Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Emailo    01/11/2013    0 recensioni
Questo diario non deve fungere da memoria, ma da resoconto della battaglia che sono costretto a combattere per il mio amore. Essere felice è il sogno di ogni uomo, nient'altro conta per me che l'oggetto del mio desiderio.
Ci riuscirò. A costo di vedere il dannato mondo bruciare, ci riuscirò.
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
22 Gennaio

Anche ieri è successo. La mia mente mi ha tradito di nuovo e io, ancora una volta, ho perso una parte della mia eterna guerra contro me stesso. Non me ne importerebbe molto se non avessi visto ciò che ho visto, tanto la mia vita è così vuota che l'oblio della mia malattia è, di solito, una benedizione. Ma con le unghie e con i denti e con il mio spirito devo lottare, perchè l'amore non si ferma di fronte a niente.
Non è andata molto male ieri, la signora tal dei tali, in questo caso la deceduta moglie del tizio che gestisce la pescheria, non era in condizioni particolarmente pietose. Ho visto di peggio, a dirla tutta. Magari mi ha fatto un po' pena, una giovane donna di una ventina di anni più giovane del marito. Ma sono abituato a queste cose e, seppur con un po' di tristezza, l'ho seppellita con grazia e garbo.
Conclusi i classici riti e presentate le condoglianze (che, a dirla tutta, trovo terribilmente prive di senso e del tutto immorali. Non è un decoroso silenzio, assieme ad una pacca sulla spalla nel giusto momento, migliore del ricordare ad un uomo in stato di choc che sua moglie è morta? Mah.) mi sono ritrovato a dover assistere all'intera omelia del sacerdote, tale Don Alessandro, un giovane sulla trentina ancora fresco di vocazione. Capelli castani, occhi nocciola, alto un metro e settanta circa. E' uno dei pochi volti dei quali mi ricordo, più che altro perchè, a mio parere, se esistessero davvero gli eroi delle favole lui ne sarebbe l'esempio perfetto. Sempre lì per aiutare, sorridente, intelligente, magari non bellissimo ma comunque perfettamente nella norma, è l'unica persona che passa per casa mia a chiedere come sto, a sorridere, a portarmi un croissant persino.
Il mio orgoglio di uomo vorrebbe ringraziarlo per l'aiuto e ricambiare.
La mia prigione non voluta, tuttavia, non mi consente alcuna tregua e non posso fare altro che stare lì, guardarlo, e pronunciare frasi sconnesse.
A volte penso di essere un uomo con le corde vocali tagliate e le membra paralizzate e preferirei essere morto.
-------------------------------------------------
Tornando al discorso principale, tuttavia, devo confessare di aver combattuto strenuamente. Durante la santa messa, ho sentito il velo nero della mia malattia farsi strada nella mia fronte, come un carceriere che si appresta a chiudere la porta della cella con la sua onnipresente chiave. E' un fastidio ben definito, un prurito all'interno della fronte seguito da un lieve senso di vertigine. Implacabile, imbattibile, spietato. Pur di non cedere, sono stato capace di conficcare le mie unghie nei palmi, facendomeli sanguinare. Ma, alla fine, sono stato costretto a cedere. Tutto è diventato ovattato e sfocato, finchè oggi non sono passato di fronte alla mia finestra dove avevo attaccato il diario con un po' di stucco. Sapevo che avrebbe funzionato, lo rifarò sicuramente.
Devo ricordare il mio obiettivo, non devo dimenticarlo mai. NON DEVO DIMENTICARLO. Il mio scopo è quello di trovare il mio amore.
Ho incontrato il mio amore il giorno 20 gennaio durante le mie pulizie settimanali in cantina. Passando davanti alla miriade di specchi, osservavo la mia immagine riflessa, non riconoscendo il grande uomo dai capelli biondo platino, estremamente pallido e dalle orbite infossate. Ho continuato a vagare in quel mondo infinito di mie repliche create da oggetti d'arredamento che mai utilizzerò e collezionati da un avo mai sentito nominare per quasi due ore, finchè non mi sono imbattuto in un particolare ritratto. Un metro e venti per un metro e cinquanta, questo quadro rappresentava il mezzobusto della donna più bella che avessi mai visto. Capelli di miele, occhi di smeraldo, un vestito elegante bianco simile a quello di una sposa, ma senza il velo od altre caratteristiche nuziali.

E quel sorriso.

Un sorriso particolarmente dolce, che prometteva felicità ed amore, che mi faceva capire che, anche con tutti i miei difetti, non avrei mai dovuto temere un giudizio negativo da parte di quella donna.
In quel momento, la parte ancora umana dentro di me, quella che aveva deciso di starsene ferma ad aspettare la morte, la parte che in questo momento sta scrivendo, ha trovato una ragione per vivere. Per continuare a combattere.
Tutti gli uomini posso permettersi di amare. Perchè io no?
Troverò informazioni su quella donna. E la sposerò. E la amerò. E sarà mia. Per sempre, perchè il mio amore è infinito.
Non esiste Dio in grado di fermarmi, uomo capace di farmi desistere.
Resoconto chiuso.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Emailo