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Autore: LOVEandDREAM    01/11/2013    4 recensioni
Ha finalmente messo un punto anche a questa storia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Punto

Dedico questa storia all'unica persona che ha sempre creduto in me e non mi ha mai abbandonata. Grazie Ale <3
 
Sente il vento tra i lunghi capelli, l’aria è fredda stasera. Ha il naso gelido, come sempre. Mani e piedi intirizziti, ma non si preoccupa. E’ immobile.
La città è ferma, come in attesa. Sono tutti in casa o nei bar a festeggiare Halloween. I bambini che hanno fatto ‘Dolcetto o scherzetto’ tutta la sera sono ormai a letto da ore mentre lei è lì, seduta sul davanzale del belvedere.
Guarda giù, nel vuoto. Non ha paura delle altezze, ma sente un leggero brivido lungo la schiena. Ricorda ancora quando, da piccola, si arrampicava sui rami più alti degli alberi e guardava giù, non soffriva di vertigini ma ora è diverso. Ora se cadesse, non si sbuccerebbe un ginocchio, ora sarebbe per sempre. Si guarda indietro, le sue esperienze passate, la sua vita. Si chiede se è convinta di ciò che sta facendo. Non sa se vuole davvero mettere un punto a questa storia. Un punto, come tanti ne ha messi alle sue storie. Storie d’amore, d’amicizia, storie felici, tristi, dolorose, brutte. Ha messo tanti punti, a tutti i tipi di storie, sia quelle di vita che quelle che ama scrivere. Perché scrivere è una liberazione, la svuota completamente di tutto. Resta vuota, ma non in senso cattivo. Non vuota come ora, vuota come purificata. E ormai solo due cose possono farla stare meglio: lo scrivere e la musica. E’ una di quelle ragazze che vive con le cuffiette nelle orecchie, immersa nelle felpe che la nascondono. Cammina con gli occhi bassi, ormai troppo stanchi di guardare questo vecchio mondo che resta sempre lo stesso. Ormai non ha più gli occhi meravigliati da bambina come un tempo. Quegli occhi che divoravano il mondo, tanta era la curiosità di conoscere. Suo malgrado, però, continua ad osservare, perché, ne è profondamente convinta, scrivere vuol dire raccontare il mondo e per raccontare bisogna conoscere bene ciò di cui si parla. Ha imparato a interpretare le emozioni delle persone con un solo sguardo, dalle loro espressioni, dai loro gesti, dalle loro parole. Ha imparato a capire le persone e ha deciso di raccontarle. Scrivere è un po’ come vomitare tutto ciò che ha dentro o come piangere alleggerendo così il cuore. Lo fa spesso quando non può scrivere, piange e vomita, però quando lo fa non si purifica, si svuota rimanendo senza emozioni, lacrime, pensieri. Resta vuota come un sacchetto che è stato capovolto. Non le piace ma a volte è l’unica soluzione. Poi c’è la musica. Sia benedetto chi l’ha inventata. La musica non purifica, essa guarisce le ferite. La musica rievoca ricordi e sentimenti profondi, ma alzando il volume riesce a coprire tutti i pensieri. E ormai la musica nelle sue cuffiette è sempre così alta per coprire tutti quei pensieri che si susseguono senza sosta nella sua testa e non c’è bisogno di dire che quei pensieri sono tutti negativi e che giorno dopo giorno la portano sempre più giù e questo, ne è sicura,  è il fondo. Finora la musica ha sempre risolto tutto, Ed Sheeran è sempre riuscito a calmarla, a fermare le lacrime, a colmare il vuoto ma ora non basta più. Lo sapeva che prima o poi non sarebbe più bastato, sapeva che presto il dolore sarebbe diventato troppo grande per essere guarito e le ferite troppo profonde per essere rimarginate.
Guarda di nuovo giù, nel buio. Pensa di nuovo a tutto. Si chiede nuovamente se è sicura di ciò che sta per fare. Ripensa a tutte le volte che le hanno detto che è troppo giovane per morire, che deve fare ancora tante esperienze, che se morisse mancherebbe a tante persone ma lei conosce la verità, sa che se morisse non importerebbe a nessuno e allora prende la sua decisione. Chiude gli occhi e si butta e niente ha più importanza ora. Sta solo cadendo, verso il vuoto, verso l’infinto, tra le braccia della morte. Anzi, sta volando verso l’ignoto. Ha finalmente messo un punto anche a questa storia. Ora è felice e un sorriso le sorge spontaneo sulle labbra appena prima della fine. Appena prima dell’inizio, e poi è buio. 

 
Tutti ti amano quando sei due metri sotto terra
-John Lennon

Angolo autrice:

Uno dei miei ormai permanenti momenti di deperssione mi ha prtato a scrivere questo.
Non so cosa ho scritto di preciso, ma mi ha aiutato tanto.
E' la prima volta che scrivo una storia originale, spero vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate.


Se vi va passaste dalla mia FF ‘Sono pazza di lui’, dalla mia raccolta di OS rosse ‘Sono pazza di lui... hot’ e dalle mie OS ‘Che bel regalo di Natale’, ‘Sei bagnata!’, ‘Il migliore di Londra’, ‘Neve’ e 'Un giorno da ricordare' anche queste rosse.
Vi voglio bene! Baci! :*

 
   
 
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