 
<< Nessuna pausa >> disse Eomer dando via alla gara << nessun versamento. >>
 
<< E nessun rigurgito >> aggiunse Gimli.
 
<< Sei sicuro di volerlo fare? >> domandai ironico.
 
<<  L’ultimo in piedi vince ! >> Urlò quello tutto eccitato.
 
<< Io punto su Legolas >> intervenne Aragorn divertito.
 
 
 
Ero andata a trovare Gandalf, avevo bisogno di parlare un po’ con lui. Lo trovai a ridere mentre guardava i piccoli Merry e Pipino ballare sopra ad un tavolo. Quanto erano buffi quei due.
 
<< Nessuna notizia di Frodo? >> domandai preoccupata.
 
<< Nessuna >> rispose il mago << niente. >>
 
<< cosa dice il tuo cuore? >> proseguì angosciata, volevo sentire delle parole rassicuranti.
 
<< Che Frodo è vivo, si lui è vivo >> disse lo stregone cercando di sorridere.
 
<< Gandalf >> continuai a bassa voce << adesso che ho riacquistato la memoria, cosa mi aspetta? >>
 
<< Non lo so >> si voltò preoccupato verso di me << Al momento giusto il Nazgul verrà da te, lui sa che tu esisti. >>
 
<< E come posso distruggerlo senza i miei poteri? >> domandai esasperata.
 
<< non puoi >> allungò le mani per accarezzare il mio viso << devi tenerti lontana dalla battaglia decisiva, per nulla al mondo devi avvicinarti al luogo dove avverrà il massacro. >>
 
<< spero che non si arrivi a tanto >> abbassai lo sguardo per la paura.
 
<< lo spero anch’io, piccola Fëawen . >>
 
Dovevo tenermi lontana dal Nazgul. La verità però era che io non l’avrei fatto per nessuna ragione al mondo. Non avrei lasciato Legolas a combattere da solo. Io sarei stata al suo fianco con o senza i poteri, avrei combattuto insieme a lui. 
Guardavo tutti quegli uomini bere e ridere felici. Guardavo Merry e Pipino cantare e saltare dalla contentezza. Tutta quella felicità molto presto sarebbe stata distrutta. I miei occhi si posarono sul mio Elfo. Non volevo perderlo un’altra volta. Adesso che avevo riacquistato la memoria io dovevo fare qualcosa per tenerlo per sempre con me, per non perderlo. Dovevo affrontare il Nazgul e ucciderlo, anche se sarebbe stato impossibile, dovevo farlo.
Dovevo farlo per Legolas, per il nostro amore, per tutti coloro a cui volevo bene. Li dovevo proteggere. Io sola potevo uccidere quel mostro.  Non c’è vittoria senza sacrificio, non c’è gloria senza sofferenza.
 
 


Il Nano era già ubriaco fradicio dopo pochi bicchieri di birra. Avrei vinto io, era certo ormai.
 
<< Ah sono i Nani che vanno a nuotare con le donnine pelose ! >> esclamò Gimli ad un passo dal cadere a terra sfinito.
 
<<  Sento qualcosa >> dissi all’improvviso guardando la mia mano <<  un lieve formicolio alle dita >> volevo prenderlo ancora in giro << sta avendo effetto. >>
 
<<  E che vi avevo detto? >> disse quello ridendo come ad un pazzo << lui non sa reggere l’alcol  ! >> detto questo cadde a terra stecchito.
 
<< Partita finita >> bisbigliai per poi andare via soddisfatto.
 
La festa finì e andammo tutti a riposare. Io andai immediatamente dalla mia Mezzelfa. L’abbracciai da dietro facendola sussultare. Mi sorrise teneramente, come solo lei sapeva fare, dopodiché mi diede un tenero bacio sulle labbra. Lì, davanti a tutti. Molti fecero finta di niente e per fortuna non c’era Eowyn nei paraggi. Vidimo Aragorn e Arwen guardarci orgogliosi e felici. Ma quanto sarebbe durata quella felicità?
 


 
Cercai di dormire, ma ero troppo contenta. Amavo Legolas e finalmente non avevo problemi ad ammetterlo. Pensai che avrei voluto tanto passare la notte abbracciata a lui e quindi mi alzai e andai a cercarlo. Non lo trovai nella sua stanza inaspettatamente. Continuai a camminare finchè non sentì delle voci provenire dal terrazzo. Erano mio fratello e l’Elfo.
 
<< andiamo, non fare tanti giri di parole >> disse Aragorn d’un tratto << cosa ti preoccupa, amico? >>
 
<< Aragorn >> pronunciò dopo qualche momento di esitazione << tua sorella non è più.. >> si fermò, chiuse gli occhi e strinse i denti << immortale. >>
 
Spalancai gli occhi. Non potevo credere a quello che avevo appena sentito. Non ero più immortale. Io ero destinata a morire un giorno, a lasciarlo e andare via per sempre. Non poteva essere vero. Cominciai a scuotere la testa da una parte all’altra come per auto convincere me stessa che tutto quello non era soltanto che un equivoco.
 
<< come? E chi te l’ha detto? Non può essere ! >> replicò mio fratello sbalordito.
 
<< me l’ha detto Gandalf >> proseguì l’Elfo osservando il cielo stellato << Alatariel non si è portata via solo i suoi poteri, ma anche la sua vita immortale. >>
 
<< lei lo sa? >> domandò poco dopo.
 
<< no, non sa niente >> continuò Legolas << non ho il coraggio di dirglielo. >>
 
<< so benissimo cosa provi, amico mio, ci sono passato >> si avvicinò mettendo una mano sulla sua spalla.
 
<< non voglio vederla morire, Aragorn, non voglio >> disse chiudendo forte gli occhi e battendo un pugno al muro.
 
Stavo tremando. Non me ne accorsi ma inconsapevolmente feci cadere a terra una spada posta lì ai miei piedi. I due si voltarono subito verso di me. Rimasi bloccata con gli occhi spalancati nel vuoto.
 
<< Fëawen >> pronunciò il mio nome con sorpresa e spavento.
 
<< no, stammi lontano >> risposi indietreggiando.
 
Non era colpa sua. Non volevo parlare con nessuno in quel momento. Scappai via non sapendo nemmeno dove andare. Sentì l’Elfo correre prontamente verso di me. Arrivai di fronte alla stanza di Gandalf e lì sentì delle urla. Entrai dentro senza capire cosa stesse succedendo. Pipino urlava mentre teneva fra le mani la sfera che era caduta a Saruman. Mi buttai per salvarlo da quell’agonia, ma non appena toccai l’oggetto mi sentì mancare le forze e caddi a terra. Arrivò l’Elfo per sorreggermi. Gandalf avvolse la sfera in un mantello e la raccolse.
 
<< Idiota di un Tuc ! >> urlò lo stregone.
 
<<  perdonami, Gandalf, perdonami >> ripeteva lo hobbit con gli occhi persi nel vuoto.
 
<< Guardami >> gli ordinò il mago << che cosa hai visto? >>
 
<< un albero >> rispose il piccolo << c’era un albero bianco in un cortile di pietra >> aggiunse parlando a fatica <<  Era morto. La città era in fiamme. >>
 
<<  Minas Thirit >> borbottò lo stregone.
 
<<  sentivo la sua voce nella mia testa >> proseguì Pipino sconvolto.
 
<<  E cosa gli hai detto? >> domandò preoccupato il mago << parla! >>
 
<<  Mi ha chiesto il mio nome, ma non gliel’ho detto >> replicò il Mezzuomo << mi ha fatto male. >>
 
Gandalf fece ancora una serie di domande al piccolo hobbit. Era ancora molto scioccato e sconvolto. Forse era la volta buona che capisse che troppa curiosità alle volte fa male. Mi presi cura di lui per tutta la notte. Almeno riuscì ad evitare di restare da sola con Legolas. Non mi andava di parlare di quello che avevo sentito. Avrei voluto perdere di nuovo la memoria in quel momento.
 
Il mattino seguente ci riunimmo tutti per parlare di quello che era accaduto la notte precedente. Minas Thirit era in pericolo, andavano avvertiti.
 
<<  Sauron si muove per colpire la città di Minas Thirit >> prese a parlare il mago << la sconfitta al fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro Nemico :  sa che l’erede di Elendil si è fatto avanti. Gli Uomini non sono deboli come immaginava. C’è ancora coraggio >> proseguì lo stregone fiero di Aragorn  << Sauron teme questo. Non rischierà che i popoli della Terra di Mezzo si uniscano tutti sotto ad un’unica bandiera. Ridurrà Minas Thirit al suolo, piuttosto che vedere un Re tornare sul trono degli Uomini >> e infine arrivò al dunque << se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan deve prepararsi alla guerra. >>
 
<< Dimmi >> lo interruppe Theoden << perché dovrei correre in aiuto di coloro che ce l’hanno rifiutato? >> domandò il Re << cosa dobbiamo a Gondor? >>
 
<< Io ci andrò >> intervenne Aragorn.
 
<<  No >> obiettò Gandalf.
 
<<  Vanno avvertiti >> proseguì mio fratello deciso.
 
<<  E lo saranno >> rispose il mago <<  Andrai a Minas Thirit per un’altra strada. Segui il fiume. Cerca le navi nere >> disse rivolgendosi ad Aragorn << e tenete a mente : ci sono cose ora in movimento che non possono essere disfatte. Io cavalco su Minas Thirit >> aggiunse in seguito << e non ci andrò da solo. >>
 
Gandalf prese con se Pipino. Partirono quel giorno stesso per Minas Thirit. Il piccolo Hobbit era molto triste, non voleva partire e soprattutto era dispiaciuto per quello che aveva fatto.  Il Nemico credeva che l’Anello fosse in suo possesso. Doveva mettersi al sicuro. Lasciò a malincuore il suo migliore amico. Merry era molto arrabbiato con lui, ma non poteva nascondere che gli voleva un grande bene.
 
Dovevamo attendere un segnale da Minas Thirit, dopodiché saremmo partiti verso la guerra.  Sperai con tutto il cuore che Gandalf si sbrigasse, in quei giorni sarebbe stato difficile evitare di parlare con Legolas.
Cercai di fare del mio meglio. Mi facevo trovare sempre in compagnia di qualcuno e mai da sola. E andai avanti così per due o tre giorni. Sapevo che si era accorto di tutto, ma non avevo il coraggio e ne la forza di affrontare un argomento così delicato.
 
Una di quelle notti non riuscì a prendere sonno e andai a passeggiare fuori dalle mura di Rohan. A dire il vero da quando avevo saputo che non ero più immortale, non riuscivo più a chiudere occhio. Troppi pensieri occupavano la mia mente.
 
<< finalmente possiamo parlare >> sentì dire alle mie spalle.
 
Chiusi gli occhi per la disperazione. Sapevo benissimo che dietro di me stava proprio l’Elfo. E d’altronde era inevitabile. Prima o poi l’avrei dovuto affrontare. Anzi mi meravigliavo di come ero riuscita ad evitarlo in quei giorni.
 
<< non ho voglia di discutere >> risposi senza nemmeno voltarmi.
 
<< Io non ti lascerò andare, Fëawen >> disse avvicinandosi << ho imparato la lezione, ho capito che non posso vivere senza di te. >>
 
<< Ci sono abissi che l’amore non può superare, Legolas >> risposi stringendo i pugni.
 
<< non è vero, guarda Aragorn e Arwen, per esempio >> mi prese dai fianchi e mi fece voltare verso di lui.
 
<< che vuoi dire? >> domandai confusa.
 
 
<< Non so di cosa farmene di una vita eterna >> si avvicinò lentamente << senza te al mio fianco. >>

 
 



HOLA !
Come state? Spero bene ^^
Passato bene Halloween? Io l’ho passato a scrivere questo capy ^^
Spero vi piaccia e se vi va, recensite ^.^
Ringrazio coloro che hanno recensito il precedente capitolo ^.^ E quello prima !
Buon week and a tutti ^.^
   
 
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