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Autore: gateship    01/11/2013    1 recensioni
Sam si sente improvvisamente male durante una missione. Quello che Jack giudicava un malore passeggero è in realtà una grave malattia legata al naquadah... Riusciranno O'Neill e l'SG1 a salvarla? AU.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spoiler per: Grandi, enormi, per Meridian. Piccolissimi per: Emancipation, The Devil you know, Between two Fires, 2001, Ascension, Divide and Conquer, First Commandment, In The Line of Duty.

Pochi secondi dopo...

Tutti si ammutolirono, la loro amica era andata via, per sempre.

Improvvisamente il corpo di Sam si trasformò in un intreccio di candida energia che salì verso l'alto, con gli sguardi di Jack, Daniel, Janet e Teal'c che lo seguivano.

 

Poche ore prima

Ricordati, lo hai promesso.”

Quando si svegliò, si ritrovò in uno scenario completamente diverso da quello che aveva immaginato. La Sala Stargate, totalmente deserta a parte... Oma Desala? Prima che Sam avesse il tempo di parlare Oma la guardò: “Il tuo destino è nelle tue mani.” Che hai detto?

Oma? Oma Desala?” Wow... non immaginava che questa stanza fosse così grande! Già, passava decisamente troppo tempo con O'Neill. Si riscosse dai suoi pensieri quando la donna, circondata da un'aurea bianca, fece un piccolo sorriso.

Sono io Samantha, il tuo destino è nelle tue mani.” ripeté con grazia.

In che senso?”

Quando la mente è illuminata lo spirito è libero e il corpo non ha importanza” spiegò avvicinandosi sempre con un dolce sorriso sulle labbra.

Sam rifletté un attimo. “Stai parlando dell'ascensione, vero?”. La bruna si fece d'un tratto seria. “La salita ad un diverso...piano di esistenza? Stai dicendo che io se volessi riuscirei... A diventare come te?” Sarebbe un'esperienza bellissima, ma non li posso abbandonare, hanno ancora bisogno di me.

“Prima devi iniziare un viaggio, lo stesso che iniziò il Dr. Jackson a Kebh, il cammino che hai quasi intrapreso quando apristi la tua mente ad Orlin. Solo allora riuscirai a trovare la tua strada per il grande sentiero.” concluse sedendosi con aria leggermente soddisfatta.

“Cosa devo fare?”

Oma annuì nuovamente, sorridendo di nuovo: “Liberati del fardello.”

Eh? “D'accordo, me ne sono liberata. Qual è il secondo passo?”

“Un uomo alto non può nascondersi nell'erba bassa.”

“Sai, non ho tempo per questo genere di conversazione adesso.”

“Non puoi raggiungere l'illuminazione scappando dalla morte.”

“Dimmi che cosa devo fare.”

“Molte vie conducono al grande sentiero, solo chi vuole troverà la sua strada.”

“D'accordo io lo voglio. Quindi andiamo, fai quello che devi: illuminami.” Chiuse gli occhi.

“Il fiume non dice bugie. Però stando sulla riva, l'uomo malvagio le sente ugualmente.”

“Certo. Sapevo che non sarebbe stato facile.”

Oma sorrise. “Devi liberarti dal tua fardello.”

Si sedette vicino a lei. “Potrebbe morire tanta gente e io non sarei qui ad impedirlo.”

“Il futuro non è mai certo.”

Se non lo facessi, se non ascendessi, cosa succederebbe?” Chiese avvicinandosi all'ascesa.

Ti rimanderei indietro.”

E morirei, giusto?”

Non ritorneresti, no.”

Ascendendo potrò comunque stare con loro? Aiutarli a sconfiggere i goaul'd, i replicatori?”

Abbiamo delle regole. Regole di non interferenza, tu lo sai.”

Lo so. Ma...potrò... 'discendere'?”

“Dipende.”

Alzò un sopracciglio. “Dipende da cosa?”

Se vorrai oppure non vorrai tornare.”

Certo che voglio tornare.”

“Ascendere è un esperienza che tu non puoi neanche immaginare, che va al disopra della comprensione dell'universo che ha la tua razza. Ascendendo entrerai in un sommo piano di esistenza, pieno di conoscenza e potere. È l'illuminazione mentale e spirituale. Se discenderai, come dici tu, perderai la conoscenza e i ricordi del periodo di ascensione, essi non sono permessi ai mortali.” Fece una pausa. “Tu pensi che il tuo viaggio non sia ancora finito.” Era un'affermazione, non una domanda.

“Io veramente... non so quale sia stato lo scopo del mio viaggio finora, ma se è proteggere le persone direi che ho fallito.”

“Non portai mai raggiungere l'illuminazione se non credi a quello che vali.”

“Allora potremmo avere un problema.” affermò chiudendo gli occhi.

 

Quando li riapri si trovò nel suo laboratorio.

“Perché pensi di aver fallito il tuo viaggio? Hai fatto si che il tuo mondo sapesse usare lo Stargate. Senza di te si sarebbero limatati a viaggiare ad Abydos e ora i goaul'd starebbero marciando sulla Terra.”

“Ho creato il programma, dato un contributo a scoprire come funzionava. Ci sarebbero arrivati anche senza di me. Se qualcuno deve avere il merito è Daniel, è stato lui a decifrare il sistema non io.”

Oma proseguì come Sam non avesse parlato:“In seguito hai liberato delle donne dalla schiavitù, hai sventato più invasioni aliene, hai salvato la vita a tuo padre, più volte alla tua squadra e al tuo comandante, Jack O'Neill. Era andato in depressione prima del progetto Stargate. Si è innamorato di te. Sei tu la persona che l'ha fatto andare avanti.”

Sam senti una fitta al cuore e gli occhi pizzicare quando sentì il suo nome, Jack: non lo avrebbe mai più rivisto.

“Non lo ho salvato. Che io muoia o ascenda lui non mi rivedrà. Starà peggio dell'ultima volta, forse peggio di Charlie. Non gli ho salvato la vita, gliel'ho tolta. Non ho salvato Jonas, non ho salvato mia madre e soprattutto non ho salvato Jack. Forse qualcosa di buono a volte lo avrò anche fatto, ma non sono riuscita a cambiare niente: per ogni goaul'd che distruggevo ne saliva al potere uno più forte. I sentimenti che io e Jack provavamo l'uno per l'altro alla fine ci hanno distrutti, soprattutto lui. Devo tornare, devo aiutarli. Devo tornare ad aiutarlo.”

“Se ascenderai non potrai mai interferire.” Ripeté con pazienza.

“Ma potrò discendere.”

“Se vorrai. Ora però lascia che ti ponga una domanda: Vuoi continuare il tuo viaggio per espiare i tuoi fallimenti o per aiutarli?”

“Entrambi. Ma non avrà più importanza, non se sono morta.”

Oma le si avvicinò e la guardò: “Assolutamente vero.”

“Quindi ascendere è l'unica strada per aiutarli, in tutti e due i casi?”

“Esatto.” Oma annuì.

“ Anche volendo rimane un problema, vero? Devo perdonarmi? Devo perdonarmi per aver fatto salire al potere goaul'd ancora più pericolosi di quelli che c'erano all'inizio? Devo perdonarmi quello che farò a Jack, quello che farò a Daniel, quello che farò a tutti? Devo perdonare i miei fallimenti? Aver fatto morire Joe? Jonas? Orlin? Marouf? Jolinar? Mia madre?”

“Tutte le cose che elenchi erano impossibili da evitare. Hai fatto la scelta giusta, ogni volta.”

“Hai detto che ero l'unica in grado di giudicare me stessa, quindi anche se io voglio raggiungere l'illuminazione, come la chiami tu... Che succede se guardo la mia vita e credo onestamente di non meritarla?”

“Il successo o il fallimento delle tue azioni non si aggiungono alla somma della tua vita. Il tuo spirito non può esserne appesantito. Giudica te stessa secondo le tue azioni e secondo la forza con cui hai affrontato le sfide che hanno ostacolato il tuo cammino.”

“E se non ci riesco?”

“Hai fatto grandi cose.”

“Non abbastanza a quanto pare.” Disse appoggiando con forza il libro di fisica che stava guardando.

“L'universo è vasto e noi siamo così piccoli, c'è solo una cosa che noi siamo veramente in grado di controllare.”

“Che cosa?” Disse Sam senza alzare la testa.

“Se siamo buoni o malvagi.”

Sam si voltò verso di lei e la fissò: per la prima volta da quando era stata sul quel pianeta nel suo sguardo era riflessa la speranza.

Chiuse un attimo gli occhi, sentendo le lacrime scenderle silenziose sulle guance e quando lì riaprì nuovamente si ritrovò nella Sala d'Imbarco.

“Ehi ehi aspetta!” Esclamò quando vide Oma allontanarsi verso lo Stargate “Non puoi andare via!”

Desala agitò le mani in segno di impotenza e le disse: “Il resto dipende da te.” Sam alzò la testa, in mode che neanche Oma potesse vedere le lacrime scendere sul suo viso.

“Aspetta!” Quando Oma si voltò lei riprese: “Perché? Perché io? Perché dare a me questa opportunità? Io sono una scienziata, non una archeologo, non un Jaffa. Io sono dedita alla scienza. Non allo spirito, non alla storia!”

“Chiunque può insegnare l'illuminazione, chiunque sappia aprire la tua mente come tu hai fatto con Orlin.”

Sam chiuse gli occhi e rabbrividì. “Mi stanno perdendo, io... io lo sento...”

“È il momento di scegliere Samantha.”

“Mi prometti che tornerò?”

“Per percorre il cammino non puoi avere paura, non puoi esitare nel prendere una decisione.”

Abbassò nuovamente lo sguardo “Capisco. Ma io...”

“Tornerai se vorrai, ma ci vorrà del tempo.”

“Quanto?”

“Questo non posso dirtelo.”

“Mi rendo conto. Sono pronta a seguirti. Fammi solo dire loro addio.”

“Hai poco tempo.”

 

La scena cambiò e Sam si ritrovò in Infermeria. Vide Janet piangere, mentre posizionava il defibrillatore sul suo petto. Vide Daniel, Teal'c e Jack guardare l'amica pietrificati. Si avvicinò a quest'ultimo e posandogli un dolce bacio sulla guancia gli sussurrò “Tornerò, te lo prometto.”

 

 

 

N/A: Ehi, no aspetta!... déjà vu! I dialoghi tra Sam e Oma mi sembrano un po' familiari...

Emh... si beh... molte battute sono prese da 'Meridian, altre sono state aggiunte, altre tolte e la maggior parte modificate.

Allora... con l'ascensione mi sono inguaiata ancor di più! Non ne so praticamente niente. Ma non vedevo altri modi per salvare Sam! Comunque, se non sbaglio una volta ascesi si può anche 'discendere' (chissà se si dice...!). Merlino l'ha fatto per costruire la sua arma, credo...

Vabbè... allora che ne pensate?

  
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