Quinto
Capitolo
Sono
di nuovo su
quel aereo, dopo aver passato una settimana con mio fratello e i
ragazzi. In
quella settimana non abbiamo fatto altro che ridere, ho stretto molto
con i
ragazzi, è incredibile in quanto poco tempo mi ci sono
affezionata.
Lo
stesso tempo in
cui ho capito che c’è una persona molto importante
nella mia vita.
James
Da
quando sono
partita non faccio che pensare a lui, penso a cosa sta facendo in quel
momento,
dove sia, se sta facendo una concerto o se e a casa sua, sul divano, a
rilassarsi, oppure se pensa a me come io faccio con lui.
Non
faccio che non
pensare al giorno del concerto, quando mi ha
“dedicato” Worldwide, ai giorni
successivi che abbiamo passato insieme e anche al bacio in aeroporto,
stile
film americani.
Mi manca da morire
Arrivata
all’aeroporto, recupero le valige e mi dirigo a casa. Sono le
otto di sera e il
mio stomaco sta iniziando a brontolare, quindi mi preparo qualcosa.
Suona
il
campanello.
Vado
ad aprire, ma
mi ritrovo subito a culo a terra, visto che Sara mi si è
buttata addosso –
-
anch’io sono
felice di vederti Sara, ma era necessario rompermi l’osso
sacro ?-le chiesi
rialzandomi
- non
puoi capire
cosa mi è successo- disse tutta elettrizzata
- che
mi sono persa
stando a Londra?-
-
qualcuno vestito
da Spiderman mi ha salvato da degli uomini che per poco non mi
stupravano e
…..-sentivo che la mia mascella stava toccando
terra. Quale
malato mentale con
il cervello di un criceto ha anche minimamente di fare del male alla
mia
migliore amica ????
- no,
aspetta un
attimo … cosa è successo?? Chi ti voleva
violentare??- chiesi confusa e lei
abbassò la testa, facendo scomparire tutta la gioia che
aveva prima.
La
feci sedere sul
divano ed iniziò a raccontare …
- Ero
al locale
come al solito , ad un certo punto mi si avvicina un uomo, un
bell’uomo, sulla
quarantina e mi “chiede”, in pratica mi ordina di
seguirlo, faccio come mi dice
e così usciamo dal locale e mi trascina in un vicolo buio,
inizia a salirmi la
paura, inizio a chiedermi che cosa vuole quell’uomo, poi vedo
che altri due
uomini si avvicinano e la mia paura aumenta. Il tipo che mi aveva
portato li,
mi sbatte per terra e a tutti e tre compare un ghigno sulla faccia. Due
di loro
mi prendono le braccia, mi tirano su
e
mi mettono con la schiena contro il muro. Sento una mano che tocca la
mia
pelle, partendo dalla faccia e cominciano sempre di più a
scendere- e mentre
parlava indicava tutto col dito – e a scendere sempre di
più fino a fermarsi
nell’ interno coscia, dove iniziò a salire. Ero
paralizzata non riuscivo a muovermi,
stava succedendo tutto troppo in fretta. L’uomo mi spinge e
io mi ritrovo stesa
a terra con ancora quel uomo sopra di me. Urlavo cercavo di liberarmi,
ma lui
mi tirava colpi e mi urlava di stare zitta. Improvvisamente non sento
più il
suo peso sopra di me, apro gli occhi e vedo gli altri due uomini che
stavano
combattendo contro un tipo vestito da Spiderman, il quale
riuscì a stenderli
tutt’e due. Ma non riuscii nemmeno ad aprire bocca che lui
era già scomparso.
Cercai di rialzarmi e cominciai a dirigermi verso il locale, ma vidi
scendere a
testa in giù il tipo vestito da Spiderman, mi avvicinai a
lui e lo ringraziai
per quello che aveva fatto, lui mi risponde con un “non
c’è di che” e rimaniamo
a fissarci . Non so da dove ho preso il coraggio, ma mi avvicinai
ancora di più
a lui, gli presi la maschera e gliela abbassai in modo che potessi
vedere la
bocca, mi misi in punta di piedi e lo baciai- vidi i suoi
occhi, rossi
per il
pianto, illuminarsi. Io mi sentivo male per quello che era successo,
sarei voluta
essere li dopo che le era successo, per starle accanto quando ne aveva
bisogno
ed invece non ci sono stata,. Poi lei continua a raccontare –
Non so dirti come
è stato, ma ti giuro che mi è sembrato di sentire
le famose farfalle nello
stomaco! Poi le sue labbra sapevano di cannella-
mi fiondai su di lei e l’ abbracciai
più
forte che potevo.
-
scusa se te
l’ho
fatto raccontare, scusa se non ci sono stata dopo
che è successo- dissi staccandoci
-
Annabeth mica lo
potevi sapere-
- ma
ti sarei
potuta stare accanto quando avresti avuto bisogno di me, invece io non
c’ero-
- Ci
sei sempre
stata per me e per questo ti ringrazio, tutto il resto non importa-
- ti
voglio bene
Sara - dissi riabbracciandola
-
anche io Annabeth
– poco dopo ci sciogliemmo da quel abbraccio
- che
ne dici se
cambiamo discorso, tipo passiamo all’ argomento James
– disse lei tutta
sorridente
- beh,
James mi
aveva chiesto di uscire, ma io non gli ho potuto dire di si
perché l’indomani
dovevo da Harry- gli
rinfrescai la
memoria la memoria visto che ne avevamo parlato quando io ero ancora a Londra
-
Quindi non vi
siete più sentiti da quando sei partita?- disse
lei
- Si,
domani andrò
a trovare- sorrisi -
Beh che si fa per
festeggiare il tuo incontro con un supereroe?-
- Pizza
e film ?-
propose
- Non
mangerò più
una pizza per un mese intero !! –
- e
perché la mia
pizza- lover preferita non mangia più pizza’-
dice
prendendomi in giro
- Dopo
che mangi 10
pizze per aver preso per l’UNICA volta con Louis e se
quest’ultimo ti prepara
una bevanda nauseante-
-Afferrato
il
concetto …. Quindi cinese??- chiede Sara
- Ok
vado a prendre
i popcorn e nel frattempo ordina e scegli il film- detto
questo mi
dirigo in
cucina.
Appena
pronti,
metto i popcorn in due ciotole e ritorno in soggiorno
- Ecco
a lei- dissi
passandole la ciotola – che
hai scelto?-
- non
ne avevo
voglia di scegliere e allora sono andata su un classico, Percy Jackson
e gli dei
dell’Olimpo-
- quel
film è
sempre una buona scelta- affermai
Tutt’e
due eravamo
delle fan sfegatate di quella saga, avevamo letto tutta la saga e visto
i film
usciti. Sara diceva sempre che era fortunata ad avere il nome delle
protagoniste, Annabeth Chase, nome per il quale ero conosciuta a Los
Angeles,
ma questo è solo un dettaglio.
Presi
il
telecomando e cliccai PLAY.
Più
o meno a metà
film arrivò la cena, che scompari appena aprimmo le scatole.
Dopo che non mangi
da più o meno dieci ore, avrò un po’ di
fame ??
Poco
dopo ve
mangiato ci addormentammo una sopra l’altra.
La mattina successiva
Il
rumore della
sveglia mi svegliò (?). Con molta fatica mi alzai dal letto,
vado in bagno e mi
do una sciacquata veloce e mi metto una canotta bianca, un paio di
shorts neri
e delle ballerine nere con il fiocchetto.
Mi
dirigo verso la
cucina, vedo un ragazzo biondo che stava armeggiando con i fornelli.
Josh era
finalmente tornato. Mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro, lui
lascia per
un momento i fornelli, si gira e mi abbraccia, metto le braccia intorno
al
collo e mi metto in punta dei piedi per baciarlo. Mi accorgo che non
provo
niente, che tutto quello che provavo all’inizio è
in qualche modo scomparso e/o
non c’è mai stato, forse è una cosa
positiva, ma ancora non ne sono sicura.
- se
non vuoi che i
tuoi pancake si brucino mi dovresti lasciare andare -
disse sorridendo. Lo lascio andare e mi metto
a
sedere.
Dopo
colazione esco
per fare una passeggiata. Dopo un po’ di tempo mi accorgo di
essere vicina alla
casa di James. Mi ricordavo dove abita perché un paio di
volte mi aveva
invitato.
Mi
ritrovai in poco
tempo davanti alla casa e suonai il campanello.
Le
lacrime iniziano
a non riuscire a rimanere e iniziarono a scendere giù per il
viso. Non credere
che sto piangendo per la gioia perché se vi ritrovaste
davanti alla scene che
sto guardando io, vi assicuro che vi mettereste a piangere.
Non ci
potevo
credere a quello che stavo guardando
ciao ragazzi
inizio a dire che sono tremendamente dispiaciuta per MOSTRUOSISSIMO ritardo
ma sono successe tante cose che mi hanno fatto ritardare l'aggiornameto
fatemi sapere cosa ne pensate perchè per me è molto importante
adesso mi tolgo dai piedi
ciao
PeaceandLovewithBTR